Nell’edizione di mezzogiorno del TG3 è andato in onda un bel servizio (un minuto e quaranta) sul congresso UAAR.
UAAR sul TG3
37 commenti
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Nell’edizione di mezzogiorno del TG3 è andato in onda un bel servizio (un minuto e quaranta) sul congresso UAAR.
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beh, è già qualcosa no?
…un bel servizio, sì! Mi fa un po’ sorridere il modo in cui parlano sempre di noi come buffe anomalie. Tantevvero che metà del servizio era un’intervista di Oddifreddi (che a me non risulta fosse al congresso), che spiegava alla gente lo strano concetto di ateismo.
era ora!
Grazie a teleKabul
Benissimo!
Prima o poi, a Bertone o a chi per lui salteranno i nervi e sparerà a zero contro l’UAAR… con la conseguente iscrizione di centinaia di persone esasperate da questi preti. Non so voi, ma ho l’impressione che gli alti ufficiali della CCAR stiano cercando di fare del loro meglio per procurarci nuovi iscritti.
Io non l’ho visto, ma mi fa piacere che un tg RAI abbia parlato di noi.
@ Raffaele
E’ possibile caricare il servizio su youTube?
dove si può vedere?
Sul sito della RAI dopo un po’ mettono le edizioni dei tg.
Addirittura ;D
Ho visto il servizio del TG3 su l’UAAR. una cosa mi ha sconcertato: il pur ben intenzionato intervistatore di Odifreddi ha ritirato fuori la storilella che “l’ateismo è una diversa forma di religione”… Ora, ciò che mi ha sconcertato non è tanto l’affermazione in sé, che può avere certamente una sua giustificazione ‘storica’, quanto il fatto che non abbia ancora diritto di cittadinanza l’OVVIA CONSIDERAZIONE che un ateismo che si configuri come una ‘f diversaorma di religione’ non ha niente a che fare con l’ateismo vero.
Stavo cercando il servizio sul sito della RAI. Invece guardate cosa ho trovato:
http://www.religionecattolica.rai.it
Bene, bene!
Non riescono più a ignorarci 😉
TG3 nazionale o regionale?
per bx,
l’ateismo come forma di religione non ha alcun senso, l’ateo non venera nessun essere sovrannaturale, non abbiamo precetti ne dogmi, ne capi spirituale.
Quelli che dicono così sono un pò ridicoli, non hanno proprio niente da dire.
@Daniele Gallesio
nazionale
Qualcosa? E’ moltissimo per l’inizio.
Benissimo!!!
Grazie
Si vede persino al Tg3, nel clima ecumenico, per placare gli animi deve far passare l’idea che l’ateismo sia una religione, dato che su questo concetto sono riversate – immeritatamente – caratteristiche e sensibilità “superiori”, “elevate”, “spirituali” (e chi ha ulteriori parole senza significato le aggiunga).
Il problema è che molte persone proprio non riescono ad accettare il fatto che chi non crede possa avere una forma di etica normale, anche se non riconducibile a fondamenti metafisici. Forse per molti constatare questa semplice cosa rappresenterebbe la fine della giustificazione del fideismo, la constatazione della sua inutilità di fondo, e quindi un pensiero da allontanare, oppure occultare dietro il velo buonista che “tutto” è “religione”.
Comunque culturalmente c’è molto da lavorare, ancora.
Per Daniela.
Non hanno niente da dire se si parla di ateismo vero, ovviamente… ma lo continuano a dire (come nel servizio del TG3) perché purtroppo, storicamente, molte forme di ateismo sono solo state ‘sostituzioni’, in senso psicanalitico, di divinità, dogmi e capi spirituali connessi con ideologie e relativi profeti funzionanti sulle grandi masse nello stesso modo alienante. Pensa solo a cosa ha potuto significare un ‘ateismo di Stato’!
Embè? Parlare delle alluvioni o dell’UAAR è la stessa cosa. E’ semplicemente cronaca.
@Daniela
“non abbiamo precetti”.
