E’ passato indenne dal check-in come bagaglio a mano. La padrona è riuscita così a portare il suo coccodrillo di peluche sul volo Ryanair da Roma Ciampino a Orio al Serio. Provocando un ritardo di ben due ore a tutti i viaggiatori.
Il coccodrillo era stato sistemato su tre sedili e l’assistente di volo, durante il consueto giro di controllo per verificare che tutti avessero allacciato di cinture, ha subito notato il passeggero speciale: “Signora, non possiamo decollare se non lascia a terra il coccodrillo”. Subito dopo, l’interfono ha annunciato: “Signori, non si può decollare per colpa del coccodrillo”. Ma la passeggera non voleva rinunciare al pupazzo e gli altri viaggiatori si sono subito schierati in due fazioni: chi stava dalla parte del coccodrillo e chi invece avrebbe preferito volare rapidamente verso Milano.
Il volo, bisogna dirlo, era già nato male. Prima l’imbarco era stato spostato per un ritardo tecnico. Poi si era verificato un bisticcio con un passeggero che aveva piazzato una valigia davanti all’uscita di sicurezza e non voleva spostarla. Infine, l’enorme coccodrillo.
La padrona del pupazzone ha difeso la creatura con tutte le sue forze, usando toni pesanti e strattonando la hostess. Tanto che è dovuta intervenire la polizia di frontiera. Come se non bastasse un passeggero si è messo a riprendere il parapiglia con il telefonino e gli agenti lo hanno identificato. A calmare tutti è intervenuta un’autorità superiore, una suora, che si è alzata, ha parlato con l’equipaggio e gli agenti e alla fine anche con la padrona del coccodrillo. La signora alla fine si è alzata, si è caricata in spalla l’animale ed è scesa. E l’aereo ha potuto finalmente decollare.
Da quanto una suora (per quanto possa essere una persona di buon senso) è UN’ AUTORITA’ SUPERIORE? no comment…
Capisco che ce l’ abbiate con le suore ma…Vi viene mai il dubbio che simili notizie le leggiamo solo io e Voi? Questa incredibile lite in aereo per me dimostra solo che abbiamo una sindrome di Babele, per cui ognuno parla la sua lingua e litiga con tutti gli altri. La suora in questione, per me, era solo dotata di grande carisma ed equilibrio. Poteva esserci un medico, una hostess o una casalinga, con qualità simili su quell’ aereo. Magari ce ne fosse uno su ogni aereo, ogni treno, ogni condominio, ogni ascensore.
a me non sorprende il fatto che fosse necessario l’intervento di una suora, del resto:
“un bisticcio con un passeggero che aveva piazzato una valigia DAVANTI ALL’USCITA DI SICUREZZA e non voleva spostarla”
e
“La padrona del pupazzone ha difeso la creatura con tutte le sue forze, usando TONI PESANTI e STRATTONANDO la hostess”
ma che razza di gente c’è in giro????
Una suora ragionevole.
ma tipo… ‘sta cretina qui non poteva metterlo nella stiva?
NO! è una barzelletta! Io NON ci posso credere!! ma anche il personale dell’aereo, ma che teste di caxxo sono? non si può decollare col coccodrillo?? io resto basita….
Spero che il giornalista fosse ironico… magari la suora era pure bassa…
però ora che ci penso…
se hanno potuto decollare con la pinguina, potevan fare uno strappo pure per il coccodrillo.
seriamente, una così era da defenestrare. a duemila metri d’altezza, per sicurezza. col coccodrillo.
Una cosa è la valigia davanti all’uscita di sicurezza, che ostacolerebbe la fuga in caso di necessità.
Ma se quei tre sedili erano vuoti (volgio sperare che la tipa non avesse lasciato 3 persone senza posto per far accomodare il suo pelouche 😀 ) il non voler decollare col coccodrillo mi sembra un eccesso di zelo da parte del personale dell’aereo.
