Secondo quanto riferito dal San Francisco Chronicle, l’Arcivescovo cattolico della città americana, il Mons. George Niederauer, si è scusato con i diocesani e con “tutti i cattolici” per avere in errore somministrato la comunione a due attivisti gay travestiti da suore. I due, aderenti a un movimento denominato “le Sorelle dell’Indulgenza Perpetua”, erano pesantemente truccati con le facce bianche da clown e – oltre agli abiti monacali – erano addobbati in maniera stravagante. Il Mons. Niederauer dice di avere capito il suo errore solo alla fine del servizio e ricorda che: “Uno portava un grosso cappello coperto di fiori o forse una ghirlanda”. Ha descritto la loro azione come una “provocazione”.
USA: scandalo per comunione a due attivisti gay travestiti da suore
18 commenti
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Si, è una provocazione fatta per chiedere ai cattolici di considerarli. Hanno fatto una mascherata per una comunione in modo che ne venisse fuori un qualcosa, non hanno incendiato la metropolitana (cribbio)
E perché non avrebbe dovuto somministrargli la comunione?
Devo dire che mi fa un po’ tristezza vedere persone glbt che chiedono considerazione da chi li (ci) ha sempre odiati e perseguitati; comunque è un’opinione rispettabile.
Speriamo che i pari diritti li assicuri per primo lo Stato.
e si lo so’ bene cosa vuol dire ;;io per poter bere senza farmi litigare dalla
mi moglie , mi travesto sempre da trattore x poter entrare in cantina,,,,,,,,
😆
Io credo che queste pagliacciate possano solo gettare del fango sulla figura dell’omosessuale che spesso è associata al ridicolo pagliaccio che sfoggia la sua sessualità. Gli omosessuali (e tutti coloro che pensano che credono nell’universalità del diritto) devono combattere per far si che la sessualità diventi qualcosa di personale che non possa quindi essere oggetto di discriminazione. Facendo così si ottiene l’effetto opposto.
Concordo sulla prima parte di quello che ha detto Anticlero. E’ tutta oppressione interiorizzata, fare propri gli stereotipi degli altri.
Anch’io quoto Anticlero. Queste baracconate non hanno nulla a che fare con chi lotta seriamente per i diritti degli omosessuali.
Non sono d’accordo con gli ultimi tre post. Perché dovremmo fare i bravi ragazzi, quelli che non mettono in imbarazzo gli adulti? Le Sisters of perpetual indulgence sono un mito, negli USA. Ne parla A. Maupin nel suo bellissimo Tales from the city (recentemente tradotto anche in italiano) in una scena del 2° volume particolarmente esilarante.
Tra i gay esistono personaggi di ogni tipo, dal più becero al più raffinato, esattamente come tra tutti gli altri gruppi umani. Le Sisters inoltre sono particolarmente simpatiche, guardate il loro sito http://thesisters.org/ per credere.
Se poi un uomo eterosessuale accomuna un uomo omosessuale a una suora travestita e ipertruccata, beh, è costui (l’etero) ad avere dei problemi.
PS ciao Ernesto
Quoto Nerone: le ‘pagliacciate’ si fanno per attirare l’attenzione, per avere articoli sui giornali e… per divertirsi. E’ subdolamente omofobico separare i gay ‘distinti’ da quelli ‘baracconi’: se quelli vengono accettati, per gli stessi motivi lo devono essere anche gli altri! Ogni movimento sceglie le proprie forme di lotta: il buffone non toglie nulla al difensore dei diritti in giacca e cravatta.
Se poi vogliamo paragonare le Sisters al travestitismo del papa o dei cardinali, chi vince? 🙂
@ Nerone
Il tuo discorso mi ha convinto. Cambio idea.
Però ho ancora un’obiezione: dal momento che quasi tutti i gay dal comportamento “normale” si nascondono in Italia, gli etero riconosceranno come gay solo queste figure un po’ eccentriche, perché sono le uniche che gli si presentano effettivamente come gay, e quindi hanno anche un po’ ragione se si fanno idee sbagliate! O meglio, non hanno ragione, ma è comprensibile perché non possono fare altrimenti.
Spero che si sia capito quello che voglio dire.
Un po’ ci si mettono anche i media con la loro omofobia, quando per esempio durante i gay pride su 1 milione di persone fanno vedere SOLO ed esclusivamente quel centinaio di pagliacci che c’è (perché effettivamente sono pagliacci, ed effettivamente sono solo lo 0,01% della gente).
@ Ernesto
quello che scrivi è reale e incontrovertibile, specialmente nel nostro paese. Tuttavia prova a immaginare un gay pride esclusivamente di gente in giacca e cravatta. Credi che gli etero ottusi e i media da 4 soldi prenderanno in considerazione i diritti civili da esso espressi oppure punterebbero il dito magari verso un abbinamento giacca/cravatta che a loro modo di vedere è sbagliato?
Se qualcuno ti vuol dare addosso, non farà fatica ad aggrapparsi a qualsiasi appiglio tu gli offra, vero o inventato che sia, che tu ne sia consapevole o meno.
@ Nerone
io discuto spesso con omofobi su internet (nazisti, fascisti, cattolici e simili) e ci sono alcuni di essi (i pochi capaci di pensiero articolato) che mi dicono esplicitamente che a loro “danno fastidio” solo i gay con un comportamento non conformista. Ora, io capisco benissimo che ognuno è libero di comportarsi e presentarsi come vuole, e che nessuno deve essere giudicato su questa base. Tantomeno mi frega di quello che piace o non piace a un fascista.
Ma il fatto rimane che l’omofobia di molti nasce proprio dal loro ottuso giudizio su comportamenti strani.
Quindi, penso sempre che la colpa maggiore sia dei gay comuni vigliacchi che si nascondono. Ma come fai tu a dire che se non offrissimo alcun appiglio a cui gli omofobi possano aggrapparsi non avremmo più risultati rispetto a quelli che abbiamo oggi?(cioè nessuno)
@ Ernesto
Se non gli si offre nessun appiglio, se lo inventano. La Storia è zeppa di esempi in tal senso
@ Ernesto
Se non gli si offre nessun appiglio, se lo inventano. La Storia è zeppa di esempi in tal senso.
Non mi pare che siano state le “sisters” americane a provocare le accuse di deicidio (“le convivenze sono l`eclissi di dio”), di stravolgimento della natura umana, di attentato alla famiglia (per cui nel codice penale del nicaragua è ancora inserita l`omosessualità punibile con 5 anni di carcere con le “motivazioni” di cui sopra e loro esplicita richiesta)
pesantamente truccate, con le facce bianche da clown.. con un cappello fiorito..
ma il monsignore non si è accorto subito a chi stava dando l’ostia??
prima gliela ha data poi ha fatto la vittima ed il polverone. furbo.
In effetti gli omosessuali dovrebbero starsene in un cantuccio senza dar fastidio a nessuno, assolutamente consci di essere contro natura ed evitare di sconvolgere il (precario) equilibrio psichico dei poveri eterosessuali (da sempre umiliati dalle potenti lobby gay).
O ameno questo dovrebbero fare secondo Santa Romana Chiesa.
Un fumetto che gioca con gli stereotipi sui gay:
http://www.salon.com/comics/boll/2007/10/25/boll/