OSCE: l’attivismo laico dà fastidio alla Chiesa

L’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europea è un organismo internazionale che promuove la sicurezza, la giustizia, la pace, il dialogo e la cooperazione nel nostro continente. Più di 50 stati ne fanno parte: tra essi, anche la Santa Sede. Per il raggiungimento dei propri fini, l’OSCE è affiancata da una serie di istituzioni permanenti, tra cui l’ODIHR (Ufficio per le istituzioni democratiche e i diritti umani). La FHE (Federazione Umanista Europea), di cui fa parte l’UAAR (il nostro Hulien Houben ne è secondo vicepresidente), ha contatti regolari con l’OSCE: ambasciatrice dell’FHE presso l’OSCE è Vera Pegna, già vicesegretaria UAAR.

L’attivismo della Federazione Umanista Europea non è piaciuto alla Santa Sede: un recente intervento di monsignor Michael W. Banach, suo rappresentante presso l’OSCE, ha sostenuto che i forum di OSCE e ODIHR non dovrebbero essere utilizzati per sminuire il ruolo delle credenze religiose, o i dogmi centrali delle tradizioni confessionali. “L’impegno dell’OSCE è volto all’affermazione della libertà religiosa, non certo all’attacco alle fedi o ai leader religiosi”.

Ancora una volta, in un consesso quantomai autorevole, emergono dunque le radici profonde del cattolicesimo: la libertà religiosa è intesa come mera libertà della Chiesa di poter fare quello che ha deciso di fare, mentre la libertà di espressione è intesa invariabilmente come attacco alle sue prerogative, anche quando questa assoluta libertà d’azione viola fondamentali diritti umani.

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13 commenti

Daniela

ma che la chiesa fosse una istituzione non democratica era chiaro da teno a chi non ha le bende sugli occhi, piuttosto mi fa piacere l’attivismo della fhe e dell’uaar.
Avanzo una proposta: perchè non aprire una finestra sull’osce e sulle attività della fhe e dell’uaar? Per sapere quello che si fa in questo campo.

faidate

Mons. M.W.Banach a nome del vaticano, nella sua dichiarazione leggibile nell’inserto dell’UAAR, sottolinea fra l’altro:
“The universal declaration of human rights,….., recognizes the integral role that transparent and open elections ply in ensuring the fundamental right to participatory government.”
Che mi risulti non ci sono elezioni aperte e trasparenti in Vaticano, che è equiparabile piuttosto a una monarchia o a una dittatura. Ci vuole quindi un bel coraggio a fare certe dichiarazioni, e più ancora ad accettare fra i membri questi personaggi.

Pietro2

il vaticano dovrà, prima o poi, capire che l’arroganza incamerata per duemila anni non potrà essere usata nel futuro.
il progresso apre gli occhi, oltre che le menti, il PERCHE’ diventa sempre più una parola ricorrente in tutti i campi, compresa la religione.
il clero deve farla finita con la pretesa di essere il detentore della VERITA’, forse sarebbe il caso di scoprirla assieme all’uomo, non pretendere di farla sempre scendere su di esso.
l’utilizzo sapiente della ragione porta alla verità, non c’è verità privata di ragione.
Una verità?
I popoli con un credo monoteista forte, dove gli eccessi fondamentalisti sono all’ordina del giorno, sono sempre in guerra fra di loro.
sin dall’antichità non hanno fatto altro che combattersi con ferocia……. altro che bontà infinita.
una seconda verità?
l’inutilità delle ricchezze del vaticano. A cosa dovrebbero servire?

è nel rispetto della vita di ogni persona che si deve esaltare un senso di uguglianza e di giustizia, senza per questo avvertire la necessità di alcuna guida divina o di alcuna organizzazione che si arrochi il diritto di insegnare agli altri la “loro verità”.
impegniamoci nel non fare la guerra al nostro vicino, sarebbe un grande passo avanti.

