Adin Steinsaltz: ” Gli antisemiti sono malati di mente”

Rabbino Adin Steinsaltz, perché ha dedicato gran parte della sua vita alla divulgazione del Talmud?
«L’ho studiato, ristudiato e mi sono fatto coinvolgere. Ho capito che avevo l’abilità di far sì che tutti potessero capirlo».

Che cos’è così importante in questo testo?
«E’ il pilastro, la colonna centrale dell’ebraismo. Non c’è nessun altro libro come quello, sia per i contenuti sia per come è scritto. E’ un libro che cerca di raccontare, per fare un esempio, la matematica in poesia; cerca di descrivere la politica e la scienza con uno stile simile a quello dell’Ulisse di Joyce. Il punto principale del libro è una sorta di discussione, un dialogo dove si cerca sempre la verità, la cosa giusta».

E’ difficile vivere a Gerusalemme?
«E’ facile per me, è l’unico posto dove mi sento veramente a casa: negli altri posti mi sento uno straniero, ma non solo fuori da Israele, magari anche a Tel Aviv. A Gerusalemme amiamo il colore delle pietre, gli alberi, gli odori, la gente, ma questo non ha nulla a che fare con quello che faccio». […]

E gli ebrei nel mondo?
«Sono unici: alcuni li amano, altri li odiano. La mia definizione è che un ebreo è come tutti gli altri, se non di più. Forse è più umano di altri, nel senso che ha moltissime debolezze e molte forze; forse siamo diventati l’essenza e questa è la ragione per cui ci odiano o ci invidiano o non ci possono vedere».

Da che cosa nasce l’antisemitismo?
«E’ un mistero, forse una malattia mentale. In uno strano modo un vero antisemita è interessato agli ebrei come gli ebrei stessi. La gente crede che gli ebrei siano dovunque, dappertutto, fa parte di un sentimento ambivalente. Si pensa che abbiamo molto potere: vorrei che fosse vero».

Gli americani sono veramente i migliori amici degli ebrei?
«Per loro è più facile, perché siamo come una delle tante tribù in un mondo misto che forma l’America. Politicamente gli Stati Uniti sono amici ma quanto durerà questo? L’amicizia in politica è solo una parola».

Che rapporti ha lei con le altre religioni?
«A volte amichevoli, altre neutrali. E in altri momenti c’è animosità».

Per esempio con l’Islam?
«In senso di pura teologia l’Islam è la religione più vicina all’ebraismo. L’antisemitismo musulmano credo venga più dall’Europa, non è interno alla religione musulmana stessa. Oggi però è diventato un problema che non ha a che vedere con la religione, ma con la politica». […]

Crede che oggi l’antisemitismo sia cresciuto?
«Oggi il mondo musulmano cerca di portare altre persone con sé in questa battaglia, ma la situazione degli ebrei in Europa è molto migliore di quanto non lo sia mai stata; però c’è sempre nel sottofondo una gelosia, un’animosità repressa. Questo viene da una tradizione atavica, perché siamo sempre ricordati come diversi».

Come guarda il mondo di oggi un rabbino e uno scrittore come lei (da Utet è appena uscito il libro «Parole semplici»)?
«C’è una spiegazione nel Talmud dove si parla del rapporto tra saggezza e credenza in Dio: e se c’è troppa saggezza rispetto alla credenza di Dio, rischia però di diventare una cosa pericolosa. Il mondo di oggi ha più potere che saggezza, possiamo fare molte cose ma non abbiamo abbastanza saggezza per bilanciare le cose. Abbiamo conoscenze straordinarie ma non saggezza, abbiamo troppa conoscenza e non sappiamo cosa farne».

Ma che rapporto c’è tra religioni, scienza e tecnologia?
«Sono sedute in angoli diversi e non si parlano. La religione non è un pericolo per i musulmani, forse è un pericolo per se stessi, per loro, ma si può avere una bomba atomica islamica e quando uno è matto può usarla contro gli altri in modo indiscriminato e folle».

Allora ci troviamo in pericolo?
«Sì, perché ci sono mani di ogni genere che posseggono le armi».

Fonte: laStampa.it 

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49 commenti

Kull

“Forse è più umano di altri”

Vedendo ebrei che picchiano a manganellate vecchi e donne, che sparano a ragazzini armati di pietre, che demoliscono case e uliveti per crudele ansia di “Vergeltung”…direi che questo non è proprio il caso,

si consoli il rabbi salgemma…siamo tutti umani, siamo tutti sulla stessa barca e abbiamo tutti le stesse possibilità di comportarci da uomini o da bestie…

Kull.

Icaro

“Sono unici: alcuni li amano, altri li odiano. La mia definizione è che un ebreo è come tutti gli altri, se non di più. Forse è più umano di altri”

Penso che anche in questo si possa trovare il germe dell’antisemitismo. Essere troppo convinti di essere migliori degli altri genera odio.

Vash

Prima dice che l’antisemitismo è una malattia mentale e poi elogia la superiorità degli ebrei, mi pare un controsenso. Alla fine poi si fa del bene o del male come tutti e non che si è meglio perchè si sta schierati da una parte.

shock

…siamo sempre ricordati come diversi».

ci credo che sono considerati come diversi dopo millenni che ripetono “noi siamo il popolo eletto da dio”, “noi siamo i veri monoteisti”, “la palestina è nostra per diritto divino”, ……

Magar

1) Il rabbino non dice che gli ebrei siano migliori di altri, dice che sono diventati, a suo modo di vedere, in qualche modo un concentrato, l'”essenza”, di vizi e virtù umane, o meglio delle “forze” e “debolezze” proprie dell’uomo. E presumo che attribuisca questa particolare condizione in cui vede trovarsi gli ebrei alle vicessitudini storiche del popolo ebraico (in cui, da religioso, riconoscerà la “mano di Dio”), non alla diversità genetica della “razza ebraica”.
2) Questo discorso sarà anche troppo retorico e farà anche troppe generalizzazioni, però è ben diverso dal dire: “Gli ebrei sono superiori!”
3) Gli antisemiti non sono “malati di mente”, il razzismo e la discriminazione pregiudiziale e violenta fanno parte della natura umana, rientrano fra i comportamenti deteriori ma fisiologici, non patologici.

P.S. Da alcuni commenti qui sopra mi pare di capire che se gli ebrei sono stati discriminati nella storia è anche un po’ colpa loro, perché vanno dicendo di adorare l’unico vero Dio, e invocano da millenni il possesso dell’intera Palestina per diritto divino, tutti quanti indiscriminatamente. Spero proprio di aver letto male.

