Un piccolo, innocuo crocifisso che però infastidiva i parenti di una paziente del reparto di maternità dell’ospedale di Rimini. Li infastidiva in modo tale che lo hanno gettato dalla finestra. Il brutto e maleducato gesto non è sfuggito a una mamma in attesa di partorire che, in quel momento, divideva la camera con l’altra donna, di origini straniere.Il fatto è stato reso noto da Tommaso Scattolari, coordinatore per l’Emilia Romagna di ‘Azione sociale con Alessandra Mussolini’ e risale a pochi giorni fa.
La minuscola immagine sacra, un oggetto di cinque/sei centimetri, non era appeso al muro, ma a uno degli armadietti della stanza. Sempre secondo il racconto della mamma riminese riferito a Scattolari, a trovare la donna straniera sono arrivati numerosi parenti, una comitiva composta da parecchi uomini, tra marito, fratelli e amici.
Alla vista dell’immagine avrebbero iniziato ad agitarsi, parlando in modo molto acceso in una lingua che, alla riminese, è sembrata con ogni probabilità essere arabo.
Dopo la discussione uno di questi uomini avrebbe staccato il crocifisso e lo avrebbe gettato dalla finestra. La donna è rimasta muta, osservando la scena, timorosa di dire qualcosa a causa della superiorità numerica dei parenti dell’altra donna. Ma una volta a casa, come afferma Scattolari, ha ritenuto di rendere noto questa vicenda.
Alla direzione dell’ospedale Infermi non è arrivata nessuna denuncia, ma non viene escluso che il fatto possa essere accaduto.
Anche se, viene precisato, il crocifisso doveva essere stato lasciato da una precedente paziente, perché nelle singole camere dell’ospedale, proprio nel rispetto di tutte le confessioni religiose dei pazienti, non vengono affisse immagini sacre. Esiste un solo crocifisso all’ingresso dei nuovi reparti che viene regalato dalla Diocesi di Rimini, quando ci sono le inaugurazioni con la relativa benedizione.
Articolo di Monica Raschi pubblicato su Il Resto del Carlino
per evitare problemi consiglierei l’inserimento di un paracadute.
Una signora che ha partorito un figlio si proccupa per il povero piccolo crocifisso defenestrato? Povero neonato!
Chi getta crocefissi dalla finestra non è molto più intollerante di chi li vuole imporre per legge esponendoli sui muri degli edifici pubblici.
Detto questo, detto tutto.
A parte che l’episodio ricalca una cosa fatta da Adel Smith (non condivido la defenestrazione, sono per la raccolta differenziata), quindi mi sa un po’ di montatura e mi sia permesso di dubitare del resoconto di seconda mano; insomma detto ciò, spiegatemi che senso ha dichiarare che i crocifissi non ci sono per rispetto ‘delle religioni’ (ma della laicità dello stato no, quella è malsana), e poi aggiungere che però uno c’è, immagino bello grande, e che l’ospedale pubblico è stato pure benedetto.
Ma solo gli atei laicisti vedono un paradosso enorme?
Legittima difesa dall’arroganza clericale
Semmai qualcuno poteva lamentarsi se si beccava un crocefisso in testa.
Ecco una una nuova ragione per bandirli dai luoghi pubblici: data la tendenza a essere gettati dalle finestre possono essere pericolosi per i passanti.
@ Giol
abbiamo scoperto che è intollerante anche chi solo espone una sua immagine di Fede ! Veramente pensavo che nell’episodio narrato lo fosse solo chi si arrogava il diritto di gettare qualcosache, tra l’altro, non è neanche suo dalla finestra. Non ho commenti da fare.
@ Flavio
non solo quello, ma anche altri episodi analoghi. Che non denotano un avvenire tanto bello neanche per gli atei …..
@ Lucy Van Pelt
Hai ragione, ma si potrebbe dire anche la stessa cosa per chi si preoccupa della presenza del crocifisso. Secondo me questa è una questione secondaria rispetto ai finanziamenti che riceve la chiesa cattolica e soprattutto ai diritti civili. Spagna con crocifissi o Francia senza crocifissi? Io scelgo diretto la Spagna almeno per ora per quanto riguarda i diritti civili. Detto questo è chiaro che la laicizzazione dello spazio pubblico è un obiettivo irrinunciabile, ma sono favorevole ad azioni più soft, meno aggressive, soprattuto non credo che (ammesso e non concesso che questa notizia sia vera) gli islamici perseguano il nostro stesso obiettivo laico quando lo lanciano fuori la finestra.
