Fotografati i danni da fumo passivo

Per la prima volta una ricerca americana ha scovato i danni strutturali ai polmoni causati dal fumo passivo. Lo studio, presentato ieri al meeting annuale della Radiological Society of North America, è stato condotto da ricercatori dell’università della Virginia a Charlottesville e dell’ospedale pediatrico di Filadelfia in Pennsylvania.
«È stato a lungo ipotizzato – spiega Chengbo Wang, fisico del dipartimento di Radiologia al Children’s Hospital di Filadelfia – che l’esposizione prolungata al vizio altrui possa causare un danno ai polmoni ma, finora, i metodi usati non erano abbastanza sensibili per rilevarlo».
Da diversi anni, ormai, il fumo passivo viene considerato una minaccia alla salute pubblica e associato a molte malattie, tra cui l’asma, la bronchite cronica e il tumore al polmone. I più vulnerabili sono i bambini, costretti loro malgrado a vivere in ambienti non salutari, inquinati dalle sigarette degli adulti.
Wang e colleghi hanno usato una risonanza magnetica dotata di una nuova tecnologia per studiare i polmoni di 43 fumatori o ex e 36 non fumatori, di cui 18 esposti ad alti livelli di fumo passivo. L’inalazione di un preparato contenente elio-3 da parte dei pazienti, prima di ottenere le immagini, ha permesso di “fotografare” la diffusione del gas nei tessuti polmonari.
«Con questa nuova tecnica siamo in grado di valutare la struttura polmonare a livello microscopico, identificando i cambiamenti anche minuscoli causati dall’esposizione al fumo», hanno spiegato i ricercatori. Nel 57% dei volontari con il vizio e nel 33% dei non fumatori esposti al fumo degli altri erano presenti lesioni riconducibili all’esposizione alle sigarette.

Fonte: laStampa 

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31 commenti

statolaico

vabbè mica deve riguardare per forza tutto l’uaar o l’ateismo… ogni volta che c’è una notizia un minimo diversa c’è subito qualcuno pronto a dire “si ma che c’entra?”. A me ha fatto piacere leggerla, è una notizia , come hai detto tu, interessante. Ps: davide non è una critica a te e nemmeno una critica a nessuno, credimi, solo che non sei il primo che fa spesso sta “lamentela”… 🙂

Flavio

Condivido l’osservazione di Davide, ma perché questi articoli presi dai quotidiani non hanno quasi nessun valore scientifico. Già uno che chiama il fumrare “vizio” significa che non sta facendo un fiscorso minimamente scientifico.

Senofane

il fumo è una tossicodipendenza a tutti gli effetti. lo si può vedere quando si smette di fumare.
io me ne sono liberato grazie al libro di Allen Carr, è per questo che non perdo occasione di citarlo ogni volta, per me è stata una cosa molto grossa. ci avevo provato in ogni modo e ogni volta fumavo più di prima, poi, con un libro per cui non avrei mai speso 10 euro, ho smesso.
c’è qualcuno che può raccontare come ha fatto a smettere di fumare?

statolaico

Ad essere esposte al fumo passivo sono persone che non hanno scelto di fumare. Perciò il divieto di fumare nei luoghi pubblici è giusto. Poi ognuno, dove non nuoce agli altri fumi pure in quantità indistriali. Non vedo niente di fascista e nemmeno propaganda nella ricerca usa, semplicemente è uno studio che conferma ancora una volta la dannosità del fumo passivo e rimarca implicitamente l’utilità di una regolamentazione nei luoghi pubblici…

Daniele Gallesio

Ad essere esposte al fumo passivo sono persone che non hanno scelto di fumare. Perciò il divieto di fumare nei luoghi pubblici è giusto. Poi ognuno, dove non nuoce agli altri fumi pure in quantità indistriali. Non vedo niente di fascista e nemmeno propaganda nella ricerca usa, semplicemente è uno studio che conferma ancora una volta la dannosità del fumo passivo e rimarca implicitamente l’utilità di una regolamentazione nei luoghi pubblici…

Sottoscrivo.

