A Firenze la mostra omosex che Milano ha respinto

Napoli, Savona, Campobasso, Udine, Campione d’Italia e anche la città del Santo, Padova. Tra tutti quelli che si sono candidati ad ospitare la mostra omosex «Vade retro», organizzata da Sgarbi al Palazzo della Ragione di Milano negli scorsi mesi e mai aperta, l’ha spuntata Firenze. Qui, dal 26 ottobre, nella Palazzina Reale della Stazione di Santa Maria Novella, Artematica potrà esporre la mostra con la scultura di Paolo Schmidlin «Miss Kitty», con Papa Benedetto XVI con una molletta tra i capelli, un perizoma e delle autoreggenti, la fotografia di ConiglioViola con Silvio Sircana, portavoce del governo Prodi, che si ferma in auto vicino a un transessuale con Gesù al posto del transex e anche la foto di Paul M. Smith, modificata digitalmente, che mostra un uomo con i baffi seduto su una sedia con le gambe aperte e al posto del sesso maschile i genitali femminili.
«Non abbiamo patrocini – afferma Sgarbi – e l’assessore Gozzini, che prima ci aveva appoggiati, ora ci contrasta. Ma noi andiamo avanti ed esponiamo tutte le 160 opere. Come si potrebbe vietare una mostra simile nella città di Michelangelo e Leonardo che erano omosessuali?». Oggi c’erano polemiche a Firenze e «Arcigay e Arcilesbica ci hanno sostenuti: hanno fatto cartoline con una foglia di fico che copre le vergogne (non è questa la parola usata da Sgarbi, ndr) del David». Insomma, Firenze vedrà (in sede chiusa, a pagamento, non vietata, ma senza patrocini) la mostra che non si è vista a Milano. «Poi – assicura Brunello di Artematica – si sono prenotate già Londra e Taormina».

Fonte: Corriere 

Archiviato in: Generale

16 commenti

Daniela

chi lo capisce a sgarbi, prima nelle apparizioni tv fa tutto il cattolico irreprensibile e poi fa una mostra del genere “sfidando il senso comune, questo personaggio segue solo il suo narcisismo e il suo ego.

Lady Godiva

questo personaggio segue solo il suo narcisismo e il suo ego.

Appunto.
In Sgarbi non c’è molto altro da capire.

Marco.g

Non mi pare che Arcigay e Arcilesbica siano nella maggioranza che sostiene l’amministrazione di Milano di cui Sgarbi fa parte. Anche Sgarbi è “trans” a suo modo, trans-politico, perciò nella mostra io avrei visto bene anche una foto di Sircana con Sgarbi, “artistica” naturalmente… Comunque l’arte non può essere censurata, solo giudicata, e questo naturalmente non si può fare senza “metterla in mostra”.

Lady Godiva

Però mi domando se gay si nasce o se lo si diventa.
Ormai non capisco più nulla.
Ci sono uomini virilissimi che poi risultano gay.
Come faccio a riconoscerli, essendo etero?

Chiederei ai gay di qualificarsi subito, si rischia di prendere fischi per fiaschi
noi donne etero.

Enrico

Scusate perchè questi corggiosi autori che sfidano il terribile clero cattolico non mettono alla berlina anche le altre religioni ?

Lady Godiva

Se avessero messo in mostra tele con rapporti etero, avrebbe avuto la stessa collocazione?
Orami i rapporti etero sembrano out.
Un vero peccato

🙁

Vash

Mi sa che è inutile cercare di spiegare alla Moratti che razza di figura ha fatto a livello europeo visto che sicuramente la notizia della censura avrà fatto il giro d’Europa!

seasong

La moratti è buona come legna da arde. Per sfregio venerdì prendo un treno e faccio un salto a Firenze.

Ernesto

@ Lady Godiva
Se ci fossero stati solo soggetti etero, la mostra non avrebbe avuto problemi a ricevere il patrocinio del comune e a restare a Milano.
Poveri etero sempre perseguitati, vero?

Lady Godiva

Eh, pereguitato no, Ernesto, ma gli ultimi dei mohicani.

;-D

Michele Bakunin

@Lady Godiva

Sai cosa disse l’ultimo dei Mohicani?

Aspettatemi bucaioli!

ian

non apprezzo questa mostra non perchè discrimino i gay ma anzi perchè mi sembra offensivo nei loro confronti… e poi la gente pensa che i gay sono tutti scemi dai facili costumi…

Bizanthropos

Ho visitato la mostra, sebbene contenga opere di qualità decisamente diseguale, come la maggior parte delle esposizioni collettive di arte contemporanea: posso dire che una cosa le accomuna. Tutte le opere hanno un messaggio e un referente, contrariamente a molta arte contemporanea quindi non sono puro significante ma portano significati. Non tutti condivisibili, non tutti della stessa valenza, ma non sarà difficile constatare che offra molte informazioni su un complesso e variegato immaginario, su vari modi di sentire, e che potrà aiutare a capire che non tutti i gay sono libertini e scostumati.La stessa Miss Kitty, se si astrae dalla polemica, propone un interrogativo:come vive la vecchiaia un travestito o un trans? Forse è questo che conta, non la somiglianza, anche se innegabile, con il Pontefice.

Commenti chiusi.