Seconda Enciclica per Papa Benedetto XVI:
Per il Pontefice la tecnica non deve discostarsi dall’etica. Attacca marxismo e illuminismo: «Utopie terrene fallite». E «Gesù non era un rivoluzionario»
[Da “Papa: La scienza non redime l’uomo” su La Stampa di oggi]
Con questa enciclica, Benedetto XVI intende dimostrare (ancora una volta) che Dio (il suo, scelto fra circa 50 diverse possibilità) è necessario all’esistenza dell’Uomo.
Ma a cosa dovrebbe servire Dio?
Dio come fonte di Amore
“Non è la scienza che redime l’uomo, l’uomo viene redento mediante l’amore.”
La Scienza NON ha lo scopo di “redimere” l’uomo. Ha lo scopo di spiegare come è fatto e come funziona l’universo in cui ci troviamo a vivere, inclusi noi stessi.
L’amore per il prossimo o, in modo meno retorico, il rispetto degli altri, NON deriva dalla Fede. Il rispetto degli altri (e di noi stessi) è un effetto combinato del nostro “firmware” da animali sociali e della nostra esperienza di vita (“cultura”). Si tratta di qualcosa che matura al nostro interno nel corso degli anni, mano a mano che ci si rende conto di quanto sia fragile l’essere umano (fisicamente ed emotivamente). Non è necessario credere in questo o quel Dio per maturare questo rispetto. Piuttosto, è necessario non avere subito abusi negli anni dell’infanzia e dell’adolescenza. Le principali patologie legate a questo meccanismo (le “sociopatie”) derivano in larga misura da traumi vissuti in quel fascio di età.
La Religione come strumento di controllo della Tecnologia
“La scienza può contribuire molto all’umanizzazione del mondo e dell’umanità. Essa però può anche distruggere l’uomo e il mondo, se non viene orientata da forze che si trovano al di fuori di essa. Se al progresso tecnico non corrisponde un progresso nella formazione etica dell’uomo.”
Voi preferireste vedere un certo numero di testate atomiche nelle mani di un governo teocratico come quello iraniano o preferiste invece vederle nelle mani di un governo schifosamente laico come quello svedese?
La Ragione non è solo fredda conoscenza (Scienza) e fredda Tecnologia. La Ragione è fatta anche di cultura, di riflessione, di maturità e di senso di responsabilità. In altri termini, la ragione contiene già al suo interno i suoi meccanismi di controllo. Non c’è nessun bisogno di nessun Dio per tenere sotto controllo i frutti più pericolosi della nostra Tecnologia. Anzi: la presenza di divinità di vario tipo rappresenta una seria fonte di rischio e di instabilità. Basta guardare cosa succede, ovunque ed in ogni occasione, quando due religioni si trovano faccia a faccia.
Dio come fonte dell’Etica
“Un mondo che si deve creare da sè la sua giustizia è un mondo senza speranza”
Un mondo che può creare da solo la giustizia (l’Etica) di cui ha bisogno è un mondo libero. Questo mondo è anche un mondo che può evolvere sul piano etico mano a mano che evolve sul piano scientifico e culturale.
Viceversa, la Religione ci propone un mondo ingessato nelle Tavole della Legge, insensibile alla evoluzione della nostra conoscenza del mondo, della nostra sensibilità e della nostra tecnologia. Il mondo che ci propongono le Religioni, è quello che lapida le adultere invece di fare il test del DNA al bambino per capire chi sia il padre.
Dio come fonte di Speranza
“La protesta contro Dio in nome della giustizia non serve. Un mondo senza Dio è un mondo senza speranza. Solo Dio può creare giustizia. E la fede ci dà la certezza.”
La Speranza dipende dalla possibilità di vedere rispettata la propria, fragile natura di essere umano, e quella dei propri cari, mentre si è impegnati a lottare per sopravvivere ed emergere. la Speranza dipende strettamente dalla Giustizia.
Come abbiamo già detto al punto precedente, la Giustizia (l’Etica) e Dio non risultano compatibili.
Dio come fonte di Senso dell’Esistenza
“Ciò che Gesù, egli stesso morto in croce, aveva portato era qualcosa di totalmente diverso: l’incontro con il Signore di tutti i Signori, l’incontro con il Dio vivente e così l’incontro con una speranza che era più forte delle sofferenze della schiavitù e che per questo trasformava dal di dentro la vita e il mondo”
L’incontro con questo essere superiore dovrebbe riempirci di meraviglia e dare un senso alla nostra esistenza. Più o meno come l’incontro con gli extraterrestri di “incontri ravvicinati del terzo tipo.”
Sarebbe interessante se:
Qualcuno fosse in grado di dimostrare l’esistenza di questo essere.
Se questo essere fosse effettivamente superiore e stupefacente.
Questo essere fosse comunque in possesso di una informazione riguardo alla nostra “destinazione” naturale.
Si aspettano informazioni su questi punti.
Digressione 1: Gesù non era un rivoluzionario
“Gesù non era Spartaco, non era un combattente per una liberazione politica, come Barabba o Bar-Kochba”
Si, ce ne eravamo già accorti. Se ne sono accorti, a loro spese, tutti coloro che avevano fatto affidamento sulla Chiesa Cristiana e Cattolica per ottenere un minimo di giustizia e si sono invece ritrovati abbandonati nelle mani dei loro torturatori. L’intero Sudamerica se ne è accorto in questo modo, ai tempi della Teologia della Liberazione. Prima di loro se ne erano già accorti coloro che avevano seguito Martin Lutero.
