Se non è una tua scelta ti rispetto

La campagna della Regione Toscana contro la discriminazione sessuale ha suscitato un putiferio. Il neonato ha scritto al polso “homosexual” sulla fascetta in genere usata per il nome. Accanto la didascalia: “l’orientamento sessuale non è una scelta”. Il livello delle critiche e la tenuta delle accuse degli insorti sono davvero pietosi. E il loro numero è preoccupante. Emerge l’animo di un Paese omofobo, perbenista e affezionato al motto cattoborghese del “si fa ma almeno non si dice”, che è la versione volgare del dichiararsi disposti a concedere per pietà e compassione, ma non a riconoscere un sacrosanto diritto. Che in questo caso sarebbe quello di vivere secondo le proprie preferenze, comprese quelle sessuali, in assenza di danni a terzi.
L’intento della campagna è lodevole. Purtroppo anch’essa rimanda l’immagine di un clima preoccupante. Prima di tutto – questo è evidente – perché in un “mondo migliore” non ci sarebbe bisogno di simili campagne. Ma soprattutto perché, al di là del dibattito sull’origine dell’omosessualità, sembra suggerire che non bisogna prendersela con gli omosessuali perché la loro non è una scelta. E anche se lo fosse?
Speriamo che sia solo una strategia per abbattere il muro resistente di pregiudizi e isteriche condanne contro le scelte diverse delle altre persone, qualunque esse siano. Perché, è necessario e al contempo assurdo ricordare, gli omosessuali non sono né fenomeni da baraccone, né malati da compatire. Sono persone, poco importa di quale inclinazione sessuale. Per rispettare una persona gli chiediamo forse in che modo preferisce fare l’amore?

Articolo di Chiara Lalli pubblicato sul blog Bioetica 

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12 commenti

Vassilissa

Anch’io ho sempre più voglia di espatriare.
Dalla lombardia delle opere poi: funerali dei feti, sana sessualità….. brrrr 🙁

dysphoria_noctis

La Moratti dove passa fa terra bruciata, a quanto pare…

PS: cara Letizia, noi almeno una sessualità, sebbene tu pensi sia debole, deviata e malsana, L’ABBIAMO… Tu non hai nemmeno quella!

lacrime e sangue

Possibile che l’umanità non progredisca mai? Scelta o codice genetico, non deve importare a nessuno. Quello che si fa a letto, se non è violenza o abuso di minore, è affare privato. Io non vedo etero o omo, ma solo persone che esprimono i loro sentimenti… Che tristezza scoprire che sei giudicato per come ami: temo che torneranno i tempi in cui si buttavano i finocchi (tubero o quello che è) per profumare i roghi degli omosessuali. Le lesbiche non dovranno preoccuparsi: nelle società maschiliste non è nemmemo previsto che possano avere una sessualità attiva, ma solo passiva, pertanto nessuno penserà mai che possano amare un’altra donna (consolazione??).

Kull

@masini…

…vorrei tanto replicarti citando una famosa canzone tratta dalla discografia del tuo omonimo…

…no, non è “perchè lo fai”,

;-D

Kull.

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