Il museo delle scienze contro Watson, cancellato il convegno del premio Nobel

Stop alla lezione. Dopo la polemica suscitata dalle affermazioni di James Watson, pioniere nelle scoperte sulla struttura del Dna, il museo della scienza di Londra ha cancellato la lezione del Premio Nobel per la medicina secondo il quale i neri sono meno intelligenti dei bianchi. Severo il giudizio del museo, che è una delle più prestigiose istituzioni scientifiche del Regno Unito: “Watson ha oltrepassato la linea del dibattito accettabile”.
A scatenare la polemica, un’intervista al domenicale ‘The Sunday Times’, in cui lo scienziato s’era detto pessimista sull’Africa perchè le politiche occidentali si basano sulla convinzione che “l’intelligenza degli africani sia come la nostra, il che contraddice tutti gli esperimenti effettuati”. Affermazioni tacciate di razzismo che hanno scatenato dure polemiche.
“Sappiamo che scienziati eminenti possono dire a volte cose che scatenano polemiche e il Museo della Scienza non rifiuta il dibattito di temi controversi. Tuttavia, pensiamo che il dottor Watson abbia oltrepassato la linea del dibattito accettabile e per questo cancelliamo l’atto”, ha fatto sapere l’istituzione in un comunicato. […]

Fonte: Repubblica 

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27 commenti

Lady Godiva

God save the Queen!

Grazie Inghilterra,
una lezione di grandissima civiltà!!!

Jammone

Watson che è un premio nobel, se afferma ciò che afferma lo fa in base a dati scientifici, chi lo contraddice lo fa in base a pregiudizi ideologici, tutto ciò mi ricorda Galielo, che affermava cose, in base a dati scientifici, ma gli venivano contestate in base a pregiudizi dogmatici. Dunque se non vogliamo comportarci come l’inquisizione, dovremmo lasciare che sia il libero dibattito scientifico a dirimere la cosa, se lasciamo che a guidarci siano i nostri dogmi ideologici potremmo presto ritrovarci in un nuovo medioevo guidato dall’irrazionalità, resta cmq il fatto che i diritti democratici sono individuali, inalienabili e non mutabili in base a sesso razza o intelligenza.

shock

Invece, secondo me, hanno fatto male. Era meglio permettere la lezione, in tal modo ci sarebbe stato sicuramente qualcuno, tipo uno studente di colore, che avrebbe potuto fare qualche domanda o osservazione arguta sulla sua recente “illuminazione” che lo avrebbe messo in difficoltà (per non dire smer###) o qualche altra cosa…., e chi sa come si sarebbe evoluta la lezione…. ma questo non lo sapremo mai, purtroppo.

Lady Godiva

No, le motivazioni del Museo sono chiare e le condivido in pieno.
Esiste un limite anche all’imbecillità umana, e un museo di solito cerca di selezionare le persone.
Se desidera, Watson può andare ad esibirsi in qualche circo.

Per me quell’uomo (uomo??) dovrebbe rendere anche il premio Nobel.
O, in alternativa, andrebbero ristabilite le condizioni per conferire un premio Nobel.

Dimixio

In realtà il prepmio Nobel viene conferito per i risultati delle richerche (stiamo parlando della scoperta e descrizione del DNA, mica pizza e fichi), e non per le opinioni (che sono sempre personali, anche se pessime).

shock

Lady comprendo le tue motivazioni che sono condivisibilissime ma sono dettate più da un impeto emozionale che razionale. Nella storia ci sono sempre stati e ci saranno sempre geni la cui intelligenza non è stata direttamente proporzinale alla loro saggezza, basti pensare, per farti un esempio, a Von brawn padre dei missili V1 e V2 che pur avendo servito il regime nazzista ha permesso all’uomo di andare sulla luna. Ed esempi ce ne sarebbero tanti altri…
Il museo non ha fatto altro che seguire la corrente delle indignazioni chiudendogli la porta ad un uomo che seppur antipatico ha contribuito in modo decisivo al progresso dell’umanità. Secondo me il museo doveva dare l’occasione a Watson di tenere la lezione per le ragioni che ho già detto pur prendendo le distanze dalle sue recenti affermazioni con un semplice comunicato.

