Il filmato del TG3

Ecco finalmente il servizio che il TG3 delle 12 di mercoledì 7 ha dedicato al congresso UAAR.

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34 commenti

Maxalber

Bene.
Peccato che il nostro peraltro splendido Piergiorgio abbia usato al parola “credenza” per definire la “convinzione” degli atei.
Probabilmente gli è scappata durante l’intervista, ma so per certo, conoscendolo, che si può considerare un lapsus.
Chi legge il nostro sito e ci conosce sa che la nostra non si può definire credenza, ma piuttosto “concezione del mondo”, “convinzione” o “atteggiamento”.
Può sembrare una precisazione un po’ pignola, ma è giusto ricordarlo visto che i frequentatori delle ultimissime sono variegati e fra essi ci sono dei “gesuitici” scopatori di virgole.

Flavio

Vero, ma lapsus a parte mi è piaciuto l’intervento di Odifreddi, finalmente una dichiarazione chiara sull’ateismo. Spesso in tv gli fanno fare “solo” il laicista 🙂
Chiaro che se un ateo dice “credo che…”, intende “sono convinto di queste cose perché ne ho prove sufficienti, fino all’arrivo di una migliore alternativa”.

SpasticLizard

Avrebbe potuto dirla meglio l’ultima frase… l’ateismo non è una religione perché non si basa su dogmi impossibili da dimostrare e illogici

senofane

Odifreddi ha improvvisato, a parte la “credenza”, mi è piaciuto molto che abbia ricordato che gli atei non credono a qualcos’altro ma proprio non credono! questo concetto è alieno per le menti dei credenti rincretiniti dal lavaggio del cervello.

Magar

Maxalber, “credere” e “credenza” possono essere anche usati come voces mediae, sinonimi di “ritenere” e “convinzione”, sebbene quella radice porti con sé un briciolo di ambiguità, visto che 2000 anni di cristianesimo ci abbiano abituato a confondere “Credere” con “credere per fede“.
In effetti noi crediamo che Dio non esista, e lo crediamo a ragion veduta. I Cristiani credono che Dio esista, e lo credono anche senza uno straccio di prova.

Jean Meslier

«Unione degli atei italiani» ?

«Agnostico: non mi pongo il problema» ??

[in sovrimpressione]: «Raffaele Carcano – segr. VAR»

VAR??? Ma che roba è VAR?

«Ma ha senso tutto questo, oggi?»

Ha senso fare un servizio così approssimativo?

Antonio

Il servizio non era un granche, ma è già tanto che abbiano parlato di noi.

maxalber

@ Jean Meslier

In Veneto diciamo: “piuttosto che niente è meglio piuttosto”.
Che significa: intanto cominciamo ad apparire in qualche modo.
Progredendo potremo permetterci anche di correggere chi non sa neppure leggere la lingua italiana.

@Magar

Volevo dire che i giornalisti possono anche dire castronerie.
I nostri garanti spero che siano accurati e precisi quando parlano di noi (e loro) stessi.
Ma è stato un peccato veniale.
Ce ne siamo accorti noi. (Spero).

Alessandro Masini

questo arriva da casa mia! hi hi! sono contento! :)))))))))

Aldissimo

Ennesimo fulgido esempio del livello infimo dell’informazione italiana, anche a RaiTre.

“manipolo di irriducibili” e altre sfortunate espressioni che dipingono la VAR (sic!) come una associazione di rompi-maroni, che attaccano senza proporre nulla… siamo ai livelli di Bruno Vespa.

kilowatt

Altare e contraltare. Sembra proprio che questo manipolo di irriducibili ce l’abbia con la Chiesa cattolica. Con un furore che potremmo definire… sacro. Ma non è che anche l’ateismo è una forma paradossale di religione?

Pessimo servizio, quoto Jean Meslier e aggiungo: questa forma di pubblicità non serve.

Piuttosto che piuttosto è meglio niente.

Sarebbe molto ma molto preferibile se la gente scoprisse l’UAAR, e più ancora l’ateismo, da sola, lontano dalle massime sentenziose del cronistuccio di turno. Così ci si lascia solo mettere in cattiva luce. Peggio, in ridicolo. Un modo per apparire trascurabili e farsi stroncare sul nascere.

Naturalmente non mi meraviglio più neanche del Tg3.

Anticlericale

@ kilowatt

Non sono d’accordo.

A chi non frega niente dell’ateismo o dell’agnosticismo si dimenticherà quasi subito del servizio.

A chi invece interessa, il servizio mette la pulce nell’orecchio. E magari andrà sul sito scoprendo cos’è davvero la UAAR.

