Roma, prossima la discussione in aula sul registro delle unioni civili

L’iniziativa delle associazioni romane (tra cui il Circolo UAAR di Roma) che tra marzo e giugno 2007 hanno raccolto nella capitale più di 10.000 firme per l’istituzione del registro delle Unioni Civili, ha finalmente raggiunto un primo importante risultato.
Dopo sei mesi dalla presentazione, il consiglio capitolino ha finalmente messo ai lavori la proposta di delibera oggetto della petizione popolare e una proposta di delibera alternativa redatta dalla maggioranza sulla falsariga della prima.
Si attende ora solo la discussione in aula : i primi giorni di dicembre saranno fondamentali a tal fine.
L’importanza di un registro delle Unioni Civili a Roma non riguarderebbe solamente la questione GLBT ma una vasta serie di realtà (tra cui anche coppie di anziani) che allo stato attuale non vengono considerate dalle istituzioni: pur avendo un valore sostanzialmente simbolico, rappresenterebbe il primo passo per avvicinare non solo la città, ma l’intero paese, alla realtà europea.
Il risultato politico è comunque importante per una realtà come Roma dove per la prima volta dalla sua costituzione il neonato PD sarà messo alla prova dalle tematiche sulla laicità.

Francesco Saverio Paoletti, coordinatore del circolo UAAR di Roma (roma@uaar.it) 

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7 commenti

paolo di palma

Chissà se anche questa volta l’anguilla che occupa il Campidoglio, saprà esser degna del nome che Enzino Iacchetti gli ha appena incollato addosso: Valzer Veltroni?

Kaworu

scommettiamo che leveranno ogni riferimento alle coppie glbtq*?

giusto perchè son le uniche che ne hanno realmente bisogno -_-

hon2928@yahoo.com

io ho anche firmato questa petizione a cui si fa riferimento, ma credo onestamente che non se ne farà nulla. in verità credo anche che sia meglio non cercare sempre le scorciatoie e chiedere una volta per tutte la regolarizzazione civile e il matrimonio per chi lo desidera.

lacrime e sangue

Figuriamoci, al papa verrebbe un attacco apoplettico e i nostri parlamentari vogliono tanto, tanto bene al papa che non gli faranno mai del male.

E le coppie omo/etero non sposate resteranno ancora senza protezione sociale.

Qualcuno aveva postato un commento sul convegno in Africa contro gay e coppie non conformiste, con la richiesta dei religiosi di bloccare ogni legislazione che li tuteli. Puoi per favore aggiungere notizie in merito?

Toptone

Per Lacrime e Sangue:

Ho aggiunto le notizie proprio stasera.

Il “convegno” era il Summit dei Paesi del Commonwealth, tenutosi in Uganda nei giorni scorsi alla presenza della Regina e del Principe Carlo.

** Come mai in Italia manco una parola in TV? Non c’erano cappellini orribili da criticare? **

I religiosi non vogliono semplicemente “bloccare una legislazione”, vogliono UCCIDERE gli omosessuali (e tutti gli “immorali”, presumo) tout-court. E vogliono anche tappare la bocca a chi li difende.

In Uganda l’omosessualità è punita col carcere a vita o con la pena di morte, e così è nel 90% dei Paesi dell’Africa. Qui si parla di “diritto all’esistenza”, mica di “diritto a sposarsi”.

Il Papa sicuramente sa benissimo della situazione in Uganda (e anche che la sua Chiesa laggiù appoggia i pogrom e gli assassinii), ma sta zitto perchè gli conviene così.

Nel mio commento ci sono alcuni link e un breve sunto dell’evento e della situazione (tutti fatti sconosciuti in Italia).

Buona lettura (in inglese……).

Toptone

Per Lacrime e Sangue:

Ho aggiunto le notizie proprio stasera.

Il “convegno” era il Summit dei Paesi del Commonwealth, tenutosi in Uganda nei giorni scorsi alla presenza della Regina e del Principe Carlo.

** Come mai in Italia manco una parola in TV? Non c’erano cappellini orribili da criticare? **

I religiosi non vogliono semplicemente “bloccare una legislazione”, vogliono UCCIDERE gli omosessuali (e tutti gli “immorali”, presumo) tout-court. E vogliono anche tappare la bocca a chi li difende.

In Uganda l’omosessualità è punita col carcere a vita o con la pena di morte, e così è nel 90% dei Paesi dell’Africa. Qui si parla di “diritto all’esistenza”, mica di “diritto a sposarsi”.

Il Papa sicuramente sa benissimo della situazione in Uganda (e anche che la sua Chiesa laggiù appoggia i pogrom e gli assassinii), ma sta zitto perchè gli conviene così.

Nessuna meraviglia che la sua Chiesa non abbia firmato la Convenzione ONU sui diritti dell’uomo.

Nel mio commento ci sono alcuni link e un breve sunto dell’evento e della situazione (tutti fatti sconosciuti in Italia).

Buona lettura (in inglese……).

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