Studio medico USA, conferma : La Chemio distrugge il cervello

Non ci stupisce quella che ci arriva da uno studio dell’Università della California a Los Angeles e pubblicati sull’ultimo numero della rivista “Breast Cancer Research and Treatment” che mostra qualcosa che già sapevamo e cioè che la chemioterapia è dannosa e che esistono tecniche non dannose come la Ipertermia per le parti Molli, (fegato, pancreas, intestino, seno, con nessun effetto collaterali negativo come cadute di capelli e dimagrimenti, e niente bisturi, ne avvelenamenti da farmaci) e la Radioterapia Stereotassica per le partì dure (cervello, polmone altre parti ) inventata nei Laboratori del “Dipartimento di Fisica Nucleare” di Stoccolma diretto dal dott. Lax in Svezia…Ma si sa le alcune industrie farmaceutiche , di fronte ai soldi e anche taluni , non tutti, medici , di fronte al dio denaro, non guardano ai progressi della scienza ma storicamente, restano ancorati ai farmaci di trenta anni fa. La chemioterapia , afferma questo Studio, ma non ci stupisce, induce modificazioni nel metabolismo cerebrale e nel flusso ematico, e questi effetti il paziente può risentirli anche a dieci anni di distanza. Questi risultati aiutano a spiegare i disturbi lamentati dai pazienti sottoposti a chemioterapia.

Le persone faticano a mettere a fuoco e a ricordare le cose in un modo che non gli accadeva prima della chemioterapia; lo spiega il Dott. Silverman, direttore dello studio benemerito effettuato da Lui.

Silverman e colleghi hanno usato la PET per scandire il cervello di pazienti che erano state sottoposte a intervento chirurgico per la rimozione di un cancro al seno da cinque a dieci anni prima. Una parte di esse era stata sottoposta a chemioterapia per ridurre il rischio di recidive.

Confrontando le immagini PET ottenute da questo gruppo, da un gruppo di pazienti non sottoposte a chemioterapia e da un ulteriore gruppo di controllo di soggetti sani, si è riscontrato come nelle pazienti trattate si potesse riscontrare una forte diminuzione del metabolismo cerebrale …

A questa riduzione del metabolismo corrispondeva un peggioramento nei test sulle capacità mnemoniche.

Insomma la scoperta della acqua calda, che in Svezia era già stata appurata dal ” karolinska Hospital Center ” e in USA da diversi Ospedali Americani e Canadesi, come la “New York University of State Island”.

La cosa migliore da fare e togliere di mezzo ufficialmente la superata e medioevale chemioterapia , in favore della moderna “Ipertermia” e aggiornare la ” radioterapia standard “Molto Imprecisa, (COLPISCE SIA LE CELLULE SANE CHE QUELLE CANCEROGENE UCCIDENDO ANCHE QUELLE SANE…) con quella Stereotassica , Ultra precisa, grazie all’uso di Computer e di un “Acceleratore Lineare 3D”.

Provare a chiedere cosa ne pensa l’O.M.S. (organizzazione Mondiale della Sanità) fermiamo la che mio e i “Chemioterapisti ad oltranza” che pesano al guadagno e non tengono conto dei progressi della scienza.

Duilio Pacifico  www.medicina.it

Articolo pervenuto a ultimissime.

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33 commenti

Bruna Tadolini

Mi annoiano sempre questi esperti del giorno dopo!

Fortunatamente la scienza avanza e le terapie migliorano ma usare le conoscenze/il senno di poi per lasciare intendere al pubblico che quelli che l’hanno curato anni prima erano degli incompetenti se non anche degli approfittatori ……… fa male alla scienza!!!!

maxalber

Già.
Senza contare quale messaggio passa a chi potrebbe avere bisogno della chemio.
Oggi si guarisce sempre di più dai tumori.
E lanciare messaggi terroristici (in quanto incompleti e parziali) non fa bene.
Ben venga la ricerca di rimedi meno dannosi della chemio.
Ma intanto questo abbiamo…

maxalber

Aggiungo che non mi è chiaro il rapporto di questa notizia col sito…

Emi

Notizia scientificamente fuorviante!

Concordo, inoltre, con Bruna Tadolini, e aggiungerei che la parola “esperti” anche se “del giorno dopo” è un complimento.

claudio r.

Andrebbero bandite le trasmissioni e gli articoli di pseudomedicina, scritti da maniscalchi,
dalle televisioni e dai giornali.

Flavio

Ma chi ha messo le maiuscole di questa lettera?
A parte ciò, non vedo alcuna attinenza e autorevolezza.