Digressione 2: L’accettazione del dolore hic et nunc
Secondo l’anonimo articolista de “La stampa”:
In quest’ottica, diventano accettabili anche la sofferenza e la morte che la cultura di oggi tende a rimuovere: «una società che non riesce ad accettare i sofferenti è una società crudele e disumana».
Le Religioni tentano sempre di “rendere accettabili” la sofferenza e la morte in questo mondo, promettendo Giustizia e Riscatto nel prossimo. In questo modo gli oppressi, che sono la stragrande maggioranza della popolazione, non si ribellano ai loro oppressori.
Questo è un mondo migliore o peggiore di quello in cui gli oppressi si liberano dei loro oppressori?
Alessandro Bottoni
alessandro.bottoni@infinito.it
alessandrobottoni@interfree.it
La seconda enciclica di papa Ratzinger contiene una critica serrata dell’autosufficienza della scienza e del puro dominio della ragione, come si delinea all’inizio dell’età moderna nel filosofo Francesco Bacone, e al tempo stesso una critica radicale della pretesa marxista lasciando poi un apprezzamento all marxismo e a cristianesimo come non individualista.
È normale, se pensiamo che per anni chi non era battezzato doveva essere. Coperto dalla famiglia o dal partito comunista o altro gruppo.Se sei solo la tendenza è ad isolarti e a tagliarti le possibilità della vita.Inizziano a scocciarti da piccolo e ti inprintano per reagire alle paure che ti sono inculcate da una vita dominata dalle varie solidarietà che come ben sappiamo abbisognano sempre di potere e soldi e tendono a comportarsi favorendo i loro adepti e te solo ti trovi schiacciato, e poi ti parlano di stato con la sua mistica che però se salti il sotto insieme (religione, gruppo politico, loggia, setta ecc.) finisci all’inferno.Quindi un trattato di pace che sicuramente vorra qualcosa in cambio di politico se lasciamo solo la medicina che serve a far campare quel burattino un pò di tempi in più ed eliminiamo le altre scienze abbiamo una schiera di persone come gli Eloi che ogni tanto vengono spurgati nel numero dai Morloch
“Non è la scienza che redime l’uomo, l’uomo viene redento mediante l’amore.”
questa frase mi pare l’avesse detta anche la mitica Cicciolina
Ognuno si vede e vede il mondo a seconda delle proprie esperienze e dei propri condizionamenti.
Nessuno è migliore di nessun altro, ma tutti sono condizionati da tutto.
Vedo che non c’è nessuno che non sia privo di rabbia e che non la riversi sugli altri.
Vedo che rarissimi vogliono arrivare ad avere una visione unificata dell’esistenza, ma preferiscono contrapporsi agli altri con le proprie idee e valori ( sempre migliori degli altri)
E questa è la maniera per rimaniere inconsapevoli.
Ma come sempre….tutti i discorsi finiscono, ma nessuno dice tutto…
Sigh
Bruno
Comunque io contrariamente a Bottoni sono ben contento di non essere nato in Unione Sovietica. Mi sono limitato a leggere un post del suo blog “arturianesimo” il fanatismo che ne esce fuori non è che poi sia tanto diverso da quello della chiesa. Ci sono molti posti carini e comunisiti per chi non si trova bene: la corea del nord per esempio.
A me, di fronte ai crimini della chiesa, Hitler e Stalin sembrano due agnellini spaventati.
Pensate essere nati in Bielorussia dove il 30% del territorio è contaminato dalle radiazioni oppure a Krasnojarsk.
“Solo Dio può creare giustizia”
Se potesse farlo davvero, non la lascerebbe amministrare agli uomini.
L’ invenzione di Dio è stata proprio necessaria! Sì, ma solo ai chierici e agli imbonitori clericali! Il guaio è che hanno convinto anche i poveri di spirito!
P.S.: a pensarci bene però, quanti disoccupati in più ci sarebbero se i preti non fossero occupati nel loro mestiere?
Come tutti i papi Natzinger è autoreferenziale e punta solo al consolidamento del potere politico di quel partito trasversale che è l’Inquisizione (chiesa cattolica).
A detta del Pontefice, l’Ateismo è causa di ingiustizie. Allora i cristiani son tutti atei…?
Ma perchè diamine devo essere redento?
Non ho mai fatto male ad una mosca, non ho mai rubato, nè compiuto crimini o reati.
Sono ateo e non sento proprio il bisogno di essere redento.
Ratzinger, come tutti i papi e i religiosi intonacati, porporati ecc, si ammanta di sacralità per fare ciò che gli pare, per sentirsi superiore agli altri. Un mero individualismo mascherato di bontà.
Questo papa e’ rimasto all’Ottocento: la fede nel progresso e la scienza che salva sono idee positiviste. Non mi pare che nel 900 (e tantomeno nel 2000) tali idee siano parecchio diffuse. Mi pare che sia la solita scusa per dire cosa la scienza deve essere, cosa deve fare eccetera. Stiamo tutti meglio senza salvatori ne’ messia, o meglio, personalmente sto meglio senza.