Ernesto

@ Kull
vedere invece gli iraniani che impiccano gli omosessuali e bastonano le donne perché si lasciano scoperte due ciocche di capelli che cosa ti ispira? e i palestinesi che si combattono fra loro sparando ai loro stessi ragazzini armati di pietre per la conquista del potere? e la seconda Intifada scoppiata perché Sharon si era fatto una passeggiata dove quei fanatici isterici credono che Maometto se ne sia volato in cielo su un cavallo alato?
Eh, bello? Perché non ci dici anche questo?

Ernesto

@ shock
ti ricordo che i nazisti hanno sterminato anche gli ebrei atei che formavano la grande maggioranza delle professioni intellettuali in Germania (medici, scienziati, artisti, scrittori).

Davide

magar hai voluto legger male…. stai tranquillo che qui non trovi antisemiti, se si criticano certi atteggiamenti li si criticano come si criticano contro chiunque. E con questo certo non si giustificano atti di razzismo ed intolleranza.

Jeeezuz

Sull’antisemitismo nazista s’è detto molto, e io non sono certo uno storico, ma secondo me le campagne antisemite occorse nella storia devo essere studiate anche in rapporto ad altre campagne di odio. Ci si deve chiedere per esempio: perché Hitler odiava gli ebrei? Perché prima di lui qualcuno ha messo in giro il falso dei protocolli dei savi di Sion? I musulmani sono stati combattuti perché infedeli, i neri schiavizzati perché creduti bestie ecc ecc. Ma nella storia gli ebrei sono stati perseguitati sempre con l’accusa di voler sovverchiare l’ordine tramando nell’ombra. Certo, nel medioevo gli si accusava di usura e deicidio, ma erano accuse pretestuose; il vero motivo era sempre economico. In un documentario di propaganda nazista si accusano gli ebrei di complottismo perché sebbene solo una percentuale X dei tedeschi fosse ebrea, in realtà la percentuale di ebrei nelle professioni “importanti” come notai, medici, professori ecc ecc era estremamente più elevata. In sostanza, l’accusa rivolta agli ebrei era quella di costituire nè più nè meno una specie di movimento massonico. In fondo, la stessa accusa sotto forme diverse era già stata rivolta agli ebrei da altre parti.

La domanda è: supposto che gli ebrei non siano più intelligenti della media, come facevano ad occupare ruoli di prestigio in percentuali così consistenti o ad accumulare così tanta ricchezza? Da qui l’accusa di complottismo. L’antisemitismo nasce qui, quando da un caso di nepotismo basato non sulla parentela ma sulla vicinanza culturale si passa alle accuse estese e indiscriminate di complotto globale.

Adesso so già che qualcuno (immagino già chi) si solleverà contro di me dandomi dell’antisemita perché avrei detto che gli ebrei sono nepotisti. Preventivamente dico subito che non odio gli Italiani perché il figlio di Mastella fa il consulente per Bersani. Spero sia chiaro il parallelismo.

Jeeezuz

rispiego in sintesi la mia posizione: ritengo che il forte legame che lega i membri di una comunità ebraica facilmente possa manifestarsi in casi di nepotismo. Non è una mia fantasia, ma ho solide basi e ho parlato con diversi ebrei per giungere a questa conclusione, che molti degli stessi ebrei più o meno confermano sebbene non definendo “nepotistico” tale atteggiamento e non lo carichino dello stesso significato negativo. Questo “nepotismo” o chiamiamolo come si preferisce è all’origine dell’antisemitismo.
CON CIO’ NON INTENDO DIRE CHE L’ANTISEMITISMO E’ GIUSTIFICATO O CHE L’ANTISEMITISMO E’ COLPA DEGLI EBREI, CHIARO?! l’antisemitismo è un crimine razzista (ed è cosa ben diversa dall’antisionismo, che è una posizione politica).

Daniele+

Sarte ha detto: “è l’antisemita a fare l’ebreo”. Nel bene e nel male da ambo le parti.

shock

@ magar
concordo con quello che dici, io volevo sottolineare semplicemente che è comune tra le persone religiose, e gli ebrei non sono da meno, di atteggiarsi sempre come se fossero sempre migliori degli altri e questo atteggiamento non favorisce certo simpatie. E’ la stessa rabbia che noi atei proviamo verso certi credenti che si accodano alle parole del papa quando ci fa apparire degli inferiori perchè senza dio.
quando dice

Non c’è nessun altro libro [talmud, n.d.r.] come quello, sia per i contenuti sia per come è scritto.

non è più umile dei cristiani che dicono che il vangelo è la verità assoluta o dei musulmani, altrettanto, che il corano è parola dettata da dio e dunque infallibile.
quando risponde alla domanda

Da che cosa nasce l’antisemitismo?

rispondendo

«E’ un mistero, forse una malattia mentale.

Quì egli dà un’origine desunta da uno stato d’animo più che storica facendo leva sull’oramai diffuso sentimento di vittimismo che la storia gli ha appioppato al popolo ebreo. L’antisemitismo sarà sicuramente come dici tu ma riprendendo la logica del rabbino l’antisemitismo nasce allo stesso modo dell’antipaganesimo che il popolo ebreo ha tradotto verso le popolazioni ad esso ostile in maniera non meno violenta e cinica di quanto i nazzisti e altri popoli prima di loro abbiano fatto verso gli ebrei. Basta leggersi le belle avventure di conquista dell’antico testamento per rendersene conto, ritenuto dagli ebrei la storia di israele.

L’antisemitismo musulmano credo venga più dall’Europa, non è interno alla religione musulmana stessa. Oggi però è diventato un problema che non ha a che vedere con la religione, ma con la politica».

ora quì usa un’altro peso e un’altra misura facendo derivare l’antisemitismo da una area geografica (europa) non più da uno stato d’animo, trattandosi di islam, per non dare dei malati mentali ovviamente ai musulmani che se la potrebbero prendere un “pochino” che non hanno avuto ruolo diretto alla shoa, mentre tutti gli altri antisemiti sono “malati mentali”. Ne è prova la sua sottolineatura che il problema non è più di natura religiosa ma politica. Ma io dico quei poveri palestinesi avranno pure il diritto di essere inc### (antisemiti) per essersi visti nell’arco di pochi anni strappata la loro terra da una immigrazione forzata di ebrei che gli hanno pergiuta creato uno stato ghettizzando la popolazione autoctona.

@ Ernesto
embè,… i nazzisti hanno sterminato tutti coloro che si opponevano o non andavano a genio al regime. Ma ti potrei ricordare specularmente che anche gli ebrei da quando hanno creato lo stato di israele non sono stati tanto teneri nè con i palestinesi, nè con tutti gli arabi dell’aria medio orientale. Anzi da quando è nato questo stato il medio oriente è diventato una polveriera pronta ad esplodere coinvolgendo volendo o nolendo tutto il mondo. Ma con questo cosa abbiamo appurato? semplicemente che le teste calde vi sono ovunque e nessuno può ergersi a biancaneve della situazione.

