Notizia di oggi: Papa Benedetto XVI ha pubblicato la sua seconda enciclica, tutta dedicata al tempestoso rapporto tra Fede e Scienza. Secondo Benedetto XVI:
Marxismo e illuminismo sono “speranze terrene fallite”, la ragione “staccata da Dio” e la scienza “senza etica” non redimono l’uomo. Sono alcuni punti della seconda enciclica di Benedetto XVI “Spe salvi” resi noti oggi dalla Santa Sede.
[Da “Benedetto XVI, la seconda enciclica “Illuminismo e marxismo speranze fallite”” sul sito di Repubblica]
Inutile spiegare al Santo Padre che la Scienza NON si è MAI posta lo scopo di redimere l’Uomo. Lo sa benissimo e continua a far finta di non saperlo. Qualche riflessione, però, la possiamo fare.
La competizione tra Scienza, Tecnologia e Religione
Esiste una evidente ed insanabile competizione tra Scienza e Tecnologia (cioè “Ragione”) da un lato e Religione dall’altro. Entrambe queste “discipline” promettono all’Uomo la soluzione dei suoi problemi quotidiani: la salute, i trasporti, i rapporti con il potere, la sconfitta dei nemici e via dicendo.
Non ci può essere pace tra Fede e Ragione perchè queste discipline competono per ottenere l’appoggio (La fiducia, la Fede, il consenso) di miliardi di persone. Da questo consenso derivano l’appoggio sociale (politico) ed il finanziamento di questi enti, cioè la loro sopravvivenza. Nei paesi occidentali, si dà per scontato che lo Stato finanzi, in maggiore o minore misura, la ricerca scientifica per consentirci di avere quegli strumenti che ci permettono di curare le nostre malattie e di risolvere altri problemi. Nei paesi islamici, questo spesso non avviene. Semmai, da quelle parti viene dato per scontato che lo Stato spenda i propri soldi per finanziare le scuole coraniche. I risultati di queste scelte sono sotto gli occhi di tutti e non richiedono alcun commento.
La scelta tra Religione e Ragione è una scelta metodologica. Riguarda il modo in cui si vogliono affrontare i problemi. La Religione sostiene che dobbiamo chinare il capo, pregare e sperare che qualcuno ci ascolti. La Ragione dice che dobbiamo rimboccarci le maniche e darci da fare.
La differenza sostanziale
La differenza sostanziale tra Scienza e Tecnologia, da un lato, e Religione, dall’altro, è che Scienza e Tecnologia funzionano (sempre), mentre la Religione non funziona (mai).
Non è necessario “credere” nei batteri e negli antibiotici per guarire da una polmonite (batterica. Ci sono anche quelle di orgine micotica…). Non occorre credere nelle onde radio per usare con successo un telefono cellulare. Non occorre nemmeno credere negli sfuggentissimi fotoni e nei loro inconcepibili comportamenti quantistici per usare con successo un sistema crittografico quantistico. La più spettacolare ed incontestabile dimostrazione di validità della Scienza è la nostra tecnologia quotidiana. Miliardi di oggetti, di milioni di tipi diversi, che implementano migliaia di concetti scientifici diversi, funzionano ogni giorno, in ogni punto del Pianeta, anche quando sono usati da Cattolici, Islamici, Ebrei e Buddisti. Non hanno bisogno della loro Fede per funzionare. Funzionano e basta.
Viceversa, da migliaia e migliaia di anni, miliardi di persone continuano a pregare per la risoluzione dei loro problemi personali e, da migliaia di anni, queste preghiere restano “inascoltate”. Quando, per un motivo o per l’altro, c’è ragione di pensare che le cose vadano diversamente, la sorpresa (degli stessi Fedeli!) è tale che si grida al miracolo. Il livello di disillusione nei confronti di questo “metodo” è tale che, al giorno d’oggi, nessuna persona sana di mente si sogna di farsi curare la polmonite dal Parroco. Nello stesso modo, nessuna persona sana di mente tenta di spostarsi da Milano a Roma grazie al teletrasporto di origine divina, quello stesso teletrasporto che avrebbe spostato la Casa di Maria dalla Terra Santa all’Italia. Tutti quanti prendono semplicemente il treno o l’aereo.
Competizione 1: Spiegare il Mondo
La Scienza e le Religioni competono tra loro per fornire una spiegazione convincente (ed utile) di ciò che avviene attorno a noi. Le spiegazioni della Scienza hanno spedito l’Uomo sulla Luna. Le spiegazioni della Religione hanno spedito Giordano Bruno sul rogo. Le spiegazioni della Scienza hanno prodotto i farmaci antivirali (progettati praticamente a tavolino, sulla base di ciò che si sapeva dei virus). Le spiegazioni della Religione hanno prodotto il fenomeno dell’esorcismo e la caccia alle streghe.
Occorre dire altro?
Competizione 2: Guarire gli ammalati
Scienza (e Tecnologia) e Religioni competono per dare all’Uomo ciò a cui tiene più di ogni altra cosa: la salute. La Scienza ha sconfitto gran parte delle malattie che fino a due secoli fa erano letali. Il suo successo è stato tale da produrre uno sconvolgimento sociale: la vita media si è allungata talmente tanto da richiedere un ripensamento sulle pensioni. Al giorno d’oggi, quando qualcuno muore, si fa causa al medico perchè non si riesce più a credere che sia normale morire! La tecnologia è già arrivata ad un punto tale che ormai è in grado di “replicare” i (presunti) miracoli dei vangeli: può dare la vista ai ciechi e “raddrizzare” gli storpi. E non lo fa sulle pagine di qualche antico libro, in maniera inverificabile. Lo fa davanti alle televisioni, sotto gli occhi di miliardi di persone che NON “credono” nella Scienza e nella Tecnologia. Lo fa persino quando sono proprio questi “miscredenti” antiscientifici ad essere curati.
Quando, per un motivo o per l’altro, qualcuno guarisce a seguito di preghiere, si grida (giustamente) al miracolo, tanta è la sorpresa per il successo ottenuto.
Credenti, vi sfido: la prossima volta che vi ammalate, NON andate dal vostro medico. Andate in Chiesa (od in Moschea, od al Tempio) e pregate. Mostrate a tutti noi, poveri atei sfortunati e miscredenti, che credete così fermamente in ciò che sostenete da mettere in gioco la vostra stessa vita.
Vi sembra troppo? Eppure è ciò che faccio, io stesso, ogni volta che mi ammalo: credo così fermamente nella nostra Scienza e nella nostra Tecnologia che vado dal medico.
