Il partito delle sottane rosse in parlamento

Il 13 novembre al Senato si è svolta una seduta interessante (seduta n.251, pomeridiana, si veda lo stenografico da fine di pag. XV; per l’esito della votazione, la n. 26, pag. 181). Si è infatti discusso e votato l’ordine del giorno 84.100 (presentato da Angius, Montalbano, Barbieri, Biondi, Boccia, Brutti Paolo, Gagliardi, Mele, Ripamonti, Silvestri, Villone). Il testo dell’ordine del giorno avrebbe impegnato il Governo “nel pieno rispetto delle leggi vigenti e degli accordi intercorsi tra Stato, Chiesa Cattolica e altre confessioni religiose, ad assumere le iniziative necessarie volte alla modifica dei criteri di ripartizione del gettito dell’8 per mille, al fine di garantire che in caso di scelte non espresse dai contribuenti, le relative risorse siano destinate a scopi di interesse sociale o di carattere umanitario a diretta gestione statale.” (fonte, ved. pag. 399).L’ottimo Aurelio Mancuso, con lavoro certosino, ha spulciato il resoconto dei lavori per estrarne le informazioni salienti su questo episodio:

* l’ordine del giorno è stato respinto con 92 voti favorevoli, 202 contrari (di cui 10 astenuti);
* il Partito Democratico ha lasciato libertà di voto ai suoi senatori;
* i 92 favorevoli sono: i senatori di Rifondazione, dei comunisti Italiani, dei Verdi, di Sinistra Democratica, della Costituente Socialista, 35 dell’Ulivo, 4 del gruppo misto e 1 rispettivamente di Forza Italia, Italia dei Valori, Alleanza Nazionale e Pri.

Conclusioni:

1. La lobby delle sottane rosse con la cotta di pizzo può contare sull’85% dei voti al Senato (e più o meno lo stesso alla Camera);
2. Il vero partito di maggioranza nel Parlamento Italiano è quello che risponde ai diktat d’oltretevere

Un breve appunto sul lavoro di Mancuso.

Aurelio ha scoperto quanto è difficile cercare queste informazioni e tradurle in un’informazione efficace e fruibile. A lui e alle altre associazioni glbt la proposta di costituire un Osservatorio glbt sui lavori Parlamentari e dei Consigli Regionali per misurare l’attività dei rappresentanti eletti negli organi legislativi e verificare se alle promesse e agli impegni corrispondono poi le azioni sul piano legislativo.

Fonte: Resistenza Laica

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9 commenti

Soqquadro

Anche perchè la Merkel è in grado di dare delle opportune rispostacce a `ste sottane qua, vedi per la polemica sugli asili nido.

Lamb of God

Divertente notare quanto sia laica la nostra destra, non che oggi abbia scoperto l’acqua calda, però a scrutinio segreto mi aspettavo un po’ più di coraggio …

PS: il ministro della Merkel diede del “gatto castrato” ad un cardinale, senza subire rimproveri e ricevendo pure il plauso della premier. Se la Pollastrini si azzardasse a dire una cosa simile la brucerebbero in Piazza S.Giovanni …

raphael

a CONSOLAZIONE
forse Mastella sta per fare or ora autogol

con IL DISEGNO DI LEGGE MASTELLA del 25 Gennaio 2007 ripresentato alla camera: con il pretesto di voler condannare l’incitamento all’odio razziale, nel Disegno di legge vengono considerati incitamenti all’odio razziale anche la critica del comportamento omosessuale e del matrimonio gay.
Se il Disegno di Legge fosse approvato, chiunque criticasse pubblicamente l’orientamento omosessuale sarebbe equiparato a chi istiga o incita all’odio razziale e colpito da pesanti sanzioni penali
Ciò significa che né un cristiano, né un ebreo, né un buddista potranno esprimere convinzioni radicate, oltre che nella ragione, nella loro fede.

Di fatto, con la legge Mastella, siamo di fronte all’inserimento surrettizio nel nostro ordinamento del reato di “omofobia”, seguendo le raccomandazioni del Parlamento europeo che il 18 gennaio 2005, ha adottato una punitiva risoluzione a questo proposito.

Il PROGETTO VIENE RIPRESENTATO ORA dal ministro per le Pari Opportunità Barbara Pollastrini.

L’articolo 3 del testo di legge contro le discriminazioni sessuali e l’omofobia approvato in Commissione Giustizia della Camera prevede la reclusione fino a tre anni per chi “diffonde in qualsiasi modo” “idee fondate sulla superiorità” riguardanti l’orientamento sessuale o l’identità di genere”.

Con questa legge chiunque criticasse il matrimonio gay, le adozioni gay e considerasse disordinati gli atti omosessuali verrebbe messo in galera.

Silesio

Non lasciare che l’8% vada a vantaggio dello stato (il quale girerà i fondi alla chiesa cattolica). Io mi sono messo al sicuro firmando per i valdesi. Sarebbe buona cosa che nemmeno una lira dell’8% andasse a questo stato, visto che il nostro stato è ancor peggio della chiesa. Tra l’altro risulterebbe che parte dell’8% sia servito a finanziare spedizioni militari.

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