Sulla Repubblica di oggi [ieri 19.11 n.d.r.] c’è un interessante articolo in cui si descrive il netto calo delle partecipazione degli studenti italiani all’ora di religione. Secondo un’indagine Cei un ragazzo su quattro non frequenta l’ora di religione (oltre 300000). Ovviamente i cari monsignori sono molto preoccupati per questi dati (che dovrebbero far riflettere molto sulle continue assunzioni di insegnanti di religione…). Ma si sa benissimo che loro al posto di riflettere continuano a demonizzare regolarmente e categoricamente. A questo proposito credo che le parole di Giannino non abbiano bisogno di ulteriori commenti:”hai preferito con la tua scelta la libera uscita dalla scuola che ti consente una “vacanza” durante quest’ora in cui puoi andare al bar, al parco della scuola e a fumare una sigaretta. Cioè mentre i tuoi compagni sono in classe col docente di religione a svolgere una lezione culturale sulla bibbia tu hai scelto il disimpegno scolastico che io considero altamente diseducativo”. Ma è troppo difficile pensare che il fatto che un solo modo di pensare come può essere la religione cristiana non possa essere valido per tutti e che ci siano altri modi di vedere le cose che non perchè diversi dall’ottica cattolica non sono da considerarsi come nulla? E poi se non sbaglio Giovanni Paolo II aveva detto di come la scelta educativa deve essere libera (anche se la parola libertà in bocca a un alto uomo di chiesa s’intende solo libertà per i cattolici…). Ora è ovvio che questo conduce a aun dispendio delle risorse elevatissimo per le scuole, quindi concludo con le parole del leader deffa Flc Cgil Enrico Panini: “Se tutti gli istituti di secondo grado riuscissero a organizzarsi in modo da accorpare le classi svoutate dagi alunni che “non si avvalgono”, eviteremmo un fenomeno di sovraddimensionamento delle nomine dei professori di religione pari a 1200 unità con un risparmio di 37 milioni di euro all’anno”. Ma poi, mi chiedo, in una società che porta popoli diversi a convivere tra di loro, non è forse meglio studiare seriamente educazione civica oppure studiare le religioni in modo da conoscere anche le visioni altrui, anzichè focalizzarsi su una sola religione?
Ora di religione: preoccupazione dei vescovi
41 commenti
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Ma come?
Quando vogliamo togliere i crocifissi dalle scuole ci rispondono che il 98% degli italiani è cattolico, e adesso si preoccupano che il 25% dei ragazzi non frequenta l’ora di religione?
E quando un vescovo fa una visita pastorale in barba alle leggi, anche chi non fa l’ora di religione subisce un atto di culto a scuola.
Se si organizzasse “in modo da accorpare le classi svuotate degli alunni che non si avvalgono”, introdurremmo una divisione fra le due categorie, e sinceramente già ce ne sono abbastanza, non vorrei trovarmi a sentire ragazzi che dicono “io sono nella sezione cattolica, e tu?”.
ad Andrea Ortale
Ho scritto che condivido quello che dice il leader della cgil per questo motivo:
il fatto che non si può non tener conto di tutti quei ragazzi che non si avvalgono e così si propongono attività anche per loro. Ovvio il meglio sarebbe, come ho scritto alla fine, sostituire l’ora di religione o con storia delle religioni o con un insegnamento serio dell’educazione civica. Ma data la sua presunta impossibilità (ti lascio immaginare il putiferio che scatenerebbe in parlamento una cosa simile) allora credo che la proposta sia il male minore, sebbene come dici giustamente tu questo favorirebbe ulteriori “ghettizzazioni”
Che bei ricordi al liceo quando dormivo un ora in più ed entravo alle nove, oppure uscivo a mezzogiorno. Il nostro preside ci ha sempre messo le ore di religione tattiche. Dunque l’ora di religione è scesa al 75% ? Ma non era al 90% sino a qualche anno fa?
@ andrea e davide
Non capisco il problema si accorpora semplicemente l’ora di religione. Ad esempio due terze liceo si uniscono insieme per religione. Del resto quando ero al liceo io per la terza lingua straniera ci accorporavano, alcuni partivano a fare tedesco altri spagnolo ecc.