@ pietro
Vabbé, ma l’immagine di fede visto che è tanto importante la paziente poteva pure portarsela a casa una volta dimessa. Gettare un crocifisso dalla finestra è un comportamento isterico (io se trovo un crocifisso nel mio armadiatto lo stacco senza tutte queste scene), ma farci sopra un articolo di giornale è altrettanto isterico.
Povero “piccolo e innocuo crocifisso”…
Ma che”brutto e maleducato gesto”…
Ma chi e’ che ha scritto st’articolo Collodi?
E’ strano piuttosto che non abbiano mai lanciato una suora… gli ospedali ne sono pieni e quelle si che sono fastidiose oltre che dispotiche e orribili a vedersi 🙂
Visto che il crocifisso era stato lasciato da una precedente paziente, non vedo dove sia il problema.
Qualcuno lo ha liberamente lasciato e qualcuno lo ha liberamente gettato via.
Altrimenti chiunque potrebbe appendere crocifissi dove gli pare e poi nessuno potrebbe più toglierli ( vabbè che in realtà già succede 🙂 )
Sempre che sia tutto vero… già il fatto che l’unica fonte sia il partito della Mussolini mi fa sorgere il dubbio che si sia voluto creare ad arte (con scarsi risultati) un nuovo caso-Adel Smith
Io non sono credente e trovo quasi “crudele” la presenza dei simboli dell’amore divino in luoghi di sofferenza come gli ospedali ma il mio fastidio non va di certo oltre qualche amara e personale riflessione. Concordo con chi ha definito la defenestrazione un gesto isterico. Inizialmente leggendo il titolo avevo pensato ad un atto di rabbia da parte di qualche poveraccio a cui avevano dato due mesi di vita, lo avrei capito. Umanamente e profondamente capito. Invece, l’idea di un gruppo di facinorosi ultras religiosi che, di fronte ad una parente con bimbo annesso, non trova niente di meglio da fare che dare in escandescenze per crocifisso, mi irrita ed inibisce ogni possibile empatia.
Pare che nessuno di voi voglia vedere l’intolleranza in questo gesto: alzi la mano chi di voi butta un crocifisso fuori dalla finestra, se esposto in luogo pubblico. Forse non lo mettereste in un cassetto?
Questi musulmani arroganti vogliono e pretendono vitto e alloggio, però ora sputano sulle religioni diverse dalla loro, domani, invece, sputeranno sui diritti sanciti dalla nostra Costituzione in nome delle loro letture DISCUTIBILI del Corano (dato che non si leggono i testi sacri alla lettera).
IMHO siamo nell’ambito delle leggende metropolitane (opportunamente strumentalizzate in chiave politica).
Comunque quoto Anticlericale: se nelle camere non ci sono simboli qualcuno lo ha messo e qualcuno lo ha tolto. Dove sta il problema?
Se nella stanza di ospedale che mi viene assegnata trovo una rivista lasciata dal precedente paziente la getto nel cestino, nel caso sia un oggetto di qualche valore lo consegno al personale.
Al limite qui la questione si pone perché è stato gettato dalla finestra: poteva colpire qualcuno (… e poi non si disperde l’immondizia nell’ambiente!).
Un gesto di inciviltà certo … ma non così eclatante: meritava spazio sui giornali? Se non fosse stato un crocifisso … Non pretendo che i cattolici lo considerino un oggetto come tanti, lo venerino pure ma uno stato liberale, laico non può comportarsi altrimenti: i cattolici hanno il diritto rispettarlo ma questo non può essere imposto a tutti. Altri hanno anche loro il diritto di rimanergli indifferenti oppure di disprezzarlo. Il problema qui non è che ne stanno parlando dei cattolici, da cattolici, ma dei politici da politici, pronti a qualche violenta proposta di legge clericale.
non dovrebbero esserci. punto.
se uno ha bisogno del suo santino o quel che è, se lo porta da casa e se lo piazza sul comodino.
semplice, lineare, pratico.
“Alla vista dell’immagine avrebbero iniziato ad agitarsi, parlando in modo molto acceso in una lingua che, alla riminese, è sembrata con ogni probabilità essere arabo.”
