Avvenire: Desideriamo sapere chi protegge la pillola RU486

Questa volta è ­vero: la Exelgyn, l’azienda che produce la pillola abortiva Ru486, ne ha chiesto la registrazione all’Aifa, l’ente italiano di controllo dei farmaci. Negli ultimi due anni lo stesso annuncio è ­stato fatto almeno una decina di volte; poi, regolarmente, il grande evento non si verificava. La Exelgyn diffida dei Paesi in cui esiste un’opinione pubblica vigile, capace di intentare cause legali o di aprire il dibattito su questioni imbarazzanti. E’­ per questo che la ditta francese non ha mai voluto commercializzare la Ru486 in America, nonostante il presidente Clinton l’abbia pregata insistentemente di farlo. Queste pressioni sono ormai pubbliche, grazie all’apertura degli Archivi Clinton, e altrettanto pubbliche sono le lettere di risposta inviate al presidente americano dalla Exelgyn, in cui si afferma chiaramente che l’azienda sarebbe entrata nel mercato Usa solo se l’amministrazione Clinton le avesse garantito una sorta di immunità giudiziaria. Alla fine, piuttosto che cedere, la ditta ha preferito regalare il brevetto a un’organizzazione antinatalista americana, sottraendosi così a ogni responsabilità legale.
La Exelgyn aveva visto giusto: è ­negli Stati Uniti che lo scandalo delle donne morte –15, a tutt’oggi – e degli eventi avversi provocati dal farmaco è ­finalmente approdato sui mass media, con un giornale ‘liberal’ come il New York Times a fare da battistrada.
Tutt’altra storia in Europa, dove le morti non hanno mai avuto l’onore di un titolo di cronaca, nemmeno quando la vittima era figlia del presidente del Comitato nazionale di bioetica francese. L’Italia, però, è ­un Paese anomalo. Ci sono i cattolici, c’è una parte di laici che si rifiuta di aderire alle banalizzazioni del dogmatismo scientista, c’è stata una vittoria significativa al referendum sulla legge 40. Così la Exelgyn ha preso tempo. Non avendo fiducia nella sicurezza del proprio prodotto, ha cercato, come sempre, l’appoggio dei politici, e alcuni hanno risposto.
Inizia quindi la campagna a favore della pillola, che prosegue nonostante il fallimento della sperimentazione aperta nel settembre 2005 all’ospedale torinese Sant’Anna. Qualche assessore regionale alla Sanità, come Enrico Rossi in Toscana, decide di promuovere l’importazione diretta del farmaco. Ma l’azienda esita ancora, vuole impegni più circostanziati, o forse a livello più alto. Le garanzie evidentemente arrivano, se la Exelgyn dichiara oggi ad ‘Avvenire’ che la richiesta di registrare il farmaco proviene da ­autorità italiane.
Quando e da chi arriva la richiesta, e perchè la politica è così interessata a un metodo abortivo? Quando, non lo sappiamo. Sappiamo perche l’azienda ha mutato atteggiamento dopo il convegno romano della Fiapac, la Federazione internazionale degli operatori di aborto e contraccezione, tenuto un anno fa e sponsorizzato proprio dalla Exelgyn. In quell’occasione il ministro Emma Bonino e Maura Cossutta, consulente del ministro della Salute, portarono ai convegnisti il proprio benvenuto. Il perchè, invece, lo sappiamo benissimo: la Ru486, sinonimo di aborto a domicilio, serve a scardinare l’attuale legge sull’aborto senza passare dal Parlamento, dove non c’è una maggioranza per modificarla.
Il ministro Livia Turco ha garantito che, nel caso la pillola fosse autorizzata dall’Aifa, si adoperer­à affinchè l’impiego del farmaco avvenga nel totale rispetto delle esigenze di tutela della salute della donna, garantite dalla legge 194. Noi le crediamo, ma che ­autorità italiane ­abbiano sollecitato la Exelgyn desta serissime preoccupazioni. Introdurre la pillola abortiva è ­una scelta etica e politica grave. E noi non staremo a guardare.

Fonte: Avvenire 

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42 commenti

Kaworu

tanto per curiosità, quante donne sono morte fino ad ora per aborti tramite mammane?

Wilde

Vorrei sapere quali sono le fonti da cui hanno preso i numeri. Leggo giornali francesi e britannici tutti i giorni ma non ho mai letto di problemi simili collegati alla RU486.