Ovviamente ghettizzare solo i cattolici non sono d’accordo.
preti pedofili tra gli esquimesi: pagati 50 milioni di dollari alle vittime degli abusi: di questo dovrebbero preoccuparsi quelli d’oltretevere e non invece di censurare stampa e menti….
sul solito PapaRatzingerBlog contestano i dati di La Repubblica, con delle motivazioni degne della materia grigia di un criceto, del tipo:
“come mai sottolineano i dati delle superiori e non quelli delle elementari, dove quasi tutti i bimbi frequentano l’ora di religione?”
Evidentemente non ci arrivano da soli… è più difficile trovare degli atei, razionalisti, umanisti, anticlericali tra chi crede ancora a Babbo Natale.
appunto cioè alle elementari si crede ancora alle favole!!!!!!!!!
Io sono passato per la scuola superiore proprio negli anni in cui entrò in vigore il decreto con il quale chi non si avvaleva poteva uscire.
Io ero, i primi anni, l’unico a non avvalersi (qui siamo al sud, mica come nelle scuole del nord dove anche più di metà degli studenti disertano); i primissimi anni ero l’unico in tutto l’istituto (di 1500 studenti). Avrei scelto l’ora alternativa (in quarta facevo educazione civica con un supplente), ma le soluzioni non esistevano in pratica e quindi di solito uscivo dall’istituto, pur essendo minorenne.
In quinta non fui più solo, in classe mia altri 4 o 5 scelsero di non avvalersi… tutti maggiorenni. Tutti fuori a farsi la pizzetta.
Giannino si dimostra ancora una volta un diffamatore di professione che qualcuno dovrebbe decidersi una buona volta a querelare. E’ diffamatorio accusare di disimpegno chi sceglie di avvalersi della possibilità di uscire rispetto a chi rimane in classe a svolgere “una lezione culturale sulla bibbia” sul cui effettivo svolgimento non esiste alcun controllo e verifica.
La scelta di uscire è più che altro la scelta di “liberarsi” da un insegnamento del quale alla stragrande maggioranza degli studenti delle notre scuole è preclusa, a priori, ogni sbocco professionale. Probabilmente sono sempre più gli studenti informati su come si sono svolti i concorsi per i docenti di religione, e più saranno, più diminuirà il numero di coloro che scelgono di avvalersi.
“Secondo un’indagine Cei un ragazzo su quattro non frequenta l’ora di religione”
… gli altri tre restano in classe a dormire perché non sanno dove c..zo andare!!!
infatti, giannino dovrebbe essere meno sprezzante e chiedersi perché il 25% non si avvale. poi dovremmo parlare delle pressioni per non avere l’ora di religione come prima o ultima ora (sapete, in quel caso potrebbero essere di più quelli che non si avvalgono), e perché non ci sono le ore alternative. Per il resto, meglio la soluzione di lik (accorpamento classi nell’ora di religione) di quella di panini
Non si possono accorpare le classi. Per legge. La CEI l’ha chiesto esplicitamente quendo è stata firmata l’intesa e, chissà come mai, i nostri politici hanno subito detto sì…
La libertà di una persona non è più tale quando confligge con quella di un’altra.
Tutto il procedimento posto in essere per l’insegnamento (!) della religione cattolica è contrario a questo sacro (questo sì sacro) principio e tutto quanto ne discende è (anche dal punto di vista organizzativo) per definizione, insanabile, oltre che immorale. Tutto il resto sono chiacchiere. Se mio figlio esce durante l’ora di religiione va esattamente dove gli pare e nessuno, men che mai un più o meno alto prelato, ha il diritto di esprimere giudizi, oltretutto offensivi. Gli consiglierei di confessare ad un suo collega quello che, probabilmente è peccato. confidando nell’assoluzione!!!!
Catechismo ed “insegnamento” (?!?) delle religioni vanno fatte nelle sacrestie,sinagoghe,sale del regno,templi,pagode,moschee delle rispettive cosche di appartenenza, tassandosi per il servizio.
