Una chiesa che di venerdì diventa moschea per favorire l’integrazione religiosa. E’ accaduto a Paderno di Ponzano Veneto (Treviso), dove il parroco della chiesa di Santa Maria Assunta, don Aldo Danieli, ha deciso di riservare, ogni venerdì, alcuni locali della parrocchia alla preghiera e all’incontro degli immigrati musulmani.
A renderlo noto è stata l’Auser (l’onlus che si occupa di volontariato e promozione sociale per gli anziani), durante un convegno sull’integrazione in Italia tenutosi a Roma. L’associazione ha inoltre sottolineato che negli stessi locali di questa parrocchia alcune volontarie, dopo aver avviato una collaborazione con il Centro islamico di Treviso e insieme ad alcune donne immigrate, riescono a far “incontrare culture ed esperienze diverse, abbattendo i muri dell’incomprensione e dell’intolleranza”. […]
Treviso: la parrocchia il venerdì diventa moschea
52 commenti
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quello che mi fa star male a leggere queste notizie è il fatto che questo cattolicesimo, con tutti i suoi difetti, è quello che davvero può portare a un dialogo costruttivo: e, miseramente, è anche il più lontano dal vaticano
E se chiedessimo alla parrocchia di concedere alcuni locali il giovedì per incontri culturali atei? Per favorire ulteriormente l’integrazione fra culture ed esperienze diverse…
@ p[ i]
magari, presentandoci la senza fiaccole e forconi, accettano pure noi! 😀
A me pare tutto sommato una notizia positiva.
Non credo che possa definirsi una notizia positiva: si stanno alleando.
Le 2 religioni sono maschiliste, liberticide e anti-democratiche: credete davvero che la chiesa offra all’islam spazi per il culto? L’islam in Italia è rimasto zitto sui DICO e sul matrimonio gay, sulla contraccezione e sull’aborto, ma ricordo che è delle stesse idee vaticane, anzi l’islam passa alle vie di fatto uccidendo chi ha opinioni diverse. Una volta definitivamente incontrati, uniranno le forze contro il laicismo e ci spazzeranno via.
Aspetto con ansia le reazioni di Borghezio e Calderoli …
sono d’accordo con lacrime e sangue si stanno alleando perche’ il loro mondo barcolla
Concordo con lacrime e sangue
ben presto oltre alle campane dovremo sorbirci anche il muezzin
a volte c’è un confine sottile che separa la religione dalla cultura popolare.
in democrazia è necessario il rispetto, ma anche la libera critica.
tutto sommato non mi sembra male che una parrocchia conceda il proprio spazio per una religione diversa, temo molto di più eventuali tresche papali con i vari aiatollà.
ricordo che una sezione del PDS della mia città, parecchi anni or sono, veniva prestata ad un gruppo di musulmani per pregare. essi ovviamente pregavano in direzione della Mecca ed in quella direzione, sul muro, vi era la foto di Berlinguer, sembrava così che si prostrassero davanti a Lui. 🙂
Ha ragione lacrime e sangue, eccetto che per una precisazione. L’islam in Italia non è rimasto affatto zitto sui DICO e sui gay… è intervenuto poco, e mai nel dibattimento in corso, ma la sua opinione l’ha data mooolto chiaramente.
@ dadaLito
Scusa ma il tuo obiettivo è il laicismo o il dialogo tra le religioni? Quello esiste già da parecchi anni. Ci sono ragazzini/e musulmani/e che vanno ai campeggi della parocchia e che frequentano le scuole cattoliche. E non è assolutamente vero che queste istituzioni siano lontane dal Vaticano o dalla curia locale
@ filosofo
Quello che il racconti è il sintomo del declino dell’ideologia comunista. Prima i comunisti catechizzavano adesso avviene il contrario.
Bravi!
Si, si stanno alleando con una cultura più indietro di loro.
Bel passo in avanti!!
Hanno FORSE la coscienza sporca i trevigiani, dopo taluni episodi eh??? bah…
Questi connubi mi fanno paura! Eddagli addosso agli atei! Ma dài…
Accidenti, per una volta che sono pacifica e ottimista, mi parlate di alleanze.
Speriamo proprio di NO, nessuna alleanza.
Solo il risparmio di un altro luogo di culto.
🙄
@ lacrime e sangue
Sono d’accordo la prima a farne le spese sarà la scuola pubblica, i musulmani sono più interessanti alla costruzione di scuole islamiche e di moschee piuttosto che a difendere una scuola laica.
