“Ma è un fatto che in duemila anni le prime forme di democrazia reale sono nate nei conventi cristiani, e che tutte “tutte!” le democrazie moderne sorgono in terreno segnato dal cristianesimo“. La temeraria affermazione è del vaticanista RAI Gianni Gennari, pubblicata oggi su Avvenire.
Forte Gennari. La parola ‘democrazia’, come tutti ben sanno, non deriva etimologicamente dal latino ecclesiastico: forse Gennari ritiene che solo per un bizzarro caso della storia la parola sia sorta un millennio prima in Grecia. Del resto, se parla di democrazie moderne, significa che sa che esistevano democrazie antiche: e forse sa anche che esistevano prima della nascita del cristianesimo.
Per il resto, il monachesimo, nato in Egitto nel IV secolo, era ai suoi albori talmente violento che gli stessi canoni conciliari e lo stesso Codice Teodosiano contengono disposizioni emanate per frenarne gli eccessi. Nel Medioevo, quasi tutti i monasteri sorti in Europa erano appannaggio delle famiglie aristocratiche che li fondavano e che ne nominavano gli abati. E’ vero che le democrazie moderne sono sorte in Europa, ma all’esimio giornalista non viene il dubbio che siano sorte in opposizione al cristianesimo, e ancora di più alla Chiesa cattolica? Non si ricorda forse che la prima democrazia moderna, con tutti i suoi limiti, è stata quella americana, subito seguita da quella francese (anch’essa con i suoi bei limiti): due avvenimenti storici maturati all’insegna dell’illuminismo e del deismo?
Basterebbe rileggersi il Sillabo di Pio IX, o solo ricordarsi delle perduranti modalità di nomina ed elezione di vescovi, cardinali e papi, per evitare di scrivere castronerie di questo tipo. Ma forse Gianni Gennari è convinto che ai lettori di “Avvenire” si possa vendere qualunque bufala.
La logica del discorso è più o meno la seguente: poiché alcune radici commestibili, (le cosiddette radici amare dette anche scorzonera), sono amare anche le radici cristiane sono amare (visto da sinistra) o si devono “amare” (come dice la parola stessa, visto da destra) anche se non proprio mangiare.
evidentemente l’esimio vaticanista non conosce la storia, tutto qui.
ai lettori di Avvenire si PUO’ propinare qualsiasi cosa 🙂 dawoR***
ai lettori di Avvenire si può propinare anche… l’Avvenire!
Il vaticano infatti è una democrazia 😆
I pionieri della democrazia sarebbero stati i monaci?Quelli di cui Eunapio scrive che erano “all’apparenza uomini, ma conducevano esistenze da porci,e commettevano e permettevano apertamente innumerevoli delitti. … In quei giorni infatti chiunque indossasse una veste nera e decidesse di comportarsi in maniera indecorosa in pubblico, possedeva il potere di un tiranno; a tale grado di virtù era giunta la razza umana” e(Vite,472) e che Libanio descrive come uomini vestiti di nero,che mangiano come elefanti,famosi per quanto bevono,che si precipitano con bastoni e spranghe di ferro contro templi e luoghi di culto pagani(insomma dei veri ultras)? E io che ho sempre creduto che fossero le città stato della Grecia classica,in particolare Atene,gli incunaboli della democrazia!
Infatti democrazia, scienza, libero pensiero… sono nati in opposizione alle chiese e alle religioni! E c’è ancora strada da fare…
L’affermazione è grave perchè genera nei lettori di Avvenire – già deboli sul piano logico – una falsa certezza storica: che il cristianesimo sia portatore di uguaglianza politica. Una simile lettura della storia porta le menti ignoranti (lat. ignorare = non sapere) a conformarsi ancora di più alla benefica e radiosa immagine di una chiesa democratica, egualitaria, amorosa e pacifica. Pecore che si fanno più fide verso il pastore. Queste persone saranno sempre più arroccate nella difesa del clero: chi ci rimette è lo stato e la sua funzione laica, perchè esse diffonderanno l’idea che la chiesa basti e avanzi per far funzionare la “res publica”, la nostra casa comune, al posto dell’amministrazione pubblica.
Avanti signori, comprate, una bellissima batteria da cucina inox 18/10, il pelapatate meccanico rapido, la padella antiodori, la pentola a quattro stadi. Mi voglio rovinare, nel set è compreso il tagliacalli americano automatico e un abbonamento a “Avvenire”! Comprate gente, comprate, oggi mi voglio rovinare!
Cristiano e cattolico non sono la stessa cosa. Non c’era bisogno che Gennari ce lo ricordasse…
Ma perché? Esistono anche i lettori di Avvenire?
Estendiamo il ragionamento: l’induismo sarebbe quindi matematico e il confucianesimo particolarmente favorevole allo sviluppo della polvere da sparo? Gennari prende per i fondelli i suoi lettori, sospetto in maniera consapevole. L’illuminismo e’ stato anche una reazione alle continue guerre di religione, Gennari dovrebbe ricordarsene.
sono talmente bombardati da falsità assurde che prendono per vero qualunque cos ci sia scritta. Ricordo la famosa frase di Goebels:”Non c’è modo migliore per convincere il popolo di una bugia che non quello di ripeterglierla molte volte”
E’ vero proprio l’opposto.
