Il Partito Moderato Svedese ha appoggiato sabato i matrimoni di genere neutrale. Una larga maggioranza dei delegati alla conferenza era favorevole al cambiamento della legge.
Il Partito era d’accordo sul fatto che la decisione se celebrare matrimoni tra persone dello stesso sesso dovrebbe essere presa dalle parrocchie locali. La conferenza del partito era anche d’accordo sul fatto che le coppie lesbo devono avere il diritto al trattamento di inseminazione artificiale in ospedali pubblici, e che gli omosessuali devono poter adottare bambini.
Ora sei dei sette partiti appoggiano i matrimoni gay. Solo la Democrazia Cristiana si è opposta e ha promesso che continuerà a combattere contro questa legge.
Viene ora presa in considerazione la proposta di interrogazione parlamentare per introdurre i contratti di matrimonio di genere neutrale, e la decisione è attesa per metà Gennaio.
C’è un ampio supporto in parlamento per un cambio nella legislatura. Ma la Democrazia Cristiana, e il suo leader Göran Hägglund, dicono che faranno il loro meglio per bloccare la proposta. […]
L’articolo completo, in lingua inglese, è raggiungibile sul sito svedese theLocal.se
Traduzione a cura di Barbara Monea
Perfino la destra in Svezia è moderna e progressista… Perchè i politici nostrani non prendono ad esempio tali decisioni per rimediare a disastri normativi come l’assenza dei DICO (però non fino a includere coppie di fatto tra nonni e nipoti per far passare la pensione al giovane virgulto nullafacente, ovvero l’italica furbizia) o la mostruosa legge sulla fecondazione assistita? A proposito, inseminazione per le lesbiche significa che non devono offrirsi a un maschio per poter rispondere al bisogno fisiologico di avere un figlio: questa è libertà di scelta fino in fondo.
Se persino la destra in Svezia è progressista, il partito dei cristiani persino in Svezia è omofobo…
Ho fatto riferimento all’immagine dello stato Svezia (dove ho vissuto) nel resto del mondo: dagli anni ’50 questo Paese è sempre stato considerato all’avanguardia della gestione pubblica e faro di apertura libertaria. Ricordo che gli Svedesi sono per la maggior parte protestanti – poco praticanti – e che i cattolici, oltre ad essere pochi, si erano sempre dimostrati molto aperti rispetto ai richiami del vaticano, col quale avevano più volte dibattuto. La destra svedese al governo ora non è la destra italiana, in quanto non possiede una base votante catto-benpensante come da noi. L’omosessualità è accettata tra parlamentari di destra e di sinistra e non viene contestata perchè è un Paese civilizzato e non un feudo vaticano. Quanto alla DC, questo partito è esplicitamente religioso: non c’entra nulla con la democrazia scandinava. Non servono ironie sulla destra o sulla sinistra svedesi perchè non sono le nostre.
Finché l’arcigay continuerà ad elemosinare consensi alla CCAR, non vedo perché la destra italiana debba poi cambiare. Anzi, non vedo perché debba cambiare l’Italia, se continuano a chiedere favori al Vaticano, che ITALIA NON E’.
http://www.uaar.it/news/2007/10/19/vescovo-grosseto-annulla-sua-visita-pastorale-all-arcigay-cittadina/
Le nostre sono anacronistiche quanto il partito monarchico.
😀
“Le nostre sono anacronistiche quanto il partito monarchico.”
Quello che cercavo di dire…
@ lacrime&sangue
Ti riferivi al mio commento?! Non facevo ironia: volevo appunto dire che persino in Svezia, paese molto avanzato nei diritti, chi mette la religione in politica si comporta come previsto.
@ Flavio.
Come non detto. Amo moltissimo la Svezia, la cui gente considero un modello di tolleranza e rispetto. Pertanto mi addolora vedere che perfino in quel paese è riuscita a penetrare l’intolleranza religiosa… La distorsione religiosa non aveva seguaci nei partiti politici dell’intero schieramento, perciò è vero: “chi mette la religione in politica si comporta come previsto.”
Ma ho letto male? Cosa vuol dire che la decisione dovrebbe essere presa dalle parroccchie locali?
certo che la svezia è su un piano superiore, sei partiti su sette appoggiano la legge sui matrimoni gay. Il partito cristiano si oppone e farà di tutto per ipedirne la promulgazione, bah. Speriamo che la legge passi.