Dovrò andare a cercare questo articolo del New York Times….

Mifepristin

Sicuramente chi protegge la RU486 è uno spirito liberale e benefico che ama coloro che hanno avuto la (s)ventura di nascere con utero e ovaie nel proprio basso addome, una specie di bomba innescata potenzialmente pronta a devastare l’esistenza della persona che non vuole prestarsi alla procreazione!

Wilde

Bastano due click per vedere che o hanno tradotto male o ci fanno… Io propendo per la seconda ipotesi.

Sul sito del New York Times “Exelgyn” non da risultati.

RU486, invece, risulta in vari articoli. Il più recente è del 2000 e riporta il dibattito per le presidenziali tra Lieberman e Cheney.

I riferimenti si trovano a fine pagina 2 e inizio pagina 3, ma essenzialmente (a parte parlare dei programmi politici di Al Gore e George Bush) dicono che la pillola abortiva è stata approvata dalla F.D.A. ed è considerata sicura.

Il giornalista di Avvenire che ha letto?!

lacrime e sangue

Avanti, femmine! Accoppiatevi dal menarca in avanti, figliate ogni nove mesi o giù di lì e crepate a venticinque anni dopo dieci e più figli per la distruzione del vostro impuro corpo – porta del demonio e rovina degli adami. Allora il “santo” padre, il vescovo e il prete saranno contenti di voi! I figli sono il vostro unico scopo, visto che cervello non ne avete. Obbedite ai mariti e ai preti…

La contraccezione è la prima e migliore forma di difesa della donna contro il controllo sul suo corpo da parte del maschio, perchè la rende autonoma. La libertà di decidere delle gravidanze, prima e dopo l’insediamento dell’ovulo fecondato, è indispensabile per non farsi trasformare in fattrici. E per non mettere al mondo nuovi servi per la chiesa…

Andre1

Ho spulciato l’archivio del NYT (lavoro in una scuola che possiede l’abbonamento online) e… sorpresa delle sorprese, di tale articolo non c’è traccia, nulla di nulla, non esiste!

Senza contare che la frase “aborto a domicilio” non ha alcun senso. Chiunque un minimo informato (chi ha detto giornalisti?) dovrebbe sapere che è ad uso ospedaliero, non domiciliare. La radiazione dall’ordine dei giornalisti dello scrittoruncolo dovrebbe essere d’ufficio dal mio punto di vista.

Cmq il centro del discorso che nessun cattolico affronta è il seguente:
Cosa introduce la ru486? Nulla, SOSTITUISCE altre pratiche mediche abortive. La differenza sta nel fatto che una donna incorre in più rischi medici con le “vecchie” pratiche abortive. Di fatto i cattolici esigono maggior rischio sanitario e maggior sofferenza psicofisica per le donne intenzionate ad abortire, indipendentemente dal loro credo o dal fatto che ritengano la favoletta cattolica un’assurda baggianata. Non si coglie la “leggerissima” contraddizione con quanto predicato quotidianamente sulla vita umana? Inutile, se si tocca vita e morte (aborto ed eutanasia) si tolgono gli ultimi pascoli per le grasse vacche vaticane.

Barbara Monea

@ Mifepristin:
“coloro che hanno avuto la (s)ventura di nascere con utero e ovaie nel proprio basso addome, una specie di bomba innescata potenzialmente pronta a devastare l’esistenza della persona che non vuole prestarsi alla procreazione!”

Bella questa definizione, complimenti!

Lady Godiva

X Per lacrime e sangue

la prima e migliore difesa sul controllo del proprio corpo per una donna,
è non fare l’amore con un bastardo.
Successivamente viene anche la contraccezione, certamente.

watchdogs

cercando su google le fonti che parlano di donne morte per la ru-486 sono di parte (CWA: CWA is built on prayer and action. We are the nation’s largest public policy women’s organization with a rich 28-year history of helping our members across the country bring Biblical principles into all levels of public policy… http://www.prolifeblogs.com), oppure parlano della morte di una unidentified woman, ecc. Del NYT nemmeno l’ombra, comunque penso che si debba essere sicuri di un farmaco, ma allo stesso tempo non credo che l’avvenire sia il pulpito più attendibile…