Flavio

@ kilowatt

Non sono per niente d’accordo. Non dico che Carcano deve fare il prezzomolo in tv, 😉 ma il servizio di un Tg vale moltissimo come visibilità. Chi può essere d’accordo con le iniziative dell’Uaar, cercherà ulteriori informazioni utili. Chi sente parlare di ateismo e pensa al diavolo, non cambierà idea neanche con la migliore presentazione possibile.
Ovviamente queste ‘apparizioni’ sono ancora sporadiche e non possiamo pretendere totale accuratezza (chiederla magari sì). Non dimentichiamo che le campagne Uaar sono contro il clericalismo, che è molto più radicato della nostra associazione!

zagorba

scusatemi, vorrei sapere come fare per vedere il video,
io sono andato sul sito scritto nell’articolo,ma non riesco a capire la procedura per vedere il
filmato, forse devo installare qualche componente?
Se qualcuno me lo puo’ spiegare,
Grazie

Silesio

Un passo avanti sul piano della comunicazione, anche se il temine “associazione piccola, ma combattiva” può destare l’impressione di un movimento velleitario. Al fine di smetire questa “piccolezza”, credo sia però importante l’istituzione di un albo pubblico e consultabile (anche via web) che riporti i nomi di tutti coloro che vogliono fare pubblica professione di apostasia, ateismo, agnosticismo ecc. senza delegare ancora una volta la loro volontà al beneplacido della chiesa cattolica mediante la pratica di sbattezzo. Credo che atei, agnostici ecc. in Italia siano centinaia di migliaia. Ma nessuno li conta per cui è come se non esistessero.

Tapioco

D’accordo, ci fa piacere che finalmente qualcuno abbia dato visibilità all’UAAR, però… diciamo che possono fare di meglio, va! Si scontano ancora un po’ di stereotipi mediatici, persino dal Tg3… Penso che, per le prossime occasioni, chi andrà a parlare si impunti per chiarire alcune cose (tipo il fatto di “pensare, ritenere e non credere”, sul fatto che necessariamente, secondo la vox populi, “a qualcosa bisogna pur credere” e simili).

kilowatt

@Anticlericale e Flavio

Il principio “si parli anche male purché si parli” vale per i potenti.
È anche troppo ovvio che nessun partito preso è vinto dalla miglior trovata pubblicitaria. Solo che qui non si tratta di fare pubblicità, bensì di informare, ed è molto diverso. Nell’informare non puoi dire che l’ateismo è una religione o chiederti retoricamente se ha davvero senso.
Come lo intendete voi il servizio andrà a toccare una minima parte di potenziali interessati, quella più consapevole e indipendente, che prima o poi sarebbe comunque acquisita in discreta misura.
Ma in mezzo, fra questi e quelli, ci sono sfumature non da poco.
La vera funzione di questo servizio è alienarci la massa dei tiepidi e dei dubbiosi, che vede rafforzati i pregiudizi antiatei (lo dice anche il Tg!) e si tranquillizza, convincendosi che, in fondo, chi glielo fa fare lo sforzo di aprire gli occhi… Tanto, è una religione come un’altra…

Flavio

@ kilowatt

Ma l’Uaar non può avere alcun controllo su quello che dice un Tg degli atei, l’alternativa è non avere niente. Non vale sempre: farei volentieri a meno di tutti gli articoli che ci dedica il Giornale o Libero! Quelli sì sono scritti appositamente per diffamare gli atei.

Raffaele Carcano

Io non mi lamento del servizio. Odio i servizi apologetici nei confronti del papa, non pretendo servizi apologetici nei confronti dell’UAAR.

FrancescoCoco

A me quello che ha detto Piergiorgio Odifreddi è parso chiario, efficace: ha palesato con poche parole l`orribile commistione di superstizione e religione nella quale sguazzano milioni di persone.

Paolo P.

Già, quel “credenza” è un pugno in un occhio! Io cerco sempre, per esempio, di sostituire dal mio linguaggio “credo” con “penso”. Qualche credino strumentalizzerà il termine.
Comunque, a parte il piacere di sentire “Unione degli Atei Razionalisti”, meglio che niente!

Magar

No, per ora è meglio un piccolo servizio di questo genere, che l’oblio totale.
1) L’errore sul nome dell’associazione è, in fin dei conti, un “peccato veniale”, il logo con la sigla era ben visibile.
2) L’introduzione era molto approssimativa, concordo, quell’ “agnostico=non me ne interesso” è veramente terribile. Però è stato lasciato parecchio tempo ad Odifreddi per dire cose più sensate…
3) Le domande del giornalista non erano retoriche, erano assist ad Odifreddi per smentire qualche vox populi negativa sul nostro conto. Ed Odifreddi ha risposto molto bene.
4) Ho qualche perplessità in più sull’immagine complessiva di semplici “avversari della Chiesa” che è stata veicolata (“contraltare”, “piccola ma combattiva”, i libri sulla religione cristiana sullo sfondo): è un’immagine un po’ riduttiva, ci fa sembrare semplici “bastian contrario”. Però ha un fondo di verità, siamo costretti ad stare sempre in guardia dai continui attacchi della Chiesa.