Ernesto

@ Jeeezuz
“La domanda è: supposto che gli ebrei non siano più intelligenti della media, come facevano ad occupare ruoli di prestigio in percentuali così consistenti o ad accumulare così tanta ricchezza?”
La risposta non è senz’ombra di dubbio che erano nepotistici (che vuol dire, poi? i medici sono scelti per cooptazione?). Ti potrebbe venire in mente che mentre i cristiani non davano alcun valore all’educazione, fra gli ebrei l'”acculturazione” e l’esegesi dei testi sacri è sempre stata fondamentale. Inoltre, che non siano più intelligenti della media è pure una tua ipotesi, smentita da molte circostanze, come per esempio il fatto che il 20% di tutti i premi Nobel assegnati siano andati ad ebrei. Spero tu non voglia rispondere che il comitato che assegna i Nobel sia composto in maggioranza da ebrei, perché non è così: sono tutti svedesi (ariani).
Come al solito Wikipedia ha un articolo anche su questo:
http://en.wikipedia.org/wiki/Ashkenazi_intelligence
Non vorrei riaprire la discussione sulla maggiore o minore intelligenza di un gruppo rispetto ad un altro perché ho visto che pochi riescono a mantenere la calma.

Magar

@Shock
Ma stai scherzando?? Equipari gli ebrei ai nazisti (o “nazzisti”, come dici tu) perché migliaia di anni fa hanno forse commesso qualche atto di sangue? Allora noi italiani che discendiamo dagli antichi Romani dovremmo essere tutti impiccati come criminali di guerra!
Oppure stai osando equiparare le azioni di Tsahal (di cui pure non sostengo la perfezione delle azioni) a quelle delle SS??? Ritengo la tua idea profondamente estremista e pericolosamente irrazionale, mentre la tua ricostruzione della storia di Israele e Palestina è estremamente stilizzata, ideologica e faziosa.

Infine, Israele non ha mai sterminato nessuno, e se non sai misurare le parole evita di usarle a sproposito. L’equivalenza morale tra governo israeliano (o popolo ebraico) e regime nazista è una delle peggiori forme di disonestà intellettuale.

P.S. No, i palestinesi non hanno nessun diritto ad essere “antisemiti”, al più qualcuno potrà essere “incaz…”, se vittima di un “danno collaterale” delle azioni militari israeliane, come hanno diritto ad essere “inc…” alcuni israeliani vittime dei kamikaze o dei razzi Qassam sparati da gruppi estremisti palestinesi. In ogni caso la rabbia non dà diritto a vendicarsi su altri innocenti.

Jeeezuz

Ernesto, sono perfettamente d’accordo che non è una questione puramente nepotistica. Allo stesso tempo però la maggior parte dei premi nobel è di sesso maschile. Ciò non significa necessariamente che le donne siano più stupide, ma che fino ad anni non troppo lontani l’università era prevalentemente un ambiente maschile.
Una volta per andare all’università bisognava avere i soldi. Non c’erano tutte le borse di studio e gli sgravi fiscali. Allo stesso tempo, la comunità ebraica ha sempre avuto una notevole agiatezza economica (dal medioevo ad oggi sono in fondo stati perseguitati anche perché ricchi). Agiatezza economica implica la possibilità di pagarsi gli studi universitari (per non parlare delle scuole statunitensi, in cui la decenza dell’insegnamento è garantita solo nelle scuole private).
I medici potranno anche non essere scelti da altri medici, ma la carriera universitaria si fa per agganci. Non a caso, all’ospedale s.orsola di bologna se non sei ciellino non vai lontano. Tant’è che ormai in quell’ospedale è quasi impossibile farsi prescrivere la pillola del giorno dopo.
Comunque, possiamo anche rigirare la frittata dicendo che gli ebrei sono gracili perché ci sono pochi metalmeccanici ebrei.
Inoltre è normale nella comunità ebraica prediligere un altro ebreo in una scelta paritaria tra due candidati. Esempio: ci sono due genitori ebrei che devono trovare un baby-sitter per il figlio. Ci sono due candidati con uguale curricula, ma uno dei due è ebreo. Secondo te chi scelgono? (Questo esempio non è frutto della mia immaginazione, ma mi è stato portato proprio da un ebreo). La scelta di per sè non è razzista, ma è la semplice predisposizione a preferire uno che ci assomiglia.
Un po’ come se un piccolo imprenditore del nord dovesse scegliere a chi dare la promozione: a uno che si chiama Alberto Tognin o un tale Carmine D’Amato.
Nella comunità ebraica funziona così da secoli. In questo modo tutelano patrimonio economico e cultura.
Niente di strano.

claudio r.

Bene bene abbiamo appurato per quanto riguarda l’intelligenza:
al primo posto gli ebrei
al secondo il resto dei bianchi
al terzo i neri. (vedi Watson)
Ma ci rendiamo conto delle stupidate che si riescono a dire quando si e’ accecati dal
pregiudizio e dall’ideologia?

Ernesto

@ claudio r.
al di là dell’ironia, che è sempre facile, ti posso solo dire che questi sono i risultati di test scientifici, che non sono acciecati da alcun sentimento umano (a differenza tua, per esempio, e pure mia).
Poi, la “classifica” delle medie non sarebbe come dici tu, ma (dato che ti diverte tanto):
1. ashkenaziti
2. asiatici
3. bianchi, compresi gli ebrei sefarditi (quindi i bianchi che hanno fatto questi test sarebbero in un gruppo più vicino al fondo della “classifica”…)
4. neri
Perché questo, che non è altro che il risultato di analisi statistiche, ti sconvolge tanto?
Infine, preciso che io non sono per niente fissato con queste cose! Non me ne frega nulla, solo resto stupito dal fatto che ci sia tanta isteria su un cosa che non sarebbe degna di rientrare nemmeno nella sezione “trivia” di una rivista per matematici.
Allora, claudio r., tu credi che gli ebrei siano sovra-rappresentati nelle professioni intellettuali per un complotto mondiale massonico?