Competizione 3: Sconfiggere i nemici
Purtroppo, l’Uomo è anche una bestia litigiosa e sanguinaria. Una delle promesse più sinistre di tutte le Religioni, è la sconfitta dei nemici. Ogni gruppetto di Fedeli è infatti convinto di avere un Dio (uno qualunque, spesso lo stesso degli avversari) dalla sua parte ed è quindi convinto di non poter perdere.
Purtroppo, anche la Tecnologia e la Scienza vengono spesso usate a questo fine. I risultati sono sotto gli occhi di tutti: gli Israeliani sono dei grandi “tecnocrati”. Spendono cifre astronomiche in ricerca scientifica ed in attività di sviluppo tecnologico. I palestinesi sono fervidi credenti e riversano quasi tutte le loro energie nel sostegno della loro Religione.
Voi si chi puntereste?
Competizione 4: La vita eterna
Circa due anni fa è uscito un libro molto interessante che si chiama “Verso l’immortalità” (di Edoardo Boncinelli e Galeazzo Sciarretta, Raffaele Cortina Editore. ISBN-13: 9788870789416, 19 euro). Questo libro dice una cosa che per molti era già evidente da tempo: l’Uomo non è condannato a restare per sempre un essere mortale. La morte è solo la conseguenza di un “limite tecnologico” della nostra piattaforma (la nostra biologia) e può essere sconfitta. Né gli autori di questo libro né io vogliamo sostenere che ciò sarà possibile mentre noi siamo ancora in vita ma ormai è chiaro che sarà possibile entro qualche secolo. La mia personale scommessa è che l’Uomo si renderà immortale tra il 2300 ed il 2500.
Quando questo sarà già successo, che faranno i sacerdoti di tutte quelle religioni che vivono promettendo una vita dopo la morte, o la vita eterna, a tutti i loro Fedeli (sostenitori)?
Ma la “Scienza” è una Religione?
La Scienza, come la Religione, è anche un “approcio metodologico all’esistenza”. Più precisamente, si tratta di un approcio razionale all’esistenza. In un certo senso, quindi, la si potrebbe anche considerare una “Religione”. A differenza delle Religioni tradizionali, tuttavia, non richiede che il suo “utente” creda in essa. Anzi: è necessario che il suo “utente” NON creda nella Scienza e che la metta continuamente alla prova. Non è una differenza da poco.
Per favore, fate questo esercizio: sforzatevi di NON credere nelle onde radio. Dimenticatevi di quello che avete imparato, volenti o nolenti, a scuola e convincetevi che le onde radio NON esistono. Dopotutto non le potete né vedere né toccare, per cui non dovrebbe essere difficile. Sedetevi comodi, possibilmente nella posizione del loto, chiudete gli occhi, respirate profondamente e concentratevi. Ripetete mille volte a voi stessi: “Le onde radio NON esistono. Sono tutte balle inventate da quei malvagi degli scienziati per prenderci per i fondelli.” OK, ci siete? Siete profondamente convinti che NON esistono le onde radio? OK, perfetto!
Ora accendete la TV.
Credere nella Scienza
Molti, anche tra gli Atei e gli Agnostici si mostrano dubbiosi riguardo alla opportunità di “credere nella Scienza”. Francamente, questo è un dubbio di cui non si capisce l’origine.
Come ho già detto, la Scienza NON chiede a NESSUNO di credere in lei. Anzi: è NECESSARIO NON CREDERE nelle sue affermazioni. È necessario dubitare di tutto, sottoporre ogni cosa a verifica e “prendere per buono” solo ciò che sopravvive a questo lavoro di verifica.
Ma allora, cosa diavolo può significare la frase: “credere nella Scienza”?
Credo che, per il “popolo”, questa frase possa avere due significati, entrambi fuorvianti. Il primo è “credere nelle teorie che la Scienza ci propone, prima che siano dimostrate”. Il secondo è “credere nella scienza come approcio metodologico all’esistenza”.
Come abbiamo già detto, non si può “credere” in una Teoria. Si può studiare una Teoria e ritenerla plausibile. L’unica cosa che può rendere “vera” (“ancorata alla realtà”) una Teoria è un Esperimento controllato. Se una Teoria viene verificata da un esperimento, non ha bisogno del nostro avvallo. Resta vera comunque. Se l’esperimento non è possibile, credere nella Teoria non la rende comunque vera, non importa quanto noi giuriamo sulla sua validità. Questa, per inciso, è la situazione in cui vive la Teoria delle Stringhe (quella che dà origine al modello degli “Universi Paralleli”). Personalmente, sono convinto che questa teoria sia plausibile. Tuttavia, per il momento non c’è modo di dire se sia “vera” o meno.
Scienza e Religione come Guide nella Vita
Credere nella scienza come “modello da seguire” o come “maestra di vita” potrebbe essere saggio ma è sicuramente fuorviante. Il metodo usato dalla Scienza esiste da molto tempo prima della “invenzione” della Scienza stessa e viene usato da ognuno di noi quotidianamente. Si tratta solo di buon senso. Non c’è nulla di magico, di speciale, di misterioso o di iniziatico nella Scienza come metodo di lavoro. Funziona nello stesso modo dello stagnino che cerca una falla in un tubo dell’acqua.
Guardare alla Scienza come approcio all’esistenza è fuorviante perchè la Scienza NON è in grado, per sua natura, di dare un senso alla nostra vita. Non ci può dire per quale scopo siamo qui, quale fine dovremmo perseguire ed in che modo. Su questo specifico punto, Benedetto XVI ha sicuramente ragione. Questo è il regno dell’Etica (una disciplina eminentemente sociale) e della Filosofia, non della Scienza. La Scienza ci può certamente fornire delle informazioni utili a questo scopo. La Teoria delle Stringhe, per esempio, ci dice esplicitamente che la Natura non persegue nessuno scopo: si limita ad esplorare instancabilmente tutte le possibilità. Di conseguenza, è inutile cercare uno scopo predefinito alla nostra esistenza. Tuttavia, la definizione di un’Etica e di una Filosofia dell’Esistenza, è qualcosa che sfugge alle possibilità della Scienza. Dipende dall’Uomo, e solo dall’Uomo (Se volete approfondire questo punto, potete leggere il mio presuntuosissimo pamphlet intitolato “Discorso sull’Etica”).