Silent Bob

Kull, visto che ostenti tutta questa sicumera manda tuo figlio in una classe dove la maestra fuma tutti i giorni una sigaretta dietro l’altra. Credo che tu non avresti niente in contrario, no? Dopo un po’ mi dirai se il bambino, e tu stesso, siete soddisfatti.

Io abito in Francia e ogni volta che vado in qualche locale si ripete la stessa situazione che vivevamo in Italia fino a pochi anni fa: naso e gola mi si irritano e in pochi giorni mi ritrovo col mal di gola; per non parlare dei vestiti che se anche li lascio all’aria per una notte sono irrimediabilmente impestati di fumo.
Che i fumatori se ne sbattano altamente dei miei problemi puo’ pure passare, ma che mi diano del fascista appena azzardo la minima protesta questo no, non lo accetto, le prese per i fondelli le rispedisco al mittente.

Silent Bob

Oh, un’altra cosa, non capisco come mai l’unica lobby crudele, affarista e assetata di soldi sia quella dell’industria farmaceutica e dei salutisti. La lobby del tabacco (quella che è interessata a spingere per leggi più permissiviste) è per caso composta da filantropi che hanno a cuore solo il bene dell’umanità? Suvvia, un po’ di serietà.

emiddio

il tabacco è la droga più diffusa e più pericolosa dopo l’alcol!
ognuno è libero di “intossicarsi” come vuole, ma intossicare gli altri non è giusto…
il fumo passivo è peggiore del fumo attivo sia per il fatto che perdi il conto delle sigarette che hai respirato…e sia perchè il fumo passivo è privo di filtro…quindi è molto peggio!
se cè qualcosa di fascista è sicuramnete il fatto di permettere a migliaia di persone di intossicarsi legalmente…e poi proibire le altre droghe che a volte sono anche meno pericolose!..quello è FASCISMO!

Lady Godiva

Il tabacco certo non fa bene, ma neppure i gas di scarico delle auto.
Sono fumatrice, ma concordo con statolaico.
Ciascuno fumi a casa.

MuccaAtea

Il culto del fumo è -purtroppo- sufficientemente diffuso da rendere in-topic questa ultimissima.

Mario Antonio Stoppa

Ma se vogliono ammazzarsi con le loro stesse mani lo facessero pure, purché, non danneggino le persone che stanno attorno! Purtroppo è un problema di educazione, ovvero di civiltà: i fumatori, salvo quelli accorti, fumano con la loro solita strafottenza anche in presenza di gente che nn gradisce o ha disturbi al fumo! Impariamo a chiedere i danni nei confronti di chi ci danneggia nei luoghi di lavoro o di relazione, infine ci sono le sanzioni amministrative!! Quanto a chi si chiede cosa c’entri l’uaar con questa notizia:1) discutiamo sui contenuti e non sulle cazzate; 2) se nn vi interessava quella notizia in quanto non attinente al blog, allora perché l’avete letta??

ilaria

io me ne sono liberato grazie al libro di Allen Carr, è per questo che non perdo occasione di citarlo ogni volta, per me è stata una cosa molto grossa. ci avevo provato in ogni modo e ogni volta fumavo più di prima, poi, con un libro per cui non avrei mai speso 10 euro, ho smesso.
c’è qualcuno che può raccontare come ha fatto a smettere di fumare?

allen carr 😉

Silesio

Boh, quando fumavo non ho mai preso un raffreddore, ma una influenza… Da quando ho smesso, un disturbo via l’altro…