Jean Meslier

Torno sull’agnostico.

Stavo per consigliare all’autore del servizio di consultare un vocabolario, ma a quanto pare le cose non sono messe meglio:

Treccani: Agnostico Relativo ad agnosticismo: teoria, concezione, filosofia agnostica. Per estens. (anche come sost.), di persona che ostenta indifferenza per fatti o problemi particolari, di cui non si cura di conoscere e intendere la realtà o di ammettere l’importanza: essere, apparire, mostrarsi agnostico. Nel linguaggio politico, stato a., quello che non assume una posizione definita rispetto ad argomenti etico-religiosi.

Agnosticismo 1. In filosofia, ogni teoria che limita la capacità conoscitiva del pensiero umano alla sfera ristretta dei fenomeni, pur non negando in modo assoluto la possibilità di conoscere il vero. 2. estens. Ostentata rinunzia ad approfondire la conoscenza di fatti, dottrine o altre realtà (nel campo religioso, politico, sociale, culturale, ecc.) nella loro vera essenza e nel loro preciso valore.

:-/ Mi piacerebbe sapere quanti agnostici si ritrovano in queste definizioni…

Forse è una domanda per il forum: l’eterno problema di definire l’agnosticismo e la sua relazione con l’ateismo…

lorenzo a.

un viaggio di mille miglia comincia con un primo passo.

non importa quanto il servizio fosse fatto male, conta che sia stato detto qualcosa sull’ateismo e che i pochissimi atei/agnostici/razionalisti o “credenti” incuriositi che hanno visto il servizio e che prima non sapevano nulla dell’uaar ora sanno che esiste questa associazione che li raggruppa e li rappresenta.

con internet sapere cosa cercare è già trovare.

Lorenzo G.

“Nell’informare non puoi dire che l’ateismo è una religione o chiederti retoricamente se ha davvero senso.”

Sì, ma mi pare che poi Odifreddi abbia dato una risposta esauriente alla domanda.

Anna Maria

Un buon “servizio” nonostante le domande insidiose. Odifreddi poi ha risposto in modo preciso ed esauriente.
Certo quando arriveremo sui “nazionali” più seguiti….

faidate

Credo (lo posso dire nel senso di reputo senza che la mia “credenza” mi rovini la reputazione?) che un punto importante dell’intervento di Odifreddi sia stato quello di mettere esplicitamente sullo stesso piano gli astrologi, i cartomanti, le chiromanti, i numeri del lotto e i miracoli della chiesa e dei santi, dalla immacolata concezione alle stimmate e oltre. Con l’unico pericolo che anche questa folkloristica compagine chieda di spartirsi l’otto per mille.

laiolla g

bene bene è gia un piccolo grande passo, coraggio siamo già in corsa….
ma cosè stò tg3 ?’

FRATER

LA CREDENZA????? Allora è vero che siete religiosi! ALTARE CONTRO ALTARE!!…il linguaggio è sempre quello…cristiano! Non c’è nulla da fare! Il lapsus c’è ECCOME!!!!

Daniele Gallesio

Bene bene.

Impreciso, come la maggior parte del giornalismo nostrano (e non solo), ma non ci ignorano più. Questo è quel che conta! 🙂

Daniele Gallesio

FRATER scrive:

12 Novembre 2007 alle 10:00
LA CREDENZA????? Allora è vero che siete religiosi! ALTARE CONTRO ALTARE!!…il linguaggio è sempre quello…cristiano! Non c’è nulla da fare! Il lapsus c’è ECCOME!!!!

Sì, perché sulle parole voi cristiani credete di avere il copyright?
“Parrocchia”, “diocesi”, erano divisioni amministrative dell’Impero Romano che voi cristiani avete mutuato nella vostra amministrazione e nel vostro linguaggio: allora è vero che siete imperialisti. 🙂

Gli altari non ce li avevano gli dei pagani, vero? Invenzione vostra?

Sapete andare indietro nel tempo a trovare radici solo tanto quanto vi fa comodo, vero? 😉

Quanto al “contraltare”… avete il copyright anche sull’ironia o sapete cogliere solo la vostra e non quella altrui? 😀

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