Paolo

Lady Godiva, James Watso rimane un gigante in un mondo di nani per il suo contributo alla scienza! Anche Newton non era esente da difetti (eufemisticamente parlando) ma nessuno si sognerebbe di mettere in dubbio la sua grandezza scientifica! Il premio che ha vinto, e piu’ che meritato, era il Nobel per la medicina non quello per la pace… Ovviamente si puo’ e si deve censurare il suo razzismo, se realmente esiste ed e’ stato espresso.

censurato

peccato che mi abbiate censurato il commento, probabilmete perchè esponeva la mia tesi in modo efficace e questo per delle menti ideologizzate è inaccettabile, cvd: come ai tempi dell’inquisizione, pregiudizi ideologici contro realtà scientifiche, Galileo contro i dogmi della religione, oggi abbiamo dei dogmi ideologici di cui voi siete palesemente vittime, contro fatti scientifici, abbiamo degl’ignoranti ideologizzati che si permettono di schernire degli scienziati ed impediscono loro di esporre le loro tesi scientifiche. Tutto questo dibattito dovrebbe essere fatto in ambito scientifico e contestato con prove scientifiche, peccato che mi abbiate censurato, vuol dire che siete esattamente come chi dite di combattere, voi non amate il dibattito democratico, non volete la libertà della scienza, siete dei conformisti ideologizzati, non siete atei ma religiosissimi dei pii osservanti del “politicamete corretto” della religione del conformismo, non avete la forma mentis del libero pensiero, che mette sempre in dubbio ogni cosa, in primis i nostri preconcetti, applaudite chi reprime la pubblica esposizione delle idee, perchè contrasta con il vostro credo. I diritti democratici sono inalienabili, per ogi essere umano indipendentemente dalla sua razza sesso e intelligenza, ma tutto ciò non c’entra nulla con le verità scientifiche, se iniziamo a censurare gli scienziati, vuol dire che il medioevo è pericolosamente vicino. AH, non perdete tempo a replicare, nella remota ipotesi che questa volta pubblichiate il mio post, perchè cancellerò il link a uaar dai segnalibri, di leggere cose scritte da schiavi dell’ideologia non ho alcun interesse.

Flavio

Fatto bene a cancellare la conferenza! Ci sono ‘opinioni’ che sono semplicemente superate dai fatti e dalla storia: così come per chi nega l’olocausto o l’evoluzione darwiniana, non c’è bisogno di assegnargli uno spazio, anche con contradditorio, per esporre teorie senza alcun fondamento.
Watson resta libero di esprimersi quando e dove vuole: se non sbaglio ad Hyde Park c’è a sua disposizione lo Speakers’ Corner.

antonio sgarbossa

Senza entrare nel merito della dichiarazione di Watson, scusate ma io le motivazioni del museo non le ho trovate o non le ho capite, quali sono? dire che “… abbia oltrepassato la linea del dibattito accettabile…” non mi sembra possa bastare, mi sembra superficiale o perlomeno incompleto. Per quel che mi riguarda si puo’ dibattere di qualsiasi cosa.

Silesio

Il premio Nobel sarebbe una delle prime cose da abolire. E’ nato da una ipocrisia di fondo dell’umanità (l’invenzione della dinamite) e continua a covare nel suo contesto ipocrisie di fondo, lotte accademiche, mascheramento di carriere ecc. Quando si pensa che è stato conferito il premio Nobel per la pace a Kissinger (probabilmente il teorico dell’uso politico del terrorismo e del copo di stato per mantenere la pace nel mondo) si è detto tutto. Il fatto poi che tutti questi “nobel” si rivelano dei “poveri cretini” non dovrebbe stupire nessuno.

Kull

Ricordiamo sempre che, ammesso e non concesso che le valutazioni dell’intelligenza secondo il QI valgano qualcosa (e non è detto), gli asiatici risulterebbero in media quindici-venti punti più intelligenti dei bianchi,

Kull.

Marco.g

Invece di cancellare il convegno non potevano invitare al dibattito anche Michael Moore (autore, come tutti sanno, di “Stupid white men”)?

Lady Godiva

Mi dispiace, ma proprio in quanto “genio” una persona non può permettersi certe esternazioni.
Personalmente sono convinta che se la struttura del DNA non l’avesse trovata Watson l’avrebbe trovata un altro,magari pochi anni dopo.

Da un “genio” mi aspetto un comportamento che non mi aspetto necessariamente da una persona meno dotata.

Noblesse oblige

😉

Lady Godiva

Nella mia città molti ragazzi neri sono stati adottati ed ora frequentano con successo
i licei e le facoltà universitarie. I genitori adottivi sono bianchi, è ovvio.
Vedo questi ragazzi felici e pieni di vita, fidanzati o fidanzate con coetanei bianchi.