La SCUOLA deve essere dispensatrice di cultura, non il luogo di raccontare favole e baggianate da personale “laureato” in Scuole Serafiche ed Istituti Pontifici di Scienze Religiose.
I vescovi scelgano codesti “laureati”per istruire i catechisti, i diaconi, le educande, i seminaristi!
La Scuola Pubblica ormai MULTIETNICA pretende INSEGNANTI VERI provenienti da Università Statali ed immessi in ruolo dopo regolari concorsi. Se scelti dai vescovi non possono essere obiettivi, la maggioranza degli italiani NON LI GRADISCE!
La scuola multietnica non c’entra niente perché i latinos sono ancora più cattolici di noi. Volevi forse dire multireligiosa. Comunque è uno scandalo che non si possano fare ragruppamenti per l’ora di religione quando vengono fatti per materie molto più importanti come lingua straniera.
Segnalo che oggi è l’anniversario della firma della Convenzione ONU dei diritti del fanciullo, non firmata al Vaticano.
Una Convenzione che proibisce il reclutamento e l’indottrinamento dei minori.
In italia ci sono ben 2.743 pedoseminaristi iscritti nei seminari minori, reclutati al fine di farli diventare preti. Bambini e ragazzi dai 6 ai 18 anni.
Nel mondo questi disgraziati sono 101.000. Uno scandalo di dimensioni mondiali, causa di non pochi problemi (es. violenze pedofili sui bambini e futuri preti pedofili).
Il tutto nella più completa indifferenza delle istituzioni e delle stesse associazioni laiche e anticlericali.
Un thread aperto qualche tempo fa nel forum: http://www.uaar.it/forum/viewtopic.php?t=14
lik,
va bene che in testa hai una confusione storico-etnico-religiosa non da poco,
ma ti prego, almeno non mutuare gli errori in auge fra i tuoi amici teocon yankee,
dare del ‘latino’ a un cholo sudamericano (con tutto il rispetto per i cholos sudamericani, eredi dei maya e degli incas) è un assurdo pari, non so, a dare dell’arabo a un turco.
Kull.
e’ cosi che deve andare ; sempre meno studenti si sottopongono alla tortura
cattolica , sono oramai stufi di farsi raccontare balle ,insomma per ascoltare le favole ;
bastano e avanzano i nonni;;;;;;;;;
Da tempo i vescovi monitorano l’ora di religione. Tempo fa hanno elevato proteste (anche con ricorso al TAR) per intimorire i presidi che mettevano l’ora di religione alla prima o ultima ora (in questo caso i ragazzi possono uscire da scuola). Nonostante questo le frequenze non sono aumentate. Poi dicono che non si tratta di indottrinamento. Invece è qualcosa di più. Alle elementari fanno colorare ai bambini scene evangeliche, gesù predicanti, madonne piangenti sotto croci penzolanti. E così per ore e ore. Chi ne sa qualcosa dice che ciò equivale ad una ipnosi.
Cari vescovi,
sono preoccupata per i ragazzini che reclutate nei seminari minori.
Questo viola qualsiasi diritto dell’infanzia.
Ma chi sta parlando dimostra di non sapere nulla dell’argomento in questione.
L’ora di religione è già un ora di cultura religiosa. Da almeno 15 anni gli insegnanti di religione trattano nel loro programma tutte le religioni. Voi dove eravate?
Si parte dalla ricerca di senso per passare ad analizzare le varie risposte: religioni primitive, totemismo, animismo, feticismo… religioni dell’antichità… ebraismo e storia del popolo d’israele. Il cristiamenesimo, fondatore, messaggio, comunicazione, prime comunità cristiane, persecuzioni, padri della chiesa, crociate, concili, scismi, le analogie e differenze delle confessioni cristiane, le missioni, l’impegno sociale della chiesa, il concilio vaticano II, il nuovo millenio e l’ecumenismo. Induismo, buddhismo, taoismo, shintoismo, confucianesimo, ebraismo, islamismo, le nuove fedi e le sette.