Che problemi di sicurezza può dare un pelouche su 3 sedili??? 😯
Fosse stato vero avrei potuto capire…ma finto!!!!!!!!!!!Secondo me la hostess era invidiosa…
Capisco che non l’abbiano accettato per non creare un precedente, sennò poi tutti vogliono portarsi il canotto in cabina e se non ci sono sedili liberi non ci sta, però:
1) dovevano bloccarla prima dell’imbarco se il pelouche superava le dimensioni consentite, di modo che potesse metterlo nella stiva; non esiste che prima mi fai imbarcare e poi quando ormai non posso più metterlo in stiva non ho altra scelta che buttar via il bagaglio a mano o buttar via il biglietto per prendere il volo successivo
2) preso atto dell’errore di chi non l’ha bloccata prima, se lei si rifiutava di scendere, dovevano farla portar via dalla polizia e non fregare gli altri passeggeri che non c’entravano nulla
Un’autorità superiore o… superiora? 😉
Concordio con Daniele Gallesio sul primo punto, ma non sul secondo:
preso atto dell’errore del personale al check-in, il personale di bordo ormai doveva accettare il pelouche, collocandolo magari in qualche punto dell’aereo dove arrecava il minor fastidio. Mica era un volo intercontinentale, un disagio di un’oretta!
Mi lascia esterrefatto, non tanto l’intervento della suora che magari è stata ascoltata per rispetto della figura religiosa, quanto il fatto che su “Repubblica” venga indicata come autorità superiore. Spero volesse essere ironico.
solo in vaticalia possono succedere certe cose.
Sì, penso anche io che questa sarebbe stata la soluzione di maggior buon senso visto che ormai l’avevano fatta salire.
Perciò quello che avevo indicato come punto 2) lo modificherei con “se proprio non potevano assolutamente decollare con quel pelouche (difficile da credere) quantomeno dovevano assumersi la responsabilità delle conseguenze della loro decisione trovando il modo di far scendere coattamente la tipa del pelouche senza lavarsene le mani facendola pagare agli altri passeggeri che non ne potevano niente“.
Trovo odioso questo metodo da “divide et impera dei poveri” molto in voga fra i maestri elementari che non hanno il polso necessario per farsi rispettare dagli alunni e che quindi di fronte a uno scolaro indisciplinato, invece di punire direttamente lui assumendosi il proprio ruolo di educatore, non trovano di meglio che dire la classica frase “ecco, per colpa di Mario domani non vi porto ai giardinetti: ringraziate Mario” nella speranza che Mario sia spinto a rigare dritto non dall’autorevolezza dell’insegnante, ma dal risentimento dei suoi compagni generato ad arte contro di lui dal maestro.
Questo è un metodo da gente senza spina dorsale.
Penso di sì, che volesse essere ironico, sebbene non fosse molto chiara questa ironia.
Purtroppo sulla versione on-line dei quotidiani, spesso la qualità degli scrittori (giornalisti? mah?) è ancor più bassa di quella – già non eccelsa (salvo le “grandi firme”) – delle rispettive versioni cartacee.
Basti pensare a quella vecchia Ultimissima sul consigliere espulso dalla giunta perché il suo cellulare aveva la suoneria “a bestemmie” che riprendeva un atricolo del Corriere.it in cui si leggeva che il consigliere aveva dovuto “portare via le chiappe” 😯
Ora… se questo è linguaggio degno del Corrierone… siamo messi bene… 🙄
Questa notizia sembra uno sketch dei Monty Python. Surreale. Anzi, bisognerebbe metterlo in scena. Secondo me sarebbe divertentissimo.
Beh, se era l’unica a tenere un po’ di testa sulle spalle in quella situazione surreale (vero, Carlo: MontyPythonesca) le dò tranquillamente il titolo di “autorità superiore”. Ma non per il velo, per la testa che c’è sotto e le sue doti di mediazione. 😉
Curioso.
Su Metro di oggi danno questa notizia senza fare menzione alcuna della suora, ma dicendo che alla fine è dovuta intervenire la polizia di frontiera… 🙄
Scusate, il quotidiano gratuito era “City”, non “Metro”.
Curioso anche come su Corriere.it Repubblica.it e LaStampa.it la notizia sia invece lo stesso testo “copiaincollato” parola per parola.
Chissà chi avrà scritto l’originale e chi saranno i copioni…
Tristezza.
Se uno scrive “coccodrillo bianco nelle fogne di New York” oppure “spettatore morto soffocato dal seno di una lap dancer” gli altri quotidiani non è che verificano e approfondiscono… Giammai! COPIANO E INCOLLANO! 🙁 🙁 🙁
In questo modo una bufala sembra più fondata in quanto “è su TUTTI i giornali” 🙁