L’intolleranza dell’islam è ciò che salverà il cattolicesimo.
Islam e Cattolicesimo sono incompatibili, il connubio è impossibile. Io spero che simili Alien religiosi possano nascere numerosi in tutta Italia in modo che, non appena costretti alla comune convivenza, musulmani e cattolici inizino subito a scannarsi tra di loro! Speriamo!
Io spero invece che la gente faccia sempre di più a meno delle religioni, di tutte le religioni.
Da ateo credo che chiunque dimostri tanta apertura mentale sia un potenziale interlocutore con cui dialogare per fare del mondo un posto migliore. Purtroppo per ognuno di questi personaggi ci sono decine di Bertoni, Ratzinger,Bagnaschi. Pensate a come avrebbe potuto essere diverso l’approccio della chiesa cattolica con un papa come Martini (tisane a parte).
E’ un’alleanza tra religioni ma anche un ulteriore passo che dimostra che stanno rinunciando alla pretesa di essere portatori di verità – altrimenti le due verità non permetterebbero alleanze. Le religioni stanno adagio muovendosi verso forme generiche di umanesimo, solidarietà e fratellanza, cioè verso di noi.
Ci metteranno del tempo, ma se guardate le cose dall’alto la direzione del movimento è proprio questa. I migliori passaranno via via all’ateismo e all’etica fondata sulla solidarietà sociale. I segnali continuano ad arrivare da tutte le parti.
@ vico
Guarda che non stanno dialogando con te, ateo, ma con l’islam e quello lo fanno anche Ratzinger, Bertone e Bagnasco, nel complesso la chiesa cattolica è l’istituzione cristiana più vicino all’islam. Vai a chiedere cosa pensano di matrimoni gay o di eutanasia in quella parrocchia.
@ aleramo
Scusa potresti fare alcuni esempi di questi segnali? A me per ora sembra proprio il contrario cioé una convergenza delle religioni a voler liquidare lo stato sociale per poi appunto intervenire con le loro strutture di solidarietà comunitario e che si pagano care.
… dalla padella alla brace.
Auguri.
Si può chiedere asilo politico a Cuba?
Per me e’ ua notizia positiva.
Con gli oneri di urbanizzazione secondaria i comuni finanziano la costruzione di luoghi di culto. A Bologna le cifre sfiorano gli 800.000 euro l’anno (dato 2004).
E allora quei luoghi dovrebbero essere di tutti.
Uno spazio urbano per tutelare non la libertà di religione in esclusiva (sarebbe di fatto un privilegio), ma in generale la libertà di coscienza e di espressione del pensiero: per questo in una societa’ migliore si potrebbero condividere i luoghi in cui svolgere i riti religiosi o cerimonie civili. Stesse mura, ma in momenti diversi preghiere diverse o dibattiti filosofici diversi. Stesse mura, tra le quali ospitare commiati diversi per nostri defunti, celebrare matrimoni religiosi e civili, ospitare feste di battesimo o feste civili per una nuova nascita
Io una citta’ con 100 chiese (pagate coi soldi dei cittadini atei e agnostici ai quali poi non viene concesso un luogo dignitoso come sala del commiato o per il proprio matrimonio o unione civile) con 100 comunita’ diverse (magari clandestine e integralistge) proprio non la vorrei.
Roberto Grendene
NB: io ce la farei a fare un funerale laico in un luogo che e’ anche adibibito a sala per preghiere (in altri momenti). Ce la farebbero le religioni a disfarsi del possesso, dei segni esteriori, della rivalita’ reciproca?
Forse solo le persone religiose migliori
Roberto Grendene
@ ingnazio
Puoi andarci direttamente a vivere, non credo vi siano particolari problemi per ottenere la residenza.
@ Roberto
Mi sembra chiaro che si tratta di una situazione provvisoria nell’attesa della costruzione di una moschea, come la frequentazione da parte dei musulmani delle scuole cattoliche è anch’essa provvisoria. Dunque la tua idea di stato laico sarebbe la seguente: nei comuni si potrebbero celebrare a seconda del momento matrimoni religiosi o civili. E perché no allora concedere gli istituti pubblici all’insegnamento religioso già che ci siamo. Pensavo che l’obiettivo fosse la laicizzazione dello stato e la fine dei finanziamenti pubblici alle religioni, ma evidentemente un nuovo concetto di laicità moderna sta apparendo.
d’accordo con lik
i comuni costruiscano una sala per il commiato, che di chiese ce ne sono fin troppe. ovvio che, prima dello scontro finale (ne resterà soltanto uno), il primo obiettivo di questi due monoteismi è di uccidere la laicità.