A volte senti dire da chi frenquenta l’ora di religione che si parla più degli altri che della tua cultura.
In Italia gli insegnanti di religione sono laureati in Scienze Religiose e se qualcuno si affacciasse a questa facoltà si renderebbe conto di quanti esami e di quanto alte siano le richieste. I futuri docenti sostengono anche esami di pedagogia, didattica e psicologia dell’età evolutiva ed adolescenziale. Sono al momento tra i pochi se non gli unici esperti in materia religiosa a 360° e non si permettono di fare catechesi o di convincere alcuno a scegliere una religione in particolare ma avendo a cuore il futuro cittadino del mondo mettono del loro meglio per preparare alla vita. Aiutando i ragazzi ad andare oltre al titolo religioso per superare in futuro demagogie come quelle che ora qui si stanno mettendo in atto.
Quante volte a scuola abbiamo avuto insegnanti di matematica, italiano, storia, ed. tecnica, ed. artistica, ed. musicale impreparati. L’impegno che ci mettono i docenti di religione è da rispettare perché lo fanno con tutti che gli remano contro, che si rempiono la bocca senza sapere di cosa trattano, per sentito dire, senza fogliare neanche un testo scolastico o chi ha parlato prima di me si sarebbe reso conto di cosa diceva e forse sarebbe stato zitto.
Un mio docente diceva: “Meglio stare zitti e dare l’impressione di essere stupidi anziché aprire la bocca e confermarlo”
Invitate gli insegnanti alle trasmissioni a spiegare cosa dicono, come lo dicono e vedrete che chiederete loro di tenere programmi sulle religioni e la loro storia… magari scoprirete che sanno fare anche “zelig” non si può dire di docenti di altre discipline che da 40 anni a questa parte insegnano sempre nello stesso modo, con lo stesso tono, senza voler cambiare per nulla al mondo e non venendo in contro a chi è in difficoltà neanche se riconosciuto. Vedrete che sono i docenti di religione, con una sola ora alla settimana, a seguire i corsi sulla dislessia per non far sentire in difficoltà gli allievi nei loro 50 minuti.
Accorpare le classi. Si può fare. I docenti ne sono all’altezza. Ma quale confusione nella scuola quando le cattedre compaiono e scompaiono. Quante famiglie che mangiano con il lavoro di questi docenti avrebbero un sostenstamento ad intermittenza.
Il vero problema è l’ora del niente non il docenti di religione. Chiedete ai ragazzi se alla fine non chiedono di restare in classe a sentire piuttosto che girovagare.
Ma se la divesa della cultura, delle tradizioni e dell’arte italiana dipendono da ex alunni non avvalentesi o da genitori che non si aggiornano o da gente che si riempie la bocca in nome di lotte fatte senza rendersi conto che la Chiesa e la scuola italiana hanno già dato risposta positiva alle loro legittime richieste il risultato è che i figli si riempiono la bocca come noi.
Questo mi rassicura, io mi sono informata e ai miei figli insegno ad andare alle fonti e di sentire più opinioni, possibilmente dai diretti interessati. Che fanno corsi e concorsi
Paola, guarda che la religione che si insegna ascuola è quella CAATTOLICA, ossia si insegna la dottrina cattolica, non il senso delle religioni. Gli insegnanti hanno il nulla osta del vescovo e se er caso vengono scoperti in atteggiamenti non consoni alla morale cattolica (convivenza, separazioni, divorzi, omosessualità) vengono cacciati a giudizio insindacabile dei vescovi che ritirano il nulla osta.
Informati prima di scrivere cose senza senso.
E poi perché i ragazzi non dovrebbero far niente? Perché gli istituti sono inadempienti e non istituiscono le ore di lezione alternative previste dalla legge? In questo modo gli alunni di religione si ridurrebbero ai chierichetti.
Paola, 10 anni fa il mio insegnante di religione (in un liceo classico) era un sacerdote, che così commentava le statistiche in cui i non credenti erano riportati come “indifferenti” (suppongo intendesse indifferenti alla religione): “Eh, l”indifferenza è davvero la cosa peggiore! Guardate, si può dialogare con chi crede ad altre cose, ma quando non c’è altro che indifferenza, allora tutto finisce, non c’è più rispetto per il prossimo.” etc. etc.
