Una campagna contro l’omofobia promossa dalla Regione Toscana: l’ha presentata oggi l’assessore regionale Agostino Fragai, che ha annunciato l’utilizzo di un manifesto realizzato la scorsa primavera dalla fondazione canadese Emergence per la giornata mondiale contro l’omofobia, con il patrocinio del governo del Quebec, dell’agenzia di salute canadese e della città di Montreal. […]
«Si tratta di una campagna pulita, che rispetta la privacy e il buon gusto – spiega Fragai – certo affronta con forza ed in modo efficace una delle questioni di fondo di un tema eticamente discusso, sottolineando come l’omosessualità non possa essere considerato un vizio, ma una delle tante espressioni della personalità di un individuo». Nel corso della due giorni di iniziative, all’interno del Festival della creatività, saranno esposti anche altri manifesti contro l’omofobia realizzati a giro per il mondo: dal Regno Unito alla Nuova Zelanda, dal Canada agli Stati Uniti, campagne di enti pubblici, associazioni di genitori e gruppi cristiani. È prevista anche una mostra fotografica dell’artista islandese Dagny.
Neonato gay, bufera in Toscana
46 commenti
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come volevasi dimostrare, gli omofobici non hanno avuto il buon gusto di stare zitti.
che vergogna di paese…
Tutti i gay sono certo stati neonati, così come tutti i gli eterosessuali, i nazisti, i parrucchieri, i baritoni, i collezionisti di bambole Lenci etc etc etc… non vedo dove stia la provocazione.
Non metto in dubbio le buone intenzioni, ma il messaggio mi sembra un po’ ambiguo, quasi fosse “bisogna scusarli, poveretti, sono nati così, non è colpa loro…” quando invece da scusare non c’è proprio nulla.
L’UCD e la LEGA protestano! E’ l’ignoranza che protesta.
L’UDC e la LEGA, sempre loro!
La chiesa non ha il diritto di fare politica. Solo in italia, veramente…solo in italia…. che tristezza
Ma come non c’e’ piu’ maschio e femmina?
x Signorapina.
Non occorre assolutamente scusarli, nè compatirli, come non occorre scusare quelli che hanno la pelle di un’altro colore, in quanto umanamente non differiscono dai chiunque altro. Il fatto che siano nati così è ormai scientificamente dimostrato, e così, che l’omosessualità non sia nella stragrande maggioranza dei casi una perversione, ma semplicemente una casuale spartizione tra ormoni femminili e maschili, che induce a comportamenti diversi a seconda dell’equilibrio o lo squilibrio tra gli stessi. a prescindere dagli organi sessuali esterni. Giuva, spero che tu scherzi, altrimenti dammi una spiegazione del perchè esistano gli ermafroditi, che non sono nemmeno dei casi eccessivamente rari.
x Signorapina
Ho riletto il tuo messaggio, che avevo in un primo momento frainteso, quidi non tener conto di quanto sopra detto. Comunque non trovo ambiguità in un messaggio che vuol solo sensibilizzare l’opinione pubblica su un argomento ancora non completamente digerito dalla gran parte degli italiani.
scusate ma mi sfugge il ragionamento: quando scienza & vita strumentalizzava un feto umano per la campagna anti referendaria, andava bene; ora, no.
Mi sono perso qualcosa?
Ma se ad un leghista o ad un UDC nasce un figlio che poi da grande ti dice cosa gli fanno? eh?
credono nella perfezione eterosessuali questi caproni & baciapile.
Capisco benissimo perché questa campagna non piaccia a Bertone 🙂
Invece non capisco perché non piaccia a personaggi come Malgioglio e Stefano Campagna.
Mi sembra una campagna intelligente, con un messaggio tanto corretto da essere banale: non ci sono meriti o demeriti nel proprio orientamento sessuale, l’abbiamo e basta.
Forse non riesco a vederci nulla di offensivo perché sono etero?
Boh?!?
Scienza e Vitq difendeva la vita in essere, non usava i bambini per far passare l’idea che atti di egoismo sono dovuti alla natura e non al libero arbitrio.
Giuva ha scritto:”Come, non c’è più maschio e femmina?”.