Vi immaginate i sentimenti di un genitore adottivo che sente sminuire così il proprio figlio?
L’imbarazzo che sente un ragazzo che prima era felice e pieno di speranze, nel leggere un’esternazione di questo tipo?

Chiedo scusa, ma la mia indignazione è davvero indescrivibile.

Watson lo metto a livello di un Mengele.
Neppure Mengele era stupido dal punto di vista scientifico.

Paolo P.

La libertà di espressione non si tocca! Ognuno deve essere libero di sostenere le sue cavolate, finchè non inciti alla violenza. Avrebbero fatto meglio a invitare qualcuno capace di smontare il risultato delle sue ricerche ( ma quali, poi?).
E’ stata forse una decisione scaturita per motivi di sicurezza o perchè non avevano quel qualcuno di cui sopra o per sciocca emotività.

Daniela

secondo me hanno sbagliato, la lezione che doveva tenere non era certo sulle cose che aveva detto in quell’intervista, ma era sul contributo che come scienziato aveva dato alla genetica e alla scienza.

Lady Godiva

Paolo P. sono d’accordo con te,

ma a questo punto Watson ci sveli qual è la razza più intelligente.
Così sappiamo TUTTA la verità, e ci regoleremo di conseguenza.

Magar

Mah, a me la libertò d’espressione è molto cara, però le affermazioni di Watson di ieri erano particolarmente poco serie, proprio da un punto di vista scientifico. Riduceva il dibattito scientifico ancora in atto alla favoletta dell’orso, pretendendo di trarre pesanti conseguenze sociali e politiche da ipotesi scientifiche controverse e per nulla confermate. Watson si è comportato come uno scienziato non si dovrebbe mai comportare. Diciamo che il Museo aveva almeno questo buon motivo per cancellare il suo convegno. Diciamo anche, però, che allora per lo stesso motivo Antonino Zichichi non dovrebbe essere più invitato nemmeno a pranzo da sua madre…

Lady Godiva

X Magar

Infatti Watson non é stato né denunciato, né incriminato, né incarcerato per avere espresso la sua opinione.

Non vedo nessuna limitazione alla sua libertà di espressione.
Al contrario, i media gli hanno dato un grande risalto.
Nessuno gli ha tappato la bocca.

Ma nel convegno di un museo delle scienze di solito ci si aspetta di trovare degli scienziati che non enuncino verità campate per aria, ma scoperte scientifiche con tanto di prove.

Quindi bene hanno fatto IMHO ad annullare il convegno, poiché Watson evidentemente
non è uno scienziato sempre razionalista.

Lady Godiva

Rimango dell’idea che se Watson ha scoperto la razza più stupida per forza di cose deve avere una precisa lista sull’intelligenza delle altre razze.

Altrimenti manca il valore di riferimento per la sua classifica.

Quindi ci faccia sapere il grado di intelligenza di tutte le razze, dalla più stupida a quella più intelligente, e i suoi metodi scientifici di misurazione e valutazione.

Le mezze verità per un museo delle scienze non sono accettabili, IMHO.

Ermanno Morgari

Probabilmente non ha senso esprimere un giudizio su notizie giornalistiche di terza mano ma, se qualcosa si può addebitare al Watson, è d’essersi espresso in termini quantitativi su un concetto indefinibile allo stato attuale della scienza come “intelligenza” – e tanto peggio se si parla di capacità non di singoli, ma di popolazioni –, il che sarebbe un peccato imperdonabile per uno scienziato. Può ben darsi che, data la preparazione specifica del personaggio, il suo discorso sia stato bene articolato e più fondato della facile virtuosa indignazione di coloro che lo censurano, e fra questi mi dispiace trovare persone che mi sono compagne nella miscredenza, non però, a quanto pare, per libero pensiero e autonomo giudizio. Vorrei ricordare che alcune decine di millenni di separazione hanno portato a sicure lievi differenze genetiche, clinicamente riscontrate, cui possono corrispondere anche lievemente diverse attitudini mentali, senza che il riconoscerne l’esistenza si traduca in giudizi di superiorità o inferiorità, anche perché a maggiori capacità in un campo corrispondono probabilmente deficienze in un altro. Infine, mi permetto di suggerire di leggere il libro divulgativo “DNA il segreto della vita” di James D. Watson con Andrew Berry.

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