Almeno uno si, quello che Dio (o comunque una qualsivoglia forma di divinità) non esista.
Io preferisco ritenermi agnostico, visto che non ho alcuna possibilità di stabilire se Dio esista o meno. Ed è, secondo me, l’unica posizione razionalmente accettabile. Rifiutare l’idea di Dio è ugualmente irrazionale che credere che esista, è una scelta arbitraria fondata su nessun elemento oggettivo. Lo spiega molto bene la professoressa Hack nella sua gradevolissima autobiografia. Lei stessa riconosce che il suo rifiuto di Dio sia una scelta irrazionale.
UAAR citata in un TG RAI? Urca… ma allora c’è un Dio! 🙂
Per BX
Alla domanda dell’intervistatore Odifreddi ha comunque risposto bene, riportando appunto che non credere non vuol dire credere in qualcos’altro…
Penso che abbia fatto bene a chiederlo perchè è il pensiero di molti quello di ritenere l’ateismo una religione…
perche’ @@@FRATER QUANDO SI PARLA DELLA CCAR DI COSA SI PARLA SE NON DI TIFONI,
E PESTE……; INFONDO ‘E LA STESSA COSA…….CHIESA E PESTE VATICANO E VAIOLO????
L’ACCOSTAMENTO VIENE SPONTANEO ,…..RIFERENDOSI GENTE CHE NEGAVA I VACCINI
E SARETE SEMPRE DI MENO CATTOLICI ,,E NOI SEMPRE DI PIU’-……W UAAR CHE OGGI
E’ STATA VISTA IN RAI………E’ SOLO L’INIZIO…SAREMO COME UNA ALL’UVIONE SI MA X LA CATTOCHIESA…..
per layos,
credere che non esista nessun dio è ragionevole e razionale, se credo ragionevolmente che babbo natale non esista e che le fatine non esistano posso credere ragionevolmente che non esista un altro essere soprannaturale, come dio, e questo non è un precetto, ma è un ragionamento razionale.
Il rifiuto di dio è irrazionale? Ah,Ah,Ah. Questa è buona! Il nostro cervello è perfettamente in grado di capire se esiste o meno un Essere supremo personale o meno( tant’ è vero che è stato un cervello ipoevoluto che ha inventato la divinità). Non volevo tornare sulla polemica tra atei e agnostici, ma questo è troppo: gli agnostici che si sentono filosofi non sanno semplicemente essere razionali! Oserei dire che sono anche vigliacchi: hanno paura che nel caso Dio esistesse loro vadano all’ Inferno!
Quanto all’ ateismo come una fede, ho spedito ieri alle nostre ML un mio RAGIONAMENTO che spero sarà pubblicato sulL’ Ateo!
Scusate lo sfogo, ma quanno ce vò ce vò!
un minuto e mezzo? è record
@layos
Pure io mi ritengo agnostico ma devi ammettere che, benché la nostra posizione possa essere più corretta da un punto di vista teorico, noi viviamo in concreto come se dio non esistesse, quindi nella nostra quotidianità poco ci distingue dagli atei veri e propri.
@Massimiliano e altri:
curiosità statistica… quanti agnostici non dico “si considerano” ma almeno “hanno già sentito parlare” dell’ignosticismo?
http://it.wikipedia.org/wiki/Ignosticismo
D’accordo con Paolo. Per quanto mi riguarda, l’onere della prova dovrebbe spettare a chi propone l’esistenza di una divinità. Se queste “prove” non reggono – come effettivamente non reggono, mi pare -, o i fenomeni trattati possono essere definiti secondo schemi naturalistici che non richiedendo il sovrannaturale, oppure rappresentano degli espedienti sofistici per aggirare volutamente qualsiasi tentativo di indagine critica (vedi postulare uno “spirito” senza che nessuno l’abbia mai visto o toccato, per definizione, indulgendo in cerebralismi estatici ed esercizi linguistico-retorici) non vedo perchè l’ateismo debba essere “poco razionale”: si rimane atei fino a prova contraria. Mettere sullo stesso piano ateismo e fideismo per sancire che l’agnosticismo è “più” razionale mi sembra un po’ impreciso: essere moderati non significa necessariamente avere ragione. Fino a prova contraria, un qualsiasi essere pensante di qualsiasi tipo deve avere un corpo, e soprattutto una struttura cerebrale evoluta per poter pensare (eh, sì, sono un arido materialista).
