Gentile Direttore,
dopo che due equipe di scienziati, dal Giappone e dagli Stati Uniti, hanno annunciato simultaneamente di essere riusciti a creare cellule staminali a partire da quelle della pelle, senza bisogno di distruggere embrioni, gli oppositori all’uso sperimentale degli embrioni, dichiarano finiti i problemi etici legati alla manipolazione di embrioni In realtà questa notizia ci consegna un argomento formidabile per rivelare l’inconsistenza della posizione di chi considera immorale la ricerca condotta sugli embrioni.Questi argomentano che l’embrione, avendo la potenzialità di trasformarsi in un individuo, è “già” persona e quindi titolare di diritti inalienabili. Ora se una cellula della pelle può essere fatta regredire alla condizione di cellula staminale, nulla vieta, in linea di principio, che essa , date le opportune condizioni possa svilupparsi in un individuo. Ne conseguirebbe che dovremmo conservare anche le unghie e i capelli che ci tagliamo perché, in potenza, potrebbero diventare persone. Ne ha diffusamente trattato il grande fisico del ‘900 Schroedinger a proposito della fisica quantistica e della probabilità dei decadimenti radioattivi: Schroedinger illustrò il suo argomento servendosi di un gatto.
Un gatto se ne sta chiuso in una scatola. La sua sopravvivenza è affidata al nucleo instabile di un atomo radioattivo: se decade, un veleno si libera nella scatola e uccide il gatto; se invece ciò non accade il gatto sopravvive. Fino a che non si apre la scatola e non si controlla, dice Schroedinger, il gatto non è né vivo né morto, ma un po’ tutte e due. Il paradosso della meccanica quantistica si applica a tutti i ragionamenti probabilistici e quindi anche alle condizioni “potenziali”. Se “in potenza” un embrione potrebbe diventare un individuo, non è detto che lo diventi, così come non si può escludere che da una cellula della pelle fatta regredire a cellula staminale, non si possa ottenere un individuo completo. Non pensa che sia ora di rompere il tabù oscurantista che tiene l’Italia indietro nei settori più promettenti della ricerca più avanzata in campo
biomedico, rivelandone le contraddizioni che lo privano di consistenza?
Pietro Armienti
Risposta di Vittorio Zucconi:
Non conoscevo il paradosso di Schroedinger e la ringrazio. Ma la questione “staminali” ed “embrioni” non è mai stato un problema scientifico, fatto reso evidente dal fatto che migliaia di embrioni surgelati sono comunque destinati alla distruzione e la reversibilità del processo di diversificazione cellulare che lei nota pone un problema troppo intelligente per i guardiani del tempio. La opposizione alla creazione degli embrioni è classica opposizione mistica e ideologica alla empietà di Prometeo che ruba il fuoco agli dei o a Galileo che rovescia il tempio dell’astronomia biblica.
Rubrica “Lettere al Direttore” di Repubblica del 27 novembre
E pensare che Zucconi si dice cattolico …
Bella la lettera e bella la risposta di Zucconi.
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Certo che un uomo di cultura come Zucconi senza dubbio è, non conosca il paradosso del gatto di Schroedinger è un triste segnale dell’analfabetismo scientifico in Italia.
L’ave maria la sanno tutti, atei inclusi.
Il paradosso di Schroedinger sembra sia noto solo a chi ha fatto studi scientifici.
Ebbene, nozioni a livello così divulgativo di scienze dovrebbero essere noti anche agli umanisti…
…altrimenti poi non ci possiamo stupire che i legislatori varino leggi antiscientifiche, no?
Ed infatti i fedeli conservavano le ossa dei morti, li lucidavano, li accatastavano in attesa della resurrezione. Anche la teoria della resurrezione della carne è una forma di clonazione staminale.
Certo che un uomo di scienza (anche se di altre scienze!) come Armienti dovrebbe sapere che “le unghie e i capelli che ci tagliamo” sono il prodotto di cellule ma non contengono cellule!
A me non sembra di aver letto che le cellule della pelle ‘riprogrammate’ possano mai svilupparsi in individuo. E’ per questo che gli anti-staminali esultano. Poi se si presenterà questa possibilità, rifiuteranno anche questo tipo di ricerca. Il problema è che le staminali dalla pelle saranno utlizzabili fra qualche anno, mentre quelle embrionali sono già qui.
Insomma non è che alla ricerca disperata di qualcosa che piaccia ai fondamentalisti, stiamo sprecando tempo prezioso che potremmo utilizzare per trovare cure per cancro, Alzheimer, ecc.?
Tra l’altro la ‘riprogrammazione’ della cellula si fa modificandone qualche gene… e chi è contrario agli Ogm, non dice nulla?
Niente paura.
Vi sono paesi tipo Cina e co. i cui governi hanno magari fisime
di altro genere, ma non di religione, nei quali queste ricerche
procederanno a ritmo serrato.
Ragione per cui quando avremo bisogno di un pancreas di ricambio
ricavato da cellule staminati e/o da cloni, ci sara’ sufficiente
mettere mano al portafoglio e pagare senza batter ciglio.
In alternativa, in mancanza di adeguate risorse finanziarie,
potremo sempre fare un viaggio a Lourdes.
Quoto in pieno la dottoressa Tadolini.
Comunque qui l’esperimento ideale del gatto è abusato, il gatto di Schroedinger non è ‘in potenza’, ma ‘contemporaneamente’. O meglio non è niente di niente, perché nel mondo macroscopico la sovrapposizione di stati non si osserva. Si può pensare al gatto nello stato vivo-morto, ma non lo si rileva. Era questo il senso dell’esempio no? Scusate la precisazione forse superflua.