Paguro

x Silesio
Il fumo funziona da “disinfettante”, uccidendo i microbi nelle vie respiratorie, e di conseguenza fa abbassarele difese immunitarie perchè queste diventano inutili. quando si smette di fumare viene a mancare l'”aiuto” e di conseguenza in un primo periodo ci si ammala di più, ma i vantaggi a lungo andare sono sicuramente superiori

statolaico

Sai Lady Godiva chi come te (tanti, per fortuna) fuma ma si dice daccordo sulle regole nei locali pubblici dimostra di essere intelligente e coerente (non come se essere daccordo o meno su una norma giusta dipendesse dalla convenienza personale e non da un fatto oggettivo -il fumo passivo nuoce alla salute-:non fumo allora sono daccordo, fumo allora dissento). Anch’io ho fumato tanto fino a un anno fa, ho fumato in media 1 pacchetto di sigarette dai 14 fino ai trenta anni, adesso ne ho trentuno, ma pensa che litigai anche con un mio collega che fumava in ufficio ed all’epoca non c’era nessuna legge, pero’ io mi allontanavo per fumare e lui sfumacchiava in ufficio in faccia a tutti: ecco il fatto del fumare nei luoghi pubblici ricalca molto la questione di laicità, io credo…

Lady Godiva

Statolaico, concordo con te.
Diciamo che ha a che vedero con il bene comune.

Tuttavia mi domando che cosa respirino i bambini nelle loro carrozzine,
ad altezza dei tubi di scappamento delle auto nelle città.

Senofane

essere dipendenti da qualche droga è uguale all’essere religiosi, non c’è libertà ed il comportamento ne è condizionato in ogni secondo della giornata, sentimenti compresi.
in certi casi, una droga o una religione ha degli effetti positivi, quando si tratta di scegliere il male minore. se stessi davvero male desidererei fortemente uno stato di dipendenza da qualcosa in grado di alleviare il dolore, fisico o spiritale che fosse. nella vita di tutti i giorni, invece, serve solo a farvi escludere chi non la pensa come l’individuo dipendente da qualcosa. ecco che gli amici religiosi o tossicodipendenti vengono inevitabilmente preferiti agli altri, anzi, se uno non ha mai fumato o non si è mai bucato o non ha mai creduto in dio o non fa queste cose in questo momento della sua vita, non è degno della nostra fiducia o della nostra amicizia.
pensate se il vostro amante vi lasciasse perché siete fumatori o perché andate a messa a spifferare i fatti vostri ogni domenica. farebbe male?

Giona

Ad essere esposte al fumo passivo sono persone che non hanno scelto di fumare.
Ad essere esposte alla religione sono persone che non hanno scelto di credere.
E si ritrovano invece da adulti con il cancro al cervello, quello della donna che partorisce vergine, del tipo che risorge e quello dell’entita’ che crea il mondo.
Perciò la battaglia per impedire di ammorbare i bambini con bugie e croci nei luoghi pubblici e’ giusto.
Ecco cosa c’entra questa notizia con l’UAAR.

chiericoperduto

E per tutto l’incenso che passivamente ho respirato in chiesa, fino a poco oltre l’adolescenza, a chi posso chiedere i danni?
E poi, se è vietato fumare in Italia in tutti i luoghi pubblici chiusi, un prete a messa può diffondere fumi di incenso verso i fedeli?

tlon

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io me ne sono liberato grazie al libro di Allen Carr, è per questo che non perdo occasione di citarlo ogni volta, per me è stata una cosa molto grossa. ci avevo provato in ogni modo e ogni volta fumavo più di prima, poi, con un libro per cui non avrei mai speso 10 euro, ho smesso.
c’è qualcuno che può raccontare come ha fatto a smettere di fumare?
————————————————————————————————————
con una bella broncopolmonite

Avid

Senofane , il paragone droga religione può essere preso fino ad un certo punto ,
la questione centrale è l’approccio “libertario”.
Nessuno “dovrebbe” costringerti a respirare fumo passivo , ma tu dovresti poter
fumare/drogarti quanto vuoi sapendone le conseguenze, perchè la vita è tua
e ne fai ciò che vuoi fintanto che non danneggi gli altri.
Nessuno “dovrebbe” costringerti a sottoporti ad assurdi stili di vita basati sulla religione
ma tu dovresti essere libero di credere in quello che ti pare edi seguire le tue convinzioni
filosofiche/religiose purchè tu non le imponga a nessuno ed essendo consapevole
che non puoi spacciarle per verità scientifiche.
LA droga religiosa sembra un spunto di un romanzo di P.K.Dick ^_^