Ho letto un pochino l’enciclica. E’ noiosa e infarcita di citazioni da padri, papi, teologi, santi ecc. In una viene citato uno che parla dell’universo. Tra l’altro capisco anche la condanna della scienza. Le più recenti concezioni dell’universo, sopratutto quelle sviluppatesi dalla meccanica quantistica, non sembrano più richiedere la presenza di un dio o di un demiurgo. Anzi, una siffatta presenza sarebbe da intralcio. La teoria delle corde pone nel cuore stesso del mondo pure vibrazioni di energia. In un certo senso queste vibrazioni sono ancora più “spirituali” e “potenti” delle rappresentazioni ordinarie che i fedeli si fanno della divinità. Esse soddisfano ampiamente il “bisogno teologico” dell’intelletto.
L’ateismo dell’era moderna ha provocato «le più grandi crudeltà e violazioni della giustizia»,
ma dei morti che ha provocato la chiesa cattolica e la religione in generale ne vogliamo parlare?? I paesi che hanno partecipato alla I e alla II guerra mondiale come in tante altre guerre non erano “cristiani” o comunque religiosi?? Il problema non dipende dall’essere ateo o “cattolico”: la catteveria fa parte del genere umano da sempre purtroppo. La chiesa si è macchiata molte volte di sangue innocente e non è credibile come faro spirituale dell’umanità. Qualche giornalista farebbe bene a ricordarlo, in modo da onorare le vittime della chiesa. Ma da noi si sa chi ha potere viene sempre adulato…
Scusate, non trovo più la news con il secondo pezzo scritto da Bottoni nel corso della giornata (quello dove si parlava di capitalismo e comunismo per intenderci). Che fine ha fatto?
L’evangelizaione dell’Irlanda costo all’epoca 1.000.000 di morti circa. In un epoca dove le massime armi distrutive erano catapulte e balliste e in cui l’irlanda aveva sui 3\3.5 milioni di abitanti. Circa 1\3 della popoalzione locale…. chi altro è arrivato a tanto?
Cosa avrebbero fatto questi cristiani pieni di amore se la tecnologia avesse consetito loro di usare, chessò, robine come i fucili?
Cosa farebbero ora se, per ipotesi, si creasse un stato cristiano teocratico dotato di tutte le moderne tecnologie belliche?
Facendo le proporzioni non sò chi vinca il premio massacratore d’oro fra la chiesa cattolica, Hitler o Mao.
Io non me la prendo tanto col papa ma con i nostri giornalisti che ripropongono invariabilmente tutto quello che pubblica in modo assolutamente acritico, anzi gli danno corda, senza curarsi minimamente, con ogni evidenza, della figura che ci fanno. Ma come si fa a definire “ideologia” l’Illuminismo? Ha lo stesso senso che chiamare ideologia il Rinascimento.
Quanto a B16, cosa volete? Erano cinquant’anni che sognava di pubblicare un’enciclica contro il marxismo, e ora, finalmente, c’è riuscito. Un po’ tardi, è vero, ma almeno lui potrà morire contento…
Concordo con Marco.g
I nostri massmedia danno troppo risalto ad ogni starnuto del papa, un’enciclica (di 76 pagine, mica un’enciclopedia!) diventa poi un evento mediatico.
Meraviglia poi che nessuno replichi immediatamente che senza l’illuminismo la nostra società occidentale sarebbe ancora simile a quella saudita.
Per non parlare che prima di far pari con tutti i mali provocati da santa madre chiesa, l’ateismo deve fare ancora tanta strada.
Forzalube scrive:
“Scusate, non trovo più la news con il secondo pezzo scritto da Bottoni nel corso della giornata (quello dove si parlava di capitalismo e comunismo per intenderci). Che fine ha fatto?”
E’ finito qui:
http://alessandrobottoni.wordpress.com/2007/11/30/arturianesimo/
Ciao
Cito
“Le Religioni tentano sempre di “rendere accettabili” la sofferenza e la morte in questo mondo, promettendo Giustizia e Riscatto nel prossimo. In questo modo gli oppressi, che sono la stragrande maggioranza della popolazione, non si ribellano ai loro oppressori.”
Per chi volesse saperne di più sull’evoluzione genetico/culturale della “metafisica” nell’uomo suggerisco la lettura di “Dal big bang a dio. Il lungo viaggio della vita” liberamente scaricabile da http://www.geocities.com/biochimicaditutti
Necessità o non necessità di dio?
La condizione umana è caratterizzata dal bisogno: si ha bisogno di tutto e di tutti quando si nasce, si cerca l’aiuto di tutto e di tutti quando la vita sta per prendere congedo da noi. La storia dell’umanità, quanto meno della civiltà, comincia quando l’uomo diventa quell’animale razionale cosciente di questa sua condizione.
E’ un punto di partenza semplicistico? Io non ne ho trovato di più esaurienti per servire come base ad una riflessione non accademica sull’esistenza. In ogni caso ciò spiega senza bisogno di troppi sforzi speculativi il perché delle religioni: una volta constatato che questa è la condizione umana, la vita stessa, per affermarsi come tale, genera l’esigenza di ‘guardare oltre’, ‘al di là’. La vita impone all’uomo che è cosciente di come la vita sia la condizione della morte, di andare ‘oltre la vita’. E’ un’esigenza esistenziale, diciamo pure naturale, nel senso di biologica. La possiamo negare come esigenza? Proprio perchè l’uomo è un animale razionale, io credo di no… ma sempre proprio perchè l’uomo è un animale razionale, se esercita pienamente questa sua facoltà, si rende conto che l’esigenza è destinata a rimanere tale, cioè a non essere mai soddisfatta veramente, se non proiettandosi al di là della propria condizione.
