…il celebre caso dell’invidia del farmacista…L´obiezione di coscienza è un «diritto riconosciuto» anche per i farmacisti in caso di medicine «con scopi immorali», come aborto ed eutanasia. Lo ha detto Papa Benedetto XVI, nell´udienza che ha concesso ai partecipanti al congresso internazionale dei farmacisti cattolici. L´obiezione di coscienza del farmacista, ha dunque detto il Papa, è diritto riconosciuto e i farmacisti, importanti «intermediari tra i medici e i pazienti», devono «far conoscere le implicazioni etiche di alcuni farmaci. In questo campo non è possibile anestetizzare le coscienze, per esempio circa gli effetti di molecole che hanno lo scopo di evitare l´annidamento di un embrione o di cancellare la vita di una persona».
Secondo la Federfarma la proposta è «inattuabile». Per il ministro Livia Turco «sulle regole solo il Parlamento è sovrano: basta invasioni di campo, nessuna medicina è immorale». I teodem Paola Binetti ed Enzo Carra si schierano con Ratzinger: «Cambiamo subito le regole».
(tratto da un articolo pubblicato su Repubblica di martedì 30 ottobre 2007, in prima pagina)
Anche se non sono un farmacista, la mia coscienza obietta così: «Anche quando avremo messo a posto tutte le regole, ne mancherà sempre una: quella che dall’interno della sua coscienza fa obbligo a ogni cittadino di comportarsi secondo le regole».
Sono parole del maestro Indro Montanelli.
Ordunque: quanto sarebbe migliore il mondo se anche il Papa avesse una coscienza? Potrebbe baloccarsi con la sua invece di andare a sfruguliare quelle degli altri… sbavando d’invidia e sperando di portarsene una a casa…
Non saprei veramente cos’altro augurarmi… almeno quella saprebbe imporgli di comportarsi secondo le regole…
Libera coscienza in libero Papa!
L’obiezione di coscienza funge con la liberalizzazione delle farmacie (e dei farmaci). Altrimenti è una distorsione di mercato,significa obbligare a far pagare una scarsità artificiale a chi richiede determinati farmaci. O si fanno sparire le farmacie pubbliche, cosa che auspico, o spariscono gli obiettori, visto che sono pagati anche le tasse di chi patisce la scarsità creata dagli stessi. In questo modo,chi vuole comprarsi un anticoncezionale è come se pagasse due volte.
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cosa hai contro le farmacie pubbliche?
Hai paura che ai poveri arrivino troppi farmaci?
Kull.