La testata Daily India dà notizia di un prete indù assuefatto alle scosse elettriche, senza le quali soffre anche dei disturbi del sonno. Baba Mangal Das, del tempio di Ram Janaki, nel distretto di Lalitpur (Uttar Pradesh) dichiara: “Di notte, metto un filo nella presa e inserisco l’altra parte in bocca, in un orecchio o sotto l’ascella. Senza le scosse mi rigiro nel letto e non riesco a prendere sonno”. Mangal Das, 52 anni, confessa di aver avuto qualche problema con la droga in passato: “Fumavo parecchia marijuana, ma dopo un po’ ha smesso di fare effetto. Ho cominciato con le scosse per soddisfare la mia bramosia”. Uno dei suoi parrocchiani, Ajay Upadhyaya, dice: “Lo vedo da tre anni che si droga con l’elettricità. Lui dice di non poter vivere senza, così non insistiamo più di tanto perché smetta”.
Prete assuefatto all’elettricità
21 commenti
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Come l’aragosta di Lino Banfi
ma chi è, Elektro, il nemico dell’Uomo Ragno?
Una bella persona per il prossimo spot ENEL.
ahiaihahiahiahiaihaihaihaaihahiahhiahiaiahha !!!!
Eh eh eh… mi ricorda Ataru nel mitico cartone animato Lamù!
ma casa sua è allacciata alla rete elettrica? 😆
si potrebbe provare se col la 22o migliorano le prestazioni dei preti italiani
Io sono imbufalito e avvilito.
Per parlare male dei religiosi serve più fantasia di quanta ne ho a disposizione… per quanto mi sforzi loro sono sempre un passo più avanti.
Don Eta Beta.
Questa è semplicemente assurda.
Lo potremmo mettere sul campanile di notte a fare il parafulmine.
Produrrà luce divina, sicuramente 😀
Chissà quanto paga di bolletta…
Sono d’accordo con Jacopo: loro stanno sempre oltre!
Proviamo a convincere Luca Volonté e Paola Binetti che tutti i bravi Cristiani devono fare altrettanto? 🙂
io comincerei col fare fumare parecchia marijuana anche ai nostri preti, mi trattiene solo il sospetto di dover poi leggere i resoconti di non so quant’altre apparizioni miracolose…..
Se i preti si mettessero a fumare ganja saremmo un passo avanti verso la legalizzazione… oh, se non fossero così ipocriti, of course
pravo il prete indiano.
io proporrei lo stesso trattamento anche per i nostri uomini in gonnella.
MAGARI ALZANDO IL VOLTAGGIO!!!!!!!! 🙂
@antonello:
per i nostri inizierei con la corrente da trazione ferroviaria (3000 V cc). Se non basta, passiamo subito a quella da elettrodotto (400.000 V ca)! 😆 😆 😆
Dove applicarla lo lascio alla fantasia dei singoli…
Accende le lampadine mettendole in bocca come Zio Fester della famiglia Addams?
Un cavo da 220v anche nel c.. della Binetti, prego.
Così vediamo se si illumina la mente.
(tanto la bolletta la paga montecitorio)
Bottiglione, mi vedo costretto a riprenderti,
il nemico dell’arrampicamuri con la bellissima maschera “a folgore” (che io leggendo i fumetti immaginavo realizzata di lamè fluorescente, per un insuperabile effetto “camp”), si chiamava EleCtro con la “c”.
EleKtra con la “K” era la ninja greca (non chiedete…) creata da Frank Miller come rivale/amante di Devil, poi uccisa da Bullseye.
Ah, un’infanzia passata a leggere fumetti ti lascia qualcosa,
Kull.