Quindi: necessità di dio? No, ESIGENZA di dio, cioè di una dimensione che trascenda la condizione umana. Quando può farsi strada la non necessità di dio, anzi, la consapevolezza della funzione mortifera del riferimento a una qualsiasi trascendenza? Quando ci si rende conto che questa esigenza dell’aldilà, può trasformarsi in uno sforzo per raggiungere CONCRETAMENTE l’aldilà, cioè non solo teoricamente, ritualmente, ma quando si considera, più o meno inconsciamente, la morte un passaggio obbligato per andare oltre la morte.
(Va da se che un discorso del genere merita ben altro approfondimento, soprattutto oer questo ultimo punto: cosa che ho provato a fare in un sito Web disponibile, per chi fosse interessato, come link inserito nella rubrica UAAR ‘Siti filosofici, storici e di cultura atea e scettica’ alla voce ‘ateismo da ripensare’).
Bottoni
“Pensate che sfiga sarebbe stata ritrovarsi a vivere in un paese, come l’ex Unione Sovietica, dove, in quanto esseri umani e cittadini, si riceveva comunque una casa, del cibo ed un salario, indipendentemente dal lavoro svolto.”
Qualcuno, tipo i gay, riceveva il gulag in premio. L’Unione Sovietica, come altri regimi comunisti è stata un paradiso per gli intellettuali qui, dal quale però era vietato andarsene
🙂 . Io penso che le parole del papa sull’ateismo siano scandalose e un vero e proprio incitare all’odio, l’ateofobia, ma oramai questi discorsi si sentono da anni e fondamentalemente se si chiude la televisione si può vivere senza papa. E soprattutto, spesso la gente che lo critica come in questo caso dimostra di avere delle idee altrettanto inquietanti pronto a mettersi sotto le scarpe i diritti civili, “borghesi” ?
Se uno vuol vivere in una società pre-illuminista non dico che sia impossibile, ma dovrebbe fare come gli Amish della Pennsylvania. Loro sono coerenti. Papa Ratzinger meno, per esserlo dovrebbe fare a meno di tante cosucce…
Comunque il papa dovrebbe apprezzare di più il marxismo e il comunismo. La polizia ginecologica del regime comunista di Ceausescu è stata l’unica esperienza riuscita di rilancio della natalità vietando l’aborto.
x lik
a tanto bell’AIDS….
[i] Voi preferireste vedere un certo numero di testate atomiche nelle mani di un governo teocratico come quello iraniano o preferiste invece vederle nelle mani di un governo schifosamente laico come quello svedese? [/i]
Ne preferirei una in mano mia. E un aereo. E saprei dove usarla… 😉
Immaginatevi Razzinga con l’atomica… BRRRR!
Vorrei aggiungere che Gesù,è più in generale Dio non è necessario neppure per la salvezza intesa in senso ultraterreno. Infatti, se l’anima esiste ed è per sua natura una essenza incorruttibile, la sua sopravvivenza alla morte del corpo biologico è necessaria ed inevitabile. Ora, a meno di non ipotizzare che anche nella dimensione ultraterrena vi sia una disuguglianza radicale delle essenze, per cui alcune di esse, in forza della loro preminenza ontologica, potrebbero assoggettare le altre a punizioni o escluderle da benefici, è, invece da credere che l’anima, dopo la morte, sia libera di spaziare dove e come meglio crede e che la sua felicità consista proprio in questa sua suprema liberazione. Del resto, se questa mia ipotesi(questa dell’assoluta libertà ed uguaglianza delle essenze spirituali nel mondo ultraterreno)non fosse vera, sarebbe meglio abbandonare ogni speranza, perché l’aldilà non farebbe che riprodurre le stesse disuguaglianze ed ingiustizie di questa terra e per di più in scala eterna!
@paolino
“Immaginatevi Razzinga con l’atomica… BRRRR!”
Hai colto nel segno. Infatti, visto il contenuto dell’enciclica, sarebbe stato più rassicurante se Ratzinger avesse detto esplicitamente chi era più “etico” secondo lui tra Teller e Hoppenheimer. Comunque della bomba B16 non ne ha bisogno. Ce l’ha già Bush, assieme ai B52.
Ultime notize!
PAPA: RELATIVISMO MORALE DOMINA L’ONU
Benedetto XVI incontra le Ong cattoliche accreditate presso le Nazioni Unite: ‘il rifiuto di riconoscere la legge morale naturale porta amari risultati’
BASTA!! LEGATELO!!
La società capitalistica con tendenza al libero mercato(salvo i monopoli e le posizioni dominanti su base ereditaria) in cui oggi viviamo è sicuramente non una, ma diecimila volte migliore delle società comuniste, anzi, ho il triste sospetto, che sia una delle migliori società possibili su questa terra, a patto però di neutralizzare le cospirazioni di Ratzinger e dei cattofascisti pseudo-liberali che si stanno adoperando per trasformarla in un regime capitalistico teocratico,sul modello dell’Arabia Saudita.
Concordo con Mifepristin.
Inoltre, l’illuminismo non è un’utopia fallita, ma una operante realtà, almeno dove il potere oscurantista della chiesa e delle altre lobbies religiose non tenti di oscurarne la forza.
MA questa famosa salvezza o redenzione che dir si voglia in che cosa consiste? In altre parole, da che cosa dovrei essere salvato io?
Una enciclica medievale contro la scienza. Se fosse coerente non dovrebbe ricorrere ai medici quando starà male, ma solo pregare il suo dio di guarirlo. E poi, se la morte porta al cospetto di dio, dovrebbe sperare di morire al più presto per godere della eterna beatitudine, cosa che io gli auguro con tutto il cuore.