Naturalmente, è sempre possibile sostenere che deve essere Dio a dirci qual’è il nostro scopo e come lo dobbiamo perseguire. Prima, però, bisognerebbe riuscire a dimostrare che questo Dio esiste. Diversamente noi tutti saremmo costretti a fidarci dei suoi portavoce e torneremmo alla solita situazione in cui molti esseri umani (e nessun Dio) confrontano le loro opinioni intorno ad un tavolo.
Il problema è tutto qui: le opinioni di benedetto XVI sullo scopo della nostra esistenza e sul modo in cui dovremmo viverla, sono soltanto le opinioni di un uomo tra circa sette miliardi di altri uomini. Non importa se siano giuste o sbagliate, se siano supportate da altri quattro miliardi di persone o solo da 400.000. Il problema è che sono solo opinioni.
Sia voi che io abbiamo il pieno diritto di avere opinioni diverse dalle sue e di vivere la nostra vita in un altro modo.
Alessandro Bottoni
alessandro.bottoni@infinito.it
alessandrobottoni@interfree.it
Ottimo questo articolo, equilibrato, non politicamente corretto sull’islam, efficace, inattacabile.
B16 dice anche che l’ateismo è una protesta contro l’ingiustizia. due o tre millenni ancora e andremo d’accordo. comunque non condivido nemmeno il semplicismo scientista esposto in questo articolo, quella delle magnifiche sorti e progressive è un’idiozia tal quale quella del dio vendicativo della bibbia, o dell’immacolata concezione. non si può esercitare il senso critico a senso unico, non è laico, e io per inciso non voglio essere nemmeno laico, laico è chi non fa parte del clero, così definendoci, si conferisce al clero un’importanza eccessiva. non mi va di definirmi come complementare al clero, contrapposto quanto si vuole ma anche complementare, la trovo anche questa un’idiozia. usiamo con parsimonia l’espressione laicità giusto per intenderci, ma non esageriamo. c’è il rischio di fare della laicità, e dello scientismo, una posa come un’altra. in troppi lo praticano.
E chi ha bisogno di essere redento?
La scienza almeno gli permette di andare a Loreto in elicottero invece che farsi portare dagli angeli.
Ottima replica di Bottoni all’enciclica di B16.
Nell’enciclica fra l’altro si dice che l’ateismo è stato ed è reo di molti mali.
Proprio il capo della chiesa parla…
Cito: ” A differenza delle Religioni tradizionali, tuttavia, non richiede che il suo “utente” creda in essa. Anzi: è necessario che il suo “utente” NON creda nella Scienza e che la metta continuamente alla prova. Non è una differenza da poco.”
Vorrei mettere in evidenza questo punto, poichè mi sembra generico affermare che nelle “religioni tradizionali” ci sia la necessità di “credere”. Ciò non è corretto.
Ad esempio, le religioni etniche europee (come gli Ellenici Gentili o i Gentili Italici) – tuttora esistenti non come forma NEO-pagana ma come religione precristiana a tutti gli effetti – non necessitano di “credere” in qualcosa. Infatti esse considerano la scienza come qualcosa che va stimolato e va accresciiuto il più possibile. Dal momento che le divinità sono trascendenti ed immanenti, e che il “tutto” è permeato dal divino, non c’è ragione di bloccare alcun tipo di studio scientifico. Anzi: la ricerca della Verità, se comprovata da studi e scoperte, mette in risalto ancor di più la complessità del mondo e le sue peculiarità, e la conoscenza di esso non può che essere alla base della crescita e del miglioramento del genere umano.
Saluti
N2RT
quoto:
//Come abbiamo già detto, non si può “credere” in una Teoria. Si può studiare una Teoria e ritenerla plausibile. L’unica cosa che può rendere “vera” (“ancorata alla realtà”) una Teoria è un Esperimento controllato. Se una Teoria viene verificata da un esperimento, non ha bisogno del nostro avvallo. Resta vera comunque. Se l’esperimento non è possibile, credere nella Teoria non la rende comunque vera, non importa quanto noi giuriamo sulla sua validità. Questa, per inciso, è la situazione in cui vive la Teoria delle Stringhe (quella che dà origine al modello degli “Universi Paralleli”). Personalmente, sono convinto che questa teoria sia plausibile. Tuttavia, per il momento non c’è modo di dire se sia “vera” o meno.//
dico, ma come si fa a proporre questo semplicismo filosofico? uno può anche credere in una teoria, è un fatto morale, non un fatto scientifico, se credo in una teoria e mi impegno nel dimostrarla, non vuole dire necessariamente che se si rivelerà falsa io non crederò alla sua falsità… vuol dire solo che credo in quello che faccio, e questo è bene… ma ignorare la morale, che il ricercare di per se fa bene, in qualunque campo, è la vera balordaggine scientista. per cui ben venga chi crede in una teoria, basta che non imponga a nessuno il suo credo. poi sul fatto che una teoria non abbia bisogno del nostro avallo quando viene provata, ricadiamo in un grandioso e assurdo semplicismo, caro filosofo bisogna sempre che il nostro intelletto (e la tempra morale che lo guida) si accorga dell’esistenza della dimostrazione, potrebbe ignorarla completamente, questo succede anche nella storia e nella cronaca, si può scoprire che l’Aids è un virus senza che nessuno lo abbia mai isolato, e tutti ci credono, basta che le supreme autorità tecnico-politico-scientifiche si ingannino, o siano in malafede. succede, succede, altro che, l’avallo è sempre fondamentale. beata ingenuità scientista.
Questo è pazzo e pericoloso. E, prima di tutto, ignorante. Credo che in una scuola superiore qualsiasi un qualsiasi studente che in tema accomunasse marxismo e illuminismo si prenderebbe un bel 4
già ma il temino di Bottoni è quasi altrettanto febbricitante. si invoca la ragione, ma non c’è.
B16 ci propone un assurdo dogma medievale. ma Bottoni, e tanti troppi come lui, ci propongono un quasi altrettanto assurdo dogma scientista. ci viene proposto sempre più di frequente uno scientismo febbricitante, assoluto, insensato, non illuminato dal pensiero. una scienza in cui non brilla la luce del pensiero, è una cosa altrettanto pericolosa del fanatismo religioso. è quasi ora di provare a capirlo. il pensiero è intuizione, la scienza è dimostrazione, la scienza senza pensiero che ci propone Bottoni è un pericolo altrettanto grave. la natura è cieca, giusto, lo si può intuire vivaddio anche senza la teoria delle stringhe, ma noi NON siamo ciechi. questa è la differenza.
