Solo architetti cattolici per le chiese? «No, anche un ateo interpreta il sacro»

Per progettare chiese bisogna essere cattolici? Un editoriale di Giorgio Agnisola che apriva ieri la sezione culturale (Agorà) di Avvenire ha sollevato il caso. «Il fatto è che non sempre gli architetti e i progettisti e quanti a vario titolo sono chiamati a collaborare all’ edificazione dei luoghi di culto – scrive il critico d’ arte – vivono un’ autentica esperienza di fede, sono consapevoli della loro responsabilità ecclesiale». E allora si è chiesto Agnisola, per fare «chiese più belle la tecnica c’ è», ma «il senso del sacro» dove va a finire? Lo scrittore (che è docente di spiritualità ed arte contemporanea presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’ Italia Meridionale, e di Arte sacra presso l’ Istituto Teologico Salernitano) ha ripreso quanto scritto sempre su Avvenire da Leonardo Servadio pochi giorni fa, circa l’ iconicità o meno (e cioè la loro maggiore o minore capacità di rappresentare il sacro) dei luoghi di culto. Insomma, ormai è partito un dibattito sulla qualità delle chiese nel nostro Paese, sotto la particolarissima prospettiva della fede professata dal progettista. Tanto che Agnisola giunge a porsi la domanda: «Ma si può chiedere a un artista non credente di realizzare una chiesa?». Eppure la Sagrada Familia di Barcellona ideata dal genio cattolico di Gaudì (di cui alcuni vogliono la beatificazione) è l’ eccezione a quella che sembra la regola. […]

L’articolo completo di Maria Antonietta Calabrò è stato pubblicato sul Corriere della Sera del 10 Novembre 

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18 commenti

Magar

A Fuksas mi verrebbe da rispondere che io invece non concepisco l’ateismo cotto e stracotto in salsa d’incenso…
In ogni caso mi pare difficile che un vero ateo razionalista possa progettare una cosa inutile come un edificio di culto in maniera tale che il suo lavoro piaccia (anche) ai fedeli. Senza una certa dose di “spiritualismo” (IMHO del tutto incompatibile con il rispetto della razionalità, anche se non riconducibile a nessuna forma di teismo o deismo) non hai abbastanza convinzione personale per progettare un edificio riservato ad attività “sbagliate” (come il cercare di risolvere i propri problemi psicologici ricorrendo ad immaginarie entità soprannaturali).

Silesio

La “Messa” più straordinaria e monumentale (Missa Solemnis) è stata scritta da Beethoven che, mi sembra, sia stato tutt’altro che un frequentatore di chiese. La genialità si trova sempre ad un gradino al di sopra di ogni religione.

Flavio

Una volta ascoltando distrattamente la radio ho sentito di una architetta che dichiarò che due edifici non avrebbe mai progettato in vita sua: una prigione e una chiesa! Purtroppo non ho più saputo chi fosse 🙁

ignazio

Non sono architetto, ma comunque sono un progettista.
In questo caso mi appello all’obiezione di coscienza: non progetterò mai nulla per una chiesa.

Federico P

NAturalmente l’architetto serve per progettare un edificio che oltre che stabile, sia anche bello.
Ma viste le opere che ultimamente vengono progettate da architetti cattolici, che sembrano dei brutti garage, non credo che un ateo possa fare di peggio. Oggi solo le banche e gli edifici della birsa valori vengono progettatte a forma ti tempio. Un motivo ci sarà.
Comunque se c’è un ateo che ha voglia di fare le chiese a forma di edificio sacro, può progettare una chiesa.
Pace e bene a tutti da Federico, reduce dalla costutuente nazionale de “la Destra”.

lorenzo a.

Vediamola sotto un’altra luce.

Se vogliono un architetto capace non è facile trovarne uno cattolico: e questo depone a favore della categoria degli architetti.

e poi scegliere un architetto in base alle sue credenze religiose è un atto di discriminazione basato sulla conoscenza di dati sensibili protetti da privacy. Perchè l’ordine degli architetti non insorge contro avvenire?

Arcturus

Bell’argomento! Dunque, qualche riflessione sparsa: certamente le chiese realizzate da circa 150 anni in qua sono pressoché tutte orrendamente brutte (compresa la Sagrada Familia, che idolatravo quando la conoscevo solo per foto, e che trovo davvero brutta ora che l’ho vista dal vivo, soprattutto per i recenti completamenti…), forse perché si è persa la spiritualità? Un architetto deve condividere completamente il sentimento di ciò che progetta? O può applicare la pura tecnica? Esiste ancora l’arte sacra? Se devo giudicare da ciò che conosco direi di no: tutta l’arte sacra del 900 è mediocre, non emozionante, stucchevole, retorica (dai cristi di Manzù al Passion di Gibson). Anche la musica sacra è scomparsa. E non venitemi a citare i soliti banali…

paolo

Oskar Niemeyer, ateo e comunista militante fino all’età di 99 anni, ha progettato varie chiese, alcune molto belle.
Del resto W.A.Mozart, ateo anche lui, ha composto la più bella musica sacra che sia mai stata scritta….

Aldo Grano

@Paolo: W.A. Mozart ateo? Massone sì, ma i massoni, ancora oggi, in maggioranza, non si dichiarano atei. Hanno un rito di iniziazione tra il carnevalesco e il satanico, ma con chiari riferimenti a un Dio architetto (in tema con questo post) dell’ Universo. All’ epoca di Mozart andava di moda il Deismo di Toland e affini e Mozart, dal poco che ci è dato capire dalle testimonianze d’ epoca, in Dio ci credeva, anche se non in un Dio cattolico. Quanto al titolo di questo post, che Vi devo dire: tenete duro e realizzerete il sogno di vedere preti atei. Massoni ce ne sono già.

lacrime e sangue

Semplificando: nel medioevo solo il clero, i monasteri e l’imperatore potevano pagare per opere di pregio perchè erano gli unici ad avere le ricchezze in mezzo ad una massa di morti di fame. Dal Duecento in avanti, con la diffuzione del commercio e delle ricchezze civiche, gli artisti poterono trovare lavoro presso ricchi privati e amministrazioni comunali. Dal rinascimento in poi si diffusero le ricchezze anche a ceti sociali medio-borghesi. Con la fine dell’Ancien Régime in Europa (varie date dell’800) si diffonde sempre più la capacità dei privati di finanziare gli artisti. Nel ‘900 gli artisti possono lavorare solo per i privati. Che se ne fanno della chiesa come committente? Non muoiono più di fame.
Comunque, non c’è bisogno di credere per lavorare bene.

Paolo

@Aldo Grano: Hai ragione, forse è improprio definire ateo Mozart, ma, per quel poco che si sà, anche la sua adesione alla Massoneria non fù così convinta, anche il “Flauto” non attribuisce grandi solennità alle figure “massoniche”, Era talmente dotato che poteva permettersi di volare sopra tutti e tutto. (E’ una mia opinione). Ciao.

Aldo Grano

Eh si. Mozart era un superdotato. Nel famoso film vediamo Salieri prendersela con Dio perché le doti più sublimi le aveva date a lui. Ed è proprio così: Dio dà i doni maggiori a chi gli pare.

Anticlericale

Vorrei sollevare un grosso problema.

I muratori devono essere cattolici devoti?

E gli elettricisti?

chiericoperduto

Sicuramente i muratori italiani ed altri artigiani all’opera sono cattolici. La maggior parte di loro “invoca” dio parecchie volte il giorno, almeno dalle mie parti in toscana.

Anticlericale

@ chiericoperduto

Anche dalle mie parti, hanno un dialogo con dio continuo e molto intenso 🙂

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