IlFustigatoreDiGalliate

mamma mia sento una rabbia quando leggo ste cose…

Il Filosofo Bottiglione

sul caso della figlia di Didier Sicard ho trovato questo articolo del “foglio”

http://www.medicinaepersona.org/__C1256C23002924DE.nsf/wAll/IDCW-6Q7NS6/$file/Ru%20privatizza%20aborto%20Il%20foglio%209%20ago.pdf

caso un po’ ambiguo, citato in coda ad un articolo contenente affermazioni di D’agostino. affermazioni, a mio avviso, un po’ sconclusionate.

poi ho trovato, in francese, questo:
http://www.trdd.org/BU0601I.PDF

un articolo decisamente farneticante sulla punizione divina. a parte questo si evince che l’uso della RU486 viene associato alle morti di setticemia in seguito ad infezione da batterio
clostridium-sordellii.
mi pare che sia questo il dubbio di tipo scientifico cui si appigliano (i dubbi di tipo etico non li prendo nemmeno in considerazione).

Wilde

Ho cercato anche negli archivi di Le Monde, del Times e del Guardian, ma di quello che riporta Avvenire non c’è nulla.
Che le notizie gli siano arrivate da altre “alte” fonti? Di quelle solite che non possono essere provate ma vanno prese come dogmi?

lacrime e sangue

@ Lady Godiva
E’ vero, hai ragione, se il bastardo non te l’hanno fatto sposare e ci sei sottomessa. Sta alle donne, nel nostro mondo, scegliere se essere libere o farsi dire come, quando, con chi dai preti, ma in altri luoghi l’aborto o la prevenzione sono nascosti. Spero solo che tutti gli uomini comprendano che far figli non è un automatismo biologico ma una ponderata riflessione che rispetta la volontà distinta di due corpi e due menti, che per questa scelta devono essere entrambi consenzienti. Ricordo che è anche il caso di disinnescare la “bomba demografica” che ci porterà verso i 10 miliardi di terrestri entro il 2025, con distruzione delle risorse.

Il Filosofo Bottiglione

riporto una parte del testo del seguente:
http://www.agenziafarmaco.it/allegati/04_aggiornamenti.pdf

non è semplice quantificare il rischio di incidenzadi esiti fatali in assenza di un denominatore
sufficientemente certo. I produttoririportano più di 460.000 procedure
eseguite negli Stati Uniti dall’approvazionedel farmaco. Vi è però un certo margine di
incertezza rispetto a questo valore, calcolatoa partire dalle richieste del farmaco (una
confezione: tre compresse da 200 mg) e assumendoche la maggior parte degli utilizzatori
impieghi il mifepristone alla dose di200 mg, in assenza però di informazioni
precise sullo schema di trattamentorealmente impiegato: 200 o 600 mg?
il confronto più appropriato, in termini dirischi, va condotto con altre metodiche per
l’induzione dell’aborto, e in particolare conil rischio correlato all’aborto chirurgico
eseguito nelle settimane gestazionali corrispondenti.Il rischio di mortalità materna
per aborto chirurgico entro le 8 settimanegestazionali è intorno allo 0,1 per 100.000.
Sulla base di queste considerazioni gli esitifatali segnalati vengono valutati come un numero
limitato di eventi rari senza un chiaro legame fisiopatologicocon il metodo utilizzato, rispetto aiquali è comunque importante informare le donneche richiedono tale procedura.
L’aggiornamento dell’agosto 2007 da partedella FDA riporta, in merito agli esiti fatali, per gli
Stati Uniti, a partire dal 2000, sei casi di morte persepsi, cinque attribuiti al Clostridium sordellii e unoal Clostridium perfringens. La nota conclusiva deldocumento sottolinea come ad oggi si ritiene chei benefici legati all’utilizzo della molecola superino
i rischi.

le fonti cattoliche leggono questo dato in funzione dei 4 casi di morte americani, ricavando una percentuale di decessi di 1 su 100000, cioè superiore a quella dell’aborto chirurgico. tralasciano di dire, però, che la procedura, in quei casi non era quella standard.
a me sembra, però, che basino le loro considerazioni su di un campione statisticamente impreciso, mostrando un atteggiamento un poco capzioso.

Vash

Purtroppo per quelli de L’Avvenire ci pensa l’Europa a far entrare quella pillola in Italia!