X Mifepristin.
“La società capitalistica con tendenza al libero mercato (salvo i monopoli e le posizioni dominanti su base ereditaria) ecc. …”?
Bella questa definizione del capitalismo che sarebbe tale se non conservasse traccia del suo dna storico-culturale… cioè se non fosse capitalismo! Ma, a parte questo (la tendenza ‘naturale’ del capitalismo alla concentrazione monopolistica con tutto quel che ne consegue, non è che se la sia inventata Marx), credi davvero che il capitalismo possa conquistare una sua valenza positiva sganciandosi dalla religione, comunque intesa e organizzata? Credo che possa considerarsi tutt’ora attualissimo quanto sosteneva Max Weber nel suo celebre saggio in cui collegava direttamente capitalismo ed etica protestante. A meno che tu consideri il protestantesimo qualcosa di diverso da una religione.
Non sostengo con questo che il comunismo, là dove ha preteso di essersi realizzato, abbia dato vita ad una società migliore, ma ci vuol poco a vedere come il suo fallimento sia dovuto alla sua trasformazione, di fatto, in una sorta di capitalismo di stato.
@ BX
“Non sostengo con questo che il comunismo, là dove ha preteso di essersi realizzato, abbia dato vita ad una società migliore”
Ma bisognerebbe anche ammettere che ha dato vita ad una società peggiore. Io preferisco dormire in una stazione e mangiare alla mensa per i poveri piuttosto che finire a Krasnojarsk o in un gulag. Che poi si possa legittimamente criticare il capitalismo è un altro discorso.
“L’uomo non può, applicando il metodo scientifico, decifrare il processo trasmesso dai processi viventi e da lui medesimo, sempre che il messaggio esista. Può, applicandosi molto, analizzare la sintassi, ma non può capirne la semantica e neppure accertarsi che abbia un senso, questo messaggio, cioè che provenga da una coscienza trasmittente, si serva dei processi viventi come di un canale di trasmissione e marrivi ad una coscienza ricevente capace di tilizzare l’iformazione trasmessa. in proposito esiste solo la certezza della fede. Crto, non è scientifico negare l’esistenza della fede solo perchè non fà parte delle Scienze. Ma la fede a sua volta non può ricorrere ad argomentiscientifici, per convincere. Del resto ha il grosso svantaggio di presentarsi sotto spoglie piuttosto sospette.
L’Uomo ha cercato con la sua logica umana una spiegazione all’incoerenza della vita e all’ingiustizia della morte. ”
da Elogio della Fuga
Henri Laborit
E l’individualità dell’individuo che è messa in discussione, il discorso dell’anima è che anche il suo problema (premesso che ci crediamo) è che è troppo “libera” l’anima deve essere il continuo del terreno ecco da dove nasce la truffa della chiesa. Rilegarla in qualche luogo, addomesticarla.
X lik.
Il ‘migliore’ (e quindi anche il non contestabile ‘peggiore’) era in riferimento alle ‘promesse’ del comunismo. Del resto il cosiddetto ‘socialismo reale’ è crollato sotto il peso delle sue contraddizioni e credo che nessuno lo rimpianga, tolti i soliti nostalgici dei totalitarismi che riemergono periodicamente. e in genere presso chi non li ha subiti.
In quanto al “preferire la mensa dei poveri e il dormire in stazione piuttosto che…”, se intendi con questo preferire il capitalismo anche quando presenta la sua faccia più brutta, tieni presente che la ‘faccia brutta’ del capitalismo non è solo questa. Può essere ‘solo’ questa nei paesi occidentali, ma nel cosiddetto terzo mondo il capitalismo ha contribuito, direttamente o indirettamente, a creare situazioni di vita che non differiscono nella sostanza molto da quelle presenti nei gulag, lager ecc.
Max Weber ha sostenuto, per precisione, che il capitalismo è nato dall’etica protestante(cioè da una tendenza ascetica che ha favorito denatalità, parsimonia,accumulazione e razionalizzazione della vita e dei processi produttivi), ma poi, successivamente, è divenuto autosufficiente, nella sua razionalità meramente tecnica ed operativa, rispetto a qualsiasi sostrato etico-religioso. Ovviamente, nell’ottica di Weber questa spersonalizzazione della società e delle relazioni sociali è un dato negativo, invece, io lo considero una garanzia di libertà individuale, essendo il presupposto della neutralità delle istituzioni nei confronti delle scelte etiche individuali.
Beh veramente il ritardo in Africa delle ex-colonie francesi rispetto a quelle inglesi più dinamiche viene spesso spiegato dagli stessi africani a causa del fatto che le prime si sono perse nelle ideologia marxiste dopo l’indipendenza mentre le seconde si sono lanciate subito nel libero mercato. Quando ho detto che preferisco dormire in stazione che in un gulag o in certe zone radioattive dell’ex unione sovietica mi riferivo a quello che ha scritto l’autore del post di cui stiamo discutendo che apparentemente non la pensa come noi.
Un capitalismo svincolato dalla religione e dai pregiudizi delle etiche tradizionali non solo è possibile, ma non deve essere necessariamente feroce e disumano, perché non è detto che sia contrario all’interesse dei gruppi dominanti assicurare il benessere al maggior numero possibile di persone. Anzi lo stesso pensiero marxista può benissimo essere meglio integrato e sviluppato in un sistema capitalistico eticamente neutro, piuttosto che in uno religiosamente ispirato.
