A poco più di un mese dal Natale, è apparso sul mercato di lingua inglese un interessante ed esilarante libro che riporta i risultati di un “esperimento” effettuato da un giornalista (ebreo agnostico) di New York, un certo A.J. Jacobs. Il libro si chiama “The Year of Living Biblically: One Man’s Humble Quest to Follow the Bible as Literally as Possible”, cioè “L’anno vissuto biblicamente: il modesto tentativo di un uomo di seguire la Bibbia alla lettera.” In attesa che venga tradotto, lo potete acquistare online dal solito Amazon: The Year of Living Biblically. Potete leggerne una breve recensione in italiano su Repubblica: “Un anno vissuto secondo la Bibbia”.
Non taglierai ai lati la tua barba
Il testo ha una sua componente comica. Ad esempio, il malcapitato giornalista si è visto costretto a vestire sempre e solo con una tunica di cotone bianca, decisamente poco adatta al clima invernale della Grande Mela. Nello stesso modo, si è visto costretto a lasciarsi crescere la barba, almeno sul mento. Nel mondo Biblico, infatti, la barba svolgeva la stessa funzione che svolge la fede nuziale nel nostro. Come non è considerata “cosa buona e giusta” al giorno d’oggi infilarsi in tasca la fede prima di corteggiare la barista, non era considerato “corretto” nel mondo antico tagliarsi la barba prima di recarsi in città.
Tempi che vai, bigotterie che trovi…
Lapidare chi commette blasfemia o adulterio
La situazione si fa decisamente più complessa quando si tratta di dover seguire le regole bibliche nei confronti dei peccatori. A quanto pare (non sono un biblista) la Bibbia (più esattamente il Levitico) prescrive la lapidazione per chi commette adulterio, esattamente come avviene per la famigerata Sharia islamica.
Il nostro malcapitato giornalista si trova quindi nella scottante situazione di dover scegliere tra un bel processo, e conseguente condanna a morte per omicidio aggravato, da un lato e la dannazione eterna dall’altro. Bisogna infatti ricordare che i precetti contenuti nella Bibbia sono di origine divina e non sono quindi materia di discussione. Si deve agire così com’è scritto. Punto e basta.
Di fronte alla collega “adultera”, in quanto arrivata ormai al terzo matrimonio, bisogna impugnare il sasso e procedere come da Scritture. Senza discussioni.
Questo, peraltro, non è il solo caso di legge “divina” che è in palese e inconciliabile contrasto sia con le Leggi di quasi tutti i paesi del mondo che con il “comune sentire” dell’uomo del XXI secolo. La Bibbia intera è una agghiacciante raccolta di esempi di questo tipo.
Chi decide dell’etica?
A questo punto, il libro mostra tutta la sua utilità. Di fronte alle cose che racconta Jacob, è impossibile non chiedersi: “Chi ha la precedenza? La Legge divina o quella umana? Se la Legge divina è infallibile, come può essere che la Legge umana sia così diversa? Se Dio ama l’Uomo, come è possibile che la Legge di Dio sia in così evidente contrasto con quella che l’Uomo è disposto ad accettare?”
In altri termini: chi decide dell’etica? Su quali basi?
Siamo in Italia, nel 2007. Ciò che è “giusto” e ciò che è “sbagliato” può essere deciso solo dalla comunità, nel suo complesso, attraverso i meccanismi della partecipazione democratica. Non può essere certamente un Dio (esistente o meno, non è questo il punto) a deciderlo. Semplicemente, l’etica appartiene all’Uomo. È un problema dell’Uomo e soltanto dell’Uomo. Dio non c’entra assolutamente niente in questo.
Giusto?
Ah, se credete che sia tutto così semplice provate a spiegarlo a Monsignor Bagnasco, al Cardinale Ruini od a Papa Benedetto XVI. Vi diranno che i parlamentare cattolici devono votare secondo Fede (cioè secondo Bibbia), non secondo la propria coscienza personale.
Se non avete ancora trovato un regalo natalizio adatto per i vostri amici cattolici, comprate una copia di questo libro (almeno per coloro che conoscono l’inglese). Non mancherà di sorprenderli e costringerli a riflettere.
Alessandro Bottoni
alessandro.bottoni@infinito.it
alessandrobottoni@interfree.it
I cattolici non riflettono: credono.