E che era posseduto?Forse era un vampiro?Ma dico io un pò di tolleranza fra credenti non è possibile?E gli Atei sarebbero quelli poveri di spirito?Ma mi facciano il piacere.
gettato dalla finestra? ma siamo matti! possibile che non ci fosse un cestino in stanza? se non gli piace la minestra getta anche questa dalla finestra? povero chi sta sotto|||
http://volevodire.blogspot.com
Non credo che la notizia, così come è stata presentata, sia vera. Forse c’è qualcuno che vuole mettersi in mostra per far su un po’ di voti.
PS. La mamma partoriente che va a sporgere denuncia da… Scattolari. Poi… il crocifisso dimenticato da un precedente paziente… Adesso si dimenticano in giro pure i crocifissi! Chi ci crede?
@ lik
sono perfettamente d’accordo con te. Tengo a precisare che non solo si tratta di un comportamento che non denota certo una completa padronanza delle proprie reazioni, ma che anche rischia di far giungere ad una pericolosa china che potrebbe portare a delle spaccature e lotte. Tutti abbiamo negli occhi le reazioni a delle vignette e tutti sappiamo che uno scrittore daanni vive blindato per avere scritto un’opera libraria giudicata, da qualcuno, offensiva per la propria religione. Siamo, in ogni caso, alla presenza di una mancanza di senso della misura.
il solito problema:
1)certi “stranieri” che pensano di fare ciò che cavolo gli pare manco fossero in casa loro
2)certi “credenti” che pensano di fare ciò che cavolo gli pare manco fossero in casa loro
La totale laicità, come già sottolineato altre volte, è l’unico modo per evitare che un fesso lanci da una finestra un simbolo sacro messo lì da un altro fesso.
E SE, UN MUSULMANO AVESSE DIMENTICATO IL CORANO, E UN CRISTIANO BUTTAVA IN CORANO DALLA FINESTRA, I MUSULMANI FAREBBERO IL FINO MONDO!?
Hanno fatto male a gettarlo dalla finestra.
Se in albergo trovo un oggetto senza valore dimenticato da un cliente precedente, lo getto nel cestino.
In ospedale è ancora più facile, ci sono gli appositi contenitori per materiali nocivi.
Letta così a me questa notizia sembra tanto una leggenda metropolitana creata e strumentalizzata ad arte.
Ha tutti i classici crismi della bufala doc.
Niente data.
Niente nomi.
La torma di barbari che piomba e terrorizza la povera cattolica (della serie “mamma li turchi”).
I riferimenti sono nebulosi e gli avvenimenti così surreali da ricordare i “coccodrilli albini nelle fogne”.
Considerando anche CHI riporta la notizia il dubbio è lecito.
Ad ogi modo se io avessi trovato un crocifsso appeso nel mio armadio, il suddetto sarebbe finito nel cestino. Se avesse avuto un qulche valore monetario lo avrei consegnato al personale.
e ora ^?????chi gli ripara i danni : rotture di gambe braccia femore??????
maremma bucaiola e se fosse morto?????
Prepotenza, ignoranza e stupidità da ambe le parti.
La religione allo stesso tempo causa ed effetto.
Io l’avrei buttato nel cesso!!!
una bella nuotata non poteva fargli che bene
sicuramente è una bufala. in ogni caso io non butto mai nulla dalla finestra, potrebbe esserci qualcuno sotto. tra l’altro, se un credenre veniva ferito, magari in modo grave da una statuetta per lui sacra, come l’avrebbe presa? un segno del cielo? una premonizone?un miracolo? eh sì, si poteva pensare che il crocifisso si fosse messo a volare e gridare al miracolo. con relativa trasmissione di Porta a Porta sul miracolo del crocifisso di Rimini. il Cristo Decollato, nel senso del volo.
in ogni caso: è proprio vero che sui giornali, pur di riempire le pagine scrivono di tutto.
Ho inoltrato oggi al quotidiano Il Resto del Carlino il commento che riporto qui di seguito.