Antonio

@ maxalber

Uno dei tanti scopi dell’UAAR è la diffusione della Scienza nonchè della cultura e della libertà scientifica.
Per cui la notizia ci sta dentro a pieno diritto.

Leggiti lo statuto dell’UAAR

Ciao
Antonio

Ernesto

Il tono di questo articolo non è molto scientifico. Che pubblichino i risultati di uno o più esperimenti seri e poi si vedrà…

ateafelix

Ma come vi permettete tutti voi di condannare “a priori” questa notizia? Che ne sapete tutti voi cosa significa fare, anzi, subire la chemio?
Quello che stupisce non è la notizia in sè, ma la supponenza dei giudizi che sembrano emessi o da coloro che, in buona fede ma assolutamente disinformati, credono ancora nelle fiabe e, quindi, all’efficacia della chemio, o da coloro che, informati ma per questo in perfetta mala fede, lucrano con la chemio.
Tenderei a dare la preminenza a questi ultimi poichè, guarda caso, i pareri sin qui espressi sono tutti “contro”…

Strano, per un sito che è rinomatamente a favore del libero pensiero e, soprattutto, del libero scambio di idee….

Io, la chemio, la conosco bene: me l’hanno imposta per ben due volte (sei cicli nel 2005 e ben dieci cicli nel 2006/2007) e sapete con quale risultato? Quello di devastarmi il corpo e la psiche senza però alcuna reale, concreta prospettiva di sanare definitivamente il mio male.

Avendo tuttavia a cuore il mio bene, ho capito che la mia guarigione passava innazittutto attraverso il distacco da quell’ambiente medico/ospedaliero malsano dove la prevalenza è data alla cura e al farmaco _ in nome di incofessabili interessi _ piuttosto che al paziente, considerato come un latore di quegli interessi e mai come una persona, per di più pensante.

L’oncologo guarda al malato come il pappone alla sua mignotta: non come ad una donna/persona ma piuttosto come mezzo di profitti (es. regalìe o partecipazioni a convegni da parte delle case farmaceutiche).
Se è in buona fede (qualcuno in effetti lo è), guarda al malato come ad un corpo/cavia su cui applicare famigerati protocolli con l’obiettivo di incrementare i numeri/cavia di quel protocollo o di ampliarlo mediante la sperimentazione di nuovi farmaci (sulla pelle dei malati: mi è capitato personalmente).

Ho lasciato perciò la “retta via” e sapete come sta andando? Che invece di essere “andata” come mi avevano diagnosticato le “loro” statistiche, dopo un anno sto ancora qua, sì acciacata per tutta la chemio che mi hanno fatto, ma viva e vitale grazie anche al supporto di cure alternative.

Sin quando il cancro si continuerà a curarlo con la chemio non ci sarà possibilità di guarigione: come può guarire una cura che distrugge, sino ad annientarlo, l’organismo?

Non vi chiedo di credere alla favole, ma solo di leggere gli effetti collaterali di un qualunque farmaco, anche di un semplice antinfiammatorio: l’elenco lascia spesso senza parole.

E allora come si fa a dire che la chemio, con tutti i suoi effetti collaterali (che nessun medico vi confesserà mai…), non devasta l’organismo?

A nessuno viene in mente come mai, mentre tutte le tecnologie si evolvono in maniera esponenziale (da internet alla mappatura del DNA ecc…), l’oncologia sia invece ancora ferma alla chemio, ossia alla stessa cura introdotta nel settore a metà degli anni ’40?
A nessuno viene in mente che dietro il (succosissimo) bussiness dei farmaci chemio, ci siano interessi tanti e tali da impedire lo sviluppo di tecniche e di terapie alternative?

Vi ricordate quando Grillo agli inizi degli anni ’90 svelò l’esistenza dell’auto che emmetteva vapore acqueo?
Ciononostante continuiamo a usare il petrolio e le ns auto continuano ad emmettere anidride carbonica…

Statistiche scientifiche, ben poco note (ovviamente), asseriscono che la chemio guarisce solo nel 2% dei casi: in tutti gli altri contribuisce all’epilogo rovinoso della malattia a causa dei gravissimi danni che provoca al sistema immunitario, senza contare l’abbattimento psicologico che induce nel malato per le devastanti limitazioni che impone alla qualità della sua vita, e per la totale mancanza di garanzie che essa offre in termini di guarigione.

Un farmaco che avesse le stesse caratteristiche sarebbe tolto dal mercato immediatamente, invece….