P.S.: tempo fa parlai della Taxa Camerae e i cattolici ne avevano negato l’esistenza. Dopo un travagliato viaggio nelle biblioteche italiche, ecco a tutti voi un testo con le prescrizioni di Leone X, secondo la Cancelleria Apostolica, visibile presso la Bibl. Naz. Centr. di Firenze, Collocazione: MAGL.5.10.159, sotto il titolo “Taxae cancellariae apostolicae et taxae sacrae poenitentiariae apostolicae. Dat is, Schattinge vande Cancellarie en Penitentie-kamer vanden Paus van Romen, gecollationeert, gedruckt ende geautentizeert nae’t exemplaer van Leo 10. tot Romen anno 1514” (Vedi OPAC online).
Forza, dai! Dite che è inventata anche questa! Naturalmente i catto-geni dell’Apologetica.org hanno subito detto che è un falso del Seicento di quei cattivoni eretici degli Olandesi.
qualcuso sa spiegarmi cosa diamine significa “ebreo agnostico”?
@ lacrime e sangue
Cosa diavolo è la “Taxa Camerae” ?? Di cosa parla il libro citato?
ebreo per discendenza familiare, agnostico perché agnostico
ebreo agnostico…mmm..che è di famiglia ebraica, ma che nn segue la fede ebraica ma è agnostico
mi chiedo che rilevanza possa avere il fatto che qualcuno fra i suoi antenati (da i genitori a ritroso, per linea materna) fosse di religione ebraica
io allora sarei un “cattolico ateo”, perché i mie genitori si definiscono cattolici?
Essere ebrei è un fatto etnico, non (solo) religioso.
Sì, per gli ebrei è un pò anche un fatto etnico.
Ebreo,serve per collocare sia etnicamente,sia culturalmente lo scittore. Ricordiamoci che l’antico testamento,ossia la bibbia è il testo di base degli ebrei,che poi noi di cultura di base “cristiana” abbiamo aggiornato col nuovo testamento. Vedi anche il libro di Arturo Scharz:Son ebreo,anche-Riflessioni di un ateo anarchico.
Ebrei furono anche: Karl Marx, Albert Einstein, Sigmund Freud, Lev Trockij ecc.
@ lacrime e sangue
ci fai sapere cosa è la “Taxa Camerae”, sono curioso.
@ miro99
eccola:
http://fainotizia.radioradicale.it/2007/04/02/la-taxa-camarae-di-papa-leone-x-uno-dei-punti-pi-alti-della-corruzione-umana
…trovata googlando
🙂
Io ho trovato questo:
“…Dove la Taxa Camerae di Leone X stabiliva che “i laici contraffatti o deformi che vogliano ricevere ordini sacri e possedere benefici, pagheranno alla cancelleria apostolica 58 libbre, 2 soldi”….
Preso da questo articolo di G. A. Stella http://www.uildm.org/dm/150/voci/61stella.htm
Alcuni ebrei osservano – ad esempio – alcune delle prescrizioni alimentari della kasherut (niente maiale, niente carne e latte insieme, niente frutti di mare…) pur essendo atei o agnostici rispetto all’esistenza di un D-o.
Inoltre, dato che nell’ebraismo mancano un Papa infallibile e una gerarchia rigida ma in compenso ci sono 5000 anni di interpretazioni e cavilli intorno alle leggi bibliche (è un complimento, eh) e almeno tre grandi correnti (più tantissime altre minori) quanto/se uno sia ebreo è una questione con molte sfumature di grigio.
La Taxa camerae era un off topic relativo ad una precedente dicussione con alcuni cattolici. Si trattava di un testo – accusato di essere un falso del saggista Pepe Rodriguez – prodotto dalla cancelleria papale di Leone X nel secondo decennio del ‘500 dove si trovava un elenco di tariffe in denaro contante per farsi perdonare ogni genere di peccato, dall’incesto all’assassinio non ancora commesso. Siccome i cattolici non vogliono credere all’antichità del documento avevo cercato per settimane un esemplare a stampa cinquecentesco o di poco posteriore per metterli a tacere.
E l’ho trovato… Della serie: i cattolici non riflettono: credono, appunto.
Leggete il testo integrale http://www.fisicamente.net/index-89.htm