Bologna, offese alla Madonna: non è reato

Offendere la Madonna non è punibile se a essere offesa è l’entità della Vergine Maria, mentre c’è un reato se l’offesa riguarda un oggetto consacrato a Maria, una statua o una reliquia. Lo ha stabilito il gip Bruno Perla di Bologna che ha archiviato la vicenda penale nata dalla mostra “la Madonna piange sperma”, che nel giugno scorso nel capoluogo emiliano provocò una dura polemica fino al suo annullamento.

La notizia è stata pubblicata sul Corriere della Sera di oggi, pagina 27 

Archiviato in: Generale

38 commenti

Sunrise

“Offendere la Madonna non è punibile se a essere offesa è l’entità della Vergine Maria, mentre c’è un reato se l’offesa riguarda un oggetto consacrato a Maria, una statua o una reliquia.”

Sinceramente, non ho capito la differenza… se offendo la Madonna non commetto reato ma se insulto un pezzo del suo vestito o una statua che la rappresenta sì? boh…

Flavio

I giudici (forse costretti da leggi clericali) ormai emanano sentenze teologiche.

Aldo Grano

Penso che i giudici intendessero: rompere una statua, sfregiare un quadro, ecc. Purtroppo è da almeno venti anni (vado a memoria) che esistono sentenze secondo cui la bestemmia non è reato.

Marco.g

Il fatto che un comportamento non sia considerato reato significa semplicemente che non è punibile dal punto di vista penale.

Daniela

ma questa sentenza è proprio senza senso, avrei capito, ma assolutamente non condiviso, se avessero detto il contrario, ma così: quando si offende maria va bene ma quando si offende un oggetto a lei collegata no? Bah.
In realtà questoreato dovrebbe essere proprio abolito.

ciceracchio 2la vendetta

ragazzi io ci ho una botte che piange aceto::…..lllllllllolllllllllll
MIRACOLO…E ANCHE UN BOVE CHE FA’ LATTE ..UNA BOVA CHE QUANDO LA MUNGI DA WISCHY—–……..

Davide

la giurisprudenza da anni parla chiaro, il reato di bestemmia fa riferimento alla divinità in quanto tale quindi solo a quell’entità definibile come Dio, la Madonna non lo è, punto.
Siccome il nostro sistema penale non ammette la interpretazione analogica delle norme penali (e meno male che sia così) non si può estendere il reato di bestemmia su altre entità sacre ma non divine (santi, beati, ecc…).
La sentenza non è senza senso, è senza senso la norma (e odora di anticostituzionalità per l’assoluta mancanza di bene offeso, è un reato di opinione) che prevede la bestemmia.

Arcturus

La sentenza è sensata, dato il presupposto. La sola cosa comune sulla quale ci si possa intendere tra confessionalisti e atei è un oggetto concreto: deturparlo o rovinarlo è un reato. Non ha senso, invece, condannare un ateo per un’espressione contro o a dileggio di qualcosa di immateriale che per lui non esiste. A monte di tutto, c’è l’assurdità di una norma che vuole punire la bestemmia. La bestemmia è tale solo nel momento in cui è sanzionata: è la norma che genera e definisce la bestemmia. Via la norma, via la bestemmia. Resta solo un’espressione linguistica che ciascuno, se vuole, ha diritto di poter attingere.

Il Filosofo Bottiglione

ho bisogno di capire meglio.

d’accordo che il reato si possa configurare solo se il bersaglio è un oggetto concreto e non un entità più o meno astratta.
ma la sentenza parlerebbe di “offesa a un oggetto consacrato a Maria, una statua o una reliquia”, cosa si intende dunque per “offesa”? un vulnus fisico o anche un qualunque dileggio nei confronti di una marcia reliquia? il danno fisico è da risarcire secondo un calcolo in cui entrano tanti parametri (anche di tipo affettivo), ma l’insulto ad una statua della madonna non mi sembra certo rientri in questo tipo di reato.
non sarà mica reato di iconoclastia? 🙂

lorenzo a.

ma scusate se capisco quello che dite offendere un feticcio è reato ?

pietro

@ Aldo Grano
la cd. bestemmia è punita dall’articolo 724 del c.p. Articolo che dice

Art. 724
– Bestemmia e manifestazioni oltraggiose verso i defunti –
Chiunque pubblicamente bestemmia, con invettive o parole oltraggiose, contro la Divinità o i Simboli o le Persone venerati nella religione dello Stato, è punito con l’ammenda da lire ventimila a seicentomila (1).
Alla stessa pena soggiace chi compie qualsiasi pubblica manifestazione oltraggiosa verso i defunti.
(1) La Corte costituzionale, con sentenza n. 440 del 18 ottobre 1995, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale del presente comma limitatamente alle parole “o i Simboli o le Persone venerati nella religione dello Stato”.