Ciò era possibile allora come oggi perché l’insegnante di religione cattolica deve avere l’approvazione del vescovo. Ergo, può darsi che, a parità di titoli accademici e di preparazione, un insegnante più ideologizzato venga approvato, mentre uno più “imparziale” venga respinto. La CEI ha diritto di mettere a tacere le voci troppo libere, con la legge attuale.
P.S. Se tu fai l’agiografia degli inutili insegnanti di religione, io posso farti quella degli insegnanti di lettere, visto che ne ho in famiglia. Poi vediamo, chi fa le ore eccedenti per alfabetizzare gli alunni stranieri appena arrivati in Italia.
Paola per prima cosa cerca di essere più sintetica e calma quando scrivi.
Scrivi:”L’ora di religione è già un ora di cultura religiosa. Da almeno 15 anni gli insegnanti di religione trattano nel loro programma tutte le religioni”, ma non sarebbe il caso Paola che l’insegnamento di “cultura religiosa” sia dato a un laureato in storia o filosofia, possibilmente scelto con un concorso pubblico e non dalla Curia?
Per il resto non mi dilungo, qui nel forum tutti conoscono la nota vicenda, è roba vecchia.
L’italia, Cipro e non ricordo quale altro sfortunato paese europeo condivide con l’italia questa triste occupazione cattolica della scuola pubblica.
I fatti hanno la testa dura Paola, il processo di secolarizzazione è irreversibile per quanto vi sforziate di occupare posti di comando, di drenare soldi, capitali, di occupare i mass media, di monopolizzare la politica, la cultura, la scuola.
Si avvicina per voi inesorabile il momento in cui dovrete fare il passo indietro, rivedere il concordato, l’accorpamento delle classi, gli assurdi privilegi che politici imbelli vi hanno concesso.
L’astio e la rabbia che si legge fra le righe del tuo post sono l’evidente, sublime conferma della vostra crisi.
Caro libero a ogniuno il suo.
Pensi veramente che un laureato in filosofia o in storia sia preparato per insegnare cultura religiosa?
Per Steve, è vero che l’abilitazione all’insegnamento della religione cattolica viene data dalla curia ma tu sai su che basi viene concessa? EVIDENTEMENTE NO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Prima di scrivere corbellerie informati.
Se ci fosse veramente un’alternativa all’ora di religione i non avvalentesi sarebbero molti di meno. In germania per esempio la scelta è tra 2 ore di religione cattolica oppure evangelica oppure 2 ore di etica, non c’è la possibilità di dormire 1 ora in più la mattina.
Magar, l’esame di abilitazione è un tema che per gli esaminatori è completamente anonimo e valuta la preparazione sui programmi ministeriali non la fede!
Per chi non sapesse leggere tra le righe è evidente che Paola sia troppo competente in materia per non essere un insegnante di religione.
in riferimento al commento di steve del 20 nov. i (come li chiami tu) “seminari minori” sono a tutti gli effetti scuole private elementari, medie e superiori. E’ improbabile che si possa reclutare e indottrinare un bambino in italia senza il suo consenso e quello dei suoi genitori; se poi le tue cifre sono esatte e se a questi poveri bambini viene fatto il lavaggio del cervello come tu lasci intendere come mai in italia c’è la crisi delle vocazioni e non siamo pieni di preti, tanto che per supplire alla carenza è stata introdotta da una decina d’anni la figura del direttore laico d’oratorio?
Per daniele gallesio: il 98% degli italiani è cattolico (ovvero è stato battezzato secondo il rito cristiano cattolico romano). E’ un fatto. Il 25% degli scolari in italia non si avvale dell’ora di religione. Domanda: quanti sono gli stranieri a scuola in italia? E quanti italiani battezzati non sono osservanti? E ancora a quanti studenti italiani e/o genitori di studenti italiani sta antipatico quel particolare insegnante di religione?