Lady Godiva

Pro e contro i due metodi

Metodo chirurgico (per aspirazione)
L’aspirazione puo’ generalmente essere effettuata entro le 14 settimane a partire dal primo giorno dell’ultima mestruazione.
L’intervento viene eseguito in ospedale o presso uno studio medico, sia come ambulante (dopo poche ore si puo’ tornare a casa) sia come degente (restando anche di notte). A volte, per facilitare l’intervento, il collo dell’utero viene rilassato con un farmaco (prostaglandina), da prendersi o il giorno precedente o il giorno stesso dell’intervento.
L’intervento operatorio avviene sotto narcosi (anestesia generale) oppure sotto anestesia locale.
Il collo dell’utero viene dilatato cautamente con dilatatori metallici fino ad un diametro da 6 a 12 mm.
Viene in seguito inserita una fine canula per l’aspirazione che rimuove i tessuti embrionali dalla cavita’ uterina. L’operazione dura circa 20 minuti.
Il rientro a domicilio avviene tra le 2 a 8 ore seguenti l’intervento oppure il giorno dopo (cio’ dipende dal luogo dove e’ stato effettuato l’intervento).
Generalmente, una visita di controllo viene effettuata nelle due settimane seguenti l’intervento.

Metodo farmacologico (Mifegyne con prostaglandina)
In Svizzera, questo metodo puo’ essere prescritto entro la 7a settimana a partire dal primo giorno dell’ultima mestruazione.
L’interruzione viene effettuata ambulatoriamente, sia in clinica sia in uno studio medico, con due farmaci: la Mifegyne (conosciuta anche con il nome di RU 486) e una prostaglandina.
La Mifegyne blocca gli effetti dell’ormone progesterone interrompendo lo sviluppo della gravidanza.
La prostaglandina induce contrazioni uterine e provoca l’espulsione dei tessuti embrionali.
In presenza di personale medico, la donna assume tre compresse di Mifegyne.
Poco dopo puo’ rientrare a casa.
Due giorni dopo, due compresse di prostaglandina sono anch’esse prese nello studio medico o in clinica. La donna rimane in osservazione per alcune ore.
Per circa due terzi delle donne l’espulsione dei tessuti embrionali avviene in questo periodo, per alcune avviene piu’ tardi a casa.
A questo stadio molto precoce, l’embrione misura tra i 2 e gli 8 mm, a seconda della durata della gravidanza.
Circa due settimane dopo la presa della prostaglandina viene effettuata una visita di controllo.

La RU486 pare un po’ più rischiosa dell’aborto chirurgico, anche nella laicissima Svizzera.

Lady Godiva

So per certo che anche lo zafferano ha proprietà abortive,
basta consultare un libro di botanica farmaceutica.

IVAN

“Magno cum gaudio annuncio ai maschietti che per par condicio possono avvalersi della vasectomia, con effetti collaterali nulli e che io sappia, neppure vietata dal Vaticano!”

Così scrive Lady Godiva. Suggerisco una menopausa indotta e definitiva per le donne, sempre per par condicio, s’intende. C’è anche l’astinenza per maschietti e femminucce, io scrivo. Lo so non ha mai funzionato. Bene, faccio una domanda a tutte le donne che si considerano più libere con la pillola in questione: libere da che e per far cosa? Libere dalle gravidanze che le rendono meno competitive con gli uomini? Sì, in fondo è così, ed avete ragione…Come potete voi vendere la vostra forza-lavoro manuale o intellettuale, se siete poco o per nulla produttive, per quasi nove mesi? Senza poi contare il tempo di durata indefinita, che bisogna dedicare al bambino. Già, le donne non devono procreare, poiché non è competitivo, non è produttivo: non possono farsi sfruttare dal capitale in modo totale come i maschietti! Viva la pillola della libertà, allora! Viva la libertà che si ingoia, che si mangia e che permette di mangiare! Questa libertà, è la galera del capitalismo. Invece di lottare per conquistare dei mezzi materiali, sociali, che per mettono a tutte le donne di essere libere da un lavoro che le schiavizza e che le considera solo merce, si compra la pillola. Invece di asili, una ricetta medica. Invece di un lavoro che rende indipendenti e libere materialmente, la costrizione di una convivenza per sbarcare il lunario. Voi sosterrete, che non è solo questo, che la donna può e deve decidere se procreare. Sì, ma non siamo nella situazione storica in cui questi sogni individualistici possono essere realmente realizzati. Non è se la donna può decidere, fare una scelta. No. La questione è se la società del capitale rende di fatto razionale e reale tale scelta. Cos’è la libertà, allora? E’ una idea, o la materializzazione di tale idea? Si materializza in una pillola? Credere in questa insulsaggine è come crede nella transustanziazione di Dio in un pezzo di pane! Le libertà individuali sono necessariamente determinate collettivamente, socialmente. Si è fatto il caso delle mamane e delle conseguenti morti per aborto, ed del progresso nella lotta contro tali decessi grazie all’avanzamento della medicina. Giustissimo, solo resta il fatto che tutto ciò non è stato ottenuto per salvaguardare la salute della donna, ma per profitto. Il caso della pillola RU486, segue la stessa tendenza. Tale farmaco sarà adottato poiché abbatterà i costi che comporta l’aborto chirurgico. Punto. Altro che libertà della donna! Dal punto di vista ideologico, i baciapile, se da una parte vedranno estinguersi l’aborto in ospedale e l’abrogazione di fatto della legge 194, dall’altra non potranno più usare gli ambulatori per fare propaganda. Le donne sono e saranno costrette, lo siano consce o meno, all’asettico aborto chimico, da un sistema economico bastardo, di cui i maschi sono il riflesso infame e bastardo. Non è un conflitto tra sessi, ma tra classi, questa è la realtà nascosta dietro i rigurgiti ideologici dei bigotti o del femminismo. La libertà particolare delle donne, non può essere diversa dalla libertà particolare di ogni essere umano, e in generale della specie umana nel suo insieme. Voi direte che meglio poco che niente…Sì, è questa la miseria materiale ed etica del capitalismo di cui voi non siete consci. Noi comunisti lotteremo anche per la vostra libertà.