Ernesto

@ Jeeezuz
1) le donne hanno pochi risultati accademici perché sono discriminate negativamente, e in modo anche aperto. Gli ebrei hanno eccellenti risultati accademici nonostante ci sia discriminazione contro di loro.
2) non ho mai detto quale sia la causa dei loro risultati. Può benissimo essere che sia la maggiore educazione, a sua volta determinata da una maggior ricchezza. Ma chi ti ha detto mai il contrario??
3) la carriera universitaria si fa per agganci forse qui in Italia, non è una prassi universale, per fortuna.
4) i medici e i professori universitari non sono “la comunità ebraica”, e ti ripeto che nel resto del mondo le cose funzionano in modo meritocratico, soprattutto negli Stati Uniti.

shock

@ magar
prima di darmi dell’estremista, fazioso, ideologico, irrazionale cerchiamo di essere onesti e obiettivi.
scusa, ma hai letto bene quello che ho postato? mi sembra di essere stato chiaro.
io ho detto:

L’antisemitismo sarà sicuramente come dici tu [cioè il razzismo e la discriminazione pregiudiziale e violenta fanno parte della natura umana, rientrano fra i comportamenti deteriori ma fisiologici, non patologici., n.d.r.] ma riprendendo la logica del rabbino l’antisemitismo nasce allo stesso modo dell’antipaganesimo che il popolo ebreo ha tradotto verso le popolazioni ad esso ostile in maniera non meno violenta e cinica di quanto i nazzisti e altri popoli prima di loro abbiano fatto verso gli ebrei. Basta leggersi le belle avventure di conquista dell’antico testamento per rendersene conto, ritenuto dagli ebrei la storia di israele.

non mi sembra di aver detto un’eresia, io non vedo alcuna differenza tra uno sterminio commesso migliaia di anni fa da ebrei con uno commesso dai nazisti (con una “z”, pardon l’errore) mezzo secolo fa. La crudeltà non viene svilità dalla durata temporale.
Quando ho detto:

…ti potrei ricordare specularmente che anche gli ebrei da quando hanno creato lo stato di israele non sono stati tanto teneri nè con i palestinesi, nè con tutti gli arabi dell’aria medio orientale.

non ho detto ebrei=nazisti, ho semplicemente fatto notare che anche gli ebrei non sono degli angioletti.
tu dici:

Allora noi italiani che discendiamo dagli antichi Romani dovremmo essere tutti impiccati come criminali di guerra!

Non capisco da dove trai questa generalizzazione. Vuoi affibbiarmi impropriamente il pensiero che lo sterminio degli ebrei fatto dai nazisti è stato legittimato a causa degli stermini raccontati nella bibbia compiuti dagli ebrei molto tempo fa. Ma quando mai …
Io ho detto che l’antisemitismo che oggi serpeggia è dovuto ad una serie di cause tra cui vi è sicuramente l’arroganza di sentirsi gli eletti & C., dalla formazione alquanto discutibile dello stato di israele e alla sua politica adottata verso le popolazioni arabe del luogo non certo diplomatica come ci si poteva aspettare da un popolo che a vissuto sulla sua pelle ciò che ha subito.

Infine, Israele non ha mai sterminato nessuno,…

Se ti riferisci all’israele di oggi hai ragione ma io mi riferivo, come ho già detto, a quello biblico che di stermini ne racconta a iosa.

L’equivalenza morale tra governo israeliano (o popolo ebraico) e regime nazista è una delle peggiori forme di disonestà intellettuale.

aridaje,…. cmq ti ricordo per la cronaca che ultimamente il governo israeliano ha ghettizzato i palestinesi nei propri quartieri con dei muri di cemento armato.

No, i palestinesi non hanno nessun diritto ad essere “antisemiti”, al più qualcuno potrà essere “incaz…”, se vittima di un “danno collaterale” delle azioni militari israeliane, come hanno diritto ad essere “inc…” alcuni israeliani vittime dei kamikaze o dei razzi Qassam sparati da gruppi estremisti palestinesi. In ogni caso la rabbia non dà diritto a vendicarsi su altri innocenti.

l’inc… tura dei palestinesi va a braccetto con l’antisemitismo e l’antisionismo non solo a causa dei danni collaterali subiti ma per tutta una serie di ragioni che comprendono la formazione di uno stato ebraico con la forza militare di pochi migliaia di uomini armati fino ai denti e appoggiati dagli americani e dall’onu contro una maggioranza araba disarmata, povera e senza alcuno appoggio. Dal fatto pure che nonostante gli si è rubata la terra sotto i piedi israele punta i piedi non volendo riconoscere neppure la piena indipendenza di quel fazzoletto di terra che i palestinesi rivendicano legittimamente. Dalla politica imperialistica adottata occupando con la forza le terre palestinesi con le colonie, la ghettizzazione, lo sfollamento sistematico di profughi palestinesi obbligati a emigrare nella vicina giordania, siria e egitto, ecc…. Ora se io fossi palestinese sarei un tantino risentito con gli ebrei, o no?
E di certo non potrei paragonare lo strapotere militare israeliano con le sassaiole dei palestinesi che pur di fare danno a israele per far valere i loro diritti non hanno altra possibilità che usare il loro corpo come detonatore.

Arcibaldo

Concordo pienamente con Ernesto. Poi è vero che, secondo le statistiche, che non sono un’opinione, gli Ebrei, che sono lo 0,22 della popolazione mondiale, hanno vinto più del 20% dei premi Nobel, premio assegnato da non ebrei, siano ai vertici di Hollywood, abbiano sformato non si sa più quanti intellettuali, scrittori ( es.Thomas Mann) filosofi,storici, economisti, finanzieri, capitani d’industria, scienziati in tutte le Università mondiali, registi e attori di mito ( da Chaplin, ad Spielberg ), e tutto questo in un contesto difficile di diaspora millenaria.Carta canta. Anche avere una notevole disponibiltà economica è segno di intelligenza e prudenza soprattutto in un ambiente ostile. Nel mondo odierno tutto l’Occidente ha una notevole disponibilità economica eppure il successo accademico e culturale ed economico degli Ebrei rimane di proprozioni molto superiore agli altri popoli. Ognuno tiri le sue conclusioni. Per quanto riguarda problema palestinese, riconosciuti i diritti sacrosanti dei Palestinesi ad una propria patria e ad una vita sociale ed economica accettabile e civile
non si può certo risolverlo buttando a mare gli Ebrei, oppure sterminandoli, come vuol fare il capo del governo iraniano dal nome impronunciabile. Che io chiamo l’aspirante Adolfo. Dimenticavo non sono Ebreo.

Kull

ernesto,

vedere di quale e quanto odio sono intrisi i tuoi post mi fa sospettare che, come dice il rabbi salgemma, anche tu soffra di qualche ossessionuccia,

Kull.

Magar

@Jeeezuz e Ernesto
Concordo con Ernesto, volevo citare anch’io il dato sui premi Nobel.
Fra l’altro, supponendo che gli ebrei tedeschi fossero “nepotistici”, allora avrebbero dovuto esserlo più dei tedeschi-tedeschi: perché mai? Solo gli avvocati ebrei avrebbero avuto un pregiudizio favorevole nei confronti dei loro collaboratori ebrei? I tedeschi no?

Non è peraltro necessario nemmeno ricorrere alle controverse teorie sulla superiore intelligenza degli ebrei ashkenaziti. Ad esempio va notato che alcune professioni (commercio, finanza) erano le sole riservate agli ebrei al tempo dei ghetti e delle stelle gialle, per cui i vari Rothschild affondavano le loro origini nelle attività tradizionali del popolo ebraico.
La professione legale invece era incoraggiata dai tradizionali studi della legge ebraica.