L’osservazione non è stupida… E non perchè sia contro gli omosessuali, figuriamoci. Quanto perchè, nel frangente “ospedale”, quell'”etichetta” ha una funzione meramente “fisiologica”, ovvero la presenza degli organi sessuali maschili o femminili, che sono cosa ben differente dall’essere/sentirsi “uomo” o “donna”. Forse è un terreno un po’ minato, lo ammetto, ma credo che ci si possa riflettere, se è vero che qui, oltre che atei e laici, siamo anche razionalisti, e dunque vediamo di discutere sui termini e sul significato…
Secondo me questa campagna merita una sola critica: quella di tentare di promuovere la tolleranza proponendo l’immagine di un bamibino etichettato fin dalla nascita dalla sua omosessualita’. Capisco l’intento, e per tanti versi lo condivido, pero’ boh, rimango convinto che non sia l’immagine piu’ adatta allo scopo.
Come aggiunta, per chi se lo fosse perso, consiglio di recuperare a tutti i costi l’articolo delirante di Luca Volonte’ pubblicato su Libero di ieri. L’ineffabile si scaglia contro questa campagna accusandola di “promuovere le pulsioni omosessuali piu’ becere” della lobby gay. Il tutto dopo una delirante introduzione su una scienza che promuove il “pansessismo” aggiungendo e togliendo organi a piacimento, e sull’immagine del bambino col braccialetto homosexual definita un “raccapricciante esempio di furore ideologico antisessuale”.
Ci sarebbe da ##, se non fosse cosi’ divertente.
Quoto dadaLito. Questa pubblicità non parla di neonati! Chi la critica manca completamente la tesi della campagna.
Non vedo niente di male o di ambiguo in questa campagna. La Regione Toscana ha fatto bene.
Io da etero non capisco la distinzione tra nascere o diventare omossessuali. Che uno ci nasca o ci diventi per me non cambia niente. E´libero di vivere come meglio crede comunque. O no?
Quoto Ale in toto,
Kull.
@ ALe
Beh, diciamo che teoricamente la differenza sarebbe:
se nasci omosex non ci puoi fare niente, ma se lo diventi sei un vizioso, un pervetito… commetti “peccato”… (tu pensa che ragionamento del c…o)
Credimi, una marea di mentecatti la pensa così…anche se trovo giusto fare una campagna così non credo che cambierà molto… non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire…
Idic
(The needs of the many outweight the needs of the few)
@ Ale
sono omosessuale fin dalla nascita e ti quoto in pieno anche se so che c’è differenza tra nascere omosessuali e diventarlo ( in genere chi lo diventa è solo una persona che si è represso ma si sa che la natura deve fare il suo corso e allora vedi tanti separati e bisex …)
Approvo in pieno la campagna pubblicitaria contro l’omofobia: è ora di finirla di definire l’omosessualità come una malattia contro natura e frutto di parametri esterni.
Non sono d’accordo: non capisco né mi interessa sapere se qualcuno è omosessuale “di nascita” o per esserlo diventato dopo. L’orientamento sessuale è questione individuale e non esistono ragioni concrete per modificarlo.
Non capisco poi l’affermazione di rossotoscano circa i bisex (anche se, conoscendo i tuoi interventi personali, penso che tu ti sia solo espresso male): a leggere pare che i bisessuali siano una sorta di “omosessuali imperfetti”.
Io sono di opinione nettamente opposta: credo che l’opposizione etero/omo abbia un fondamento più culturale che naturale (laddove intendo “naturale” come “biologico”). Nelle altre specie superiori non esiste infatti una tale “specializzazione” in un senso o nell’altro (o solo etero, o solo omo insomma).
In questo senso la campagna pubblicitaria qui descritta è assai discutibile, per quanto di buoni intenti. In qualche modo cerca un “alibi” all’esser omosessuale, che Signorapina ha pienamente colto.
La libertà, questo conta.
Non credo importi molto se uno è gay di nascita o per esserlo diventato dopo. Quel che importerebbe, e che la pubblicità non riporta, è il semplice fatto che si dovrebbe poter esercitare la propria libertà di orientamento sessuale, punto.