Guidus

Tecnicamente, lo Stato del Vaticano è una monarchia assoluta di stampo teocratico. E si permettono di citare la dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, che il Vaticano non ha ratificato!

paolo di palmanova

Purtroppo il vaticano fa quello che gli è permesso fare. Condannare la pedofilia, la simonia, l’usura, lo stupro, gli omicidi, la lussuria, l’eccessiva ricchezza e praticarle con ostinazione. Ma se come pensano gli atei la chiesa, non sia altro che un’organizzazione mafiosa con fini di lucro, combatterla direttamente è un falso scopo. Nel voto con l’opportuna informazione, che ci viene comunque negata, dobbiamo spendere le nostre forze. Sembra che qualcosa ultimamente si stia muovendo, anche perchè il nemico incomincia ad agitarsi ed inconsapevolmente ad agevolare chi da millenni sarebbe in dovere di metterglielo nel c…

Marco.g

“L’impegno dell’OSCE è volto all’affermazione della libertà religiosa” Appunto. E’ il Vaticano che si deve adeguare…

rossotoscano

non capisco come nell’OSCE possa stare uno stato retto da monarchia assoluta quale il vaticano… uno stato in cui i cittadini fanno voto di ubbidienza al loro re supremo: ciò è contro i fondamentali e basilari concetti su cui si basa la democrazia occidentale

Aldissimo

Per rispondere ai continui attacchi dei pericolosi laicisti la Rai deve dare più spazio al magistero della chiesa cattolica apostolica romana. E’ quanto afferma oggi su papanews.it Bernabei, ex presidente della Rai, membro dell’Opus Dei, quello che ci propina (coi soldi del canone) le fiction cattoliche.
Leggere l’intervista per ridere (o piangere).

Daniele Gallesio

Ancora una volta, in un consesso quantomai autorevole, emergono dunque le radici profonde del cattolicesimo: la libertà religiosa è intesa come mera libertà della Chiesa di poter fare quello che ha deciso di fare, mentre la libertà di espressione è intesa invariabilmente come attacco alle sue prerogative, anche quando questa assoluta libertà d’azione viola fondamentali diritti umani.

Esatto.
Gran parte degli UAARini, Raffaele per primo, la conoscono certamente a memoria, ma per tutti gli altri mi pregio di fare lo stesso la seguente citazione:

«La realtà è che quando un clericale usa la parola “libertà” intende <b<la “libertà” dei soli clericali (chiamata “libertà della Chiesa”) e non le libertà di tutti. Domandano le loro libertà a noi “laicisti” in nome dei princípi nostri, e negano le libertà altrui in nome dei princípi loro.»

– Gaetano Salvemini, Il Mondo, 6 Giugno e 21 Luglio 1953

Dopo oltre 54 anni, nulla di nuovo sotto il sole…
(Tanto per citar la Bibbia, ché fa sempre fino)

Daniele Gallesio

# Guidus scrive:
12 Novembre 2007 alle 11:36

Tecnicamente, lo Stato del Vaticano è una monarchia assoluta di stampo teocratico. E si permettono di citare la dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, che il Vaticano non ha ratificato!

Straquoto!!!

ciceracchio 2la vendetta

i laici gli atei i non credenti; in generale danno fastidio a tutto il vaticano
e’ sempre stato cosi e sara’ sempre cosi ;che il vaticano sappia che non
ci faremo mettere la mordacchia…..w la liberta’ w gli stati liberi e democratici

Vera Pegna

All’OSCE i rappresentanti della FHE non hanno mai attaccato le religioni o i leaders religiosi. Ma ciò che al Vaticano dà fastidio è il fatto che noi ricordiamo sempre che i diritti umani appartengono agli individui e non alle religioni le quali, in quanto tali, non hanno diritti e quindi possono essere criticate e anche dileggiate. E forse ancora più fastidio dà la leggera ironia con la quale trattiamo gli attacchi ossessivi di Ratz al relativismo, ovvero alla libertà di coscienza e di pensiero. Mi raccomanda, attenti tutti perché praticare queste libertà vi manda dritti all’inferno. E l’inferno c’è, parola del Papa.

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