Marco.g

Non credo che il reato riguardi l’ “offesa” a un oggetto, ci deve essere il danno materiale

rossotoscano

la madonna non è divina e questo lo si è sempre saputo, il problema è il bigottismo che impera in italia… la frase incriminata non è oltraggiosa e la chiesa lo sa bene ma io non capisco perchè i giudici debbano interessarsi di queste idiozie in uno stato laico

pastafarian

Forse la CCCAR dovrebbe spiegare a tutto il popolo italiano quali specie di liquidi può piangere una statua della Madonna senza incorrere nelle ire di B16, al di là di qualsiasi interpretazione della legge: ne saremmo tutti più sollevati.
In ogni caso: aboliamo il concordato!!!

Vash

Certe notizia mi fanno venire il magone per come è ridotta l’Italia dal punto di vista culturale. Ovviamente nel senso che addirittura un tribunale si deve occupare di una boiata simile quando la giustizia italiana è un colabrodo.
Io intanto vado a pregare il dio Rah che faccia uscire un po’ di sole perchè ho la moto bella pulita e non voglio inzaccherarla (di sicuro ha più senso)!!

Vash

P.s.
Speriamo che non sia stato fatto fuori per davvero dalla SG-1!!

longinous

Pietro, giusto per la cronaca, non esiste la religione di stato.
Quindi si può bestemmiare a destra e a sinistra.

Pessimista Cosmica

Sono veramente stanca di questa mancanza di rispetto nei confronti dell’Unicorno Rosa Invisibile. Che la sua ira vi colga! Tze

fabris

“Offendere la Madonna non è punibile se a essere offesa è l’entità della Vergine Maria, mentre c’è un reato se l’offesa riguarda un oggetto consacrato a Maria, una statua o una reliquia.”

Ma se il papa dice che tutto è consacrato a Maria, allora diviene tutto reato?
Ma, chiederò a Torquemada.

antoniotre82

@ longilinous

La religione di stato purtroppo non esiste solo formalmente, ma sostanzialmente c’è, e quello che importa è sempre la sostanza non la forma, se uno stato si dichiara laico ma nei fatti non lo è, il problema rimane e anzi è ancora più grave, perchè si vuole nascondere un fatto, si vuole occultare il cattolicesimo strisciante per non destare problemi di laicità dello stato e per non suscitare sdegno nelle persone agnostiche e atee che così vengono sedate.

Questa sentenza appunto è un sedativo per il laici e il laicismo, viene affermata da una parte l’inesistenza del reato di bestemmia verso la madonna, ma dall’altro rimane il reato di vilipendio verso reliquie, e non si capisce bene la ratio.
Se l’offesa è rivolta verso la vergine maria non sussiste il reato, mentre se verso una sua reliquia come ad esempio il suo velo, esiste…dov’è la differenza? La discriminante di reato dovrebbe essere l’esistenza della madonna, ma visto che la madonna è un’invenzione dei cristiani, si punisce la gente per un reato ideologico.
La stesso identico fatto accade nelle dittature: chi è contro il regime viene condannato, chi è contro un’idea viene sanzionato, non esiste possobilità di ammettere il contrario.

Con questa sentenza mi pare che si voglia accontentare tutti per non correre il rischio di sbilanciarsi troppo, creando dissapori nell’opinione pubblica, vengono accontentati sia i laici atei e agnostici, sia i cattolici.