La Chiesa Cattolica ha sempre, in tutta la sua storia di potere, appoggiato l’idea del potere come proveniente “dall’alto”, ossia “da Dio” che attraverso il Papa, suo emissario sulla terra, incoronava i sovrani d’Europa, che avevano quindi una investitura divina che ne giustificava e fondava il potere.
Questo non era affatto un male nel medio evo, ma un bene, perché la democrazia in quel periodo non era pensabile, essa infatti si sarebbe certamente concretizzata in una ulteriore disgregazione dei regni, con molte più guerre di potere, morti ecc. L’investitura divina invece garantiva una seppur minima stabilità ai regni, ed una pace sociale che era un elemento fondamentale per lo sviluppo economico e sociale. Tale sviluppo portò alla nascita delle Nazioni moderne, le quali, forti di una organizzazione centralizzata e di un esercito bene armato, non ebbero più bisogno dell’investitura divina per mantenere l’ordine sul territorio e poterono così slacciarsi dal Papa e dall’Imperatore (anche il Sacro Romani Impero infatti garantiva la pace ai regni che ne facevano parte).
Voglio dire che il sistema dell’investitura dall’alto era giusto all’epoca, e la Chiesa l’ha sempre appoggiato.
Oggi però non possono venire a raccontare che la Chiesa ha diffuso la democrazia !!!! perché ha diffuso e affermato sempre il contrario !!!
La democrazia è infatti il potere che viene dal basso, dal popolo… La Chiesa ha invece SEMPRE affermato che il potere viene da Dio attraverso il Papa !!!
Il primo sovrano che sfidò in Europa questa regola fu Napoleone, che proprio per questo si incoronò da solo, esattamente 1000 anni dopo Carlo Magno.
Tra un po’ i cristiani si vanteranno di aver inventato loro l’elicottero, mica gli altri, tsk!
(Nello stile del Grande Fratello orwelliano.)
La cosa è particolarmente spassosa quando piantano la bandierina pure su ciò che è opera di una società pagana ma piuttosto secolarizzata.
Ah, peraltro India e Giappone potrebbero risentirsi, di non essere considerati democratici. O di essere considerati “segnati dal cristianesimo”…
P.S. Che dite, glielo facciamo notare a Gennari che pure tutte le forme di totalitarismo nazifascista si sono sviluppate in paesi che storicamente hanno avuto una maggioranza cristiana?
Forme di elezione “democratica” sono presenti negli ordini monastici cistercensi da lungo tempo, Ma ben chiuse fra le mura, solo quando il potere dei monasteri divenne importante il sistema venne falsato dalle ingerenze esterne, dati i grandi interessi in gioco.
Gli ordini esplorarono i vari sistemi di regolamentazione delle elezioni e avevano già chiaro la necessità delle limitazione dei poteri, ma ciò più che cristiano o cattolico era una risposta sensata alle difficoltà di una vita comunitaria. Ma ciò che valeva in un monastero benedettino non mi sembra che si sia esportato nel “secolo”, quindi trovare espressioni democratiche nella cristianità è possibile ma storicamente non hanno certo portato alle democrazie moderne.
L’annebbiamento della ragione e della logica, prodotto dalla fede e di cui approfittano in molti, non è nuovo!
La semplice ed antichissima immagine del “buon pastore”, se considerata razionalmente, non è nient’alto che una chiara rappresentazione di noto approfittatore: le pecore sono “accudite” perchè fornitrici di latte, lana, agnelli e carne …. e non per amore!
Questo se visto razionalmente, ma nella fede non c’è ragione e quindi come possiamo meravigliarci che uno in più (Gennari in questo caso) se ne approfitta a man bassa?
Per approfondire l’argometo della “democrazia” o meglio delle forme di governo e di elezione negli ordini monastici si trovano informazioni su “La vita quotidiana dei monaci nel medioevo” di Lèo Moulin.
su http://www.ora-et-labora.net/moulin.html un estratto interessante.
L’ennesimo vaticanista che FA FINTA di non conoscere la storia.
bello il commento a questa notizia; solo il finale:
“Ma forse Gianni Gennari è convinto che ai lettori di “Avvenire” si possa vendere qualunque bufala. ”
è talmente ovvio ( trattandosi di credenti talmente avvezzi a nutrirsi di favole) e, per gli utenti di un forum ateo ampiamente scontato.
darik
non so più dove sbattere la testa…questo paese mi sembra sempre più mal ridotto. l’ignoranza dilaga.
io, voi, continuiamo a informarci e renederci consapevoli, ma mi sembra che combattiamo contro i mulini a vento. che fare…?
comunque l’organizzazione delle comunità monastiche più che un esempio di democrazia, è un esempio di regime comunista teocratico…
Gli ordini esplorarono i vari sistemi di regolamentazione delle elezioni e avevano già chiaro la necessità delle limitazione dei poteri, ma ciò più che cristiano o cattolico era una risposta sensata alle difficoltà di una vita comunitaria.