Infine osservo che le professioni di prestigio, compresa quella accademica, sono storicamente legate alla borghesia urbana, e che la comunità ebraica tendeva a concentrarsi nelle città più che disperdersi nelle campagne, in misura maggiore rispetto a quella tedesca-tedesca.

Magar

(Mi scuso per la lunghezza, e per il parziale off-topic)
@shock

1) NON è onesto comparare una strage perpetrata nel XX secolo con una strage attuata (forse) qualche millennio fa. All’epoca tutti i popoli della terra commettevano liberamente carneficine senza avvertire colpa. (Vado per approssimazione, eh.) Abbi pazienza, ma valutare con il nostro metro attuale le stragi compiute in un epoca in cui l’espressione “diritti umani” era comprensibile quanto “elettronica digitale” è ridicolo, si tratta di un anacronismo bello e buono. Gli stermini e i crimini di guerra del ‘900 e del 2000 vanno comparati con gli altri comportamenti della stessa epoca, non con quelli degli Assiri e dei Babilonesi. Nel XX secolo, in epoca di Convenzione di Ginevra, gli svedesi non si sono macchiati di crimini di guerra, noi italiani sì, e questa è una bella differenza, che non viene intaccata da ipotetici massacri avvenuti in Scania nel III secolo a.C.

2) Se non vuoi dire “ebrei=nazisti”, evita di suggerirlo (eufemismo) con parole come “specularmente”, o di dire che gli ebrei sono stati “non meno violenti” dei nazisti, visto che per loro ti riferisci ad epoche ultra-remote!

3) Potremmo parlare per ore della questione israelo-palestinese. La tua visione è squilibrata. Non tiene conto del fatto che le terre sono state pacificamente acquistate negli anni ’20-’30 dagli ebrei, che nel 1948 sono stati gli stati arabi a rifiutare la creazione dei due stati, (nella speranza di poter riprendere anche la parte degli ebrei) e che la recrudescenza degli anni 2000 è iniziata a causa di proteste violente da parte di militanti di Fatah.
Il che non dà il diritto ai governi israeliani (soprattutto quelli del Likud) di far tutto ciò che vogliono e non dice che siano angeli (decisamente no), però fa capire che non sono gli unici colpevoli del disastro attuale.
La retorica del “Hanno solo il loro corpo come arma” è deleteria e porta a giustificare il terrorismo: potrebbero benissimo protestare pacificamente per far valere i loro diritti, ma il fanatismo ideologico di Hamas e di una parte di Fatah non lo consente.

Jeeezuz

@Magar.
Sarebbero stati più nepotistici dei “tedeschi-tedeschi” perché quando la comunità è piccola è più facile instaurare un rapporto di solidità reciproca. Non a caso, nell’esempio “ospedaliero” che ho addotto, vengono favoriti i ciellini, non “i bianchi”, i protestanti, gli ebrei, i bolognesi o che dir si voglia.
Ma una piccola categoria ben precisa.

@Arcibaldo.
Gli ebrei saranno anche lo 0,22% della popolazione mondiale, ma considera che:
1)il 30% della popolazione mondiale è costituito da cinesi e indiani, che come è noto non godono di un gran livello di alfabetizzazione (anche se alcune regioni dell’india eccellono in quanto a matematici)
2)tutta l’africa è praticamente analfabeta
3)il sud america pure non è che brilli come tasso di alfabetizzazione.

Una statistica del tipo “ebrei vs. resto del mondo” è inutile proprio perché in realtà gli ebrei sono mediamente molto più benestanti (non a caso sono quasi tutti nordamericani ed europei). Avrebbe più senso fare un confronto a parità di istruzione ricevuta.

jacopo

Non è da trascurare il fatto che la lettura presso le persone di fede ebraica aveva un valore forte, dato che permetteva di avvicinarsi al mistero di dio. Ed attraverso la lettura si apprendono le professioni intellettuali.

Non parliamo della religione cattolica, dove la stessa bibbia era all’indice dei libri proibiti.
Una religione nata per evitare lo sviluppo della conoscenza.. gesuiti a parte

raphael

la torah dice tutto ed il suo contrario al pari degli altri libri religiosi.
(Onfray trattato di ateologia)

Nerone

C’è un altro fattore, oltre l’esegesi (lo studio) che determina la predisposizione ebraica all’eccellenza in alcuni campi e, guardacaso, è colpa o merito della chiesa cristiana.
Fermo restando che lo studio è mitzvah (precetto, obbligo) per gli ebrei, di conseguenza sono stati posti a un livello superiore rispetto alla massa di gentili (non ebrei), tenuti coattamente nell’ignoranza dalla chiesa dominante, un altro fattore è determinante: la chiesa aveva proibito ai cristiani il prestito di denaro a interesse. Gli ebrei erano esentati da tale divieto, essendo appunto non cristiani, e potettero arricchirsi grazie ad esso e migliorare la loro condizione sociale. Aggiungiamo un forte spirito comunitario e familiare e facciamo bingo.
Perché tra gli ebrei è così alto il tasso di studiosi e di professioni di prestigio? La risposta è semplice: a quei tempi, ovvero tra l’XI e il XIII secolo e.v., il figlio di un banchiere era molto più probabile che diventasse a sua volta banchiere, come il figlio di un contadino era molto probabile che restasse contadino. Il basso tasso di mortalità infantile nelle famiglie ebraiche, dovuto a norme igieniche rispettate anch’esse come mitzvoth (plurale di mitzvah), al contrario delle abitudini antiigieniche imposte dalla chiesa (fare il bagno era considerato peccaminoso perché si indugiava sul corpo), rese queste famiglie assolutamente poliedriche, ovvero di solito il figlio maggiore ereditava la professione del padre, di solito commerciante o banchiere, gli altri figli erano destinati allo studio, quindi diventavano dottori, medici, notai, avvocati (oggi anche giornalisti). Non ultima considerazione era la proibizione per gli ebrei di possedere terra, ragion per cui non esistevano, ai tempi, ebrei contadini.
Se vogliamo fare un’analisi darwiniana all’ebraismo, possiamo affermare, senza ombra di dubbio, che risultano vincitori nella gara della sopravvivenza, perché si sono adattati in maniera perfetta all’ostilità dell’ambiente, approfittando anzi, seppur inconsciamente, di quelle restrinzioni che gli sciocchi cristani avevano loro imposto per prosperare.

