Giovani e politica: l’autogol di Famiglia Cristiana

Famiglia Cristiana, settimanale dei paolini, ha pubblicato i risultati di un sondaggio su giovani e politica.

Non ci credono più. Sono insoddisfatti, delusi. Vorrebbero risposte concrete ai loro problemi, soprattutto il lavoro, ma vedono sempre le stesse facce. […] La disaffezione in questo campo è certamente diffusa e maggioritaria, ma non è generalizzata, visto che quasi il 40 per cento dei giovani dimostra interesse per le vicende politiche, si tiene informato, segue gli eventi. Può darsi che questo “interesse” non sia seguito dalla voglia di approfondimento e di partecipazione. In tutti i casi, il rifiuto o il disgusto della politica non sembra prevalere e accanto al distacco di molti si registra l’attenzione di altri sulle questioni che riguardano il Governo e l’organizzazione della vita pubblica.

Andiamo allora a osservare i risultati col microscopio. Troviamo due dati notevoli:
1) I giovani che seguono la politica (anche se poi la criticano) sono quelli con un più alto livello di istruzione e informazione: sono prevalentemente maschi, del centro-nord e del centro-sinistra. E’ un profilo molto vicino a quello di quei giovani che, secondo altre inchieste di cui abbiamo già dato conto (ad es. l’ultima Multiscopo Istat), sono più distanti dalla religione.

2) Se la politica ne esce male, la Chiesa ne esce peggio. Come istituzione, risulta gradita solo dal 52% del campione, ben sotto l’Unione Europea e la scuola. Il politico più sgradito è anche il più clericale tra quelli proposti: Mastella. Ancora più grave, alla domanda su quali valori un politico dovrebbe sostenere con maggior forza, la “fede religiosa” finisce malinconicamente all’ultimo posto, con solo il 6%.
A riprova, il gradimento della Chiesa è più alto proprio tra coloro che hanno un interesse scarso o nullo per la politica, e più basso tra coloro che se ne interessano. La forbice tra i due estremi è la più alta dell’intero campione, in singolare analogia con… le banche.

Cresce dunque il numero di coloro che, pur interessati alla politica, se ne disinteressano, e parallelamente si allontanano dalla Chiesa: probabilmente, proprio a causa della sua eccessiva influenza politica. Un fenomeno già osservato negli USA da qualche anno (con particolafe riferimento al fondamentalismo protestante), e che ha finito per provocare un curioso risultato: la crescita del numero degli americani che si dichiarano senza una religione (cfr. Michael Hout e Claude S. Fisher, “Why more americans have no religious preference: politics and generations”, in “American Sociological Review”, 2002, vol. 67, pp. 165-90).

Archiviato in: Generale

21 commenti

Senofane

aumentando l’istruzione aumentano anche le scelte possibili, quindi è urgente ridurre le possibili scelte politiche. due partiti che dicono cose leggermente diverse e si comportano in sostanzialmente uguale.

darik

in mezzo a tanto imperversare di clericalume
fa piacere leggere notizie così:
c’è però da dire una cosa:
se le cose stanno in questo modo
perké i valori laici, da alcuni decenni, non sono mai stati
così in basso; e quasi nessuno è capace di una reazione
più decisa nei confronti dello strapotee clericale?
darik

BX

Famiglia Cristiana ha indubbiamente fatto un autogol… ma questi giovani che si allontanano dalla politica probabilmente perché vi vedono una insopportabile ingerenza della chiesa, siamo sicuri che non vadano alla ricerca di qualche referente più attendibile ma pur sempre in grado di ‘sostituire’ una ‘chiesa’?
(Lo so che è un commento da ‘grillo parlante’, meritevole solo di essere spiaccicato sul muro… ma c’è un altro Grillo in circolazione che mi sembra ricoprire con successo – consapevole o meno che ne sia – proprio questo ruolo.)

Jeeezuz

@ darik: perché da decenni sono i politici a scegliere i propri eredi. Quindi il popolo può solo scegliere tra i vecchi politici o i loro “figli”. Motivo per cui la politica italiana è la stessa da 60 anni.

Massimo

Il “potere” può sussistere anche senza la politica: intesa come diritto di cittadinanza e di sovranità repubblicana. Dove alcuno può dirsi al di sopra degli altri per i soli propri principi: cosa di cui invece chi si riferisce ad un'”entità superiore a cui dover rispondere per primo” tende a dimenticarsi con troppa facilità, fino al punto di inficiare in linea di fatto la condizione stessa di Repubblica. La Chiesa cattolica questo lo ha capito molto bene, meglio di qualsiasi altro, ostacolando il compiersi di quei principi costituzionali della nascente Repubblica che a lei non piacevano: fin dal referendum Monarchia-Repubblica, del 2 giugno 1946, per poi riciclare attraverso la D.C. quelli che a questa prospettiva più resistettero. Dunque fu la D.C. a raccogliere (in senso democratico) dove gli altri avevano seminato e, grazie all’influenza che la Chiesa aveva sulla D.C., a frenarne il compimento.
Fin quando la D.C. non gli è servita più, portandosi ora in una fase ancor più avanzata di quell’antipolitica che la Chiesa cattolica fa solo finta di osservare in modo ininfluente, come al solito, attribuendone ad altri le responsabilità, ma così ben funzionale alle sue preferenze antirelativiste anche (e soprattutto) in fatto di sovranità.

