Sul web i regali per il “Kitschmas”, il Natale kitsch e blasfemo

Un portaspilli a forma di San Sebastiano, il martire messo a morte per mezzo delle frecce, e una statuetta di Gesù a cavallo di una potente motocicletta: sono due di una lista di 13 articoli regalo a sfondo religioso selezionati da un sito satirico per un Natale a metà tra il kitsch ed il blasfemo.
Gli oggetti sono stati scelti da Stephen Goddard, un ex impiegato dell’ufficio stampa della Chiesa d’Inghilterra e da Simon Jenkins, direttore di Ship of Fools, un sito britannico che si prende gioco in maniera leggera di alcuni aspetti della religione cristiana.
Oltre a “Maria USB”, una chiavetta USB a forma di Vergine che si illumina quando inserita nel computer, nella selezione fa la sua comparsa anche un calendario realizzato da una società di pompe funebri di Roma, in cui avvenenti ragazze di poco vestite sono state fotografate attraverso diversi modelli di bare. Si tratta, afferma il sito, «del calendario Pirelli degli impresari di pompe funebri».
Restando in tema di aldilà, tra i capolavori del kitsch religioso il sito segnala anche un’urna «abbracciabile» a forma di orsacchiotto, dove le ceneri del defunto vengono conservate in una tasca interna del peluche, che sul piedino ha anche un ricamo con su scritto: «Stringimi». E che dire poi della piastra che fa sì che su ogni fetta di pane tostato compaia l’immagine della Madonna? O della bussola che indica sempre dove si trova Gerusalemme? E di Vatican, un gioco simile a Monopoli dove però invece che ricchi si deve diventare Papa?
A completare la lista vi sono poi la Bibbia dentro la quale si nasconde una borraccia da liquori, l’acqua di Colonia del Papa, una collezione di mutandine con disegni religiosi e una di magliette con scritte incomprensibili nella lingua, pare, dello Spirito Santo.
Di natura decisamente seria e politica invece, è l’ultimo oggetto della collezione: un presepe in legno dove i Re Magi non riescono a raggiungere il Bambin Gesù per via del muro di sicurezza attualmente eretto da Israele. A realizzarlo sono stati alcuni artigiani palestinesi di Betlemme.

Fonte: laStampa

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