Scoperta l’area dei pregiudizi del cervello

Perchè per esaltare un prodotto, spesso i pubblicitari lo presentano subito dopo altri, simili, ma dalle qualità più scadenti? È una questione di “after-effects”, ossia di condizionamento del cervello rispetto all’esperienza recente, spiegano Alessandro Treves e colleghi della Scuola internazione superiore di studi avanzati (Sissa) di Trieste in un articolo pubblicato sui “Proceedings of the National Academy of Sciences”. In pratica se guardiamo un oggetto più ’bruttò prima di uno dello stesso tipo, ma anche solo un po’ più “attraente”, automaticamente lo giudichiamo migliore, dando vita a una sorta di pregiudizio.
«I pubblicitari lo sanno benissimo da anni – commenta Treves, docente di Basi neurali della cognizione alla Sissa di Trieste – che mostrando un oggetto dopo averne mostrato un altro deteriorato, sporco o vecchio, questo appare inevitabilmente più bello. Insomma, il meccanismo degli after-effects contribuisce a spiegare le capacità manipolatorie proprie delle tecniche pubblicitarie, proprio perchè noi interpretiamo i nuovi stimoli in base all’esperienza precedente».
I ricercatori, che lavorano a Londra, Seattle e Trieste, hanno studiato le reazioni di 12 persone di fronte a diverse espressioni facciali volutamente ambigue. «Un sorriso solo accennato – chiarisce il neuroscienziato – può essere interpretato come piena soddisfazione dopo aver visto in precedenza un volto un po’ corrucciato. E lo stesso meccanismo può essere generalizzato ad altri tipi di stimoli».
Il team di ricerca ha analizzato l’attività cerebrale dei volontari coinvolti nello studio con la magnetoencelografia, tecnica complementare alla risonanza magnetica studiata per misurare la distribuzione sulla calotta cranica dei piccoli campi magnetici generati dall’attività dei neuroni. «Con sorpresa – dichiara Treves – abbiamo individuato l’area del cervello dove l’attività del neurone è correlata con la percezione dipendente dall’esperienza. In genere la prima percezione dei volti avviene nel giro fusiforme, sulla superficie ventrale del lobo temporale. Invece, inaspettatamente, abbiamo individuato che gli effetti dipendenti dall’esperienza recente si riscontrano nel solco temporale superiore, in una zona di analisi successiva».
I ricercatori hanno anche verificato che gli after-effects non si riscontrano prima di 300 millisecondi dalla presentazione dello stimolo “ambiguo”. Solo dopo questo periodo, l’esperienza pregressa influenza la percezione di cosa stiamo vedendo. Gli after-effects possono dunque essere assimilati alla categoria generale cui appartengono anche i pregiudizi. «Quindi – commenta Treves – gli stessi pregiudizi non sono istintivi, provocati cioè da una reazione puramente fisiologica».

Fonte: laStampa.it 

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13 commenti

Lady Godiva

In generale andrebbe riparato il gene della mania di grandezza nei genetisti.

shock

l’area dei preguidizi dei teisti dev’essere molto estesa …. 😆

Daniela

una ricerca davvero interessante, e molto utile, già si erano fatti studi del genere per correlare la paura o il piacere a determinate aree del cervello. Si possono scoprire moltissime cose interessanti in questo modo

lugachov

ma come hanno osato, questi genetisti, a studiare il cervello umano senza chiedere prima il permesso alla CEI ???

cullasakka

Ma non è evidente che siamo fatti a immagine e somiglianza di Dio???

E’ chiarissimo che questa caratteristica del nostro cervello può essere (o essere stata utile) in qualche caso, ma ci crea costantemente dei problemi. Una prova in più del fatto che siamo tutt’altro che perfetti.

Adesso che l’hanno trovata, spero che trovino il sistema di renderla innocua o qualcosa di simile, o almeno che il fatto di sapere come funziona ci aiuti a salvarci dalle sue conseguenze.
Ma cosa spero!? Niente ci può liberare dalla nostra umanità!

pippo

beh, io sono orgoglioso di avere dei pregiudizi verso la Binetti.

Lady Godiva

«I pubblicitari lo sanno benissimo da anni – commenta Treves, docente di Basi neurali della cognizione alla Sissa di Trieste – che mostrando un oggetto dopo averne mostrato un altro deteriorato, sporco o vecchio, questo appare inevitabilmente più bello.

Quanti soldi sono stati spesi per finanziare questa ricerca con conseguente scoperta dell’acqua calda?

Daniela

per pippo,
ma quelli non sono pregiudizi, ma post giudizi, ricavati dai molti atti (parlamentari) e dalle innumerevoli frasi della binetti. Una per tutte, quando in occosione della discussione sui pacs (dico) mise in mostra tutta la sua ignoranza e il suo, questo si, pregiudizio nei confronti dei gay.

p.s. la binetti non è stata eletta alla assemblea costituente del pd.

Daniela

per lady,
non mi sembra acqua calda, una cosa è averne il sentore, altra fare un esperimento che possa monitare l’attività cerebrale per vedere quali aree del cervello sono coinvolte e come reagiscono a determinati stimoli. Tutto questo porta a una migliore conoscenza di un organo di cui si sa ancora ben poco.

Lady Godiva

X Daniela

per me rimane la scoperta dell’acqua calda e preferirei che i già scarsi soldi destinati alla ricerca fossero spesi meglio.

cartman666

la binetti non e’ stata eletta alla costituente del p.d.? allora forse hanno qulache speranza, anche se veltroni risulta assediato dai democristiani.

Daniela

secondo me sono spesi benissimo, questo mi sembra un buon filone di ricerca, ogni cosa che ci permetta di capire il nostro cervello è un buon strumento che ci permetterà di fare grandi passi avanti in varicampi del sapere umano

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