Dario Fo è per la Resistenza Laica

Video-intervista. Il premio Nobel, l’apologia del dubbio e la diffidenza nella fede: “La Chiesa vuole apparire democratica ma non lo è, e da quando si è immessa nella logica del Potere ha aggiustato anche il Vangelo”.Dario Fo è per la Resistenza Laica?
«Sono per tutte le forme del pensiero che mettono come presupposto fondamentale la libertà di espressione e il dubbio. I laici hanno questa forma e struttura di base? Sì, ebbene io sono naturalmente un laico.»
Certo, il dubbio… Ma come la mettiamo con la fede?
«È un termine che si usa in molti modi: non si dice forse “io ho fede nel mio partito, nel progetto, negli uomini del partito”? Io invece continuo a dire che bisogna sempre avere il dubbio, perché è la chiave portante dell’Universo. I grandi filosofi e i grandi scienziati hanno potuto realizzare grandi cose perché si muovevano nella chiave del dubbio. Pensiamo a Galileo Galilei e alla sua “Ode al dubbio”, andata purtroppo quasi del tutto perduta, ma anche a Foucault. Guai a coloro che non hanno dubbi.
La cosa meravigliosa, pensando al Vangelo, è che anche Gesù aveva dubbi, anche su se stesso… Quando il diavolo lo porta in cima al tempio e lo invita a buttarsi, Gesù risponde “Perché devo buttarmi?”. E il diavolo: “Ma come, non sei convinto di essere il figlio di Dio? Allora, quando ti butterai, tuo padre arriverà come un razzo e pluff, ti prenderà al volo prima che ti spiaccichi per terra”. “Ma se non arriva?” si chiede Gesù… “Se ha altro da fare oppure ha in progetto di sfasciarmi al suolo e rifarne un altro perché io non sono venuto tanto bene?”
Dunque, il dubbio è la coscienza del rapporto del valore diverso delle idee: le idee non sono sempre le stesse e si muovono con l’andare del tempo, della storia, dei fatti e delle cronache, degli scontri e delle guerre… Infinite situazioni…».

Cosa pensa Dario Fo della Chiesa Cattolica dell’era Ratzinger, dopo il caso Welby, il family day e lo scandalo dei preti pedofili?
«Penso che dentro tutto questo esporre teoremi e soprattutto dogmi, leggi che non lasciano spazio a momenti di libertà diversi da ciò che viene imposto, anche se proposti in una forma all’apparenza democratica, ma che democratica non è, sia insito il difetto principale di una Chiesa che fonda il suo messaggio nei non possumus. Il laico invece offre agli altri la completa libertà di pensare una cosa diversa dalla sua.»

Sono passati 40 anni dalla geniale e bellissima canzone Ho visto un re, scritta da lei insieme ad Enzo Jannacci, e oggi l’argomento più caldo in discussione è la ricchezza della Chiesa con le sue infinite proprietà sulle quali non paga le tasse… Dopo 40 anni, dunque, il vescovo della canzone è ancora lì che piange e morde la mano del sacrestano perché gli hanno portato via un’abbazia delle 32 che possiede?
«Ma per forza! È la struttura portante della Chiesa, da sempre, da quando – nel quarto secolo (editto di Tessalonica) – il Cristianesimo è divenuto religione di Stato e quindi si è inserita nella logica del Potere. Da allora anche il Vangelo è stato edulcorato, bloccato, aggiustato, perché seguisse gli interessi della classe dominante, e in questo caso addirittura l’Impero.»

Dunque, Dario Fo è impegnato in prima persona nella battaglia laica?
«Lo sono naturalmente, non perché abbia issato una bandiera. Per forza: se non accetto il dogma sono subito un laico.»

Articolo con videointervista raggiungibile sul sito Alteredo

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5 commenti

Daniela

laico è proprio colui che non impone la propria morale agli altri, e colui che ha capito il senso delle parole libertà e diritti.

Elettra

Gli uomini che dubitano,siano credenti, agnostici o atei,hanno dalla loro l’intelligenza.
Fanno paura ,e a me personalmente orrore, coloro i quali hanno in tasca la verità.Si interrogassero qualche volta?Mai.Conoscete l’ottusità ( e la cattiveria ) di molti cattolici?Per fortuna oggi è propria questa che spinge molti laici a “sante” reazioni…

Carlo

Come non sottoscrivere la parte sul dubbio?? Stavolta sono completamente d’accordo con Fo.

Enzo Baldi

Correggetemi se sbaglio:
Dario Fo e’ quell’anarchico che non ha esitato a mettersi in smoking ed a inchinarsi davanti ad un re per ricevere un grosso premio in denaro sponsorizzato da una multinazionale che
produce esplosivi ,destinati in gran parte all’uso militare ,perche la Dynamit Nobel ,fondata dal famoso Alfred Nobel,lavora principalmente in questo campo.
Ma forse mi sfugge la sottigliezza:egli e’ un anarchico talmente refrattario ad ogni regola che rifiuta persino le regole dell’anarchia!.

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