Chi ama la vita non può accettare la chemio.
Collaboriamo tutti insieme alla sua messa al bando: le cure alternative ci sono, eccome, e per di più sono più umane e sicuramente più efficaci.

Flavio

@ Antonio

Ok ma ci vuole un po’ di misura: innanzitutto le Ultimissime non sono la summa della conoscenza, e non si dovrebbero diffondere lettere che non hanno alcuna autorevolezza. Basta guardare l’ortografia per non darle la minima fiducia, senza parlare del sito.
A quando un post sul Sodium Laureth Sulfate o sulle scie chimiche? (Mi chiedo quanti arriveranno su questa pagina ricercando queste parole)

Luca F.

Allora pubblicate anche gli articoli del Dott. Vanoli e della sua urinoterapia, o della guarigione dei tumori con il bicarbonato di sodio.

Trovo che la pubblicazione di questo articolo sia inopportuna, come già spiegato da altri commentatori, e che non aiuti chi vive davvero il problema dei tumori.
Vorrei vedere gli studi sulla terapia proposta in alternativa alla chemio, o meglio, vorrei che fossero sottoposti a commissioni mediche preparate. Immagino che la consistenza di tali studi, se esistenti, sia impalpabile. Immagino poi i discorsi dietrologici relativi a lobby e poteri oscuri che vogliono fermare lo sviluppo di questa nuova medicina senza controindicazioni e così efficace.

Mah.

Bruna Tadolini

Cara Ateafelix

il principio su cui si basa la medicina è che gli strumenti medici, chirurgici, farmacologici con cui si cerca di guarire un paziente sono dannosi …… ma molto meno della patologia in atto.
Capisco che quelle donne a cui è stato asportato un seno possano ritenere questa operazione “devastante” come possano ritenere “devastante” la chemio o la radio quelli che l’hanno subita. Ma quale sarebbe stato il destino di queste persone se non si fossero sottoposte all’intervento medico chirurgico?
Certo c’è qualcuno che guarisce anche senza la medicina ma questi si autoritengono “miracolati” e comunque, come provano le statistiche di Lourdes, sono una risibile (parola inopportuna!) minoranza.

La scienza ha fatto il miracolo e da essa ci si aspetta, proprio per questo, tantissimo. Tutti si scandalizzano per la “mala sanità” infatti, ma non per il “malo miracolo”.

Il suo atteggiamento, che posso capire ma non condivido, è quello di chi pensa che le vaccinazioni uccideranno l’umanità perchè una piccola percentuale può avere gravi effetti collaterali, che gli antibiotici uccideranno l’umanità (quella rimasta) perchè possono avere gravi effetti collaterali, che i materiali usati dai dentisti uccideranno l’umanità perchè tossici ……….. Di certo, prima di questa tanto vituperata scienza si moriva molto, molto di più perchè si guariva molto, molto di meno.

In quanto poi al giudizio che da della classe medica, non certo esente da difetti come del resto ogni altra classe professionale, …………. lei è d’accordo, vero, che la chemio può avere effetti sul cervello?

Aldo Grano

Scusatemi se parlo come farmacista. Il fatto di essere cattolico c’ entra poco coi tumori e con la chemio. Ho purtroppo esperienza diretta anche in famiglia e fra tanti amici. L’ articolo è schierato, quindi non scientifico. Il lavoro scientifico che riassume non ho potuto leggerlo per esteso, ma perchè possa essere una accusa scientificamente valida contra tutta la chemioterapia, dovrebbe monitorizzare migliaia di pazienti, in tutto il mondo, con una grossa varietà di tumori e di chemioterapici impiegati. Il lavoro del Dr. Silverman è solo un punto contro la chemioterapia per pazienti trattate per tumori al seno, da quello che si capisce. Ipertermia e radioterapia coi moderni strumenti mirati (cyber knife e gamma knife) hanno dato buoni risultati, ma la casistica è ancora troppo limitata. Quanto all’ ottimismo di molti intervenuti, è vero che la terapia ha fatto grandi progressi negli ultimi 20 anni (anche i moderni farmaci citotossici sono meno devastanti di quelli degli anni 70) ma PURTROPPO ANCHE I TUMORI HANNO FATTO GRANDI PROGRESSI: SOLO IN iTALIA SI AMMALANO OLTRE 250.000 PERSONE L’ ANNO E OGNI 6 ANNI NE MUOIONO UN MILIONE. ENTRAMBI QUESTI NUMERI AUMENTANO DA QUANDO SONO MONITORIZZATI CON UN MINIMO DI SERIETA’, OVVERO DALLA FINE DEGLI ANNI 80. ATTUALMENTE SONO IN CURA 2 MILIONI DI PAZIENTI ONCOLOGICI IN ITALIA, TRA CUI 7.000 MEDICI. I DATI SONO RIPORTATI SULL’ ULTIMO NUMERRO DE IL FARMACISTA, RIVISTA DEL MIO ORDINE PROFESSIONALE.