Non capisco in questo senso il commento di rossotoscano (avendoti già letto ipotizzo che tu ti sia semplicemente espresso in modo ambiguo): sembrerebbe, a leggere, che i bisex siano una sorta di “omosessuali imperfetti”.
Io sono di opinione opposto: ritengo che l’opposizione etero/omo sia determinata più culturalmente che biologicamente. Non a caso nelle altre specie superiori una simile, netta opposizione non esiste affatto.
In questo senso, come giustamente osservato da Signorapina,la pubblicità, pur motivata da buoni intenti, è assai criticabile.
La libertà, questo conta.
Azz, ho scritto 2 volte lo stesso commento praticamente (pensavo il primo fosse stato cancellato)… pubblicate pure solo il secondo, grazie.
MAGLIO NASCERE GAY CHE CATTOLICO ….HO MAGARI FASCISTA…
Non è perfetta come pubblicità perchè è come se “giustificasse” gli omosex..come per dire “sono così non è colpa loro”, per me possono nascere così o diventarlo dopo, sono liberissimi e li rispetto tantissimo. Forse però questa pubblicità vuole essere un modo per far capire anche ai cattolici o ai chiusi di mente che l’omosessualità non è una perversione ma una caratteristica come avere i capelli ricci o lisci quindi di lasciarli perdere e rispettarli. Se non lo capiscono in altri modi bene venga questa pubblicità della mia regione.
Quoto Marco Pisellonio, Ale e Alessandro Bruzzone. Capisco l’idea della regione toscana, capisco quello che dice IDIC2, ma resto scettico sul fatto che si possa essere omosessuali (cosi’ come etero o bisex o quello che volete) fin dalla nascita. E’ scientificamente dimostrato?? A me sembrava che ci fossero dei geni che predisponevano all’omosessualita’, cosi’ come ci sono geni che predispongono a un sacco di altri comportamenti e caratteristiche comportamentali. Ma molte di queste cose sono fortemente influenzate dallo sviluppo (persino l’altezza da adulto puo’ essere maggiore o minore a seconda dell’attivita’ fisica fatta durante l’adolescenza, per esempio). Questo non vuol dire condannare l’omosessulita’ (che equivale a dire: sei basso? Dovevi fare piu’ attivita’ fisica, ora ti discrimino 🙂 )
Scusate, ma più che all’immagine del neonato, guarderei allo slogan: “l’omosessualità non è una scelta” è una frase vera, indipendentemente dalle cause genetiche o ambientali, cioè dal fatto che si nasca o si diventi gay: in nessun caso si può decidere di provare attrazione sessuale e/o sentimenti amorosi per individui dello stesso sesso, se prima non li si provava, perché ciò non dipende dalla nostra volontà. Al più, si può scegliere di non reprimere i propri istinti e i propri sentimenti, ma questo vale solo per chi già sia omosessuale/bisessuale/transessuale etc. Neppure l’eterosessualità è una scelta ovviamente, solo qualcuno preferisce ignorare la propria natura non-etero, ma il discorso è lo stesso di prima.
Quindi quel dire “non è una scelta” non è ricerca di giustificazione, è semplicemente dire la verità e mettere in chiaro la situazione: non si può davvero smettere di essere gay semplicemente “cambiando idea”, come qualcuno invece va dicendo. Come, e.g., non si può decidere di smettere di avere la pelle nera. Ergo, basta con le odiose discriminazioni, l’omosessualità non è un “capriccio” o una “moda”, è un modo di essere che fa necessariamente parte dell’identità di una persona.
si parla di gay ed enrico arriva come le formiche sul miele 😆
egoismo? io l’egoismo nell’amare una persona non ce lo vedo.
ma siamo sempre qui, c’è gente che si considera solo bestiae da riproduzione e gente che invece è in grado di amare.
sono contenta di far parte della seconda categoria 🙂
Scegliamo l’autodeterminazione
Esprimiamo la nostra indignazione per il messaggio scelto per la campagna di comunicazione contro l’omofobia della Regione Toscana: “L’orientamento sessuale non è una scelta”, con l’immagine di un neonato che indossa un braccialetto con la scritta “homosexual” (http://www.primapagina.regione.toscana.it/?codice=23722).