Del resto, ma cosa ha mai fatto la religione per i poveri? Non ho mai sentito di nessuno che ha migliorato la sua condizione sociale, il suo tenore di vita grazie al cristianesimo e meno che mai grazie all’intervento della Chiesa cattolica, esclusi gli alti prelati e i membri di alcuni prestigiosi ordini religiosi, che grazie alla loro fede si sono veramente salvati l’esistenza su questa terra garantendosi onori, influenza politica e sociale, ogni tipo di lusso e di comodità e per lo più senza doversi neppure addossare le noie della vita imprenditoriale, avendo tutto il tempo libero per dedicarsi allo studio,alle attività culturali ed intellettuali. Comunque sia la società capitalistica, una cosa è certa che la chiesa cattolica con il suo codazzo di integralisti non le può portare alcun giovamento.
Il comportamento di una specie animale è anch’esso il prodotto di un processo evolutivo, nè più nè meno della sua struttura anatomica.
Capitalismo e comunismo sono (semplifico in modo vergognoso) due aspetti di comportamento che possono essere paragonati a quelli rispettivamente delle specie in cui prevale la competizione fra individui e delle specie in cui prevale la cooperazione fra individui. Non c’è un modello di comportamento migliore fra i due: per la sopravvivenza di alcune specie è meglio l’uno per altre l’altro. In generale il comportamento competitivo è prevalente in specie “dominanti” in cui anche singoli individui riescono a sopravvivere da soli nell’ambiente mentre il comportamento “sociale” è prevalente in specie in cui l’unione fra individui è fondamentale per la sopravvivenza di tutti!
Non sorprende che nelle società del benessere, in cui minore è la necessità di aiutarsi gli uni con gli altri, si affermi il capitalismo!
quanto, quanto tempo ancora noi poveri italiani dileggiati dalle nazioni civili, dovremo sopportare questa persona orribile proveniente direttamente dal medioevo attraverso non si sa quale miracolo di trasporto temporale?
confesso che anche se morto un papa se ne fa un altro quando schiatta Razzinga, se sono ancora vivo, GIOIRò
“Non sorprende che nelle società del benessere, in cui minore è la necessità di aiutarsi gli uni con gli altri, si affermi il capitalismo!”
Semmai è vero che nelle società capitalistiche si sia affermato il benessere, non il contrario. Poi non ha alcun senso parlare di economia di mercato in soli termini di competitività, visto che è strutturata secondo una cooperazione volontaria in base ai bisogni individuali. Il mercato non è mica composto da monadi in competizione col mondo.
Ma l’Africa stà male per il libero mercato(?) o per quelle cose che del capitalismo sono l’antitesi, cioè i governi?
“(la tendenza ‘naturale’ del capitalismo alla concentrazione monopolistica con tutto quel che ne consegue, non è che se la sia inventata Marx)”
Sì sì, quest’idiozia se l’è inventata lui. Stà alla base della profezia (mancata,come tutte le profezie) dell’autodistruzione del capitalismo. Peccato che il mercato sia la terra non solo dei ricconi, ma anche e soprattutto del ceto medio, senza cui i ricconi non sarebbero certo ricconi, altro che habitat infernale del proletariato affamato.
Qui le questioni, come i post, si accavallano. Solo una cosa a Liberl Liberista Libertario: siamo sull’orlo di uno scontro di civilta, che poi non è altro che uno scontro, quando non di religioni vere e proprie, di ideologie vissute come religioni. Vogliamo mettere anche l’ideologia marxista tra queste? Nessuna obiezione, ma non mi pare in ogni caso che abbia più responsabilità in questa corsa al ‘cupio dissolvi’ di tutte le altre mobilitate per distruggere l”infedele’. Per il capitalsmo l’infedele è chi si oppone al ‘libero mercato’ gestito dalle grandi potenze, per gli altri l’infedele è da intendere in senso letterale, cioè il negatore di dio, allah e compagnia bella. Sempre uno scontro di religioni.
(Avevo risposto anche a Mifepristin, ma non è comparso)
Stà tranquillo che non ho intenzione di lapidarti 😀
Dire ” ‘libero mercato’ gestito dalle grandi potenze” è un ossimoro. Ma mi rendo conto che per i neocon liberismo sia sinonimo di Washington Consensus e per tutti gli altri i neocon siano liberisti, è una forma mentis abbastanza diffusa.
P.S. Sbaglio o hanno tolto l’utilimissima “arturianesimo”?
Allora, se ho capito bene (ma ne dubito perchè sono abbastanza rintronato), chi sarebbero i veri liberali?
(Per l’importanza che ormai tutto questo può avere, e comunque per la cronaca, anch’io mi considero ‘libertario’).
Perché non organizzate una CONFERENZA STAMPA dell’UAAR contro queste dichiarazioni e invitate tutte le tv ad ascoltarvi?! Non può offendere così dobbiamo far sentire la nostra voce, e cercare il diritto di replica (visto che non ce lo concedono gratis)!
Ultimo disperato tentativo (il quarto!) di interloquire con Mifepristin prima di far riposare il computer, e soprattutto la mia testa. Riiprendo solo due punti.
I. Mifepristin giustamente ricordava che Max Weber avera parlato di rapporto causa-effetto tra capitalismi ed etica protestante solo in una prima fase, mentre poi il capitalismo si sarebbe sganciato dalla religione.
