Il Vescovo di Grosseto annulla la sua visita pastorale all’Arcigay cittadina

Era un bel segno quello che aveva voluto dare il Vescovo di Grosseto chiedendo di andare in visita pastorale anche presso la sede dell’arcigay grossetana. Ma quello che doveva essere un incontro di conoscenza si è trasformato presto in qualcosa di più è perciò alla fine è saltato. Ecco le dichiarazioni fatte a caldo dai protagonisti che affianchiamo, non a caso, a quelle di un Vescovo d’eccezione che, ancora oggi, continua a parlare a ognuno di noi…«Io non faccio il cavallo di Troia per nessuno: un conto è l’accoglienza e un altro il riconoscimento, io non posso e non voglio dare a questa associazione alcun riconoscimento». Con queste motivazioni il vescovo di Grosseto mons. Franco Agostinelli ha commentato l’annullamento della visita pastorale che era in programma Mercoledì 17 Ottobre 2007 nella sede dell’Arcigay. «Se un singolo, anche omosessuale, verrà da me troverà sempre le porte aperte» a continuato Agostinelli, «Ma in questo polverone mediatico è meglio che non ci sia alcun incontro, sarebbe strumentalizzato. Oggi non c’è il clima per andare da loro, ma potrà esserci in un altro momento», ha concluso il Vescovo.

«Da parte della curia ci è stata chiesta – spiega Davide Buzzetti presidente di Arcigay “Leonardo Da Vinci” di Grosseto – la disponibilità a salvare le apparenze e spostare l’incontro al di fuori del nostro circolo. Noi però non ci siamo resi disponibili perché troviamo imbarazzante questo repentino ripensamento riservato esclusivamente alla nostra associazione. Anzi faremo di più. Aspetteremo Agostinelli fino all’ultimo sperando che il vescovo segua la sua coscienza e faccia ciò che ritiene più corretto. Per noi questa è una occasione sprecata».

A noi credenti, omosessuali e non, non resta che dire grazie a mons Agostinelli e all’arcigay di Grosseto per averci provato a “incontrasi”. Come credenti non ci resta che continuare a camminare ricordando le parole di mons. Antonio Bello che diceva «Sì, il processo di conversione a cui ci chiama costantemente il Vangelo deve cominciare da voi. Se voi riuscirete a liberarvi dalla rassegnazione, se riporrete maggiore fiducia nella solidarietà, se la romperete con lo stile pernicioso della delega, se non vi venderete la dignità per un piatto di lenticchie, se sarete così tenaci da esercitare un controllo costante su coloro che vi amministrano, se provocherete i credenti in Cristo a passare armi e bagagli dalla vostra parte, non tarderemo a vedere i segni gaudiosi della risurrezione. E anche per la Chiesa verranno tempi nuovi».

Articolo de I volontari del progetto Gionata pubblicato su Il Dialogo

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8 commenti

nas

cosa andava a fare all’ arcigay ? gli hanno detto che li di bambini non ce ne sono ?

rossotoscano

il vescovo ha chiesto l’incontro e il vat gli ha fatto capire che era inopportuno incontrare omosessuali in un’associazione culturale di omosessuali… questo fà solo capire che c’è una profonda spaccatura tra la chiesa di base e quella dei vertici… meglio pensare a come incassare sempre piu’ con l’8×1000 e a spillare denaro pubblico dalle tasche degli italiani…se poi quei soldi vengono anche da omosessuali, lesbiche, trans e bisex, hanno la risposta pronta: pecunia no olet e il fine giustifica i mezzi…
Voglio solo fare una provocazione, da omosessuale ateo agli omosessuali credenti: la chiesa cattolica( come l’islam e ogni fondamentalismo religioso) ha creato demoni chiamati peccati a sua immagine e volontà facendo divenire i credenti proprietà del legislatore, per voi è così difficile liberarvi da questi preconcetti e pregiudizi ed iniziare a vivere in maniera piu’ consona ad un essere raziocinante e razionale? ( questa domanda è diretta a tutti i credenti o pseudotali, gli uomini nascono uguali e si pongono le stesse domande da sempre, sono le risposte che danno a loro stessi a creare la differenza… usate il cervello e la sua alta propensione alla curiosità ed indagine)

Steve

Ben gli sta all’arcigay. Così la smettono di ammiccare ai monsignori per poi farsi prendere per il ….

rossotoscano

@steve
forse non hai capito che il vescovo ha chiesto l’incontro e lui l’ha disdetto… l’arcigay e gli omosessuali , almeno la stragrande maggioranza, non ammicca alle tonache rosse…

seasong

“non resta che dire grazie a mons Agostinelli e all’arcigay di Grosseto per averci provato a “incontrasi”. ”

Ma c’è rimasto qualcuno in Italia (giornalisti o pseudotali compresi) che parli ancora l’italiano ?

Comunque sono proprio contento che sia andata buca, sono contrarissimo alle aperture della chiesa, se la chiesa si apre ce la ritroviamo sul groppone per altri diecimila anni ( ma con herr nazinger non credo di correre questo rischio, gli auguro lunga vita ).

“E anche per la Chiesa verranno tempi nuovi».”

Beh, spero proprio di no, il solo pensiero mi fà venire i brividi

Giol

Ma cosa se ne fa l’Arcigay di un vescovo?
Sarebbe come se un gruppo di ebrei invitasse un nazista..

darik

ho trovato la soluzione al caso:
perké all’arcigay non ci mandano quel monsignore filmato in vaticano:
gli danno un sekkiello con l’acqua benedetta e un pennello;
così può benedire i cattogay senza alcuna titubanza;
inoltre potrebbe fare incontri proficui e rimediare qualcuno disposto a dare una spruzzatina pure a lui.

darik

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