Virus mononucleosi potrebbe essere causa scatenante della sclerosi multipla

Novità importanti per la ricerca sulla sclerosi multipla, una patologia che colpisce in Italia 80 abitanti su 100 mila: la prima causa scatenante della malattia oitrebbe essere un virus molto diffuso, quello di Epstein Barr, che provoca la mononucleosi. È la conclusione a cui è giunta una ricerca condotta dal Dipartimento di Biologia Cellulare e Neuroscienze dell’Istituto Superiore di Sanità, pubblicata oggi sulla rivista scientifica americana The Journal of Experimental Medicine.
Lo studio, condotto su materiale prelevanto durante l’autopsia di 22 persone affette dalla malattia, ha mostrato la relazione tra la presenza del virus e la risposta infiammatoria nelle lesioni neurologiche tipiche di questa malattia. «Si tratta di un risultato straordinario – afferma Enrico Garaci, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità – Per la prima volta l’osservazione di un virus nel cervello di pazienti affetti da Sclerosi multipla permette di spiegare contemporaneamente le caratteristiche e i meccanismi della malattia. Ciò significa che da oggi potremo valutare meglio sia le terapie attualmente disponibili sia eventuali strategie di prevenzione. Attualmente questa ricerca è finanziata nell’ambito del Sesto Programma Quadro dell’Unione Europea – continua Garaci – e l’importanza dei risultati raggiunti, oltre a confermare di avere giustamente indirizzato le nostre risorse, ci stimola a continuare a dedicare energie importanti in questa direzione». La ricerca, che è stata sostenuta anche dalla Fondazione Italiana Sclerosi Multipla, non solo avvalora una ipotesi formulata da molti anni e mai direttamente provata, ma apre una prospettiva diversa nella quale riconsiderare la strategia di lotta alla malattia.
«Da tempo, infatti – spiega Francesca Aloisi, coordinatrice della ricerca svolta insieme a Barbara Serafini – si ipotizzava una correlazione tra infezioni virali e la sclerosi multipla; tuttavia, abbiamo dimostrato per la prima volta che il virus di Epstein-Barr è presente nelle placche di demielinizzazione di tutti i casi analizzati e promuove la risposta infiammatoria responsabile del danno cerebrale Gli studi epidemiologici precedenti indicavano una possibile associazione tra agente virale e malattia, ma ciò che oggi emerge è con quale meccanismo il virus induce la malattia». […]

L’articolo completo è raggiungibile sul sito del Corriere 

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12 commenti

Arcibaldo

Ottima notizia! Sia nel merito sia perchè la ricerca scientifica parla finalmente anche in italiano.

J.C. Denton

Fa sempre piacere quando viene scoperto qualcosa, specialmente se, una volta tanto, siamo “noi” a fare bella figura. Non ho capito però se il virus è direttamente responsabile (ovvero lede permanentemente) o lo è la risposta immunitaria (ovvero se il virus è passato non può più nuocere).

Giona

Questa e’ una notizia che mette in luce la ricerca in Italia e fa pensare a quante notizie simili potremmo avere con i soldi che ora vengono regalati a nullafacenti dalle scarpe rosse che credono in resurrezione ed entita’ creatrici e per la guarigione pregano.
Non a caso da paesi dove simili arraffa denari non mungono lo stato, arrivano notizie di scopete e ricerche con molta maggior frequenza.
Non si pensi pero’ solo ai soldi, c’e’ anche fattore di teste: non solo diamo da mangiare al clero bigotto e impudente, ma permettiamo loro di educare i nostri figli e sostituire curiosita’ intellettuale con dogmi, sottraendo quindi anche menti brillanti alla ricerca.
Dobbiamo quindi maggiormente andar fieri dei risultati ottenuti dalla ricerca italiana che ottiene risultati nonostante la zavorra religiosa.

Luca

Purtroppo ne deduco che anche un semplice bacio può diventare pericoloso…Inventeremo un preservativo anche per i baci a rischio?