Un saluto internazionalista.

Alessandro Bruzzone

L’Avvenire non si smentisce mai. Oltretutto un tempo anche i quotidiani di partito, “ideologici”, si comportavano comunque da quotidiani. Qui siamo alla circolare da associazione religiosa, che indica le priorità e i comportamenti da seguire ai credenti. Che roba gente…

paolo di palma

x IVAN
Perchè farne una lotta di classe o tra i sessi? Non è più semplice pensare che è una soluzione tecnologica, chiunque l’habbia messa a punto, che dà alla donna, che si rende conto semplicemente di aver commesso un errore, di risolverlo nel modo meno traumatico possibile? Cosa c’entra lo sfruttamento al quale verrebbero sottoposte le donne invece che procreare? Perchè secondo te, per una donna, è necessario procreare per forza o rimanere a casa a far la calza? E’ così blasfemo che una donna abbia delle aspirazioni d’indipendenza che si ottengono solo con un lavoro? Non sò se ho colto interamente il tuo pensiero, mi ha data l’impressione che a farneticamenti sia molto vicino a quelli dei porporati d’oltretevere.

San Gennaro

“vittoria significativa al referendum sulla legge 40”
Ecco la mistificazione pretesca: al referendum hanno votato circa il 26% degli aventi diritto.
Di questi l’89% votò per l’abrogazione, la quale non ci fu per mancato raggiungimento del quorum. Dov’è questa “vittoria significativa”?

@Lady Godiva et alii
La vasectomia è un’operazione che, comportando una lesione personale grave (sterilità) è punita dal codice penale e vietata dall’art. 5 del cod. civ., come atto di disposizione del proprio corpo (così come la circoncisione). Tali operazioni possono essere eseguite per motivi sanitari, non contraccettivi o rituali. In altre parole: i medici non potrebbero rilasciare un’impegnativa per vasectomia o circoncisione (appendicectomia, tonsillectomia, isterectomia) “a richiesta”, ma solo se ne ravvisano la necessità medica. Questo in teoria.
In pratica ci si mette d’accordo con il chirurgo, il quale diagnostica, diciamo, un varicocele.
Il medico di base rilascia l’impegnativa per varicocele. Durante l’operazione di “varicocele”, trovandosi facendo, il chirurgo, fingendo di sbagliare, reseca il funicolo spermatico (credo),
ma, ove rilasciasse ricevuta fiscale, si guarderà bene dallo scrivere “vasectomia”, poiché in queste faccende la normativa italiana manca di chiarezza e si presta a rivalse contro i medici. Così vanno (purtroppo!) le cose in Italia. 🙁

darkzero

Avvenire ha scritto:

Non avendo fiducia nella sicurezza del proprio prodotto, ha cercato, come sempre, l’appoggio dei politici, e alcuni hanno risposto.