Mi sembra che l'”ignosticismo” sia un ulteriore modo per aggirare il problema e creare confusione e incoerenze (“ebraismo laico umanista”? Come dire ).
Avevo risposto anch’io a layos, ma non so perché il mio commento sia sparito anche da quelli “in attesa”, è la prima volta che mi capita. Comunque la sostanza era quella già espressa da Daniela: è forse irrazionale essere convinti che nessuna teiera stia orbitando intorno a Marte? O che non esistano i puffi?
Inoltre, non vedo contrapposizione tra “ateo” e “agnostico”: per citare il famoso editoriale di Maria Turchetto su L’ateo (6/2004), sono razionalista quindi agnostico quindi ateo!
sono d’accordo agnostico= ateo…
Sarebbe bello avere un forum per discutere di queste cose (agnosticismo,ateismo). Secondo me l’atteggiamento pratico verso Dio di atei e agnostici è lo stesso, rimane però una sottile ma importante differenza dal punto di vista teorico tra le loro posizioni, che mi sembra ingiusto liquidare così superficialmente come fa Paolo P. Gli consiglio di andarsi a leggere un po’ di letteratura filosofica sul problema. Non credo in Dio perchè non ho nessuna prova che mi porti a presupporne l’esistenza, ma non posso nemmeno essere certo che esistano ancora molte cose che non so/sappiamo. La cosa più prudente e corretta dal punto di vista scientifico mi sembra non chiudere la porta definitivamente a nessuna possibilità, dato che nella storia l’umanità si è dovuta più volte ricredere ( conoscete l’anarchismo metodologico di Feyerabendt?). Chi è troppo sicuro di quello che crede a volte si becca una bella doccia fredda. Per quanto riguarda la paura di finire all’inferno,con i bestemmioni che tiro mi sono già guadagnato un posto in prima fila! 😉
Io penso che la fede e la ragione siano in netta contapposizione. Anzi occupano gli stessi spazi vitali. Voglio dire che la fede ti invita a credere senza aver nessuna prova concreta di ciò che dice. Anzi! Se la cosa è assurda sul piano logico, ma ci credi, è lì che dimostri tutta la fede. Ovviamente questa manipolazione delle menti diventa sepre più difficle man mano che aumentano le conoscenze sul mondo che ci circonda. Oggi si pensa quindi in maniera più razionale di quanto non accadesse qualche migliaio di anni fa. Oggi nessuno più pensa che i fulmini siano inviati da qualche divinità adirata. Inoltre, una persona razionale non può credere “a prescindere” e quindi non può avere fede. Ecco perchè è sciocco pensare che l’ateismo è un’altra forma di fideismo. E’, invece, l’assenza di fideismo. E di ciò ne vado fiero!
@Gabriele
Il forum c’è: http://www.uaar.it/forum
@SQUAQUARACCHIO!….pardon! volevo dire CICERACCHIO
La prego la grammatica….riveda la sua grammatica! Un ateista agnostico non può scrivere in questo modo…lei fa fare pessima figura agli altri!
Sottoscrivo.
Carlo:
Avevo già sentito parlare di Ignosticismo, e da una rapidissima (sottolineo rapidissima, ergo superficiale) occhiata a Wikipedia direi che mi posso considerare ignostico, che poi è una delle accezioni comunemente attribuite al termine agnostico, ovvero l’insieme degli ignostici è un sottoinsieme degli agnostici. Sempre se ho ben capito.
Comunque razionalista quindi agnostico quindi ateo è la sintesi migliore del mio pensiero.