Peccato che non si possa scegliere se fare o non fare italiano o matematica…
Per lik: il termine “latino” viene oggi comunemente usato per indicare le popolazioni sudamericane ma il termine corretto è “latinoamericane” perche latino indica tutte le popolazioni di lingua neolatina: -spagnolo -francese -portoghese -romeno -ladino e per finire ma non per ultimo “ITALIANO”
Sarebbe sufficiente mettere a disposizione un’aula in cui i ragazzi possono iniziare a fare i compiti. Un’aula di studio. Nella mia scuola c’era.
nella tua scuola superiore?
magari un liceo?
Luca il 98% degli italiani(hai personalmente intervistato 56.999.944 di persone oppure stili percentuali alla Liedom o alla Berlusconi???)è cattolico per convenzione…no per convinzione…Comunque sia il tempo cambiera le cose…E possono sbraitare quanto vogliono i signori Teocon da sbarco che stanno in parlamento…il processo di secolarizzazione è irreversibile …LENTO MA IRREVERSIBILE
L’astio e la rabbia che si legge fra le righe dei vostri post sono l’evidente, per noi sublime conferma della vostra irreversibile crisi.
tu hai ripetuto ciò che io ho detto.
quindi siamo tutti e due in crisi, libero.
mi ricordi la barzelletta in cui il crociato diceva al moro “io combatto gli infedeli” e il moro rispondeva “io combatto gli infedeli” e se ne andavano insieme a braccetto.
SUBLIME luca, SUBLIME NOTIZIA!!!
Comunque per tua norma e regola sono un insegnante con 16 anni di servizio. Per quanto riguarda le corbellerie rileggi attentamente i tuoi post…
A proposito ognuno si scrive senza “i”
Salutami il santo padre.
@ Paola
sono sicuro che tanti insegnanti di religone siano persone che cercano di fare con impegno il loro mestiere.
però tu descrivi un contenuto di insegnamento che è imparziale solo nelle forme (non certo nelle intenzioni).
hai parlato di 15 snni a questa parte, quindi mi permetto solo a titolo di ricordo di citare le interessanti discussioni con il mio prof di religione, un prete che spaziava, sì, su tanti argomenti, ma concludeva sempre con una verità assoluta, la sua.
venendo agli insegnamenti recenti, faccio notare il seguente caso:
ho notato più di un caso in cui, durante l’ora di religione, si dà in pasto agli studenti la seguente considerazione: la scienza si occupa dei “come”, la religione dei “perchè”, dilungandosi poi sulle encicliche papali che trattano l’argomento “scienza”.
ritengo che tale affermazione sia quantomeno imprecisa e valga principalmente come slogan. attenzione: uno slogan subdolo poichè, dietro un’apparente imparzialità, nasconde un criterio di subordinazione. inoltre è riduttiva, in quanto, se proprio esiste una disciplina dei “perchè”, essa è la filosofia, alla quale concorre, sì, il pensiero religioso, ma anche quello scientifico (per fortuna).
insomma, di scienze è bene che parlino gli insegnanti di scienze.
luca
“l’esame di abilitazione è un tema che per gli esaminatori è completamente anonimo e valuta la preparazione sui programmi ministeriali non la fede!”
e sicuramente è trasparente come il vaticano.
caro filosofo hai provato?
egregio professor libero io sono dislessico e la legge dice che lei non dovrebbe correggermi gli errori di ortografia.
caro libero questa è l’ultima volta che ti scrivo, perquanto possa essere divertente dibattere questo “scambio di opinioni” che mi dimostra sempre di più che non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire e peggior stolto di chi non sa di non sapere, è venuto il momento di seguire le orme di Dante “non ti curar di loro ma guarda e passa” e soprattutto le indicazioni del
Maestro “…andate in coppia quando entrate in una città predicate la buona novella… …e dove non sarete ben voluti uscite da quella città e scrollate la polvere dai vostri calzari.”
addio… ops, scusa, per voi Dio non esiste, allora a mai, più vi auguro veramente tanta buona fortuna, ne avrete bisogno.
Due ore di religione alla settimana. Una è insufficiente.