Fecondazione, meno figli con la nuova legge

Li ricorderemo come gli anni dei trigemini. Bambini nati in un solo colpo, da mamme che temevano di non poterne avere nemmeno uno a causa dell’infertilità. E si sono ritrovate all’improvviso la culla piena, forse più di quanto speravano. Tra il 2004 e il 2005 i parti-tripletta sono aumentati del 2,7% in controtendenza rispetto al resto del mondo occidentale (1,1%) dove invece si sta cercando di ridurre al minimo gravidanze così rischiose per i protagonisti (mamma e bebè). Non è un caso che parallelamente i nostri nidi si siano affollati di prematuri, venuti alla luce in età gestazionale precoce, sottopeso. Il numero dei trigemini (18 in 6 parti) sarebbe stato ancora superiore se qualche donna non avesse dovuto ricorrere alla riduzione embrionaria, un aborto parziale che consiste nell’eliminazione in utero del feto troppo debole. La responsabilità del fenomeno è racchiusa nella legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita che, oltre a diminuire del 3,6 la percentuale di successo delle tecniche (sono nati circa 1.041 bambini in meno), ha evidenziato molti altri limiti. L’obbligo di impiantare e indirizzare verso la vita gli embrioni ottenuti con fertilizzazione artificiale, fino a un massimo di tre, ha moltiplicato la percentuale di gravidanze plurime, specialmente nelle giovani, sotto i 35 anni, come aveva già rimarcato il rapporto presentato a giugno dal ministro della Salute Livia Turco, bilancio a due anni dall’entrata in funzione della legge […]
«Il risultato è opposto a quello che si riprometteva la legge, tutelare la salute di nascituro e della madre. Noi medici dobbiamo utilizzare lo stesso trattamento in modo indistinto per ogni paziente e questi obblighi conducono a vere e proprie forzature della natura. Tanto più che secondo la letteratura internazionale sono più efficaci i tentativi con un unico embrione, selezionato », commenta Andrea Borini. Le ultime speranze di cambiare sono affidate alla revisione delle linee guida della legge 40, su cui sta lavorando il ministro Turco. Ma la regola dei tre impianti contemporanei non può essere cambiata da un atto amministrativo.

Fonte: Corriere 

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6 commenti

Marco

Questo è il risultato che si ottiene facendo leggi ascoltanto i pareri dei clericali.

Asatan

A me sembra una legge fatta solo per non fare fare figli alle lesbiche e fare soffrire le coppie sterili.

Matt

da un lato vogliono obbligare chi NON vuole avere figli ad averne, contrastando l’aborto, dall’altro impediscono le gravidanze a chi vuole averli……
MHA!!!!!

Aristotele l'elettricista

L’Inquisizione vuole decidere per noi, e condannarci tutti al purgatorio.
Facciamola smettere!!!!!!!

Magar

Poi hanno il coraggio di dire che gli aborti causano denatalità…

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