Ernesto

Il problema è che le cellule cancerose sono cellule, simili a tutte le altre cellule del corpo (quelle normali) per cui è difficile trovare una molecola o in generale una strategia di cura che distrugga esclusivamente le cellule tumorali e lasci completamente indenni le cellule normali.
Ateafelix, il tuo atteggiamento mi sembra molto rischioso, forse anche una forma di superstizione. L’oncologia ha fatto grandissimi progressi negli ultimi 20 anni, anche se magari i medici trascurano il “lato umano” (è vero). Per il resto sono d’accordo con Bruna Tadolini.

Mauro Ghislandi

Se veramente la chemio è preferita dai medici rispetto ad altri trattamenti per motivi di interesse, sarebbe interessante sapere se i medici la utilizzano su se stessi o sui propri familiari quando si ammalano di tumore.
Quanto all’articolo citato, sono molto perplesso per una serie di motivi:
1) Sul sito segnalato non sono riuscito a trovare l’articolo.
2) Da una ricerca su Google, l’autore non risulta essere un esperto della materia. Anzi…
3) L’articolo citato è un “redazionale” a sua volta basato su un paper pubblicato su una rivista scientifica. Chi garantisce che l’intepretazione dell’autore sia corretta?

ciceracchio 2la vendetta

INSOMMA COME LA RELIGIONE …….COME I SERMONI LE ENCICLICHE DETTATE DAL PASTORE TEDESCO AIUTANO A DISTRUGGERE I NEURONI DI CHI LE CREDE…..

Bruna Tadolini

…. ma quella distruzione di neuroni favorirebbe una ipotetica vita ultraterrena, mentre questa ipotetica distruzione favorisce una reale vita terrena

Si può scegliere: il rifiuto delle cure esiste ancora!

Bruna Tadolini

Questo è il sunto di un recente simposio internazionale sull’argomento, sunto pubblicato su una importante rivista di oncologia il 31 ottobre di quest’anno (come si può vedere).

Ann Oncol. 2007 Oct 31; [Epub ahead of print]

Cancer and cancer-therapy related cognitive dysfunction: an international
perspective from the Venice cognitive workshop.

Vardy J, Wefel JS, Ahles T, Tannock IF, Schagen SB.

Sydney Cancer Centre, Concord Repatriation General Hospital, Cancer Institute,
New South Wales, Australia.

A subset of survivors has cognitive impairment after cancer treatment. This is
generally subtle, but may be sustained. In October 2006, the second international cognitive workshop was held in Venice. The workshop included neuropsychologists, clinical and experimental psychologists, medical oncologists, imaging experts,and patient advocates. The main developments since the first Cognitive Workshop in 2003 have been the following. (i) studies evaluating cognitive function in patients receiving chemotherapy for cancers other than breast cancer, and in patients receiving hormonal therapy for cancer. (ii) The publication of longitudinal prospective studies which have shown that some patients already exhibit cognitive impairment on neuropsychological testing before receiving chemotherapy, and some patients have deterioration in cognitive functioning from pre- to postchemotherapy. (iii) Studies of the underlying mechanisms of cognitive impairment both in patients and in animal models. (iv) Use of structural and functional imaging techniques to study changes in brain morphology and activation patterns associated with chemotherapy. (v) At present cognitive research in cancer is limited by methodological challenges and the lack of standardization in neuropsychological studies. The current workshop addressed many of these issues and established an international task force to provide guidelines for future research and information on how best to manage these symptoms.

Insomma: prima, dopo, durante …….

AMX

Scusate, per quale motivo l’articolo vi spaventa così tanto?
Una comunità di RAZIONALISTI non dovrebbe aver problemi ad APPROFONDIRE l’argomento in maniera più dettagliata, per poi trarre le proprie personali conclusioni…

alice

a tutti voi consiglio di leggere il libro “euro schiavi” poi ne riparleremo!!!forse capirete in che mani siamo!!!!!