PURTROPPO PER LUI E NEL PAESE E NEL MONDO NON ESITE PIU’ LA SUPERTIZIONE ;
E LUI E IL CAPO CLAN DELLA SUPERTIZIONE ::::,,LA SCIENZA LILL’UMINISMO E I DIRITTI DEI POPOLI .NON’E’ CERTO STATA LA RELIGIONE CATTOLICA A PROMUOVERLE…
LUI E I SUOI PICCIOTTI SONO CONTRO TUTTO QUELLO CHE LA SCIENZA DI BELLO E DI VERO HA FATTO…. LORO POSSONO SOLO METTERE IN CAMPO I LUOGHI COSIDETTI DI CULTO CON MIRACOLI ANNESSI; DA QUANDO MALAGURATAMENTE L’IMPERATORE DESPOTA E GUIERRAFONDAIO E GOLPISTA CHIESE I LORO FAVORI ELEVANDOLI X QUESTI A RELIGIONE DI STATO , L’UMANITA’ TUTTA A DOVUTO SOPPORTARE INFINITI TORMENTI E STRAGI ;E BENE RICORDARE COSA HANNO FATTO DI MALE E MAI DI BENE NEI SECOLI QUESTI DIVULGATORI DI LEGGENDE E FALSITA’ …… OGGI SI CONTENTANO DI DIVULGARE CHE : LATEISMO E IL LAICISMO SONO MALE,, MENTRE LORO CHE NULLAFACENTI
DA SEMPRE CAMPANO ALLE SPALLE DEI POPOLI , VEDI : PREBENDE FACENTI CAPO AL COSIDETTO CONCORDATO GLI ELARGISCONO .
SI PARLA DI 10 MLD DI EURO TANTO E’ DA FARLI VIVERE COME FARAONI…
MENTRE IN ITALIA LA POVERTA’ AUMENTA LE PENSIONI SOMNO BASSE LORO NO
LORO CAMPANO SENSZA DARE NULLA POICHE’ DI 4 EURO CHE RICEVONO SLO 1 DANNO IN CAMBIO…..IO PENSO E COME ME MOLTI CHE ERANOP E RESATANO IL VERO MALE DELLE GENTI ……IL CATTOLICESIMO HA FATTO E FA MALE , SPESIE RACCONTANDO
UNA FAVOLA CHE MAI E’ STATA ACCERTATA X REALTA’ ……..
SBATTEZZATEVI COSI CHE RESTINO POCHI SUDDITI A QUESTI NULLAFACENTI DA PO4TERSI RIPRENDERE IL MALTOLTO DELL ‘OTTO X 1000 E ELARGIRLO AI VERI BISOGNOSI ……..
Bravo Alessandro per la chiarezza e implacabile incisività delle tue note: da leggere insieme alle mie
bambine. Possibile che nessun personaggio pubblico dia una replica laica di simile vigore alla visione reazionaria del papa?
Per Pippo.
per favore spiegami (magari con esempi) qual’è, dove l’hai trovato, quale scienziato lo propone il “dogma scientista …. febbricitante, assoluto, insensato, non illuminato dal pensiero”. Ti sarai mica innamorato delle frasi fatte?
insomma, finché i filosofi alla Bottoni potranno protestare all’infinito con B16 ma finché non sapranno fornire una prospettiva morale (non un dogma e nemmeno un’etica, ma una morale) più degna e più convincente di quella che propone B16, che nonostante tutte le castronerie qualche appiglio di autorevolezza ce l’ha ancora, andranno solo a sbattere contro un muro e a predicare nel deserto, non ascoltati da nessuno. il fatto è che noi ammiriamo la natura, la sua cieca non provvidenzialità, questo è ovvio, ma è una deviazione morale volerla imitare, o superare. non perché andremo a bruciare nei gironi dell’inferno, ma perché noi siamo un’altra cosa, siamo essere morali. la gente crederà di più alla scienza (cioè la riterrà molto più autorevole) quando i suoi esponenti saranno visti come essere morali, non solo come esseri intelligenti. invece sono ancora più amorali dei politici: molto di più! ma dove vogliono andare con ciò? di certo nessuno li obbliga a occuparsi di filosofia e della condizione degli uomini, della morale e delle ingiustizie, facciano ciò che vogliono, ma non si lamentino poi se non hanno seguito. per imporre una filosofia alternativa, più aggiornata di quella di B16, occorre essere autorevoli presso il popolo. il bello, il comico è che non sembrano minimamente sfiorati da questi problemi, e quando qualche volta lo sono dicono semplicistiche idiozie. la vita non è una dimostrazione, la scienza deve fare qualcosa per la vita per essere autorevole. e fa molto talvolta, ma i capoccioni parlano d’altro, contrappongono al tomismo la teoria delle stringhe. delirante! e allora, come dicono in veneto, andate in mona, non capite niente!
Complimenti alla lucidità del Bottoni e alla sua semplicità divulgativa.
Esprimo invece perplessità per i “ragionamenti” senza senso del pippo.
caro faidate mi sembra molto chiaro quello che dico. come dire, oltre ai bottoni, ci vuole anche il filo. se non non servono a nulla. io sono per la scienza, e per il pensiero, ma non per questi pensieri che sembrano pronunciati da automi di Asimov malfunzionanti.
attendo un appello degli uomini di scienza contro i CPT (vedi articolo sopra). per questo possono lanciare le loro giaculatorie all’infinito contro il vaticano, ma non avranno mai la sua autorevolezza morale. QUESTO è il problema. se no è solo un bla bla bla senza via di scampo. il riferimento è al delirio soprastante di Bottoni. delirio, non perché non c’è un senso, ma perché è completamente slegato dal contesto. bisogna conquistare il cuore del popolo, co gli oni!
Pensierini dopo l’arrabbiatura verso la grande meringa bianca (S. Benni):
1) L’ateismo ha causato danni all’umanità? Ma santità, guardi che si confonde con l’inquisizione, con i roghi di streghe, eretici, dissidenti, malati di mente; con le penitenze e le decime di contadini inermi; con i pogrom anti-ebraici; con la benedizione degli eserciti; con l’incoronazione da parte papale dei sovrani macellai; con le persecuzioni anti-pagane; con lo sterminio degli indios; con le conversioni forzate; con i “dagli all’untore!”; con il blocco della cultura etc.
2) L’illuminismo è un errore? Certo, Voltaire e suoi amici le hanno causato più danni di duecento anni di guerre… Soprattutto quando hanno smascherato le debolezze teoriche della religione.