Questo slogan è la riproposizione delle teorie sulla differenza genetica che condanna lesbiche, gay e trans alle stigmate della minorità e quindi della discriminazione, invita inoltre ad una tolleranza pietistica verso le persone ad orientamento omosessuale, mostrando lesbiche e gay come soggetti deboli che non scelgono le proprie vite.
Esprimiamo, d’altro canto, pari indignazione per gli attacchi vergognosamente omofobi provenienti dal centro-destra, come sempre pronto ad attaccare, con toni beceri e violenti, tutto ciò che concerne lesbiche, gay e trans.
Riguardo alla campagna vogliamo sottolineare che il dibattito tra un’ipotesi culturalista ed una biologista dell’omosessualità ha una lunga storia, ma è ormai un dato acquisito, da anni, nel dibattito scientifico serio, che sono tanti, diversi e complessi i percorsi che portano una persona a definirsi gay, lesbica o trans e che essi chiamano in causa l’intreccio delle dimensioni affettive, culturali, relazionali che strutturano le nostre vite.
L’impostazione di questa campagna tradisce completamente il concetto di pride, di orgoglio per la propria dignità, e il percorso di lotta di soggettività che vogliono autodeterminarsi, che dal 1969 (anno della rivolta di Stonewall e data fondativa del movimento lgbt) porta in piazza milioni di lesbiche, gay e transessuali in tutto il mondo e che ha prodotto quella entusiasmante manifestazione di popolo che ha riempito piazza San Giovanni lo scorso 16 giugno.
Sosteniamo con forza il concetto di autodeterminazione di tutte e tutti, riteniamo che il rispetto sia dovuto a tutte le persone a prescindere dalle loro scelte e dai loro stili di vita.
Esprimiamo il nostro sconcerto davanti al fatto che la Regione Toscana, nel produrre questa campagna, non abbia fatto tesoro dell’elaborazione politica e culturale dei movimenti LGBT e femminista che si riconoscono nel concetto di autodeterminazione e che, al termine “omosessuale”, di ambito medico e neutro rispetto al genere, preferiscono nominare le singole soggettività parlando di lesbiche e gay.
Riteniamo che gli enti pubblici che vogliano realmente costruire percorsi contro l’omofobia, la violenza e la discriminazione ai danni di lesbiche, gay e trans debbano fornire strumenti alle associazioni LGBT e mettere al servizio della comunità la ricchezza culturale da queste prodotta e non proporre azioni che riportano il dibattito sul tema dell’omosessualità indietro di almeno trent’anni, quando scienza, chiesa e politica disquisivano e decidevano sui corpi e sulle vite di lesbiche, gay e trans, quando cioè il movimento non era ancora nato.
Chiediamo l’immediato ritiro della campagna di comunicazione della Regione Toscana e l’apertura di un dibattito serio tra istituzioni e movimento senza intermediazioni.
Chiediamo a tutte e a tutti coloro che lo condividono, singoli/e e realtà organizzate, di sottoscrivere questo appello scrivendo a info@azionegayelesbica.it.
AZIONE GAY E LESBICA
FIRENZE
Ciao
ho infilato qui sopra il comunicato di azione gay e lesbica, associazione che opera in toscana da 20 anni, riguardo al fatto che il tipo di utilizzo dell’immagine dei gay risale a circa 30 anni fa, ossia prima che ci fosse una riflessione e/o un movimento lgbt
é molto grave che lparte di quello stesso movimento ora non si renda conto di quello che sta facendo…
Chi concorda sottoscriva.
@ Magar
In buona parte condivido quanto dici, anche se continuo a ritenere ambiguo l’effetto della pubblicità.
Cmq lancio una provocazione: è proprio vero che l’attrazione verso una persona è sempre legata a un preciso orientamento sessuale pre-determinato?
A me poco importa che una persona nasca o diventi omosessuale, bisessuale, feticista o quant’altro… finché non ledono la libertà altrui, le scelte sessuali, anche le più discutibili, non devono essere motivo di discriminazione.