Il reato di bestemmia dovrebbe essere abolito in tutte le sue manifestazioni, con la bestemmia non si ingiuria o si diffama nessuna persona fisica, nessuno può agire in giudizio per far valere i suoi diritti, la bestemmia viene etichettata come se si trattasse di reati contro la persona.
E’ una norma senza ratio e senza principio di ragionevolezza, e spero che venga abrogata dal legislatore.
In che modo una persona può sentirsi lesa da una bestemmia non rivolta verso lui, ma rivolta verso un’entità in cui lei crede?
La questione al massimo potrebbe essere portata sul piano del rispetto reciproco…cioè su un principio morale e non giuridico, ma anche in questo caso la persona che si ritiene offesa non avrebbe rispetto delle mie idee di non credente se non sopporta le mie bestemmie…e si sarebbe alla pari.
E poi un vero ateo e agnostico non usa mai per offendere una bestemmia, ma la usa per ridere o come interiezione in un discorso, o come manifestazione di rabbia in momenti di ira…ma anche come provocazione verso chi crede a volte, perchè la rabbia può essere provocata anche dalla stupidità il fanatismo e l’ostinazione di chi crede in certe cose, e chi è ateo o agnostico sa di cosa parlo.
La bestemmia è nel linguaggio comune e volgare italiano, e fa parte dei costumi sociali si potrebbe dire.
Un ateo come potrebbe mai bestemmiare verso cose nelle quali non crede? Usa la bestemmia perchè fa parte del linguaggio parlato, nè più, nè meno, come si fa a non capire delle cose così semplici?
Più passano i giorni più mi sento rabbioso per la stupidità che le religioni hanno contribuito a diffondere fra gli uomini!
E’ in questi momenti che mi ritengo fortunato nel non credere più in certe assurdità.
Fortunatamente ci sono associazioni come l’uaar che si attivano per far affermare la ragione umana…e senza nulla togliere all’opera lodevole di tali associazioni, è già di per se triste il fatto che ci sia bisogno di un’associazione per far valere in alcuni casi la ragione…che dovrebbe prescindere da tutto e tutti.

Massimo

Se per la Madonna è più grande offesa piangere sangue o piangere sperma ce lo potrebbero dire, ridendoci su, le madonne di ritorno da Bruxelles.

pietro

@ longinous che scrive
“Pietro, giusto per la cronaca, non esiste la religione di stato.
Quindi si può bestemmiare.”

te lo ripropongo
Art. 724
– Bestemmia e manifestazioni oltraggiose verso i defunti –
Chiunque pubblicamente bestemmia, con invettive o parole oltraggiose, contro la Divinità o i Simboli o le Persone venerati nella religione dello Stato, è punito con l’ammenda da lire ventimila a seicentomila (1).
Alla stessa pena soggiace chi compie qualsiasi pubblica manifestazione oltraggiosa verso i defunti.
(1) La Corte costituzionale, con sentenza n. 440 del 18 ottobre 1995, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale del presente comma limitatamente alle parole “o i Simboli o le Persone venerati nella religione dello Stato”.

Ho ben presente che non esiste più la religione di Stato, ed infatti, come vedi, anche nella nota (1) si dichiarava che “la Corte costituzionale ….”

San Gennaro

Ho trovato la soluzione!

Art. 404 c.p. (Offese alla religione dello Stato mediante vilipendio di cose)
Chiunque, in un luogo destinato al culto, o in un luogo pubblico o aperto al pubblico, offende la religione dello Stato, mediante vilipendio di cose che formino oggetto di culto, o siano consacrate al culto, o siano destinate necessariamente all’esercizio del culto, è punito con la reclusione.

Ci sono due considerazioni importanti da svolgere.
1) In origine la pena prevista variava da 1 a 3 anni se il culto offeso era quello catodico. Poi giustamente la Consulta ne ha sancito l’illegittimità costituzionale nella parte in cui riserva trattamento diverso agli altri culti (art. 406), per i quali la pena prevista era ridotta (senza specificare quanto ridotta). Così attualmente la pena è, praticamente, indeterminata, cioè ridotta rispetto agli 1-3 anni originari. Bah!
2) Si parla semplicemente di “culto” e non “culto riconosciuto”. La differenza non è di poco conto. In teoria potrebbe essere tutelato anche il caprone nero oggetto di culto nei riti satanici, ma personalmente ho qualche dubbio che ci siano giudici così “Tosti” da applicare tanto alla lettera tale norma. Piuttosto, il dubbio peggiore è un altro. Il rosario appeso allo specchietto retrovisore, la vetrofania di padre Pio, della vergine addolorata, immacolata, assunta, licenziata, il crocifisso nei luoghi pubblici, quello sul letto, … e quant’altro la fantasia vi suggerisce, potrebbero ricadere sotto la tutela di quest’art. 404: non ha importanza se questi oggetti siano stati benedetti/consacrati da un ministro di culto.

lo ripeto ancora: il nostro codice penale, avanzo giuridico di un regime antidemocratico, con gli interventi della Consulta, è ridotto a una coperta che ha più toppe (pezze a colore) che stoffa, per non parlare dei buchi.