3) Il marxismo è un errore? Soprattutto dove si dice che le religioni sono l’oppio dei popoli e servono ai potenti per impedire le ribellioni, immagino. La sua dottrina economica non l’interessa affatto, tipo redistribuzione delle ricchezze, correzione delle diseguaglianze, così simile al cristinesimo dei Vangeli; tanto c’è il paradiso da morti per chi ha sofferto in terra…
4) L’uomo ha bisogno di dio e non della scienza? Lei mi insegna che se a me o lei verrà un tumore o il morbo di Parkinson dovremo andare in chiesa e non in ospedale.
5) La ragione non basta? Allora i non credenti sono tutti ladri, stupratori, violenti e killer!!! Argh!! Ho condotto una vita sbagliata: non ho commesso nessuno di questi atti atei…
Grazie santità: lei mi ha mostrato cos’è un teologo fine e colto!
COMPETIZIONE 5: La modestia.
Freud indica la vera portata della rivoluzione darviniana nella “mortificazione dell’uomo”.
Parimenti l’universo infinito, senza centro, di Giordano Bruno, rimuove la presunzione geocentrica, e con essa la posizione privilegiata dell’uomo all’interno dell’universo, sostenuta dalla religione.
Dunque, la scienza è derimente la religione (ogni religione) perché, pur senza porsene primariamente l’obiettivo, “rema contro” alle false presunzioni umane, allo spaccio delle illusioni (che poi attingono dalla sovraesposizione ciascuno di se proprio), che invece le religioni assumono, accrescono e pongono alla base delle loro mercanzie.
@pippo
concordo.
Oltre a ciò aggiungerei che il Bottoni contrapponendo fede e ragione fallisce totalmente il bersaglio (e quindi rende inutili e fuorvianti tutte le sue riflessioni a seguire) perchè fa dire al papa e alla chiesa quello che da decenni si continua a negare da parte ecclesiastica (ma che epistemoligicamente sarebbe evidente): fede e ragione non si pongono sullo stesso piano! si pongono su due piani distinti, con metodi e fini diversi. Tutte le argomentazione del bottoni mi sembrano giocare sul passaggio indebito da un piano all’altro, continuamente.
frasi assurde come queste lo dimostrano chiaramente:
la scienza funziona – la religione no:
la scienza elabora modelli (che non coincidono mai tout court con la realtà) e le applicazioni tecnologiche funzionano – la religione dà un senso alla vita dell’uomo non vuole fare della tecnologia, e quanto a dare un senso evidentemente – come pippo sottolinea – funziona bene.
potrei continuare frase x frase ma sinceramente non ne ho voglia… emerge di continuo comunque questa confusione di piani, la stessa ovviamente che ci fu ai tempi di galileo, quando si pensava che la bibbia dovesse dirci “come vadia il cielo” e non come “di vadia in cielo”. Ma almeno mi pare la chiesa la lezione l’ha imparata.. il bottoni mi pare di no..
neanche tu Pippo mi sembra che stai messo bene in quanto a deliri. Gli scienziati devono scoprire come funziona il mondo, non occuparsi di filosofia.
Povero me! Avevo espresso i miei dubbi, per esempio, sul punto 6 dell’eptalogo di Bottoni: anch’io credo che ci sia una sopravalutazione della scienza e una sottovalutazione della filosofia in quanto dice… ma poi salta fuori pippo col suo omaggio all ‘autorevolezza morale’ del vaticano, per non dire altro, e io cosa faccio?…
“In medio stat virtus”? Nemmeno per sogno! Correrò tutti i rischi possibili, ma con Bottoni credo di poter dialogare, con i pippi e i benedetti proprio no!
Sono d’accordo con quasi tutto quello che dice Alessandro. Solo un appunto sull’immortalita’: attenti all'”effetto Flintstones inverso”: cioe’ il credere che il futuro sara’ dominato dall’applicazione (fanta)scientifica di teorie/tecnologie attuali. Se uno legge i romanzi di Verne, per esempio, nota che il futuro viene descritto come una specie di ‘800 potenziato, con cannoni che sparano la gente sulla luna. I primi romanzi di Asimov erano pieni di applicazioni fantascientifiche delle teorie di campo, gli ultimi di incredibili tecnologie informatiche. Ora siamo nell'”era della biologia” e crediamo che potremo renderci immortali. Io rispetto Boncinelli ma sono scettico su quanto scritto in quel libro. Mi sembrano fantasie.
Negli anni 50 fu chiesto a scienziati nucleari inglesi in quanto tempo si sarebbe potuto arrivare a una centrale a fusione funzionanante. Risposero che era questione di pochi anni. Non abbiamo ancora niente di tutto cio’ e si stima che le prime centrali a fusione possano essere costruite tra 50 anni nel caso migliore.
Pippo scrive:
“finché i filosofi alla Bottoni potranno protestare all’infinito con B16 ma finché non sapranno fornire una prospettiva morale (non un dogma e nemmeno un’etica, ma una morale) più degna e più convincente di quella che propone B16”
L’ho proposta in più occasioni:
http://alessandrobottoni.interfree.it/download/discorso_sull_etica.pdf
http://www.uaar.it/news/2007/11/28/trilogo-eptalogo/
Ciao
@BX
Le lacune filosofiche nella mia formazione (il mio professore diceva che tutti i problemi si risolvono a letto e che i calzini devono esser di cotone sennò i piedi puzzano…) mi rendono spesso poco chiaro il tuo argomentare, ma comunque un eccessivo fideismo nella scienza è sempre pericoloso. Diffido anche della filosofia perchè ogni testa ha una sua idea di come deve funzionare il mondo e ogni filosofo propone ricette diverse. Meglio, come osserva Dawkins, partire dal buon senso impiantato geneticamente nelle nostre teste: per salvare 10 persone su un treno, sposteresti il cambio verso il binario dove ne passeggia un’altra che sarà uccisa dal treno che sposti? La maggioranza, di ogni Paese e cultura e religione risponde di sì.
Quindi ci sono le basi per un’etica del buon senso comune, al di fuori della religione e della filosofia che non c’entrano per nulla, mi sembra.
Fra Pallino scrive:
“Oltre a ciò aggiungerei che il Bottoni contrapponendo fede e ragione fallisce totalmente il bersaglio (e quindi rende inutili e fuorvianti tutte le sue riflessioni a seguire) perchè fa dire al papa e alla chiesa quello che da decenni si continua a negare da parte ecclesiastica (ma che epistemoligicamente sarebbe evidente): fede e ragione non si pongono sullo stesso piano! si pongono su due piani distinti, con metodi e fini diversi. Tutte le argomentazione del bottoni mi sembrano giocare sul passaggio indebito da un piano all’altro, continuamente.”