Nerone

E poi, che xxxxx ce ne frega di quello che dice il rabbino? In fin dei conti è solo un prete, quindi un impostore per antonomasia

paolo

@shock
…la formazione di uno stato ebraico con la forza militare di pochi migliaia di uomini armati fino ai denti e appoggiati dagli americani e dall’onu contro una maggioranza araba disarmata, povera e senza alcuno appoggio.
Forse dovresti rileggerti la storia della fondazione dello stato di Israele, e la storia di Israele in generale.
L’occupazione della West Bank e di Gaza è avvenuta in seguito ad una guerra di aggressione da parte di Egitto, Siria, Giordania e Libano, sostanziosamente armati dall’Unione Sovietica, tutti regimi che avevano represso i “fratelli Palestinesi” con una durezza e una violenza che da parte israeliana non si è mai vista neanche lontanamente, Saana, Settembre nero ecc. Per quello che riguarda il muro, dopo la seconda intifada se vi ricordate , c’è stata un’ondata di attentati che hanno fatto strage di civili innocenti, fermate degli autobus, mercati, ristoranti ecc. I muri che dividono i popoli sono sempre una brutta cosa, ma da quando è stato costruito quel muro gli attentati sono praticamente finiti. Forse se Tu facessi il fruttivendolo a Gerusalemme o l’autista di autobus a Tel Aviv ragioneresti in modo diverso.

GVCatullo

Le parole di questo rabbino mi sono piaciute abbastanza, nonostante alcuni di voi abbiano notato delle incoerenze.
Cmq, di molte delle vostre risposte non mi sono piaciute due cose:
1) Moni Ovadia ha detto in un suo spettacolo che sostenere che “gli Ebrei sono più intelligenti degli altri” è una frase antisemita da salotto: concordo, perché è una persona è più capace di altri per l’ambiente… e non è detto che quella persona più preparata sia cresciuta in una famiglia particolarmente brillante.
2) non è che tutti gli Ebrei sparsi per il mondo condividano la politica israeliana; prima di tutto, non tutti gli Ebrei sparsi per il mondo si riconoscono in Israele, anzi, all’interno dello stesso Israele ci sono persone molto critiche verso alcuni atteggiamenti della politica israeliana; se tutti pensassimo così, faremmo come i terroristi palestinesi che, negli anni ’80, presero controllo della nave Andrea Doria e uccisero un signore in carrozzina soltanto perché era un ebreo… però, statunitense, non israeliano!
Francamente, anche io sono piuttosto critico sulla politica di Israele e non ne ho molta simpatia, però, almeno lì esiste la libertà di parola e non si viene giustiziati per delle cavolate (come succede in Iran, dove non è assolutamente possibile criticare chi è al potere). Quindi, sconsiglio di sputare troppo su Israele prima di non aver visto negli altri paesi islamici la QUOTIDIANA violazione dei diritti umani.

Ernesto

@ GVCatullo
Sostenere che gli ebrei ashkenaziti sono mediamente, come gruppo, più intelligenti degli altri gruppi etnici è semplicemente riportare un fatto. Nessuna spiegazione è proposta per questo, quando ci si limita a riportare il semplice, mero fatto. E’ chiaro ora? Perché mi sarei anche stancato di ripeterlo. Evidentemente c’è gente che ha delle psicosi irrisolte.
Secondo punto: che l’intelligenza (e in generale la personalità) sia completamente determinata dall’ambiente è semplicemente falso. E’ una teoria tanto di moda dalle parti dei comunisti e delle facoltà universitarie di lettere, ma sfortunatamente è falsificata dalla scienza. Ma poi, che cosa ti cambia se sei determinato da un fattore esterno o da uno interno? Il risultato finale è lo stesso! Ti lascia sgomento renderti conto che gli esseri umani non sono tutti uguali? Se è così ti invito ad aprire gli occhi la prossima volta che scendi per strada, dato che non serve altro per prendere atto di un fatto auto-evidente della vita.
Ci sono neonati introversi ed estroversi, gemelli omozogoti adottati da famiglie in continenti diversi che diventano entrambi alcolisti, o schizofrenici, o depressi. Ci sono individui cresciuti allo stesso identico modo nella stessa famiglia frequentando lo stesso ambiente che hanno destini radicalmente diversi. Se questo urta la sensibilità di qualcuno, mi dispiace.

@ Jeeezuz
Va bene, hai ragione, è colpa degli indiani e dei cinesi. La metà dei giudici e degli avvocati americani è ebrea per caso o perché gli ebrei complottano nell’ombra nelle università per favorire i propri simili. Grazie per avermi aperto gli occhi. (e poi l’antisemita da salotto sarei io)