@ pling
Infatti le coppie gay sono già riconosciute, si sta decidendo sulla celebrazione del matrimonio religioso. La chiesa di Svezia si è già detta d’accordo, anche se non userà il termine ‘matrimonio’ per queste benedizioni.
un invito allora a tutti i gay……..andatevene tutti in Svezia così non romperete più le scatole!!!!!!
@gigi
Spero che la tua sia solo una battuta venuta male. Se gli venissero riconosciuti e garantiti i diritti che spettano loro forse non “romperebbero le scatole” come dici tu. Non credi? Hanno tutto il diritto di romperle.
Un invito allora a tutti i gigi…..andatevene in Iran così non romperete più le scatole!!!!!!!!!!!
E noi chi abbiamo qui? Buttiglione. Ma ##
liberino,
guarda che possono anche andarsene in israele dai rabbini ultraortodossi, oppure negli iuesséi dai predicatori dell’odio omofobo come quello della chiesa di westboro,
Kull.
Kull, senz’altro l’omofobia non è patrimonio esclusivo di alcuna cultura o di alcuno stato, neppure dell’Iran. Il problema è che la legislazione iraniana è molto più omofobica di quella italiana, statunitense o israeliana, visto che lì (grazie agli illluminati Ayatollah) avere una relazione omosessuale è un crimine a tutti gli effetti.
“senz’altro l’omofobia non è patrimonio esclusivo di alcuna cultura”,
appunto,
mi sembrava importante ricordarlo,
contro le semplificazioni di cui qualcuno si fa portabandiera su siti che dovrebbero promuovere la razionalità e il discernimento,
Kull.
@ Kull
ti informo che in Israele sono riconosciuti i matrimoni gay contratti all’estero e che esiste una specie di pacs.
Ricordiamo che Israele non è solo esercito, eserciti, carri armati. E’ una democrazia ed è piena di gente in aperto disaccordo col governo. Non facciamo di tutta l’erba un fascio.
Nei paesi VERAMENTE laici perfino le destre hanno imparato il Buon Senso.
@ Gigi
No, i gay non devono essere costretti a lasciare la propria patria per vivere una vita degna di essere vissuta..
Anche l’Italia ha il diritto di civilizzarsi.
@Lady Godiva
Infatti, chi se ne frega del consenso di preti e ciucciapreti? In Italia non ci entra proprio in testa la LAICITA’, neanche agli omosessuali.
Cmq m’era sfuggito, questo articolo: mi vergogno di essere grossetana!! ;op
L’unica speranza è che la laicità si espanda a macchia d’olio da paesi come la Svezia sino ad inondare anche la succursale vaticana italiana. Certo con questi politici prive di spina dorsale,ci aspetta una dura lotta. Mai mollare.
@Kull
E chi ti ha mai detto che solo gli iraniani nutrissero sentimenti omofobici? Ma certo ad un omofobo convinto si può dire solo “Vai a Teheran dal tuo amico Ahmadinejad!”, non “vai a Washington” o “vai a Gerusalemme”, perché in queste ultime due capitali non vige una legge teocratica e fondamentalista, a Teheran sì.
Quoto LLL al 100%
Per quanto riguarda me, sto già facendo le valigie.
Beh che in Svezia siano avanti di una 50ina d’anni (a voler essere ottimisti) rispetto a noi è un fatto risaputo…
Per quanto riguarda gli omofobi, possono scegliersi qualsiasi paese islamico dove trasferirsi, lì l’omosessualità è reato quasi ovunque, in alcuni posti l’omosessualità è punita addirittura anche con la pena di morte (non solamente in Iran). Peccato solo che poi questa gente sia spesso anti-islamica, mah… valli a capire!!
Kull fà tutte le sue interpretazioni gratuite affibbiandole a piacimento a chi vuole. Dove avrà letto mie difese nei confronti dell’estrema destra ebraica lo sà solo lui. Guai poi a toccargli l’Iran, altrimenti in tal caso diventi un sionista imperialista filo-americano kapitalista amico di Bush……..faccio solo notare che in Israele non c’è la pena di morte per gli omosessuali e che, diversamente dall’Iran, non sono al potere i capi religiosi “ultraortodossi”.
ovviamente i cristiani fanno sempre del loro meglio per togliere o negare diritti a chi non fa parte della loro cricca.
ma non provano schifo per se stessi?