La situazione e’ che ogni anno i comuni cacciano migliaia di euro per costruire chiese. Cattoliche, di testimoni di geova, di comunita’ ebraiche, cristiane minori.
Accada praticamente in tutti gli 8101 comuni italiani.
Guardate qua:
http://uaarbologna.altervista.org/files/ous_bo_2004.pdf
Dunque di chi sono questi luoghi?
Nel mio comune hanno di recente organizzato un incontro sulle religioni e lo spazio urbano.
Certo che ho fatto un intervento affinche’ costruiscano una sala del commiato! E pure una sala dignitosa in cui celebrare matrimoni civili e altre feste per chi e’ di nessuna chiesa. Ma nel frattempo devono smetterla di finanziare la costruzione di chiese sempre piu’ vuote, che potrebbero benissimo essere utilizzate come sale polivalenti. Arredi sacri “a scomparsa”, utilizzazzazione dello spazio a turni. Opla’.
Ciao
Roberto Grendene
@ lik
No, io voglio frenare lo spreco delle risorse pubbliche per finanziare la sola liberta’ di religione e limitando sempre piu’ la liberta’ dalla religione.
E nel mio comune sto lavorando perche’ venga realizzata una sala del commiato.
Roberto Grendene
Un altro esempio. Sono presidente di un centro socio culturale, una associazione che gestisce un edificio pubblico secondo una convenzione con il comune, secondo regole democratiche e con l’obbligo i dare spazio ad altre associazioni.
Visto che la domenica mattina nessuno la usava e che un gruppo evangelico ci aveva chiesto di poter svolgere il proprio culto, mi sono trovato io a difendere il loro diritto di avere quello spazio contro altri che dicevano “ci rubano la nostra religione” (sic). Questo gruppo, a cui non ho mai negato il mio ateismo, si e’ rivelato una risorsa per lo spazio comune: nessun proselitismo, ottimi corsi di inglese forniti alla cittadinanza (tra cui i miei figli). Poi loro sono creazionisti e io organizzo il Darwin Day UAAR a Bologna.
A me sembra una buona forma di laicita’ concreta.
Roberto Grendene
Boh, l’esito di questi “dialoghi” fra cattolici e musulmani non è ancora chiaro: se fanno (simbolicamente) un Patto di convenza civile, per evitare di sgozzarsi a vicenda al grido di “Dio lo vuole!”, tutto bene, se invece fanno un’alleanza politica per “demodernizzare” e “slaicizzare” lo Stato allora vade retro, ovviamente.
@lik
Non vedrei le sale da commiato come una concessione alle religioni, piuttosto come un servizio offerto ad ogni singolo cittadino: la possibilità di avere una cerimonia funebre tenuta secondo le proprie volontà. A quel punto che il defunto avesse scelto di farvi leggere brani del Vangelo, del Corano, della Torah, o dell’ultimo numero di Rat-Man, sarebbe perfettamente indifferente. E siccome tale scelta sarebbe del singolo cittadino, e non dello stato, la laicità sarebbe rispettata, anche a livello simbolico.
P.S. Insegnamento religioso nelle scuole pubbliche, fuori dall’orario di lezione? Certo! Purché pure riunioni del Circolo UAAR o dell’Arcigay, raduni degli Amici della Bicicletta o del Vasco Rossi Fan Club, etc.
E a quel punto sarebbe meglio usare altri locali, per esigenze pratiche, e per non confondere la scuola con altre cose.
Le Chiese sono prevalentemente costruite e mantenute con i soldi pubblici è pubblica dovrebbe essere la loro fruizione, ben venga il parroco che apre a un’altra comunità religiosa.
Proporrei al governo di costruire prossimamente impianti adatti alla multiconfessione, con panche cattoliche a scomparsa per permettere ai musulmani di rivolgersi comodamente verso La Mecca e campanili con balconcino per muezzin (si scrive così?).
In alternativa il governo potrebbe, cosa realistica e auspicabile, troncare ogni rapporto con LE CHIESE e investire i soldini di avanzo nella scuola, nella ricerca, negli ospedali e nei servizi. Con quella mezza dozzina di miliardi si potrebbero risolvere molti, ma molti problemi.
Che dire di questa notizia…
mi viene solo da dire che si compiono due disgrazie nello stesso luogo, non bastava una sola religione…doveva subentrare anche l’islamismo…credo che sia l’edificio più triste d’italia.