Scusate, questa descrizione non si adatta perfettamente alla Chiesa? Sanno che il loro “prodotto” non attacca (specie tra i giovani) e allora si rivolgono ai politici perché diventi legge, così tutti saranno obbligati a “comprarlo”.

L’unica differenza tra i due casi è che, mentre nel caso della Ru486 solo alcuni politici avrebbero risposto, quando Ratzy chiama, TUTTI i politici italiani accorrono come cagnolini (vabbe’, dai, tranne pochissimi).

carson

a tutti quelli che ignorano come si faccia una ricerca su internet e non trovano articoli del NYT sul tema, qui ve ne sono elencati una marea…

Asatan

Scusa Carson ma a me sembrano proprio quelli di cui si parlava 2 post più in altro.
Ovvero quelli che dicono che la SOMMINISTRAZIONE VAGINALE potrebbe aumentare l’incidenza di infezioni, tent’è che l’FDA ha certicficato come sicura la RU solo per uso orale.
Più che un problema della RU sembra dei tragici casi di imbecillità medica, ovvero fregarsene delle indicazioni e certificazioni di sicurezza…. che si discuta in merito non mi stupisca, come no nmi stupisce lo sterile sensazionismo fatto da molta gentagli sulla morte di quelle poverine.
Ad ogni più che una marea a me gli articoli sembrano una decina….

antonietta dessolis

E dagli ancora con questa “vittoria significativa al referendum sulla legge 40”
la mistificazione e la falsità è da sempre l’arma più usata da questa gente: potrebbe parlare di VITTORIA se avesse vinto il NO, il che non è successo come non si può parlare di vittoria del SI: la situazione rimane aperta ad ogni modifica, nel caso ci fosse una volontà politica, che ahimè non c’è 🙁
Servirsi degli indifferenti e dei menefreghisti cronici, degli astensionisti fisiologici, dei disinformati dichiarati (la matteria era difficile per tanti) o inconspevoli di ciò che era in gioco (embrione=persona e chi se ne frega della persona madre e della sua libertà di scelta e coscienza), che si sommano a una percentuale X di no è DISONESTO e dovrebbe suscitare indignazione in tutti gli onesti.

Lady Godiva

San Gennaro,

grazie per l’info.
Questa proprio non la sapevo.

Barbara

Quoto DARKZERO

Non facciamoci ci infinocchiare dalla versione data dall’articolo si AVVENIRE.

lik

@ Ivan

Ci sono anche donne che desiderano NON avere figli e stanno benissimo in questo modo senza che questo sia legato al loro voler essere altrettanto competitive degli uomini. Quando leggi questi messaggi ti rendi conto quanto il fanatismo comunista sia simile a quello religioso. Dove sono tutte le persone sempre pronte ad attaccare chiunque esce di un millimetro fuori dal coro? Questi si che sono messaggi di insulti alle femministe e a tutte le persone che si sono battute per la libertà che abbiamo oggi.

lik

@ Filosofo

Anche io non riesco a trovare nulla di serio sul caso del professore Sicard. Mi sembra strano comunque che sia stato passato su silenzio è membro del Comitato nazionale consultativo d’etica. Probabilmente la morte della figlia sarà dovuta ad altre cause e non alla pillola abortiva. Le lobby anti-aborto sono molto forti in Francia, addirittura una legge ha dovuto porre fine ai commandos che entravano nelle sale dove si praticava l’IVG. Sicuramente la ministra Boutin non si sarebbe lasciata scappare una notizia simile.