Kull

Uno studio di una psicologa israeliana sul comportamento violento dei soldati israeliani sta provocando forti polemiche ed ha sollevato domande urgenti circa il modo che l’esercito opera nella striscia di Gaza e nella West Bank. Nufar Yishai-Karin, psicologo clinico all’università Hebrew a Gerusalemme, ha intervistato 21 soldati israeliani e ascoltato confessioni di frequenti assalti brutali contro i Palestinesi, aggravati da scarso addestramento e disciplina. Nel suo rapporto recentmente pubblicato, insieme al professor Yoel Elizur, Yishai-Karin dettaglia una serie di violenti incidenti, compreso la violenza ad un bambino di quattro anni da parte di un ufficiale. Il rapporto, pubblicato il mese scorso in una forma abbreviata nel giornale Haaretz, ha innescato un dibattito caloroso in Israele. Secondo Yishai Karin: “Ad un punto o ad un altro del loro servizio, la maggior parte degli intervistati hanno amato la violenza. Hanno goduto della violenza perché rompeva la routine. Inoltre hanno goduto della sensazione di potere nella violenza e nel senso del pericolo”. Nelle parole di un soldato: “La verità? Quando c’ è caos, mi piace. Quello è quando lo godo. È come una droga. Se non entro in Rafah e se non c’è una volta un certo genere di tumulto per alcune settimane, vado fuori di matto.” Un altro ha spiegato: “La cosa più importante è che rimuove la responsabilità della legge da voi. Senti che sei tu la legge. Sei la persona che decide… Come se a partire dal momento lasciate il posto che è chiamato Eretz Yisrael [la terra di Israele] ed entra attraverso il checkpoint di Erez nella striscia di Gaza, sei la legge. Sei Dio.” I soldati hanno descritto le dozzine di avvenimenti di estrema violenza. Uno ha ricordato un avvenimento quando un Palestinese è stato sparato per nessun motivo e lasciato sulla strada. “Stavamo trasportando armi quando questo tipo, sui 25 anni, è passato vicino nella via e, così, senza nessun motivo, non ha lanciato pietre, senza aver fatto niente…BANG! una pallottola nello stomaco. Gli abbiamo sparato, il tipo stava morendo sulla strada e noi abbiamo continuato ad andare, apaticamente. Nessuno di noi gli ha dato un secondo sguardo,” ha detto. I soldati hanno sviluppato una mentalità in cui avrebbero usato la violenza fisica per trattenere i Palestinesi dall’abuso. Uno di loro ha descritto la violenza sulle donne. “Con le donne non ho problemi. Una che ha avuto da dire le ho dato dei calci qui [indicando gli organi genitali], io le ho rotto tutto là. Non può avere bambini. La volta prossima non farà obiezioni. Quando una di loro mi ha sputato, le ho dato l’estremità del fucile in faccia. Non ha più nulla da sputare adesso.” Yishai-Karin ha trovato che la violenza dei soldati contro i Palestinesi inizia fin dalle loro prime settimane di formazione di base. La rilevazione del rapporto ai media israeliani ha provocato una risposta notevole. Lo studio e le reazioni ad esso hanno segnato un netto cambiamento negli israeliani nel modo di considerare il loro periodo di servizio militare, specialmente nei territori occupati che si è riflesso nell’incremento dei livelli di obiezioni di coscienza. Il dibattito contrasta acutamente con un esercito israeliano dove alle nuove reclute viene insegnato che stanno facendo parte “dell’esercito più etico nel mondo”, un ritornello che echeggia ovunque nella società israeliana. Nella sua dottrina, pubblicata sul suo sito Web, l’esercito israeliano da risalto alla dignità umana: “L’esercito israeliano e i suoi soldati sono obbligati a proteggere la dignità umana. Ogni essere umano ha il suo valore indipendentemente alla sua origine, religione, nazionalità, genere, condizione o posizione.” Yishai-Karin, in un’intervista con Haaretz, descrive come la sua ricerca sia venuta fuori dalla sua stessa esperienza come soldato ad una base dell’esercito a Rafah nella striscia di Gaza. Ha intervistato 18 soldati ordinari e tre ufficiali che avevano servito a Gaza. I soldati hanno descritto come la violenza fosse incoraggiata da alcuni comandanti. Un soldato ricorda: “Dopo due mesi a Rafah, è arrivato il nuovo comandante … Così facciamo una prima pattuglia con lui. Sono le 6 am, Rafah è sotto coprifuoco, non c’è un cane per strada. Soltanto un bambino di quattro anni che gioca nella sabbia. Sta costruendo un castello. L’ufficiale comincia improvvisamente a correre e noi tutti con lui. Proveniva dagli assistenti tecnici di combattimento. “Ha afferrato il bambino. Sono un degenerato se non sto dicendo la verità!.. Ha rotto la sua mano qui al polso, ha rotto il suo piedino qui. Ed iniziato a calpestare il suo stomaco, per tre volte ed è andato via. Eravamo tutti là, a bocca aperta, guardandolo scioccati… “Il giorno dopo sono uscito con lui su un’altra pattuglia ed i soldati già stavano cominciando fare la stessa cosa.” Yishai-Karin ha concluso che il motivo principale della violenza dei soldati era una mancanza di addestramento. Ha trovato che i soldati non sapevano che cosa ci si aspettasse da loro e quindi erano lasciati liberi di sviluppare il loro proprio comportamento. Più a lungo un’unità veniva lasciata nel campo, più violenta diventava. I soldati israeliani, ha concluso, hanno un livello di violenza che è universale in tutte le nazioni e culture. Se viene permesso di operare in circostanze difficili, come a Gaza e West Bank, senza un addestramento e un adeguato controllo, la violenza salta fuori.

Più umani degli altri…sì certo, come no…più o meno al livello delle SS.

Kull.

Ernesto

@ Kull
Prendere a esempio uno psicopatico in tempo di guerra per tutto un popolo è irrazionale.
Inoltre “più umani” era inteso nel senso di human, non humane, ovvero comprendente pregi e difetti. Stai deliberatamente misinterpretando.
A quando la vivida descrizione dei brandelli di carne esplosi ovunque dall’ultimo attentatore suicida palestinese? Altra domanda (in aggiunta a quelle del mio post iniziale): chi ha iniziato tutte le guerre arabo-israeliane?
Stai strumentalizzando quella frase a fini di propaganda anti-israeliana. Sei tu ad essere pieno d’odio, caro amico.
Come si definisce vedere solo il male di una parte e solo il bene dell’altra? Forse: avere pregiudizi? Essere razzista?
(tante domande senza risposta)

Magar

@Kull
E basta con ‘sta reductio ad Hitlerum! “Più o meno al livello delle SS” non sta né in cielo né in terra. Non è che ogni brutalità commessa da militari permetta il paragone con le SS, le SS hanno compiuto azioni di pulizia etnica e di massacro programmato, consapevole, deliberato, a freddo, di civili (vedi Fosse Ardeatine), per ordini dall’alto: è questo che rende particolarmente ripugnante ai nostri occhi le loro azioni. Tsahal non ha attuato pulizia etnica, né ha concentrato per rappresaglia 335 civili in una grotta per far saltare le loro cervella.
Anche alcuni militari italiani hanno commesso violazioni dei diritti umani, pure recentemente: qualche paracadutista della “Folgore” negli anni ’90, in Somalia, andava applicando elettrodi ai testicoli di cittadini somali. Non per questo paragoneremmo l’Esercito Italiano alle SS.

paolo

E poi ogni tanto ci sfugge il fatto che in Israele, essendoci un regime di libertà di stampa pressochè totale, sono gli israeliani stessi a denunciare i loro abusi. In quale paese i soldati possono denunciare pubblicamente l’uso delle cluster-bombs e non finire davanti a una corte marziale? In Siria forse? o in Egitto? Quante volte, cittadini palestinesi si rivolgono all’Alta Corte israeliana ottenendo sentenze a loro favore? Ci siamo dimenticati delle esecuzioni pubbliche sulla piazza di Gerico con i condannati fatti sfilare tra la folla esultante e che ricordavano i roghi dell’inquisizione? O le impiccagioni, sempre come esibizione, sulla piazza dei leoni a Ramallah? I palestinesi sono sicuramente un popolo oppresso, ma siamo sicuri che il vero oppressore sia Israele?

GVCatullo

Mio caro Ernesto,
secondo me i dati dagli studi che hai raccolto possono essere MOLTO pericolosi… sai quanto spesso proprio dall’idea “gli Ebrei sono più intelligenti degli altri” ci sono persone che pensano gli Ebrei ci domineranno tutti e altre stupidaggini antisemite?
Per me l’unica cosa che determina l’intelligenza dei una persona è l’AMBIENTE e basta: questi studi per cui due gemelli omozigoti diventino entrambi alcolisti mi sembra discutibile… MOLTO DISCUTIBILE!
Insomma, questo uso della scienza che PUO’ spiegare l’indole delle persone mi sembra fuori luogo: la psicanalisi, infatti, non è una scienza perfetta, come tutte le scienze umane.