Io non ho buttato dalle finestre del Tribunale di Camerino, dove lavoro come giudice, i crocifissi che sono coattivamente esposti in TUTTE le aule giudiziarie in forza di una circolare fascista, ma ho civicamente chiesto al Ministro di Giustizia di toglierli per RISPETTARE il principio supremo di laicità, sancito dalla Costituzione Italiana, secondo il quale TUTTI i cittadini sono UGUALI, senza distinzione di ideologia religiosa, positiva o negativa che sia. Ho chiesto anche -in via alternativa- che fossi autorizzato ad esporre i miei simboli a fianco dei crocifissi, perché ANCHE io rivendico gli stessi diritti e la stessa DIGNITA’ che lo Stato italiano accorda ai cattolici. Ebbene, lo Stato italiano, anziché togliere i crocifissi o aggiungere i miei simboli e, in particolare, la menorà della religione ebraica, ha preferito SBATTERE ME FUORI DEL TRIBUNALE.
Pubblicate e commentate, adesso, QUESTA NOTIZIA che vi fornisco, la quale dimostra quanto lo Stato CATTOLICO Italiano sia “RAZZISTA”, cioè discrimini, accordando alla SOLA religione cattolica TANTI PRIVILEGI, uno dei quali è per l’appunto la SQUALLIDA MARCATURA dei Tribunali, delle scuole e degli ospedali pubblici con i crocifissi.
Non tentate di ribaltare la VERITA’: i crocifissi che volano dalle finestre non sono l’espressione dell’intolleranza dei musulmani, ma la reazione, esasperata, contro la discriminazione religiosa che VOI CATTOLICI avete attuato ed attuate perennemente ai danni di coloro che la pensano in modo diverso. Non a caso anche i buddisti, i valdesi, gli atei, gli agnostici etc. etc. chiedono che i crocifissi vengano tolti dagli uffici pubblici.
E non tirate fuori argomentazioni speciose come quelle che in Italia la “maggioranza” dei cittadini è cattolica: il criterio della maggioranza, infatti, non vale in materia di diritti costituzionali individuali. Se così non fosse, la “maggioranza” degli italiani, che è indubbiamente di razza bianca, potrebbe discriminare i neri.
Comunque, per dare concreta e pubblica dimostrazione di quanto siano false ed ipocrite le giustificazioni che vengono addotte per supportare la “tolleranza” dei nostri governanti e dei nostri amministratori, “donerò” all’Amministrazione dell’Ospedale Infermi di Rimini i simboli religiosi dell’UAAR (Unione Atei, Agnostici e Razionalisti), affinché siano appesi a fianco dei crocifissi che, come apprendo oggi, sono stati “donati dalla Diocesi di Rimini in occasione delle benedizioni”.
Luigi Tosti – RIMINI
Sottoscrivo al 100%
E comunque sono d’accordo con Asatan.
I cànoni classici della leggenda metropolitana a sfondo xenofibo ci sono tutti.
Mi ricorda quella dei neri che entravano in una camera d’albergo occupata da bianchi e rubavano tutto tranne macchina fotografica e spazzolini da denti…
Oppure quella, circolante a Genova, che dal kebabbaro (non dirò quale per non danneggiarlo ingiustamente: qualche… credente lo si trova sempre, per qualsiasi sparata si faccia! 😯 ) i ragazzi della scientifica hanno trovato nella salsa di yogurt tracce di sperma umano di almeno 5 uomini diversi.
Me l’ha raccontata una mia amica che ritiene sia vero. Ora… come cacchio hanno fatto a dire che lo sperma era di 5 persone? Si sono messi a fare il test del DNA??? Ma andiamo… allora voglio anche sapere CHI sono queste persone!!!!
Sottoscrivo.
Sottoscrivo con un distinguo: i simboli dell’UAAR (Unione degli Atei e degli Angostici Razionalisti – Razionalisti va inteso come AGGETTIVO che qualifica sia gli atei che gli agnostici, quindi quella congiunzione “e” è fuori luogo. Almeno da Tosti mi aspettavo questa precisione) non sono simboli religiosi (a dispetto del richiamo all’ortodossia dell’estensione dell’acronimo che ho fatto nella parentesi precedente! 😀 )
Anche se i cattolicisti hanno il vizio di dichiarare l’ateismo una religione e le associazioni ateistiche delle chiese a scopo denigratorio (come se Moser utilizzasse la parola “ciclista” come insulto, ma contenti loro… 😀 ) però poi, appena un ateista rivendica gli stessi diritti dei cattolicisti, allora subito gli rispondono “no, l’ateismo NON è una religione, quindi non vi è dovuto quel che è dovuto a noi”…
Si decidano… 🙄
Bisognerbbe unicamente pensare al fatto che non si gettano cose dalla finestra perchè semplicemente potrebbero far male a qualcuno di passaggio. Questo è importante e non che è stato buttato un crocifisso!