IVAN

“Non so se ho colto interamente il tuo pensiero, mi ha data l’impressione che a farneticamenti sia molto vicino a quelli dei porporati d’oltretevere.”
Non solo non l’hai capito, Paolo, ma l’hai capovolto.
E poi la perla di raro splendore: LIK mi scrive:” Questi si che sono messaggi di insulti alle femministe e a tutte le persone che si sono battute per la libertà che abbiamo oggi.”
Quando ho insultato le femministe?! Quali libertà a pagamento avete ottenuto, usando i proletari come carne da cannone!? Non ci siamo, cari laicisti, atei e apolitici! Lo ripeto per l’ennesima volta. Il senso di ciò che ho scritto è il seguente: NON CI SONO LIBERTA’ PARTICOLARI PER LE DONNE DIVERSE DALLE LIBERTA’ GENERALI DELLA SPECIE UMANA. SOSTENERE CHE LA PILLOLA RU486 E’ UNA CONQUISTA PER LA LIBERTA’ DELLE DONNE, E’ RIDUTTIVO NEL MIGLIORE DEI CASI. E’ LA RICERCA DI PROFITTO, LA CAUSA DI QUELL’EFFETTO SECONDARIO CHE E’ LA LIBERTA’ DI SCELTA NELL’ABORTO CHIMICO. DIFENDERE, POI, LA DONNA SENZA SPECIFICARE DI QUALE CLASSE SOCIALE ESSA FA PARTE, E’ ASSOLUTAMENTE SBAGLIATO. LA DONNA COSI’ DETERMINATA DALLA SOCIOLOGIA O DALL’ETICA LAICA O RELIGIOSA, NON ESISTE! ESISTE LA DONNA PROLETARIA, CHE ABORTISCE PERCHE’ NON PUO’ MANTENERE DEI FIGLI, E POI C’E’ LA BORGHESE CHE NON LI VUOLE PERCHE’ ROMPONO IL CAZZO! TROPPO RIDUTTIVO? PUO’ ESSERE, MA LO E’ NELLA MAGGIORANZA DEI CASI REALI. IN QUESTO SENSO, CIO’ CHE UNA LIBERTA’ PER LE BORGHESI, E’ UNA NECESSITA’ PER LE PROLETARIE.
Come marxista e comunista, sono contro ogni sopruso, arbitrio, violenza, mascherato da diritto umano. Nel capitalismo l’aborto è un delittuoso arbitrio, e non perché l’embrione sia un essere umano. E’ un delitto PERCHE’ ESSO E’ FRUTTO DELL’OPPRESSIONE, DELLO SFRUTTAMENTO. Una conquista della tecnologia! Mi viene il vomito a sentire queste nefandezze: dove sta la vostra tecnologia quando ogni giorno muoio 5000 bambini nel mondo!? La vostra scienza idolatrata! Lo sapete o no che la metà degli scienziati, in tutto il mondo, è impiegata in ricerca militare?! Bho, ma sicuramente voi avete una idea assurda di cosa sia veramente la scienza oggi: lo scopo non è per gli uomini, ma contro di essi, ma non lo vedete maledetti idioti! E poi, e questo è il massimo dell’idiotismo, confondere le mie posizioni politiche con il letame ideologico dei preti! Canaglie! I preti siete voi! Come vi permettete, dal basso della vostra arroganza ed ignoranza, a dare un giudizio sul marxismo e sui comunisti!? Non conoscete ne l’uno né l’altro, ma sapete bene cosa volete. Voi state dall’altra parte della barricata, con i preti e i difensori del merdoso capitalismo, che vi da tutte le belle libertà a pagamento che chiamate diritti umani! Ho pronto per voi il fucile, è un mio diritto come proletario. Non scandalizzatevi anime pie, non è una minaccia personale, ma ciò che vi aspetta con la rivoluzione proletaria. Ma si, la violenza! La stessa che il sistema ci serve attraverso una pillola o un tavolo operatorio. Chi oggi difende l’aborto dal punto di vista della classe dominate, è uno schiavista e un criminale. A morte gli spregiatori del futuro dell’umanità!!

Un saluto internazionalista.

lik

“Chi oggi difende l’aborto dal punto di vista della classe dominate, è uno schiavista e un criminale. A morte gli spregiatori del futuro dell’umanità!!”

Io sono contrario alla censura, ma l’altra volta c’erano persone che la proponevano perché dire che biagi è un maschilista darebbe un’immagine negativa del sito. E invece questi inviti all’omidicio senza che nessuno, a parte me, reagisca?

lacrime e sangue

“Ho pronto per voi il fucile, è un mio diritto come proletario. Non scandalizzatevi anime pie, non è una minaccia personale, ma ciò che vi aspetta con la rivoluzione proletaria. Ma si, la violenza!!”
Incredibile cosa si possa dire quando si è indottrinati. Ecco il fanatismo: “Io ho la Verità, voi che non la pensate come me siete escrementi e come tali vi posso uccidere”. Che bell’esempio di Sol dell’Avvenire che ci danno gli orfani di Stalin… Vorrei dare una notizia al nostro fucilatore: 1) se ammazzi tutti quelli che non la pensano come te, alla fine non avrai abbastanza persone per una società umana e tornerai all’età della pietra, nelle caverne con le bestie, perchè non ti sai fare nienete da solo. 2) anche se uccidi tutti quelli che non sono conformi al tuo pensiero, ricorda che poi i tuoi mandanti ti faranno fuori quando non gli servirai più, come faceva Stalin con i dirigenti del KGB, eliminati a turno dopo 5/10 anni anni di servizio.
E poi ci chiediamo perchè la storia è un’orribile sequenza di violenza…

Magar

Gli insulti, le minacce e l’apologia del terrorismo fatti da questo “Ivan” non sono l’ideale per proseguire questa discussione serenamente, e seriamente. Mi sarei sinceramente stancato di veder qui i suoi sanguinolenti pistolotti, visto che non è nuovo all’esaltazione della violenza.

