Nuovo capitolo dell’inchiesta di Curzio Maltese

Questa volta, a cadere sotto la lente di ingradimento del giornalista di “Repubblica” sono stati i pellegrinaggi. Il volume d’affari del turismo cattolico, ci informa, supera i 5 miliardi di euro all’anno, il triplo del fatturato dell’Alpitour. Affari loro, si potrebbe pensare: così come sono affari loro quelli avviati con Bud Spencer e Luciano Moggi. Peccato che, anche in questo caso, siano stati riconosciuti notevoli aiuti pubblici, a livello nazionale e locale: affari nostri, dunque. Come dimenticare i 3.500 miliardi di lire sganciati dallo Stato italiano per il Giubileo?

Il testo integrale del nuovo articolo di Curzio Maltese è stato pubblicato sul sito di Repubblica 

Archiviato in: Generale

16 commenti

fra Pallino

“Come dimenticare i 3.500 miliardi di lire sganciati dallo Stato italiano per il Giubileo?”

E come dimenticare tutti i miliardi di ritorno che si sono riversati nelle tasche dello Stato Italiano, commercianti, esercenti, ecc., per i milioni dii pellegrini venuti in Italia da tutto il mondo?

Mah… argomentazioni a senso unico…

Barbara

X FRA PALLLINO

In ogni caso la Chiesa avrebbe dovuto auto-finanziarsi.Lo Stato italiano gli cincede già l’8 x 1000.Vergogna,hanno sottratto ulteriori 3.500 miliardi per finanziamenti pubblici e poi dicono che la Chiesa non fa politica e non è mafiosa!!

fra Pallino

calma calma… la maggior parte di quei soldi sono seriviti al restauro di chiese già confiscate (!) alla Chiesa e di proprietà dello Stato italiano…

Liberal

Per fra Pallino: la chiesa deve pagare tutte le imposte e i tributi come qualunque impresa commerciale che opera nella comunità europea, infatti negli altri paesi non gode di privilegi come nel nostro.

fra Pallino

non stiamo parlando di questo ora, comunque sono d’accordo.

lacrime e sangue

Giubileo distruttore!! Per colpa di quel baraccone medievale (il primo lo volle quel … di Bonifacio VIII nel 1300 – chi contesta il mio disprezzo per quel papa si rilegga che fine gli fa fare Dante Alighieri nella Divina Commedia) e degli scavi per parcheggi/aree servizio oggi inutili, abbiamo perso alcune ville imperiali della Roma augustea e resti di urbanizzazione e chiese medievali che non si è potuto indagare archeologicamente… Abbiamo perso pezzi di storia e di storia dell’arte perchè lo Stato ha zittito le Soprintendenze in favore della “grande meringa bianca” (S. Benni). Chi le voleva inoltre quelle pecorelle a caccia di sconti in purgatorio? Hanno sporcato, inquinato, rovinato come un vero gregge di animali. I soldi che graziosamente Fra Pallino ci ricorda che lo Stato avrebbe guadagnato sono andati a farsi benedire in pulizie, restauri e riordine…

libero

Se la Chiesa investisse i capitali che raccoglie, in modo più o meno onorevole, con una lungimiranza da capitalismo liberale, avveduto, INNOVATIVO, potresti aver ragione Fra Galdino…ma qui nel forum degli atei sappiamo tutti come spende il “bottino” Santa Romana Ecclesia.

rossotoscano

per la par condicio lo stato italiano ogni anno deve finanziare il viaggio a la mecca per tutti i mussulmani che vivono in italia… per chi è ebreo almeno una volta nella vita lo stato italiano dovrebbe pagare un viaggio a gerusalemme etc etc…

zorn

Wow c’è pure Moggi? Quello è un ottimo esempio di cattolico: fa valere la legge del più forte con tutta la prepotenza…

Chris

Io sono contento dei pellegrinaggi a Roma, meglio che i cattolici portino i soldi in Italia piuttosto che in altri paesi. Peccato che poi a guadagnare davvero siano sempre i soliti organizzatori degli eventi che sono vicinissimi al mondo della Chiesa… per cui la comunità nazionale paga e le agenzie viaggi vicine al mondo cattolico guadagnano… bell’affare !!!

maxalber

fra Pallino scrive:
calma calma… la maggior parte di quei soldi sono seriviti al restauro di chiese già confiscate (!) alla Chiesa e di proprietà dello Stato italiano…
*****************************
1° Se parliamo di proprietà dello stato italiano lasciamo che sia lo stato italiano a decidere come spendere i suoi (NOSTRI) soldi, non affidandosi ad un ente terzo (la CCAR) peraltro di dubbia moralità.
2° Dopo la firma dei patti lateranensi del 1929 in cui la CCAR si dichiarava soddisfatta dell’indennizzo ottenuto, venire ancora a parlare di confische (col punto esclamativo) è un modo subdolo di seminare menzogne.

alessandro

I lettori di Repubblica purtroppo non leggono le risposte dettagliate, regolarmente e tempestivamente pubblicate da “Avvenire”, che smascherano le bugie scritte dal giornalista di Repubblica. Peccato non farlo. Il sito di Avvenire on line potrebbe aiutarvi a comprendere meglio l’argomento prima di trarre conclusioni affrettate, basate su dati scorretti.

Giuseppe C.

Maltese ha toccato un nervo scoperto…

Il giornalismo d’inchiesta, in Italia, e’ cosa assai rara.

Commenti chiusi.