E’ il discorso sul “vizio” che non mi piace: che cosa significa? Molti omosessuali hanno una vita di coppia assolutamente normale e, diciamo così, morigerata, ma quelli che invece vivono la loro sessualità in modo più spregiudicato sono forse meno degni di rispetto?
Meglio una tolleranza pietistica che la discriminazione.
Comunque, chiamare l’omosessualità un atto di egoismo è come dire che chi sceglie di non avere figli o di averne uno solo, oppure fa sesso solo per il piacere di farlo e non per procreare, compie un atto di egoismo.
@cullasakka
infatti enrico dice pure quello 😉
che ci vuoi fare…
* Kuwaru e culsakka
Quando parlo di atto egoismo intendo che si vede nel sesso un mezzo perappagare sè stessi e questo è a mio parere lecito in una coppia sposata; mentre la coppia libera o quantaltro ha il grave difetto di vedere nel proprio partner non un essere a cui dare ma semplicemente un mezzo per cui ricevere altrimenti i compagni penserebbero a tutelarsi vicendevolmente mediante matrimonio.
Per gli omosessuali si tratta sempre di atti egoistici perchè i loro atti non potranno mai condurre a generare una nuova vita.
Per le coppie che non vogliono figli il loro non è un matrimonio perchè manca l’essenza stessa del matrimonio l’apertura alla vita. poi vorrei chiedervi io uomo cosa posso avere da un donna che non vuole figli e quindi egoista ?
Kaworu sei lombarda ho vosto anche io lo sono e posso dire che io vedo da parte di voi donne lombarde troppo egoismp e poco disponibilità al ruolo di sposae madre
@ Kaworu
Scusa, non centra niente… che significa Kaworu ?
quelli ke hanno espresso riserve hanno pienamente ragione!
un seminarista al posto del neonato sarebbe stato più
confacente….
😉 darik
p.s. qui da me non c’è stato segno di bufera
anzi la giornata è stata gradevole.
😉
@idic2
è semplicemente il nome del personaggio di un manga che anni fa avevo molto apprezzato (neon genesis evangelion). il significato se non ricordo male dovrebbe essere qualcosa tipo “profumo del domani”, ma non ne sono certa perchè sinceramente non conosco il giapponese.
@enrico
guarda che se fosse per me, la mia compagna la sposerei anche subito.
il fatto è che per colpa di gente come te, non lo posso fare.
sono lombarda enrico, e dispostissima a diventare sposa e madre (oltre che a realizzarmi professionalmente), ma ripeto, tu e quelli come te non me lo volete permettere, perchè quelle due cose per me si realizzeranno soltanto se potrò sposare la mia compagna e avere un figlio da allevare con lei (che come ho ribadito più volte, sarà per me e per lei “nostro”).
ma del resto, non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire e quindi mi sa che è meglio non sprecare altro tempo con qualcuno che ha come unico scopo nella vita il riprodursi come un criceto.
poi vorrei chiedervi io uomo cosa posso avere da un donna che non vuole figli e quindi egoista ?
Enrico, sei un genio, riesci a contraddirti anche nel tuo stesso post. Forse, giusto per scalfire le tue monolitiche certezze, hai mai pensato che la domanda che hai fatto sia di un egoismo incredibile?? Che tu come “uomo” (beh, diciamo scimma superiore di sesso maschile, non ci sbilanciamo) possa dare oltre che avere?? Che si possa amare anche chi non la pensa come te?? Che un sacco di gente e’ generosa e aiuta il prossimo anche se non e’ “aperta alla vita”??? Per favore visto che sei lombardo vedi di uscire di piu’ la sera, che Milano e’ una citta’ divertente, frequenta meno CL e la chiesa e cerca di conoscere qualcun altro oltre al tuo prete.
Se il bambino fotografato nell’immagine da grande si rivelerà un playboy, chiederà i danni d’immagine alla regione Toscana?
@arcibaldo
il bambino non è italiano, quindi… semmai chiederà al canada.
e poi potrà essere un playboy pure se sarà gay.
“Playboy” e “gay” non sono due parole mutualmente escludentisi
Attribuire una qualsiasi sessualità ad un bambino innocente di pochi giorni mi fa vomitare e la trovo poco “razionalista”