Il Filosofo Bottiglione

in realtà il virus è già altamente diffuso (l’articolo parla di 80% della popolazione) quindi il preservativo per il bacio è sostanzialmente inutile. esistono altre ragioni per il fatto che solo in alcuni casi esso scatena quella risposta infiammatoria capace di distruggere la guaina mielinica.
non ho capito, leggendo l’articolo, se in tutti i casi il virus riesce a raggiungere il cervello o solo nei casi in cui, poi, produce effettivamente la degenerazione.
pare, comunque, che sia stato scoperto un tassello importante, forse presto la scienza riuscirà a sconfiggere completamente anche questa orribile malattia.

Cotenzo

A filosofo Bottiglione
80 persone su 100,000 Abitanti equivale a 00,8% il resto sone d’accordo anch’io

gianfranco

“80 persone su 100,000 Abitanti equivale a 00,8% il resto sone d’accordo anch’io”

più precisamente 0,0008 %

un decimo dell’ 8 per mille.. tanto per rimanere a tema…

Daniela

se leggete tutto l’articolo: «Gli ammalati di sclerosi hanno il virus della mononucleosi, magari in forma latente, ma ovviamente questo non vale per il contrario. E il virus da solo non basta a provocare la sclerosi: occorre anche una predisposizione dell’individuo, hanno un ruolo importante i fattori genetici»
E vorrei ricordarvi che 80%, vuol dire 80 su 100, ovvero 8 su 10. Non significa 00,8% che non esiste, esiste lo 0,8%, e non significa 0,0008%.

Luca Savino

Viste le grosse lacune, spiego come si calcola la percentuale:

1. Impostiamo la PROPORZIONE :

x : 100 = 80 : 100’000 (1)

,dove x è l’INCOGNITA, 100 e 80 i termini MEDI, 100’000 l’ESTREMO dato.

2. Moltiplichiamo tra loro i termini MEDI e dividiamo per l’ESTREMO dato:

(100 * 80 ) : 100’000

3. Con una semplice calcolatrice (per i meno svegli) si giunge così al risultato:

0,08%

Ricordo che la proporzione si può risolvere anche come una semplice equazione di primo grado, e cioè:

1. Moltiplico entrambi i membri della (1) per 100 ottenendo:

x = 80 : 1000
da cui
x = 0,08

Come vedete, il risultato non cambia, il che significa che

LA MATEMATICA NON E’ UN OPINIONE! (almeno a bassi livelli, come quello appena considerato)

Il Filosofo Bottiglione

tocca essere pedante anche a me.
io (e anche Daniela) facevamo riferimento a questa frase, non riportata qui (l’articolo non è completo), ma presente nell’articolo del “Corriere”:

«La sclerosi multipla copre meno dell’1 per mille, l’infezione da Epstein Barr arriva a una diffusione dell’80%. Il virus gioca un ruolo determinante, ma da solo non basta».

che, se non interpreto male, riguarda la diffusione del virus diagnosticato secondo il suo effetto più conosciuto, la mononucleosi.

invece all’inizio dell’articolo è riportato il dato statistico di diffusione della malattia “sclerosi multipla”:

Novità importanti per la ricerca sulla sclerosi multipla, una patologia che colpisce in Italia 80 abitanti su 100 mila

80 su 100000, che come ben calcolato da Savino, corrisponde allo 0,08 % cioè poco meno dello 0,1 %, cioè poco meno di uno su mille.

riassumendo: moltissimi vengono a contatto con il virus, pochi si ammalano di sclerosi multipla.

purtroppo c’è stata un po’ di confusione legata alla cifra 8, che compare in entrambi i dati, ma la cifra non è il numero: occorre moltiplicarla per il “peso decimale”, che nei due casi è molto diverso.

Il Filosofo Bottiglione

io (e anche Daniela) facevamo riferimento a questa frase

a furia di essere pedante devo aver fatto qualche pasticcio con il numero del verbo, che volete farci? l’italiano, questo sì, è un’opinione 🙂

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