saluti

Silent Bob

@Lady Godiva

Hai ragione sulla questione dei gas di scarico, ma è la classica scialuppa di salvataggio a cui si aggrappano i fumatori intolleranti quando rimangono a corto di argomentazioni (cioè da subito).
E’ vero che respiriamo già tante schifezze per strada, ma che diavolo c’azzecca col fumare o meno? Anzi, semmai è un buon motivo per evitare di avvelenarsi ulteriormente! Allora già che ci siamo beviamo anche acido cloridrico, tanto ormai siamo condannati…

Occupiamoci di un problema per volta: per quanto riguarda l’inquinamento atmosferico privilegiamo la bicicletta e i mezzi pubblici e incentiviamo la ricerca sulle energie rinnovabili; per quando riguarda il fumo adottiamo le misure possibili almeno per cercare di evitare problemi a chi non ha scelto di fumare.
Non vedo perché mettere per forza insieme le due cose, se non per impuntarsi come bambini dell’asilo nel tentativo di veder soddisfatti i propri capricci (si’, non è nient’altro che un capriccio).

anteo

abito vicino alla Malpensa, lavoro a Milano

molto interessante che ci si occupi del fumo passivo da tabacco per fortuna leggi civilissime limitano la possibilità di fumare in molti luoghi:
spero che la stessa attenzione vada ad altre vistosi attentati alla salute , come appunto un aeroporto, con la stessa enfasi. Certo è più difficile affrontare un aeroporto che non un singolo fumatore.

francesco

kull non ha più risposto, peccato.

“Non capisco proprio perchè l’uaar debba riprendere la propaganda terroristica della lobby Usa del salutismo fascistoide”

una vera chicca questa! “la lobby del salutismo???” vabbè…
se si fa vivo gli mando delle immagini istologiche di polmoni di fumatori e non fumatori, non serve che sia medico per vedere la differenza tra il nero e il bianco. immagini e preparati fatti da me, non dalla “lobby del salutismo”.

Senofane

@Avid
mi sembra di averlo scritto che bisogna essere liberi di poterlo fare.
il fatto, comprovato, è che se sei dipendente da qualcosa, non sei libero. questo comporta che non sei tu a decidere se sei o no un pericolo per gli altri. se devi fare certe cose, le devi fare e basta, e i tuoi processi cognitivi sono inevitabilmente distorti. d’altra parte, essere dipendenti da una sola sostanza aiuta a vedere da cosa dipendono gli altri, questo è alla base della solitudine sciamanico-artistica del ‘900 e non solo.
l’amore è una dipendenza, per qualsiasi cosa o sostanza o fantasia, la gestione psico-chimica dell’amore è il problema. è il bug numero uno dell’essere umano, almeno in una società individualista e solipsista.

claudio r.

Il fatto che le fonti s’inquinamento siano molteplici non esclude che aggiungerne un’altra
non faccia piu’ danni: attenzione a non cadere nel benaltrismo.
Io ho smesso di fumare da circa 15 anni e ne ho tratto grandi benefici economici e di salute,
ho smesso da me senza aiuti particolari diminuendo progressivamente, e devo dire che sono
anche abbastanza tollerante, nel senso che se un conoscente sente proprio il desiderio
di fumare in mia presenza, od anche in casa mia, non e’ che ne faccio un dramma.

Silent Bob

@francesco

Se anche lo facessi non so quanto conterebbe, secondo me è un po’ come sottoporre ai credenti bigotti coi paraocchi tutte le incongruenze della Bibbia e della Chiesa… non cambieranno mai idea…

Lady Godiva

anche abbastanza tollerante, nel senso che se un conoscente sente proprio il desiderio
di fumare in mia presenza, od anche in casa mia, non e’ che ne faccio un dramma.

Grande Claudio, spesso proprio gli ex fumatori sono particolarmente severi e rompiscatole.

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