II. Io – che non sono Max Weber – dico che non è vero. La prova? Non ce la faccio a ripetere tutto il discorso, ma butto lì solo due consierazioni:
a) Bush, presidente del paese capitalista per eccellenza, si dichiara ‘rinato in Cristo’ e rinvigorito da questa rinascita, organizza un paio di guerre. Del resto i Presidenti americani, secondo la Costituzione, devono giurare sulla Bibbia.
b) Blair, che fino a ieri ha governato l’Inghilterra, paese che si riconosce nel modello capitalista, ha inviato truppe in Iraq perché, sono parole sue, ispirato direttamente da dio. Del resto la regina, capo, sia pure poco più che formale, dello suato è anche capo della chiesa anglicana.
Tutto dovuto solo alle propensioni personali di questi due? Scusate, ma non lo credo, anche se sono troppo stanco per darne ragione.
“Dio sa a quali operazioni si abbandona “la mente” nella sua caverna?”
(P. Valéry)
Il libertari nell’accezione agloamericana del termine “Libertarians”. Non certo chi aggrava il debito pubblico in maniera abnorme e aumenta a dismisura le spese militari lanciandosi in una politica estera demenziale e dannosa per il proprio paese, e di sicuro non chi approva leggi incostituzionali e mette in pericolo il diritto dell’Habeas corpus.
A liberal liberista libertario: non ti sembra che l’economia di mercato sia un tantino difficile da applicare concretamente. Gli U.S.A. che dovrebbero essere l’esempio supremo di questo sistema ne sono ben lontani e hanno da sempre fondato la loro economia sulla guerra.
Il problema degli alfieri del libero mercato e’ un po’ il problema dei marxisti e, in ultima analisi,
dei religiosi: il rigido dogmatismo.
I loro ragionamenti sono basati sul “se”: se si seguissero le teori di marx….., se si seguissero
fedelmente le teorie liberali……, se si seguisse fedelmente il vangelo…………… e via discorrendo.
D’altra parte e’ comprensibile, ciascuno di noi e’ fortemente innammorato delle sue idee,
e la nostra formazione culturale, fortemente intrisa di faziosita’, non aiuta certo ad approcciare
razionalmente la realta’.
Dio come fonte di denaro!
Attento a te, piccolo uomo, che sei crei benessere stai peccando! ecco il succo dell’enciclica del Capo del Governo Vaticano (forse Papa)
perchè non considerare che possa un giorno affermarsi una società di libertà ed uguaglianza sociale senza ricorrere per forza al capitalismo liberista o al capitalismo di stato alla sovietica (o comunismo autoritario, come alcuni lo chiamano)?
a me sembra che tutte e due i sistemi abbiano fallito nel far progredire l’umanità.
Ai liberisti dico che è fortemente utopico pensare ad un capitalismo senza stato: a quale capitalista converrebbe pagare di tasca propria un esercito, una polizia, una scuola o un qualsiasi apparato di controllo, quando è possibile farlo pagare a tutta la società? in questi termini qualche ingerenza economica antiliberista si può pure accettare, anche perchè lo stato è fondamentale a regolare non solo i rapporti tra le varie classi sociali, ma anche quelli all’interno delle stesse classi al potere. E poi non basterebbero centinaia di pagine di post per potere descrivere tutti gli episodi di intrecci di affari tra il capitalismo privato e quello di stato: un solo esempio molto fresco è l’affare concluso tra la nostra ENI e la Gazprom dell’orso siberiano. Capitalismo di stato e capitalismo privato non possono sopravvivere l’uno senza l’altro, in ogni paese la loro simultanea presenza non è messa in discussione ma è solo una questione di rispettive percentuali. Nell’URSS infatti il sistema puro di capitalismo di stato derivato dalla degenerazione del comunismo autoritario bolscevico è crollato e nei residuali stati a pseudosocialismo reale, come ad esempio Cina e Cuba, i sistemi economici possono sopravvicere perchè fette di capitalismo privato corrono in aiuto del loro collega pubblico.
Pensare poi ad un capitalismo dal volto umano mi sembra veramente ancora più utopico in un mondo dove ogni giorno muoiono migliaia di bambini per denutrizione e tanti altri vengono ammazzati dalle ns armi intelligenti. E dopo trecento e più anni di questo sistema mi sembra che le cose non migliorino per niente ma che anzi vadano peggiorando sempre più e l’estremo liberismo non mi sembra per niente la panacea.
@claudio r.
Liberisti significa essere dogmatici indipendetemente dal tipo di scuola a cui si fà riferimento? E Keynesani? E monetaristi?E Neoclassici? Dare per scontata la “via di mezzo” e razionale o dogmatico? Potrei invece dirti che l’interventismo economico è dogmatico,tanto,finchè non si argomenta…..
@zatarra
“Ai liberisti dico che è fortemente utopico pensare ad un capitalismo senza stato: a quale capitalista converrebbe pagare di tasca propria un esercito, una polizia, una scuola o un qualsiasi apparato di controllo, quando è possibile farlo pagare a tutta la società? ”
Io non sono minarchico, non sono un anarcocapitalista,perciò contemplo l’imposizione fiscale con lo scopo di mantenere l’ordine pubblico ed il rispetto dei diritti individuali sul suo territorio. Per mè lo stato dovrebbe essere esercito,polizia e magistratura e non fare altro.
“poi non basterebbero centinaia di pagine di post per potere descrivere tutti gli episodi di intrecci di affari tra il capitalismo privato e quello di stato”
Questo succede in un sistema dove lo stato interviene massicciamente nelle faccende economiche.