Ernesto

@ GVCatullo
Non sono studi psicanalitici, ma biologici. Qui non si sta parlando di opinioni, ci sono pubblicazioni scientifiche che hanno dimostrato che anche i geni contribuiscono a determinare l’intelligenza di una persona.
Si usano gli studi sui gemelli omozigoti/eterozigoti cresciuti insieme o separati (cioè adottati) perché se ci pensi bene c’è la combinazione “estrema”: tutti i geni in comune e niente ambiente. Un’analisi di 158 coppie di gemelli identici adottati hanno mostrato che la loro intelligenza mostrava una correlazione di 0,75 (che vuol dire che l’ereditabilità dell’IQ è del 75%).
Un altro studio ha preso in considerazione 10.000 coppie di gemelli eterozigoti e omozigoti cresciuti insieme. La correlazione fra l’IQ dei gemelli identici era dello 0.86, e 0.60 per i gemelli eterozigoti. Questa è la prova matematica che l’intelligenza è ereditabile al (0.86 – 0.60)*2. [moltiplicato per due (un’approssimazione) perché condividevano lo stesso ambiente]
Ci sono centinaia di studi simili fatti in tutti i modi possibili, con tutte le possibili variazioni di metodo e di soggetti e tutti concludono che almeno la metà dell’intelligenza è geneticamente determinata.
L’alcolismo è un “carattere” che mostra un alto grado di ereditabilità. Si pensa che dipenda da variazioni individuali nel sistema GABAergico e dopaminergico del cervello. Tu frequenti un sito di atei e si presume quindi che tu sia un materialista. Questo vuol dire che credi che la mente sia il cervello. Il cervello lo fanno i geni, e i geni variano. La conclusione mi sembra scontata.

Ernesto

Seconda parte del messaggio temporaneamente censurato: a me non interessa le reazione degli antisemiti a un dato di fatto. La verità scientifica non presume alcuna interpretazione.
Gli antisemiti continuano a considerare gli ebrei come gruppo. Ma gli ebrei come gruppo non esistono. Nessun gruppo esiste nella realtà, è solo un’astrazione. Esistono solo individui. Quindi che si insegni questo agli antisemiti, invece di raccontarci/-gli favole.

charlymingus

si parla degli ebrei come una congrega, e si cade sempre nello stesso errore. L’ebraesimo non è una realtà monolitica, facciamo tutti lo stesso errore dei poveri ignoranti paesani che quando succede qualche omicidio o stupro, parlano contro gli stranieri (vedere certi fatti di cronaca) salvo poi scoprire che il colpevole è uno loro. Lo fanno per semplificare perche semplificare ti da un senso di grande controllo della situazzione e quindi ti fa passare la paura. Non si parla mai dei valdesi o dei buddisti allo stsso modo degli ebrei ma la politica delle religioni spesso cambia e chi ci assicura contro un altra crociata contro i novelli catari, che come le mestruazioni si compiono nella nostra vacca Europa? Perche la sinistra ha avuto sempre tanta fiducia da farsi superare da l’iraniano, non hanno mai detto diamogli un pezzo di Europa. Personalmente mi piace le strade affolate di gente e mutanti di tutti i tipi che si vedono in Blade ranner dove cammini in quella bella indifferenza senza nessuno che cacci i mutanti come spesso succede agli atei che non godono di protezzioni politiche.

GVCatullo

Caro Ernesto,
prima di tutto sono agnostico e non ateo: tuttavia, non è importante questo, quanto la pericolosità degli studi che tu proponi… forse non ti rendi conto che valutare l’intelligenza delle persone in base ai geni potrebbe portare a teorie pseudoscientifiche sulla superiorità genetica di certe genti rispetto ad altre… non ci hai mai pensato? L’etica è importante anche nella scienza e pretendere di misurare i misteri dell’animo umano con la scienza è proprio un gesto di arroganza.
Io non sono un materialista, perché mi rifiuto di misurare con il compasso l’animo e i sentimenti delle persone e, in questo caso, la maggiore o minore capacità intellettiva di certe persone.
Vorrei che pensassi sul serio alle eventuali conseguenze di certi tuoi studi: puoi portarmi tutti i tuoi dati finché vuoi, però, certi studi non dimostrebbero che la psicanalisi sia una disciplina inutile, perché i geni ci hanno già determinato?
Non sarà mai d’accordo sul fatto che i geni possano influenzare l’indole delle persone: l’unica cosa che influenza il carattere delle persone sono le esperienze di vita e nient’altro.

Magar

@GVCatullo
Le conseguenze degli studi non sono un buon motivo per non ritenerli credibili: mica sta scritto da nessuna parte che la scienza debba dirci che le cose stanno esattamente come desideriamo noi, sono i fideisti che credono solo ciò che fa comodo a loro.
Mi rifiuto di misurare con il compasso l’animo e i sentimenti delle persone” è indice di una pregiudizievole preclusione mentale.
“L’unica cosa che influenza il carattere delle persone sono le esperienze di vita e nient’altro”: e chi te l’ha detto? Lo devo forse prendere come un dogma? Gli studi scientifici dicono altro, cioè che una componente genetica il carattere e l’intelligenza l’hanno senz’altro.
Il peso esatto invece ancora non è stato determinato, parecchio lavoro deve essere ancora fatto, ma la presenza del fattore genetico è cosa ormai appurata.

@Ernesto
Naturalmente a fianco delle spiegazioni puramente “genetiche” di quei risultati esistono anche le spiegazioni più “ambientali”, sei d’accordo? Lo si legge anche nell’articolo di Wikipedia. E alcune delle attività in cui gli ebrei americani eccellono (e.g. la professione legale, o la finanza), come detto prima, sono legate alle attività tradizionali o alle pratiche religiose della comunità ebraica in Europa.

Ernesto

@ GVCatullo
Gli studi non sono miei (purtroppo) e sono pubblicati su riviste scientifiche internazionali che tutti possono leggere. Ti ripeto che la prospettiva di un eventuale uso propagandistico e fuorviante di questi risultati da parte di ipotetici gruppi di fanatici non mi interessa.
In ogni caso non sono solo i geni che determinano la personalità, ma anche l’ambiente, ovviamente: se non bevi mai una goccia d’alcol puoi essere predisposto all’alcolismo finché ti pare, ma non diventerai mai un alcolista.
Così potenzialmente puoi essere un genio, ma se nasci in una famiglia rurale dell’Indonesia diventerai solo un coltivatore di riso molto ingegnoso.
Il cervello si modifica (ma fino a un certo punto) con l’esperienza, quindi non mi sembra che la psicanalisi sia da buttare (a priori, per lo meno).
Se ti rifiuti di accettare la verità scientifica perché non si conforma ai tuoi desideri, non mi sembri diverso dai creazionisti.

Ernesto

@ Magar
Sono d’accordo riguardo gli ebrei. Certo, la spiegazione in quel caso potrebbe benissimo essere del tutto culturale. Stavo infatti rispondendo a GVCatullo che ha affermato che l’intelligenza di un individuo è determinata solo dall’ambiente. Be’, non è vero.

Alberto

Concordo pienamente con Ernesto, e concordo con lui che su certi temi gli esibizionisti morali faticano a mantenere la calma

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