Preservativi per i detenuti, le autorità americane dicono “no”

Negato, condannato, deriso: il sesso dietro le sbarre continua ad essere una realtà scomoda. E ignorata dalle autorità carcerarie stesse, che lo proibiscono e fanno finta di non vedere.
Risultato: solo uno stato americano, il Vermont, e cinque grandi città – Los Angeles, San Francisco, New York, Philadelphia e Washington – distribuiscono regolarmente preservativi ai detenuti. A farne le spese sono la maggior parte degli oltre due milioni di ospiti delle prigioni americane, dove il sesso fra uomini è comune e, se non protetto, facile veicolo di malattie a trasmissione sessuale.
“Capisco che per molti sia un argomento sgradevole e imbarazzante, ma non possiamo permetterci di ignorarlo”, ricorda Barbara Lee, deputato repubblicano della California: mettere la testa sotto la sabbia rappresenta un approccio rischioso per la salute pubblica, visto che il 90% dei detenuti americani torna in libertà, portando con sé anche le affezioni, più o meno gravi, contratte in carcere. […]

Fonte: laStampa.it 

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11 commenti

Maciste

Privare qualcuno del sesso non è una violazione dei diritti umani? “Costringere” i detenuti a rapporti omosessuali non è mostruoso?
Sono convinto che ci siano delle prostitute disposte a far soldi frequentando le carceri…

Per quanto la cosa risulti piuttosto triste e squallida dal punto di vista umano…ma pecunia non olet!

Flavio

Maciste: “Costringere” i detenuti a rapporti omosessuali non è mostruoso?

Dire mostruosità non è mostruoso?

Kaworu

@flavio

penso che maciste non intendesse che i rapporti omosessuali sono mostruosi tout court, ma che è mostruoso costringere delle persone ad avere dei rapporti sessuali contro la loro natura per “bisogno”.

Flavio

Per favore dai… se uno ha solo compagni di cella maschi e non li desidera, può masturbarsi. Devono dargli i preservativi punto e basta!

Maciste

Ma è ovvio accidenti!!!

Intendevo dire esattamente quello che ha ben spiegato Kaworu!!!

Unico mio errore forse è stato quello di dare per scontato che tutti siano etero… Ma il senso del mio discorso mi sembrava chiaro…

Flavio: forse non sei a conoscenza del famoso “gioco della saponetta che cade” verso il quale vengono avviati i nuovi reclusi… e non sarò certo io a spiegartelo! La fai troppo facile tu…

Kull

La maggior parte dei rapporti omosessuali in carcere è estorta o imposta con la violenza,

non credo che nel famoso gioco della saponetta uno possa dire “aspettate, prima di stuprare in sei questo nuovo detenuto mettiamoci tutti il condom”,

ad ogni modo è ridicolo l’atteggiamento delle autorità carcerarie che cercano di negare la realtà ignorandola,

forse la soluzione sarebbe nell’incentivare i detenuti alla buona condotta permettendo loro incontri privati con mogli e fidanzate, credo che in qualche paese civile si faccia,

Kull.

Flavio

Maciste, ho capito perfettamente quello che volevi dire ma non è così; tra reclusi spesso nascono rapporti che vanno ben oltre la penuria di donne. Il ‘gioco della saponetta’ è più nei film di Alvaro Vitali che nella realtà.

Asatan

O forse che è mostruoso che i detenuti più potenti stuprino gli sfigati per divertirsi?

Massimo

Il carcere non deve abolire l’umanità del reo, ne porre il reo alla mercè di altri, ne togliergli quel bene ultimo che è la vita.
Il carcere non è la vendetta dei cittadini “perbene” sui colpevoli: il carcere deve essere improntato al recupero del reo e dall’umanità di ciascuno non può essere esclusa la sessualità.

Lady Godiva

Asatan scrive:

21 Novembre 2007 alle 19:37
O forse che è mostruoso che i detenuti più potenti stuprino gli sfigati per divertirsi?

Quando si parla di violenza sulle donne, si dimenticano troppo spesso questi sfigati,
vittime a loro volta di violenza.
IMHO la giornata dovrebbe essere dedicata contro la violenza alle persone, senza distinzione di sesso.

Daniele Gallesio

A rischiare l’infezione non è solo chi viene penetrato, ma anche chi penetra.
Per cui, avendolo a disposizione, probabilmente anche qualche stupratore lo indosserebbe per proteggere la propria salute.

Comunque bisognerebbe evitare gli stupri e gli altri soprusi piuttosto che minimizzare il rischio di infezione promuovendo lo “stupro sicuro”.

Non credo che i soprusi sessuali e non carcerato su carcerato siano solo leggende da film…

E non credo che tutti quelli che hanno rapporti omosessuali consenzienti in carcere li avrebbero lo stesso se potessero avere rapporti etero.

Io sono favorevole agli incontri sessuali con moglie/fidanzata/compagno o prostitute/prostituti come premio per la buona condotta.

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