Incoerenze papali

Durante l’odierna udienza generale Benedetto XVI ha riproposto, e con una certa forza, la virtù cristiana dell’umiltà. Che non è solo cristiana. Tuttavia, l’intervento sarebbe stato anche apprezzabile, se non fosse stato seguito, solo pochi minuti dopo, dall’invito a partecipare, domenica prossima, alla solennità di “Cristo Re dell’Universo”.

Nulla di nuovo da un’organizzazione che affianca, e giustifica teologicamente, la rivendicazione della povertà e il possesso di beni materiali per un valore che fa invidia alle più potenti multinazionali del pianeta. Resta la sensazione, tuttavia, che certe esaltazioni della teocrazia siano un po’ fuori moda nella società contemporanea.

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14 commenti

San Gennaro

“Che non è solo cristiana.”
Ma è una virtù?
Se fosse praticata da tutte le persone in tuuti i tempi, l’umanità non si distinguerebbe dalle altre scimmie.
Se nessuno avesse mai osato pronunciare la prima parola, invocare la prima divinità, tentare una nuova via, scrivere la prima parola, annunciare la Parola (lògos), …, la religione non sarebbe mai esistita!
L’umiltà, come l’obbedienza, è molto esaltata dalle religioni, … se praticata dagli altri. 😉 😀

Flavio

“Cristo Re dell’Universo”?! Ma non era He-Man??

Btw, l’umiltà fa a botte con la pretesa di conoscere la Verità. Sarebbe un atteggiamento laico, imcomprensibile per la chiesa cattolica.

Chris

Gennaro
L’umiltà non c’entra nulla con il non progredire, non è l’arroganza a portare allo sviluppo.
Confondi le cose.
L’umiltà è CERTAMENTE una virtù, perché è la conseguenza della piena consapevolezza che l’individuo ha di sè stesso. Una persona consapevole di sè, delle sue possibilità, delle sue potenzialità (e quindi pronta a scrivere la prima parola, ad inventare il fuoco piuttosto che la ruota e ad utilizzarli in modo intelligente) è anche e sempre consapevole dei propri limiti, di ciò che non può o non sa fare (magari non ancora).
Quindi conoscere profondamente sè stessi porta da un lato a una salda autostima, dall’altro a una profonda umiltà.
Il problema è che spesso si confonde l’autostima con l’arroganza, che è invece una maschera indossata per ingannare sè stessi e gli altri dissimulando una profonda insicurezza e paura.

Sailor-Sun

Quoto Chris.
Quello che non mi piace dell’umiltà cristiana è che non viene identificata come “mancanza di arroganza”, ma come “autovermificazione”.
Quello più umile è quello che striscia di più.
Per loro anche la dignità umana è “arroganza”, mentre loro sono vanagloriosi fino al midollo.
E’ il sistema tipico del bullismo, sottomettiti a me che io mi sottometto a chi è più forte…
Altro che amore.

faidate

Già dire che uno è il re dell’universo è il massimo dell’umiltà, un atomo di più e c’è il manicomio.

San Gennaro

@Chris
non mi sono mai sognato di affermare che l’arroganza porti sviluppo. Ho detto
che con la SOLA umiltà (quella ecclesiastica) non c’è progresso.
L’umiltà come la definisci tu mi piace perché mi permette di progredire; dubito che piacerebbe
anche alla CCAR, la quale non mi risulta esaltare l’autostima, ma piuttosto la mortificazione, il senso di colpa, il peccato, l’annichilente paragone tra il misero mortale e l’Altissimo Onnipotente…

Daniela

queste affermazioni del papa fanno sorridere, uno che si crede infallibile e unico intermediario tra dio e gli uomini non le dovrebbe pronunciare proprio queste parole. Ormai l’ipocrisia che governa le azioni del papa e della chiesa dovrebbero essere palesi ed invece…, non riesco a concepire che qualcuno ci creda ancora.

Umberto

Ah b16 predica l’umiltà’ ? benissimo, si faccia umile, si svesta delle sue ricche vesti, delle scarpine con le nappe, dei suoi ori e si vesta di un umile cencio arancione come fanno i monaci buddhisti e percorra il mondo vestito di un umile paio di sandali e a piedi, non con la papamobile, percorra le strade del mondo, ultimo tra gli ultimi, solo così potrà parlare di umiltà, il resto sono solo chiacchiere, anzi ARIA FRITTA.

Gianni B.

Perchè solo “re”? Perchè limitarsi? Troppà umiltà!!!
Così suona decisamente meglio: “Cristo Mega Imperatore Comandante Interstellare Galattico Supremo dell’Universo”.
E che diamine, quando ci vuole, ci vuole!

Paolo Malberti

a proposito di ‘Re’,
e di altri titoli onorifici attribuiti a Gesù:
«Durante l’insurrezione dei Giudei, che portò alla distruzione di Gerusalemme nell’anno 70, sia il leader dei ribelli zeloti Menachem, sia il comandante in capo di Gerusalemme Bar Giora, erano soprannominati ‘Messia’. E come riferisce Giuseppe Flavio (Antichità giudaiche, XVII, 285): “La Giudea pullulava di briganti. Chiunque ne trovasse alcuni disposti a collaborare con lui, poteva proclamarsi ‘Re’ e trasformarsi in nemico pubblico. Ai Romani tutti costoro facevano ben poco danno, mentre perpetravano vere e proprie stragi tra il loro popolo”.
Quindi ‘Re’ era la denominazione del leader di un manipolo di ribelli, cosicché ai tempi di Gesù c’era un’intera serie di cosiddetti ‘Re dei Giudei’.
In conformità a questo resoconto, l’iscrizione posta in cima alla sua croce, si illumina di una singolare luce» (Streminger, Teodicea, p. 241).

Giona

Umilta’ e Cristo Re dell’Universo non sono contadditori. Cristo e’ Re dell’Universo, Il papa e’ il vicario di Cristo in terra, e quindi nei suoi riguardi bisogna essere smodatamente umili.
Tutto quadra.

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