Jeeezuz

comunque quei diagrammi sono stupefacenti: quelli con poco o nullo interesse nella politica sono quelli che ripongono più fiducia nella chiesa e ADDIRITTURA NELLE BANCHE! D’altro canto, chi non si interessa di politica ha poca fiducia nella magistratura. Combinato con il dato che tra gli autoproclamantesi di centro-dx l’interesse politico è minore, abbiamo subito capito tante cose…

Ernesto

I giovani odiano Mastella non perché è clericale, ma perché è un politicante nepotista e intrallazzatore. O almeno dà questa impressione più degli altri.

J.C. Denton

Pazientate, fra poco i tempo saranno maturi per il cambiamento.

Flavio

@ Ernesto

Guarda caso (vedi Fazio) nepotismo e intrallazzi si presentano contemporaneamente a clericalismo.

lik

C’è un detto: chi non è rivoluzionario a 18 anni è senza cuore, chi non è conservatore a 30 è senza… cervello. A parte gli scherzi secondo me i sondaggi sui giovani non valgono molto. Dopo i 25 anni spesso cambiano radicalmente opinione. Abbiamo già molti esempi mi sembra no? Magari non diventano sponsor della chiesa, ma ne condivido alcuni aspetti conservatori. Il declino della chiesa cattolica ormai è chiaro, mi sembra un’istituzione prendi i soldi e scappa, un organizzazione senile che tenta di spillare più soldi possibili allo stato, senza preoccuparsi nemmeno della crisi di vocazioni. Anzi magari per loro è meglio si dividono la torta in meno.

pietro

“Soggetto realizzatore: Coesis Research. Committente e acquirente: Famiglia Cristiana. Tipo e oggetto del sondaggio: interviste telefoniche CATI per comprendere gli atteggiamenti e le opinioni dei giovani italiani nei confronti del mondo politico e dei suoi principali protagonisti. Numero delle persone interpellate e criteri di formazione del campione: sono stati intervistati 505 soggetti, campione rappresentativo della popolazione italiana in età 16-29 anni residente sul territorio nazionale, mediante estrazione casuale di nominativi da liste telefoniche. Per la realizzazione delle interviste sono stati effettuati 8.514 contatti. Il campione è stato anche controllato, a posteriori, per quote sociodemografiche.”

http://www.sanpaolo.org/fc/0747fc/0747fc28.htm

scusate, ma io personalmente non faccio commenti per un sondaggio per cui sono stati solo “intervistati 505 soggetti, campione rappresentativo della popolazione italiana in età 16-29 anni residente sul territorio nazionale, mediante estrazione casuale di nominativi da liste telefoniche.”

Daniele Gallesio

Perché dovrebbero preoccuparsi della crisi delle vocazioni? Se il loro Dio ha deciso di chiamarne meno, nel suo imperscrutabile disegno, avrà le sue buone ragioni, no? Chi sono loro per opporsi al volere del Principale? 😉 😛

Daniele Gallesio

Pietro:

Quanto avrebbe dovuto essere grande il campione per essere davvero rappresentativo degli italiani dai 16 ai 29 anni?
Con che diverso criterio si sarebbero dovuti scegliere i soggetti da inervistare?

Ernesto

@ Flavio
Nella maggior parte dei casi probabilmente è così.
Ma non dimentichiamo che il ladro più svergognato è stato un socialista (Craxi).

Flavio

Difatti Craxi mandò un supercattolico ad accordarsi col Vaticano per il concordato…

J.C. Denton

@Ernesto e Flavio
I ladri più svergognati sono quelli che ci sono adesso! Craxi (mica cotiche, Craxi!) in confronto era un uomo integerrimo (e sia ben chiaro che mi fa schifo!). Almeno prima si rubava di nascosto mentre si faceva politica, adesso si ruba e basta, e alla luce del sole.

ciceracchio 2la vendetta

UNA VOLTA LA RELIGIONE ERA L’OPPPIO DEI POPOLI ORA SIAMO INVASI DALLA COCAINA……….LOLLLLLLLLL

Cosimo

A Darik

La laicità è vergognosamente ostacolata dall’attuale governo semplicemente perchè c’è una parte della maggioranza, obbediente al Papa, che è in grado di ricattare la stabilità del governo stesso. E si sa che i nostri politici sono molto attaccati alla loro poltrona.
Credo che quando certi partiti, palesemente pilotati dal Vaticano, raccoglieranno meno voti alle elezioni, qualunque governo penserà di evitare i favoritismi alla Chiesa. E solo allora avremo un governo laico.
Saluti

pietro

@ Daniele Gallesio

cerco di spiegare quali siano le mie perplessità. Sono “intervistati 505 soggetti, campione rappresentativo della popolazione italiana in età 16-29 anni residente sul territorio nazionale, mediante estrazione casuale di nominativi da liste telefoniche.” Estrazione casuale significa che io li prendo a caso, con il risultato che se prendo un tot di una parte (esempio CL) diventerà l’Italia un paese cattolico e se li prendo dell’UAAR il contrario. T’hanno mai fatto delle interviste telefoniche. A me è capitato, non ricordo neanche di chi, una o due volte e ho declinato l’invito (non avevo tempo e non m’interessava). Domani un’altra Ditta farà un altro sondaggio e dirà il contrario e via andare. Chi se li ricordaquei sondaggi pre elezioni ? Non ho nulla contro chi fa sondaggi, ma semplicemente ho molti dubbi.

Commenti chiusi.