Quindi con gli embrioni non ha niente a che spartire 🙂
@daniele gallesio.
“ebbene, nozioni a livello così divulgativo di scienze dovrebbero essere noti anche agli umanisti…”
gli umanisti..che cosa sono gli umanisti.mah.io ne conosco uno che studia lettere a padova e chiedendogli per scherzo cosa fa 5 meno 6 ho scoperto che non sapeva la risposta (in realtà ci è arrivato da solo dopo 3 tentativi falliti). quindi prova a immaginare se conosce il gatto di schroedinger o la fisica quantistica.
non credo o cmq spero che non tutti gli umanisti siano presi così male con la matematica e la scienza in generale…ma la sensazione è questa.
Non so chi sia il signor Armienti.
Spero che non si spacci per non-credente, altrimenti fin quando i non-credenti spareranno baggianate di questo livello i credenti avranno tutti motivi per ridere alle loro spalle.
Le bufale di Armienti: «una cellula staminale potrebbe svilupparsi in individuo», e «la meccanica quantistica si applica a tutti gli esperimenti probabilistici».
In realtà
1) da un embrione si puo’ ricavare una cellula staminale, ma non viceversa.
2) La meccanica quantistica è una cosa, la meccanica probabilistica un’altra. Il paradosso del gatto vuole semplicemente evidenziare che in meccanica quantistica una particella ha una determinata proprietà (posizione, velocità, spin, ecc.) solo quando la si musura. Tra una misura e l’altra, no (ancora piu’ chiaro, a questo proposito è l’esperimento, di Stern-Gerlach, il quale, tra l’altro, ha il vantaggio di essere un esperimento reale, non un paradosso teorico).
@Paolo Malberti
In effetti la lettera del sig. Armienti è un po’ confusa, e la risposta di Zucconi non è da meno: la lotta al preoccupante analfabetismo scientifico che sta dilagando nel nostro Paese dovrebbe diventare una priorità assoluta e unire laici e credenti, non trova?
Purtroppo i “veri” credenti sono ancora impegnatissimi a confutare il darwinismo, tanto per fare un esempio… figuriamoci la genetica o la meccanica quantistica.
Voglio dire che oggi l’umanità, invece di portare avanti il progresso e tentare di trasformare tutti insieme questa valle di lacrime in un posto felice, spreca buona parte delle proprie migliori energie in inutili guerre ideologiche e contrapposizioni fratricide stile creazionisti-evoluzionisti.
Il suo intervento, mi dispiace dirlo, va in questa direzione.
anche se (o forse, proprio perchè) animato dal proposito piu’ nobile,
meglio stare zitto che essere controproducente.
Oggi leggevo un passo di un libro stupendo…
L’autore scrive che la gente normalmente spende il 90% delle proprie energie nel dimostrare a sè stessi e agli altri di avere ragione, ma quali grandi risultati potrebbe raggiungere se lasciasse da parte tale bisogno e impiegasse le proprie energie per cose più costruttive ?
Ovviamente la riflessione vale per tutti…
il fatto è che in realtà l’esempio del gatto di Schroedinger non c’entra molto. Quello che voleva mettere in evidenza il celebre fisico era il concetto di “sovrapposizione di stati”, e non l’essere “in atto” e “in potenza”. La meccanica quantistica e la relatività andrebbero citate il più raramente possibile.
@ Chris
Ognuno spende le proprie energie come gli pare e piace. Sono abbastanza sicuro che un buon 60% serva solo per metabolismo basale 😉
Il dato di fatto é che questa scoperta conferma che la Chiesa aveva visto bene, mentre la campagna laicista era faziosa,ideologica e priva di solide basi scientifiche.Non é difficile capire chi sono i veri oscurantisti.
se i capelli vengono tolti con il silk-epil vengono dietro anche le cellule 😛
Sarà poco scientifico, di sicuro è antireligioso, probabilmente non c’entra molto nemmeno con quanto qui si dibatte qui… ma per me un essere umano ‘in potenza’ non esiste, perché non esiste proprio come essere umano… che è ‘umano’ quando diventa consapevole di sé, quale che sia la natura di questa consapevolezza, fosse pure solo ‘fisica’, attraverso il dolore percepito. L’embrione non solo ‘non pensa’, ma nemmeno ‘soffre’, nel senso di percepire il dolore. Tutto il resto è ideologia.
x nrc
anche se tagli un dito!
Letto l’articolo e lette le obiezioni poste mi sento di dar ragione all’articolista. Alla considerazione che “da un embrione si puo’ ricavare una cellula staminale, ma non viceversa.” si può benissimo controbattere che una cellula staminale “date le opportune condizioni” (che non ci interessa approfondire a livello tecnico) “possa svilupparsi in un individuo”, ovvero che una cellula staminale è potenzialmente un embrione e quindi un individuo, sempre applicando la teoria della “potenzialità” tanto cara alla chiesa cattolica. E in linea di principio anche le unghie e i capelli sono potenzialmente degli individui: basti pensare che magari un giorno si troverà qualche tecnica che permetta di ottenere il processo inverso (capelli->cellule->staminali->individuo). E così via. Come si vede il metodo della “potenzialità” è molto pericoloso e chi lo usa o non si rende conto delle sue implicazioni o semplicemente, come accade, fa finta di niente.
Il punto è che il non essere l’embrione un individuo umano è un fatto certo se per determinarlo si usano solo i parametri della biologia e non preconcetti religiosi o sentimentali…chi ci vuole fare credere che l’embrione è un bambino prenato distorce la realtà per le sue finalità politiche in modo da fare presa sull’ingenuità della maggior parte dei cittadini elettori.