La Religione (la Fede) è un insieme abbastanza vasto e molto confuso di concetti, alcuni dei quali pretendono di svolgere lo stesso ruolo della Scienza (spiegare il mondo) o della Tecnologia (guarire gli ammalati, fare miracoli, etc.). Questi concetti sono sullo stesso piano di Scienza e Tecnologia ed in rotta di collisione con esse.
Oltre a questo, le Religioni cercano di occuparsi anche di Etica. L’etica, e soltanto l’etica, si trova su un piano diverso della Scienza e della Tecnologia. Mi sembrava di averlo detto abbastanza chiaramente nel testo ma evidentemente mi sbagliavo.
Ciao
La cosa più incredibile scritta da Benedetto XVI è lo pseudo-anatema lanciato agli atei per cui “”l’uomo ha bisogno di Dio, altrimenti resta privo di speranza”. E un ”’regno di Dio realizzato senza Dio, un regno quindi dell’uomo solo, si risolve inevitabilmente nella ‘fine perversa’ di tutte le cose descritta da Kant”.
A parte che vorrei avere la possibilità di chiedere a Kant se condivide il senso dato alle sue parole, ma il punto che non comprende Benedetto XVI è che non ha senso minacciare un ateo di chissà quali disastri possano accadere nel momento in cui non ci fosse più Dio nella nostra vita.
Per chi è ateo, Dio non c’è mai stato, nè ci sarà mai, quindi il mondo, la società, il nostro tato di salute non muterebbe affatto.
“Spe Salvi”
sottotitolo
“Te audire non possum, musa sapientum fixa est in aure”
Il magnifico Luttazzi l’aveva previsto!!!
Pippo scrive:
“B16 ci propone un assurdo dogma medievale. ma Bottoni, e tanti troppi come lui, ci propongono un quasi altrettanto assurdo dogma scientista. ci viene proposto sempre più di frequente uno scientismo febbricitante, assoluto, insensato, non illuminato dal pensiero. una scienza in cui non brilla la luce del pensiero, è una cosa altrettanto pericolosa del fanatismo religioso. è quasi ora di provare a capirlo. il pensiero è intuizione, la scienza è dimostrazione, la scienza senza pensiero che ci propone Bottoni è un pericolo altrettanto grave. la natura è cieca, giusto, lo si può intuire vivaddio anche senza la teoria delle stringhe, ma noi NON siamo ciechi. questa è la differenza.”
Credo che valga la pena leggere questi due articoli apparsi a suo tempo sul nostro sito locale:
http://uaarferrara.wordpress.com/2007/08/14/la-verita-scientifica/
http://uaarferrara.wordpress.com/2007/09/15/livelli-di-verita/
Ciao
X lacrime e sangue.
Il mio argomentare sarà poco chiaro, ma anche ciò che hai riportato del tuo professore (di filosofia?) non scherza!
Battute a parte, io considero molto semplicemente la filosofia come lo SFORZO CONTINUO dell’uomo di essere uomo nel modo più completo possibile, cioè realizzandosi per ciò che richiede la sua condizione di ‘animale razionale’. E in questo ‘sforzo continuo’ credo possa essere incluso senza pregiudizio anche una riflessione sulla scienza, suoi suoi presupposti e i suoi limiti. Cosa, tral’altro, che Alessandro Bottoni credo condivida in linea di principio, anzi che dia proprio per scontato. E’ nell’applicazione di questo principio che nascevano le mie perplessità.
@alessandro
siccome rispondi a b16 mi pareva chiaro che mi riferissi al cattolicesimo. Solo su questo mi esprimo per quanto riguarda il rapporto fede-scienza.
scrivi: La Religione (la Fede) è un insieme abbastanza vasto e molto confuso di concetti, alcuni dei quali pretendono di svolgere lo stesso ruolo della Scienza (spiegare il mondo) o della Tecnologia (guarire gli ammalati, fare miracoli, etc.). Questi concetti sono sullo stesso piano di Scienza e Tecnologia ed in rotta di collisione con esse.
credo tu continuia far confusione: mi pare ovvio che il cristianesimo voglia “spiegare il mondo” non contro la scienza, ma oltre la scienza. Come dice molto bene il celeberrimo fisico stephen Hawking: “Quand’anche ci fosse una sola teoria unificata possibile essa sarebbe solo un insieme di regole e di equazioni. Che cos’è che infonde vita nelle equazioni e che costruisce un universo che possa essere descritto da esse? L’approccio consueto della scienza, consistente nel costruire un modello matematico, non può rispondere alle domande del perché dovrebbe esserci un universo reale descrivibile da quel modello.
Perché l’universo si dà la pena di esistere?”. Ecco la differenza: il cristianesimo annuncia quel “senso” del tutto che sta al di là del misurabile, non vuole elaborare equazioni… quello è il compito della scienza.
La visione “tecnologica” dei miracoli poi mi fa veramente sorridere.. in realtà per la visione biblica essi sono semplicemente “segni” che appunto indicano un senso (Dio salva, Dio è vita, ecc.). Non sono nè “dimostrazioni” dell’esistenza di Dio, nè tantomeno alternative alla tecnologia. Per il credente intelligenza e scienza sono un talento, un dono di Dio e devo essere implementate al massimo.
poi dici: Oltre a questo, le Religioni cercano di occuparsi anche di Etica. L’etica, e soltanto l’etica, si trova su un piano diverso della Scienza e della Tecnologia. Mi sembrava di averlo detto abbastanza chiaramente nel testo ma evidentemente mi sbagliavo.
Il cristianesimo appunto come proposta di un senso della vita non è assolutamente riducibile ad un’etica, ossia tradotto in una norma di vita o una serie di comandamenti. Tutto ciò che ha a che fare con l’etica deriva – ripeto – da un senso delle cose e della vita frutto appunto non di scienza ma di esperienza rivelativa. Il centro del Cristianesimo è il rapporto con Cristo, l’etica è solo una conseguenza.
@alessandro
dimenticavo il saluto… Ciao! 🙂
@BX
Purtroppo era proprio il professore di filosofia. Per risparmiarsi le lezioni, ci consigliò di comprare i libri divulgativi di De Crescenzo.
Quindi filosofia, amore per il sapere, tutto il sapere umano… Va bene.