“Capitalismo di stato e capitalismo privato non possono sopravvivere l’uno senza l’altro, in ogni paese la loro simultanea presenza non è messa in discussione ma è solo una questione di rispettive percentuali”
Il termine “Capitalismo di stato” oltre che un ossimoro, è una presa in giro uscita dalla
testa di qualche Trozkista messa dinnanzi al fallimento del socialismo reale. Non si sà come ma si riesce a tirare in ballo comunque il capitalismo, che del socialismo è l’opposto.
“Pensare poi ad un capitalismo dal volto umano mi sembra veramente ancora più utopico in un mondo dove ogni giorno muoiono migliaia di bambini per denutrizione e tanti altri vengono ammazzati dalle ns armi intelligenti”
Le bombe le usano i governi mi pare. I governi fanno le guerre,compiono genocidi. E i bambini muoiono di fame perchè in Africa sono liberisti?
“E dopo trecento e più anni di questo sistema mi sembra che le cose non migliorino per niente ma che anzi vadano peggiorando sempre più e l’estremo liberismo non mi sembra per niente la panacea.”
Prova a confrontare le condizioni di vita medie di 300 anni fà con quelle odierne,poi ne riparliamo.
Mi spiace “Liberal Liberista Libertario”, siamo su posizioni diametralmente opposte e questo conferma l’ipotesi che liberista e libertario sono due concetti completamente diversi.
Tu rispondi (scusami se ti do del tu ma è solo per comodità comunicativa):
1)
“Io non sono minarchico, non sono un anarcocapitalista,perciò contemplo l’imposizione fiscale con lo scopo di mantenere l’ordine pubblico ed il rispetto dei diritti individuali sul suo territorio. Per mè lo stato dovrebbe essere esercito,polizia e magistratura e non fare altro.”
Siamo all’opposto. Per me esercito, polizia e magistratura sono strumenti di controllo nelle mani del potere e quello che tu dici non fa che confermare le mie affermazioni: siete liberisti quando si tratta dello stato sociale ma fortemente statalisti quando si tratta di mantenere in piedi apparati di controllo che servono solo ad una piccola parte della società per tenere sotto scacco la restante parte, su cui , ironia della sorte vengono scaricati gli oneri maggiori del mantenimento stesso di queste istituzioni. Anch’io sono per la difesa delle liberta individuali, ma queste non prevedono per me la possibilità di sfruttare economicamente un altro essere umano.
2)
“Questo succede in un sistema dove lo stato interviene massicciamente nelle faccende economiche.” (riferito agli intrecci tra pubblico e privato)
Non è vero, succede in tutti gli stati, anche in quelli più liberisti, anche se in misura minore, perchè minore è la quota di capitalismo di stato.
Anche perchè in una società fondata sulla concorrenza, la corruzione diviene la linfa vitale del capitalismo.
3)
“Il termine “Capitalismo di stato” oltre che un ossimoro, è una presa in giro uscita dalla
testa di qualche Trozkista messa dinnanzi al fallimento del socialismo reale. Non si sà come ma si riesce a tirare in ballo comunque il capitalismo, che del socialismo è l’opposto.”
Non è una questione di termini ma di entità reali. Che differenza c’è per il lavoratore o per la lavoratrice se viene sfruttato da un’azienda pubblica o privata? L’unica differenza è a chi vanno i privilegi dello sfruttamento: nel primo caso ai dirigenti e burocrati statali, nel secondo agli Agnelli di turno. Negare che esista il capitalismo statale è come negare che esista l’ENI.
4)
“Le bombe le usano i governi mi pare. I governi fanno le guerre,compiono genocidi. E i bambini muoiono di fame perchè in Africa sono liberisti?”
Questa è la risposta tipica di chi non ha argomentazioni. Ma i governi di chi sono? non stanno certo li per grazia divina? anzi direi che rispondono a ben precise esigenze di potere. Nell’episodio di Falluja, solo per fare un esempio, dove sono morti migliaia di essere umani, tra cui tantissimi bambini, fosforizzati dagli americani, l’Italia ha delle responsabilità molto pesanti, anche se indirette.
Se gli africani siano o no liberisti non lo so. Quello che so è che la miseria nel mondo è dovuta in massima parte all’ingordigia dei paesi più ricchi e delle multinazionali, ed in questo non hanno alcuna differenza la liberista america o la statalista Cina, quando c’è da accaparrarsi risorse umane o energetiche che siano, tutti gli stati e tutte le multinazionali si buttano a capofitto.
5)
“Prova a confrontare le condizioni di vita medie di 300 anni fà con quelle odierne,poi ne riparliamo.”
Questa è l’unica affermazione con cui posso essere d’accordo, anche se solo parzialmente. Primo perchè questo aumentato benessere è avvenuto solo per una parte della popolazione mondiale e a discapito di interi continenti (o di intere popolazioni, vedi ad esempio indiani d’america, schiavi neri africani, ecc. ecc.), dove le risorse locali, tra cui quelle energetiche, sono state e continuano a essere depretate.
Secondo perchè questo presupposto “ruolo storico” progressista del Capitale, concetto caro anche ai marxisti, pare comunque che ormai si sia esaurito, a meno che per accresciuto benessere non si confonda l’accumulazione di capitali con la crescita della qualità della vita degli esseri umani, due processi che a mio parere non vanno affatto d’accordo.