—vico—
per evitare problemi consiglierei l’inserimento di un paracadute.
——-
—pling—
In ospedale è ancora più facile, ci sono gli appositi contenitori per materiali nocivi.
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🙂 🙂
Complimenti anche al giudice Luigi Tosti per la sua battaglia, siamo onorati di averla qui!
Proviamo a mettere un corano in bella vista in ogni stanza degli ospedali e vediamo come reagiscono gli ospiti…
@ Luigi
Mi scusi se esco fuori dal coro a me la sua lettera sembra proprio controproduttiva. Probabilmente la chiesa cattolica le ha fatto veramente del male e non fatico a crederla, ma fatico un po’ a capire come si faccia a prendersela in questa maniera tanto da rovinarsi la vita per un crocifisso in un aula di tribunale. In Spagna nelle aule di tribunale io ho visto dei crocifissi, questo non le ha impedito di essere uno stato che garantisce parità di diritti a tutti i cittadini (vedi matrimonio gay), mentre la Francia dove non ci sono i crocifissi nelle aule di tribunale è uno stato che discrimina e le discriminazioni di cui si parla non sono esteriche come in questo caso. Poi venendo all’episodio citato dal Resto del Carlino, a me sembra più che altro ridicolo che vengano pubblicate simili notizie, senza nomi, adesso pure io vado a raccontare che un prete ma tagliato la strada e esigo che la notizia venga pubblicata, ma non credo proprio che i musulmani (sempre che la notizia sia vera) si comportino in questo modo per esasperazione a causa delle discriminazioni che subiscono dalla chiesa cattolica, non credo che Adel Smith sia un simpatico compagno di battaglie per la laicità dello stato. E comunque si tratta di episodi rari, i musulmani si battono di più per portare il velo che per togliere la croce. Non so, mi dispiace, io penso che la sua battaglia sia giusta, ma estrema, finché si tratta di non votare sono d’accordo ma quando si fornisce un servizio pubblico è un po’ più complicato scioperare per la presenza di un crocifisso.
Cordiali saluti.
buttare un crocifisso dimenticato in se non è sacrilegio, in quel crocifisso non c’era Cristo… farlo per protesta contro un credo penso invece che sia un gesto razzista e inqualificabile.
perchè allora non deturpare un raffaello un michelangelo…
VI PIACEREBBE AVERLO IN CASA VOSTRA???
caterina scrive:
17 Novembre 2007 alle 19:44
buttare un crocifisso dimenticato in se non è sacrilegio, in quel crocifisso non c’era Cristo… farlo per protesta contro un credo penso invece che sia un gesto razzista e inqualificabile.
perchè allora non deturpare un raffaello un michelangelo…
VI PIACEREBBE AVERLO IN CASA VOSTRA???
COSDA CENTRA L’ARTE CON UN SIMBOLO CHE RAPPRESENTA X ANTONOMASIA ;
LA TORTURA E LA MORTE?????????TRA L’ALTRO CI SONO BAMBINI CHE QUANDO0 LO VEDONO SI SPAVENTANO . IL VERO PROBLEMA E’ :NEI LUOGHI PUBBLICI SICCOME SIAMO UNO STATO LAICO ; NON APPICCICARCELI PROPRIO QUESTI ARNESI DELLA SUPERTIZIONE….
POI ME LO PUBBLICHI E’ NON MI PARE CI SIANO CENSURABILITA’ ??????
appunto, ma perché defenestrarlo? Non c’era un cestino della spazzatura nella camera? Mi vedo l’altra madre che sta per partorire e ha il tempo per denunciare la defenestrazione del crocifisso
e comunque io sto leggendo “Sante Ragioni”, un libro uscito la settimana scorsa, diverse sentenze dei vari TAR hanno giustificato il mantenimento del crocifisso come simbolo laico (!)
La notizia, se vera, non è sinceramente un esempio di comportamento basato sul reciproco rispetto.