Bruna Tadolini

Caro/a AMX

l’articolo non spaventa, spaventano le conseguenza che tale articolo può avere. Il semplice fatto che proprio a questo articolo, fra tanti SERI articoli ad argomento scientifico che sono recensiti, sia stato dato spazio e con quel titolo la dice lunga sul pericolo del sensazionalismo. Ricordate le recenti conseguenze dall’aviaria e delle lontane conseguenze dell’acido erucico?! Panico ingiustificato poichè la gente pensa ……… se c’è il fumo c’è l’arrosto!!!!!!!!!!!! E poi chi si prende la responsabilità delle conseguenze? e finchè sono conseguenze economiche, pazienza, ma quando sono conseguenze che gravemente mettono a rischio il diritto alla salute della gente….

Sottoscrivo la parte relativa all’approfondimento (anche se questo andrebbe soprattutto richiesto all’autore dell’articolo!) ed infatti la mia buona ricerca bibliografica l’ho fatta (leggi sopra). Traduco riassumendo il risultato: certo anche la chemio può avere affetti collaterali (perchè poi dovrebbe essere l’unica pratica farmacologica a non averne) ma non se ne sa abbastanza perchè ancora mancano addirittura le linee guida su cui indagare; si sta organizzando un gruppo internazionale di ricerca per studiarlo.
Inoltre. Non ho sentito Veronesi (che certo non è l’ultimo arrivato) sottoscrivere il contenuto dell’articolo.

Rigirando una delle tesi dell’articolo, si potrebbe anche pensare che siano quelli che spingono tanto le nuove terapie ad essere più interessati al “dio denaro” che alla salute dei pazienti …..

Bruna Tadolini

X alice

io non so quanti anni hai ma così, ad occhio, direi pochi! Noi che di anni ne abbiamo abbastanza lo sappiamo benissimo in che mani siamo: in quelle di tanti che pensano che le colpe siano sempre degli altri!!!!
Hai mai marinato la scuola, hai sempre studiato ogni giorno tutto …. hai mai usato un programma pirata, sei mai andata in macchina senza la cintura di sicurezza…… sei mai salita su un autobus senza pagare il biglietto …. e così andando …… in poche parole hai sempre fatto quello che la SOCIETA’ richiede a te in quanto suo membro?

Rispondi e così capirò in che mani sono!!

Ernesto

Non c’è bisogno di approfondire per capire che questo articolo è scritto in modo cialtronesco. La scienza non si fa in questo modo: non colle accuse e le dietrologie, non con l’appello alla favolosa autorità dei mirabolanti Laboratori del “Dipartimento di Fisica Nucleare”, né nutrendo i sentimenti irrazionali di gente che si trova in condizioni umane difficilissime come i malati di cancro, sempre pronti a credere al più improbabile miracolo occultato dai medici gretti e cattivi.
E’ lo stesso principio psicologico per cui i malati di AIDS credono che siano le medicine a farli star male e i malati d’artrite credono che bastino gli antibiotici a guarirli.

Ernesto

L’articolo che mi linki è molto interessante ma non vedo proprio il nesso: si sa da un bel po’ di tempo che le cellule tumorali mutano molto più in fretta e vanno incontro a processi “evolutivi” che le portano a resistere ai farmaci. (lo stesso vale anche per l’HIV)
E allora? Non tutti i cancri devono essere curati con la chemioterapia, né con la stessa molecola o insieme di molecole.
La scienza “accademica” è rigida nel solo senso che pretende molte prove, prima di dare per scontata una verità, e quindi semmai è molto più “dubbiosa” della scienza non-accademica.
Non commento sul termine “scientismo”.

Flavio

Si stanno delineando le critiche al mito della scienza (o medicina) monolitica che fa chi di scienza (o medicina) non sa nulla: interessi delle multinazionali, complotti, scienziati senza scrupoli ecc. Sì, ci stanno fregando, torniamo a quando si moriva di influenza!
Curatevi pure il cancro con acqua allungata con acqua: io preferisco ciò che è studiato e sperimentato.

maxalber

Antonio scrive:
Uno dei tanti scopi dell’UAAR è la diffusione della Scienza nonchè della cultura e della libertà scientifica. Per cui la notizia ci sta dentro a pieno diritto.
Leggiti lo statuto dell’UAAR
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@ Antonio:
Vorresti cortesemente citarmi il passo dello statuto a cui stai facendo riferimento?
Perchè io, che sono notoriamente un po’ duro, non l’ho saputo trovare.
Neppure nelle Tesi.
Qual è l’articolo che dovrei leggermi?

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