In futuro se tutto andrà bene vi apporranno una targa commemorativa: nell’anno 2007 questo era l’edificio dove la stupidità cattolica accolse la stupidità islamica.
il cristianesimo è nato dal sincretismo con le religioni presenti nell’impero romano;
per un paio di millenni, la kiesa è stata potente, ha visto le altre ideologie con ostilità e le ha combattute violentemente; adesso ke il razionale progredisce, il sincretismo è il solo modo
per sopravvivere.
l’alleanza con religioni indietro di secoli non è più disdicevole; il nemico comune da combattere è l’ateismo…
il resto si può reinventare.
darik
il tema e’ gia’ visto : tutti uniti contro il nemico comune, l’ ateismo. Il venerdi moschea, il sabato sinagoga, la domenica cattedrale : venghino siori venghino, purche’ si creda a qualcosa. Il lunedi Otelma, il martedi Wanna Marchi, mercoledi il Grande Puffo …
L’alleanza non solo è possibile, ma ricercata.
Non è fantascienza pensare che in futuro, in Europa, si plasmi una religione nuova intrisa di cattolicesimo e islam, creata da immigrati di seconda o terza generazione e residui cattolici europei.
E’ già accaduto in passato, accade normalmente con le lingue e le culture.
I punti di vista comuni tra cattolicesimo e islam sono molti, il nemico è l’ateismo avanzante.
O il cattolicesimo abbraccia l’islam o è destinato a sparire piano piano.
@ Roberto
Non vedo cosa ci sia di laico in quello che hai fatto. Hai semplicemente aiutato un gruppo creazionista ad avere il proprio spazio di preghiera, gruppo che poi magari fa proselitismo attivo senza che tu te ne accorga in altri situazioni. La tua iniziativa non ha migliorato lo stato della laicità in italia. Poi affermare che ogni anno si costruiscono nuove sinagoghe in Italia è veramente grottesco. Queste sale da commiato sono in realtà un favore fatto alle religioni in attesa che si costruiscano le loro moschee o le loro chiese. Significa voler tenere il piede in due scarpe. Mi sembrano tutto iniziative tanto per far qualcosa visto che sbattersi per rendere accessibile il matrimonio civile a tutti è troppo difficile. Vai a chiedere cosa pensano del matrimonio gay i tuoi amici evangelici… io non dico che bisogna sempre mostrarsi ostili alle persone che praticano la religione, ma se non hanno un luogo per riunirsi, fatti loro cosa facciamo gli aiutiamo per far concorrenza alla chiesa cattolica?
prova
@ libero
Per fare quello che dici tu bisognerebbe veramente essere laici, ma oggi ci si puo’ sentire laici persino dando una spintarella agli evengelici creazionisti.
@ nas
oh per lo spaghetti monster ci resta il giovedì 😀
Ogni religione campa su gesti particolari (adorazione, preghiera, raccolta abbondante di fondi dai fedeli, sottomissione al prete ecc.) che sono comuni a quasi tutte le religioni. Ogni prete ha quindi interesse a promuovere e a far coltivare questi gesti, a prescindere dall’appartenenza religiosa del singolo individuo. Non solo, ma di fronte ai propri fedeli potrà dire: “Vedete come sono bravi i mussulmani? Forza, anche voi dovete pregare di più”.
@ lik
spintarella? gente che si riunisce, paga autotassandosi, usa uno spazio a rotazione con altri, non fa proselitismo sfruttando quel luogo ma anzi fornisce servizi culturali, e ,ok, si fa i suoi viaggi mentali. E tu ti erigeresti a giudice morale e gli negheresti questo diritto, di assemblea edi espressione del pensiero?
Un concetto originale di laicita’, il tuo.
Non avremmo dovuto tenere nemmeno riunioni del circolo UAAR di Bologna in tale sede, immagino.
Roberto Grendene
@ Roberto
Il mio commento non è stato ancora pubblicato, quindi non hai capito, io non negherei nulla se la legge è quella, ma non mi sentirei certo di aver fatto grandi passi avanti per la laicità dello stato dando una spintarella ad un gruppo che propaganda il creazionismo e sicuramente contrario al matrimonio per tutti. Ripeto questi discorsi mascherano l’incapacità che abbiamo di ottenere un vero stato laico. Già che ci sei allora perché non organizzi manifestazioni in favore della costruzione di scuole islamiche e di moschee? Se sei coerente dovresti batterti con chi nega loro questo diritto. Io sono meno buono, meno puro (forse perché non ho ricevuto un’educazione cattolica) e dico che si arrangino.