— Già nelle associazioni cultuali private del mondo ellenistico esistevano sistemi per eleggere i rappresentanti della comunità, i vari funzionari interni, i monaci cristiani non hanno inventato niente. La necessità di limitare i poteri era nota anche nei sistemi democratici delle città stato classiche.—-
io, voi, continuiamo a informarci e renederci consapevoli, ma mi sembra che combattiamo contro i mulini a vento. che fare…?
—-Finché un’affermazione di questo genere viene fatta da un quotidiano come Avvenire, apertamente cattolico, la sua pericolosità è circoscritta, perché è facile rendersi conto che si tratta di una interpretazione ideologicamente viziata. Il problema è che questa idea che il cristianesimo sarebbe il padre della democrazia moderna viene propinata anche da strumenti di informazione di massa che dovrebbero essere laici, è oltremodo diffusa anche nell’insegnamento italiano. Criticare l’Avvenire forse non è una cosa molto utile, però bisognerebbe scalzare certi pregiudizi cattolici che ancora permeano la cultura, l’insegnamento e l’informazione che si autodefiscono laiche.
La Chiesa, ormai castrata della sua potenza millenaria e ridimensionata a centrale di produzione ideologica, scimmiotta l’ipocrita ambiguità del riformismo classico: far credere che l’iniqua distribuzione del reddito sia la sola causa dell’ingiustizia nel mondo. Benedetto XVI sa benissimo che non di “ingiustizia” si tratta ma della struttura di sfruttamento in un sistema basato sulla produzione sociale e sull’appropriazione privata. Eppure non può che insistere sulle orme degli altri papi: “La logica del profitto, se prevalente, incrementa la sproporzione tra poveri e ricchi, come pure un rovinoso sfruttamento del pianeta. Quando invece prevale la logica della condivisione e della solidarietà, è possibile correggere la rotta e orientarla verso uno sviluppo equo, per il bene comune di tutti”. Egli sa che il lavoro salariato fece la sua comparsa proprio in seno alla Chiesa, nei primi anni del XII secolo, quando i monaci cistercensi, cui era vietato dalla loro Regola sfruttare lavoro servile, dovettero pagare i braccianti delle grange ritrovandosi inaspettatamente coinvolti in un principio di accumulazione capitalistica. Praticavano rapporti di sfruttamento concreti – all’epoca rivoluzionari – non predicavano mantra riformisti.” Da n+1,rivista sul “movimento reale che abolisce lo stato di cose presente”.
Già, la democrazia, il sistema democratico della borghesia cioè, non è altro che questo, la copertura per lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo, della giustificazione dell’ingiustizia sociale. Quindi l’articolista di Avvenire ha ragione, oggi viviamo in un sistema politico che è il degno erede del medioevo. Non bisogna però rendere tutto il merito alla Chiesa e ai preti, ma andare ai greci e a Platone, alla democratica e schiavista Atene di Pericle. Le radici cristiane della democrazia, sono la schiavitù antica mutata in servitù della gleba. Oggi la Chiesa vuole volgere a suo vantaggio la schiavitù del salario, e giura e spergiura sulla democrazia. Sono sogni. Noi proletari lotteremo per il vero sistema democratico, chiamato comunismo. Per i comunisti, i preti parlano al vento.
Un saluto internazionalista.
Da notare, tra l’altro, che in Occidente la Democrazia è rinata proprio CONTRO e NONOSTANTE la cultura cattoclericale, che la negava.
“democrazia cristiana” è un vistoso ossimoro e una grande impostura politica del secodo Novecento, questa formula, infatti, ci vorrebbe far credere che è possibile conciliare con l’esistenza di un sistema effettivamente(non solo nominalmente)democratico, pluralistico e rispettoso della libertà personale, una politica fondata sui valori(intrinsecamente totalitari) della religione cristian. Ora, la politica o è pluralistica, rispettosa dei diversi orientamenti etici individuali, e quindi veramente democratica,oppure, è cristiana. Una politica cristiana, infatti,non può essere rispettosa dei diversi orientamenti etici individuali, perché è suo scopo dichiarato adeguare all’etica cristiana tutte le istituzioni sociali, pubbliche e private. La democrazia cristiana come partito è decaduta anche per questo motivo, perché la secolarizzazione della società ha dimostrato che non è possibile che una società democratica e pluralista sia ordinata secondo i principi cristiani, per questo motivo, al posto della vecchia DC, sono nati diversi movimenti cattolici integralisti, che con maggiore coerenza sono disposti a sacrificare pluralismo, libertà individuale e democrazia sostanziale, per affermare, conformemente al desiderio della Chiesa cattolica, una nuova organizzazione cristiana, teocratica della società.
Gennari si è fumato , tutto qui, non preoccupiamoci.
Anzi dobbiamo essere contenti di tanta castroneria, si sbrodolano da soli.