Nel merito:
1) OK, supponiamo pure per un istante che le donne “proletarie” abortiscano per lo più soltanto perché non hanno i soldi per permettersi di mantenere un (altro) figlio. La soluzione propugnata da mister Fucile Proletario quale sarebbe, costringere TUTTE le donne a rimanere incinte PER FORZA, che a loro piaccia o no? “Compagna, ti ordino di portare a termine la gravidanza e partorire, è per il tuo bene, e per liberarti dallo sfruttamento capitalistico.”?
Alla faccia della libertà, decidi tu per lei, la tratti come una bambina inetta!

E le donne incinte dopo uno stupro? E le donne che non vogliono tenere un bambino dopo aver rotto la relazione con il padre? E quelle che rimangono incinte quando si sentono ancora troppo giovani per mettere al mondo un figlio? E tra queste NON ci sono assolutamente lavoratrici delle fabbriche, vero? Ma vergognati, aguzzino di donne, proletarie o meno.

2) “La borghese non li vuole perché rompono il cazzo.” E se anche fosse?? È obbligatorio amare i bambini e l’idea di maternità? È fatto divieto ai lavoratori dipendenti avere simili sentimenti? Dobbiamo avere TUTTI il desiderio di procreare?

franca colonna

Sono un medico. Ho sempre pensato che la vita sia sacra da rispettare. Nell’epoca in cui viviamo credo che ogni donna abbia la possibilità di scegliere un buon sistema anticoncezionale che possa andare incontro alle sue esigenze personali. Ognuna di noi è fecondabile una volta al mese. Cosa voglio dire? Vivere la sessualità in modo libero e disinibito è un diritto per tutti, maschi e femmine. Sono per la c.d. libertà sessuale, ma vissuta con senso di responsabilità. Credo che l’uso di un anticoncezionale sia prima di tutto rispetto per se stesse. Vi posso assicurare che nella mia professione ho incontrato molti pregiudizi contro l’uso degli anticoncezionali. Quindi, di fronte a problemi come questa famosa antiabortiva mi sento molto triste, perchè non dovrebbe succedere che una donna rimanga incinta se non desidera un figlio e se ciò è frutto di una violenza carnale esistono farmaci da assumere nell’arco di 24 ore. L’aborto dovrebbe essere l’ultima scelta, ma che avvenga per raschiamento o per assunzione di pillola a me suona sempre come una violenza contro il proprio corpo che si poteva evitare con un uso consapevole degli anticoncezionali. Abortire non accresce la libertà di una donna, perchè distruggere una vita non è mai progresso. E se l’aborto diventa una scelta obbligata allora bisogna veramente ripensare a tanto sia a livello individuale che sociale. So che il mio parere darà fastidio a tanti…non sono religiosa, ma credo alla vita come sacra. Ma le donne riflettono mai abbastanza sul rispetto della propria dignità? Ed inoltre, a me sembra una pratica da lager nazista inventare pillole abortive e tecniche varie… e non venitemi a parlare delle solite mammane… L’aborto è una scelta estrema sempre rischiosa, se non si sanno e non si vogliono usare gli anticoncezionali è possibile abortire in ospedale in forma anonima. Tutto ciò che non è sicuro non andrebbe usato perchè vi immaginate certi scenari… ma provate a pensarci usando il cervello.

lik

@ franca colonna

Se ti sembra una pratica lager nazista, immagino che tu abbia visto da vicino che cos’erano i lager vero? Una curiosità visto che dici di essere una donna, perché poi scrivi “ma le donne riflettono” ?

paolo di palma

x IVAN
E’ inutile ogni commento ti sei già detto tutto da solo, hai tutta la mia comprensione, per le tue pacate esternazioni e per il tuo spirito di tolleranza decisamente fuori dal comune. Un caro saluto ateo.

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