@ Roberto
dimenticavo, in tutti i comuni italiani si spendono soldi per costruire sinagoghe…
Quante cose interessanti che si imparano su internet.
@ lik
hai ragione stanno dialogando (anche se non con me) Dopo le crociate e quant’altro mi sembra un discreto passo avanti. Questo implica che possiamo un domani anche avere un dialogo con loro. E sinceramente se non cercano d’impormi la loro idea su matrimoni gay e eutanasia li lascio liberi di esprimere le loro opinioni, altrimenti diventerei integralisti come i loro peggiori colleghi.
@ vico
Scusa ma il dialogo che intrattiene la chiesa cattolica con i musulmani non è mica una novità. Già all’elementari c’erano dei figli di musulmani che andavano al campeggio della parrocchia dove erano accolti, almeno da quanto dicevano con molto rispetto, benché si trattasse di una parrocchia perfettamente in linea con le direttive morali del Vaticano. Non mi risulta che al giorno d’oggi passati più di una decina d’anni la situazione sia evoluta in favore del dialogo con gli atei anzi… quanto al fatto che loro non tentino di imporre la loro visione, vedi tu. Io comunque non ho mai chiesto nessuna censura delle opinioni altrui.
@lik
ovviamente il discorso sull’imposizione delle opinioni era riferito al parroco in oggetto, non alla chiesa cattolica sulla cui apertura mentale credo siamo d’accordo. Quello che mi ha stupito di questo parroco è stata la disponibilità a cedere spazi a chi la pensa diversamente,che sinceramente non mi aspettavo.
sarebbe interessante sapere cosa ne pensa la gerarchia vaticana su questo atteggiamento.
La stessa cosa che pensa dei vari don gallo, ciotti. Le servono come specchietto per le allodole. A me non stupiscono queste cose, la chiesa cattolica ha molta più facilità nei rapporti con i musulmani rispetto alle associazioni laiche ed è anche normale.
Cattolici e islamici, come ricordava ‘lacrime e sangue’, hanno un solo dio, l’omofobia, la “famiglia”, l’allergia allo stato liberale e all’educazione pubblica, ecc… non è un caso che ci fossero degli islamici al family day e che siano sempre più vicini. Se il locale parrocchiale di Treviso è probabilmente una sistemazione provvisoria, basti pensare al viaggio (piuttosto ovattato e stranamente poco divulgato dalla stampa) del papa in arabia saudita. Dialogo *con le religioni* libertà *di religione* più che la *libertà di coscienza* ancora in voga alcuni anni fa. che dire… AIUTOOO!!!
@ lik
Tu la chiami spintarella, io la chiamo riconoscere liberta’ di culto autofinanziato.
Questi sono pro-Bush, anti-comunisti, contro l’IRC a scuola, creazionisti. Non so cosa ne pensano sul matrimonio civile tra due persone a prescindere dal sesso: immagino la pensino in modo piu’ civile delle gerarchie cattoliche, ma francamente non mi interessa se applicano le loro credenze a se stessi.
«Già che ci sei allora perché non organizzi manifestazioni in favore della costruzione di scuole islamiche e di moschee?»
Ci mancherebbe: gia’ ho sborsato un sacco di soldi di tasse statali e comunali (oneri di urbanizzazione secondaria, vedi sopra) che sono serviti a luoghi di culto. Quello che chiedo e’ proprio che facciano a rotazione nelle attuali parrocchie. Lo specchietto per le allodole sono i rari casi in cui cio’ accade. Per il resto, infatti, non ci pensano nemmeno, troppo occupati a propagandare amore ma poi odiarsi l’un l’altro.
Infine non volevo dire che gli 8101 comuni italiani sono impegnati a costruire sinagoghe. Dico che come uaar stiamo mappando gli oneri di urbanizzazione secondari destinati alle chiese. Ed e’ una ennesima montagna di denaro pubblico che finanzia le confessioni religiose. Ovviamente la cattolica in testa (in tanti comuni la solo ad essere finanziata). A Bologna danno anche fettine alla comunita’ ebraica (diciamo 20.000 euro l’anno), come puoi leggere al link che ho passato.
E 20.000 euro piu’ o meno erano, nel 2004, il bilancio nazionale uaar:
http://www.uaar.it/uaar/bilancio/2004.html
Ciao
Roberto Grendene
Roberto Grendene