charlymingus

si però anche il confronto con altre religioni sarebbe oltraggioso.
Se compare un articolo che una statuina raffigurante Gana dalla testa di elefante spilla Latte, e fa il paragone con la Madonna che piange, diventa oltremodo oltraggioso. Questo perchè hanno l’ortaggio insito e la verginità degli altri violata li fa sentire come degli emissari dello spirito santo poco importa se è un machete o il pene l’importante è che attraversino.
Il giornalista che non Fara il paragone si tratterà e quindi sarà vettore di un loro cogito che non vuol dire “cogito ergo sum” ma “cogito ergo sum deo”. Ecco perche nel codice è durata tanto lo stato si identificava nella religione ora è cambiato il contratto col cittadino potrebbero cambiare le leggi

charlymingus

si però anche il confronto con altre religioni sarebbe oltraggioso.
Se compare un articolo che una statuina raffigurante Gana (gana – “moltitudine”),
dalla testa di elefante spilla Latte, e fa il paragone con la Madonna che piange, diventa oltremodo oltraggioso. Questo perchè hanno l’ortaggio insito e la verginità degli altri violata li fa sentire come degli emissari dello spirito santo poco importa se è un machete o il pene l’importante è che attraversino.
Il giornalista che non Fara il paragone si tratterà e quindi sarà vettore di un loro cogito che non vuol dire “cogito ergo sum” ma “cogito ergo sum deo”

charlymingus

Come dice fabris dovrebbe essere una legge oltraggiosa per la religione, se prendo per buone le offese alle reliquie e agli oggetti di culto, agirei in netto contrasto con i dogmi teologici e come giudice recherei offesa alla religione. Quindi il pensiero comune come il sentimento comune è lontano da dio e quel crocefisso che c’è nelle aule dei tribunali achi rivolge il messaggio? e solo un mero ogetto di publicità progresso per chi subisce sentenze sbagliate “non chiedere risarcimenti per le sentenze sbagliate si simile a dio”
dai misteri delle religioni ai misteri della legge

San Gennaro

@charlymingus
il tuo post delle 10:35 è per me comprensibile circa per 1/4.

ciceracchio 2la vendetta

Massimo scrive:

14 Novembre 2007 alle 22:01
Se per la Madonna è più grande offesa piangere sangue o piangere sperma ce lo potrebbero dire, ridendoci su, le madonne di ritorno da Bruxelles.

avvisami se mai una delle madonne sparse x il mondo cominciasse a piange vino ::::::
che parto con le damigiane……..grazie ……

pietro

@Davide
una cosa è l’opinione e una cosa l’ingiuria. Se io prendo uno per strada e gli dico che la sua cravatta non è bella è un’opinione, e non certo reato, ma se gli dico “quella xxxxxx che t’ha consigliato quella xxxxx di cravatta …. ” (al posto dei puntini metteteci voi le parole ché altrimenti – giustamente – mi censurano il tutto) allora cambia tutto. Inoltre la Madonna è esistita (era una ragazza ebraica vissuta a cavallo tra l’era A. C. e D.C. ). Che sia la Madre di Dio lo credono i cattolici, ma che sia esistita è un’altra cosa. Non vedo perchè dovrei offendere una ragazza solo perchè non mi possono querelare ? Io non offendo Maometto, anche se non è una divinità.

cullasakka

@ pietro,
Maometto non lo offendi perché se lo fai in pubblico rischi, in ordine, che ti buchino la bicicletta, che ti azzoppino il cane, che …

Massimo

La mia vuol essere la costatazione della devozione ai riti di sangue dei credenti (per i quali non si sognano neanche di dichiarare vilipendio per la religione, anzi, se ne beano): vedi la Madonna di Civitavecchia che “piange lacrime di sangue”, ecc. Ponendosi invece contro l’ironia gioiosa di una recita sulle fobie sessuali della religione, per la quale certo clero, inorridito, ricorre in tribunale. Rendendo così seria, loro e non altri, quella simpatica ironia.
Dunque: sangue e non sesso è il motto più appropriato di cotanta “amorevolezza cristiana”.

Arcibaldo

Questa trasgressione a tutti i costi non esprime nessuna volontà di rispetto, nei fatti, (a parole sono tutti capaci), delle idee e credenze altrui. Un brutto segno di inciviltà che avvelena la convivenza civile.

Commenti chiusi.