@Pippo
1) Credere in una teoria, ovvero essere convinti della sua verità, senza averne le prove è un atteggiamento irrazionale. Come tale, nessuno chiede di proibirlo, ovviamente. Anzi, in certi casi si è rivelato utile per l’impresa scientifica che un ricercatore mantenesse salda la propria credenza, perché alla fine è riuscito a trovare le prove prima mancanti. (Anche se sarebbe stato meglio che, più semplicemente, si limitasse a ritenere quella teoria altamente plausibile.) Cionondimeno sarebbe stato irrazionale che il resto del mondo fondasse le proprie azioni su quella credenza ancora non adeguatamente supportata da prove. Come lo è tuttora la teoria delle Stringhe.
2) Sull’avallo: stai scoprendo l’acqua calda! Ovvero, ci ricordi che per fare attività scientifica è indispensabile la condizione preliminare dell’onestà intellettuale, quella che ci porta a non ignorare bellamente una prova portata davanti ai nostri occhi. Bella scoperta, è esattamente quanto sostengono i pericolosi “scientisti” come Bottoni! Infatti dove non ci sia onestà intellettuale non si ha più scienza, bensì solo irrazionale pseudoscienza.
x lacrime e sangue.
Scusa ma ho capito male: credevo che tu condividessi quanto diceva il prof. di filosofia… che per altro continuo a non capire.
Spero comunque che la tua brutta esperienza non ti porti a generalizzare: con tutto il rispetto per il buon De Crescenzo, la filosofia ha avuto ed ha anche altri rappresentanti.
Galileo aveva scritto delle lettere alla madre del Granduca di Toscana, in cui sosteneva il ruolo diverso della religione e il ruolo diverso della scienza. E sono idee importanti, perché la scienza non potrà mai dirci se esiste l’anima, se esiste Dio oppure pesare i sentimenti che legano le persone. Purtroppo, il Papa dice ancora le sue cavolate: sbaglia chi vuole misurare la grandezza dell’universo con il compasso e non si pone mai dei dubbi, però, questo rifiuto del sapere concreto dove è possibile averlo è inammissibile.
@lacrime e sangue
“meringa bianca” è una citazione di Stefano Benni ed il resto l’hai scritto tu; ho capito bene?
Io non ho omaggiato l’autorevolezza morale del Vaticano, basta saper leggere quello che gli altri scrivono, io ne prendo semplicemente atto, perché sono marxista quanto basta da saper leggere la realtà così com’è, e a sapere riconoscere i valori delle forze in campo. C’è una totale confusione dei livelli di discussione e dei termini politici del problema. La Scienza ha avuto grande popolarità quando ha denunciato il rischio atomico, dopo aver giocherellato con la bomba ed essersi accorta quanto era pericoloso. Gli scienziati in quanto tali, e non in quanto biochimici, fisici o matematici, devono occuparsi della realtà sociale. Se qualcuno è così accecato dall’ideologia scientista-liberista da non saper riconoscere la forza morale residua della Chiesa, per quando in declino e in discussione, peggio per lui, che vada a spaccarsi la testa a cento all’ora contro il muro che si merita. Il biochimico faccia il biochimico. Kant inorridisce. Il biochimico fa il biochimico (Kant dice il burocrate, ma è lo stesso), ma poi essendo anche un uomo di scienza, cioè un intellettuale, sapendo di esserlo, si adopera per migliorare il suo intorno. Questo è il senso dell’illuminismo, B16 non lo capisce ma anche molti di voi ne paiono completamente all’oscuro. Lo scienziato è solo quello che verifica le teorie. B16 vi ringrazia, con questi argomenti è in grado tranquillamente di radervi al suolo. Non è mica stupido, voi prendete uno a uno i suoi argomenti e li misurate, poveretti! Ma nemmeno lui crede alla lettera di quello che dice, lui riafferma il rito della propria autorità, e voi lì a sdottoreggiare sulle stringhe. E’ VERAMENTE COMICO.
@forzalube
Sì. La grande meringa bianca è la definizione che il protagonista bambino del libro di Benni usava per il papa. Il libro è “La compagnia dei celestini”, Feltrinelli 1992, satira sul clero e sulle opere di carità, come gli orfanotrofi.
Il resto del post sono riflessioni personali.
Bello anche il recente: “Buona Apocalisse a tutti!” di Neil Gaiman e Terry Prachett. Qui c’è il giudizio universale messo alla berlina.
@Magar
//Sull’avallo: stai scoprendo l’acqua calda! Ovvero, ci ricordi che per fare attività scientifica è indispensabile la condizione preliminare dell’onestà intellettuale, quella che ci porta a non ignorare bellamente una prova portata davanti ai nostri occhi. Bella scoperta, è esattamente quanto sostengono i pericolosi “scientisti” come Bottoni! Infatti dove non ci sia onestà intellettuale non si ha più scienza, bensì solo irrazionale pseudoscienza.//
Niente da fare Magar, sei tu che voli rasoterra. Lascia stare l’onestà intellettuale, quello è un fatto ovvio. E’ l’inganno che si autocostruisce, a volte, senza che nessuno ne sia colpevole. Perché i processi storici sono complessi e contradditori. La Scienza è dentro questi processi storici, voi magari lo sapete, in via teorica, ma da come vi esprimete si capisce che non praticate questo tipo di pensiero. Siete ultra-logici, giusto se esamino un teorema, non giusto se esamino un processo storico.
//Credere in una teoria, ovvero essere convinti della sua verità, senza averne le prove è un atteggiamento irrazionale.//
ma di fatto tutti i grandi scienziati si innamorano delle proprie idee (teorie). è normale, siamo uomini, scendi dalla pianta. questo non pregiudica il progresso della scienza. ma siete veramente tagliati con l’accetta del boscaiolo.
un matematico non vuol sentire parlare delle geometrie non euclidee. ma di fatto le fonda. un’altro grande è convinto che i numeri irrazionali siano frutto del demonio. ma li studia. e che sarà mai? ognuno ha i propri pregiudizi. il Metodo serve anche ad affrontarli, nei vostri discorsi si sente una passione astratta, la balla colossale che i pregiudizi non entrano in laboratorio, ma non è vero! questo è il tema del 21 secolo, non le minkiate di B16 che sono solo la riaffermazione di un rito declinante. la scienza per troppa auto-celebrazione ha perso l’abitudine di essere autoriflessiva: ma allora deraglia dalla sua missione. troppi ricercatori applicano procedure senza chiedersi cosa mai stanno facendo… questo è il tema del 21 secolo. non se clono o non clono, ma perché lo faccio, quali sono le motivazioni, se c’è un bene comune che coltivo o se applico procedure con un occhio di riguardo ai bilanci. zero, silenzio totale su questi che sono i veri problemi inquietanti che ci riguardano oggi. non la morale sessuale della Chiesa, che più che altro sta nel regno del pittoresco.
@pippo
ti quoto in pieno… sei una persona che ragiona in modo diverso dai soliti post..
..infatti le posizioni scientiste di cui evidenzi bene i limiti sono proprio quello che prestano il fianco più facilmente alle parole di B16.. di cui sinceramente non condivido l’atteggiamento pessimista nei confronti degli atei.
bravo fra pallino, teniamo duro. io difendo il Metodo, per questo do’ contro al clero anticlericale. è il clero del futuro. quelli in tonaca sono quasi un capro espiatorio.
@pippp
detto in altre parole troppo spesso chi parla di scienza e anche chi la fa non sa quasi nulla di epistemologia…
Io sono relativamente nuovo per questo blog, ma tutto questo dare peso ai pippi e ai pallini, sempre più arroganti e presuntuosi nelle loro prediche, più che apertura al confronto, mi sa di concessione alla provocazione. Capisco che il regolamento lo prevede espressamente, ma io pensavo che questo fosse un luogo per confrontarsi tra atei, agnostici ecc., per mettere in discussione la consistenza delle proprie convinzioni atee, agnostiche, ecc… e magari con anche più spirito critico di quello espresso dai pippi e dai pallini (così cristianamente aperti e misericordiosi nei confronti di questi atei che, ma guarda un pò, il pallino guarda con atteggiamento perfino meno pessimistico del papa! e in ogni caso darà loro il merito e l’orgoglio – senza per altro rischiare più di tanto – di sentirsi, come quel santo, ‘calati nella fossa dei leoni’).
Il confronto con i credenti? Figuriamoci, deve essere un obbligo morale per ogni ateo, e non sto certo chiedendo di censurare pippo e pallino… chiedo solo, IN QUESTA SEDE, di sentirsi impegnati soprattutto a misurarci tra atei, agnostici e (ecco per esempio un termine che mi mette in crisi) razionalisti.
(Se questo mio intervento è fuori registro, chiedo senz’altro che venga censurato subito)
@pippo
Scusa se interrompo il tuo idillio con il clero del presente, ma
mostra che l’accetta del boscaiolo sbozza solo chi non legge fino in fondo i post dei propri avversari…
Nel merito, si sta discutendo non della moralità dei singoli scienziati, bensì della bontà del metodo scientifico, che fondamentalmente non è altro che un approccio razionale a determinati problemi. Di più, questo thread avrebbe potuto essere intitolato proprio “Fede contro Ragione“, visto che l’intervento di Bottoni avrebbe potuto essere diretto contro le parole di qualunque irrazionalista. Forse l’esistenza di qualche cattivo scienziato rende le preghiere più serie di ricerche condotte in laboratorio, e la teologia più seria della riflessione filosofica?
Parlando invece (off-topic) dell’etica della ricerca scientifica, tutti sappiamo che il singolo scienziato può essere soggetto agli interessi economici dei suoi finanziatori, o ai propri pregiudizi ideologici individuali.
Bene: che facciamo?
Hai qualche soluzione miracolosa da proporre, per far diventare “buoni” tutti i ricercatori?
Oppure proponi semplicemente di tagliare i fondi a tutti gli scienziati, per precauzione? O ancora, di garantire pari dignità (e soldi) a un ricercatore in oncologia e al Divino Otelma?
Chi vuoi che sia incaricato di sorvegliare la moralità degli scienziati? In base a quali criteri? Chi decide se una ricerca è fatta per il bene comune o solo per gli interessi di chi la paga?
Se una ricerca non produce né benefici né danni al bene comune, ma arricchisce il finanziatore, non va portata a termine?
Insomma, hai qualcosa di più concreto da proporre dell’ovvio, banale sospetto sugli scienziati?
TG3 ore 19.
Dopo un paio di altre notizie, l’enciclica del papa.
Riassunto del testo.
Due commenti. Un fervente cattolico (non ricordo il nome) che si può immaginare cosa possa aver deeto.
Una Sylvia Ronchei che ha parlato di un testo ‘simpaticamente reazionario’, soffermandosi poi esclusivamente a illustrare cosa le ispirava tanta simpatia.
Fine.
ciao Alessandro,
complimenti per il tuo pezzo, molto argomentato, sarcastico il giusto (non ho potuto fare a meno di scoppiare a ridere leggendo “ora accendete la TV”) senza mai essere offensivo, e tanto centrato da suscitare nei soliti provocatori di professione che frequentano, purtroppo, questo posto (AKA troll) i soliti attacchi personali come UNICA risposta plausibile.
Ti chiedo ufficialmente il permesso di riprodurlo in toto sul mio blog (accessibile da qui).
Lo avrei fatto in privato, ma penso che i motivi per cui decido di farlo in pubblico siano auto-evidenti.
Giuseppe Murante
@lacrime e sangue: La compagnia dei celestini è stato il primo libro di Benni che ho letto, però per l’appunto sono passati quasi quindici anni da quando l’ho letto per cui la mia memoria…
caro Magar, io non propongo il sospetto verso gli scienziati, se tu continui a distorcere quanto scrivo…. propongo che si occupino di più del sociale, nella sua globalità. alla prossima per il prossimo confronto. quanto a chi mi da del provocatore, lasciamo perdere, io sono talmente ateo che diffido delle associazioni degli atei, mi sembra una contraddizione in termine. anche se mi interessa quel che dicono, ma se mi capita, perché non si può contestare? facile contestare il papa, ci riesce anche un liceale.
Vorrei brevemente commentare quello detto da pippo: ci sono tantissimi scienziati occupati nel sociale, critici con il potere, che propongono soluzioni e si impegnano per la pace e la societa’. Poi qualche venduto c’e’ sempre. Ti faccio solo due esempi:
John Baetz: http://math.ucr.edu/home/baez/NASTY.html
Joel Lebowitz: http://www.math.rutgers.edu/~lebowitz/
Sono due fisici matematici, ma credo che come loro ce ne siano tanti, tanti altri in tutti i campi del sapere scientifico.
Se invece vuoi dire che la scienza deve essere indirizzata per un fantomatico “bene dell’umanita’ ” non sono d’accordo.
Fede contro Santoro.