Carissimo Confratello,
anche quest’anno, seguendo le indicazioni del Cardinale Arcivescovo, con viva sollecitudine ti chiedo cortesemente di organizzare nella tua Parrocchia, sullo stile delle Giornate del Seminario, la Giornata di Sensibilizzazione all’I.R.C..
Oggi si fa sempre più urgente il bisogno di rispondere in modo adeguato al profondo bisogno di educazione e formazione dei nostri giovani. L’istanza educativa è da sempre nel cuore dell’azione della Chiesa e poiché, riguardo all’I.R.C., reiterate e strumentali campagne di falsa e distorta informazione rischiano di creare confusione anche in area cattolica, è bene che ognuno di noi si impegni affinché la scelta di questo insegnamento sia sempre più motivata da consapevoli e coscienti criteri pedagogici e culturali.
Infatti il primato dell’educazione pone la persona al centro relazionando ad essa ogni elemento culturale ed esistenziale.
Recentemente il nostro Arcivescovo, in un incontro con gli Insegnanti di Religione, dopo aver ricordato che lo scopo della scuola è di istruire e educare, ha definito l’insegnamento della Religione come la cattedra privilegiata per l’educazione della persona rilevando anche la plausibilità della fede cattolica come parte del patrimonio storico e culturale del popolo italiano.
Riguardo alla Giornata di Sensibilizzazione è auspicabile che almeno nelle Parrocchie di città, durante la celebrazione delle Messe che vedono una forte partecipazione di giovani e nuclei familiari, possa intervenire brevemente al momento degli avvisi un Docente di Religione – o, meglio ancora, di un’altra materia – per richiamare l’importanza di questo insegnamento nell’integrale formazione ed educazione dei giovani.
Ti chiedo di scegliere, d’intesa con l’Ufficio per l’Educazione e la Scuola, la Domenica che ritieni più indicata tra quelle che precedono il S. Natale.
Ti ricordo che è stato preparato del materiale di informazione da distribuire alle famiglie da ritirarsi preso l’Ufficio. Logicamente il lavoro di sensibilizzazione non si deve esaurire solo nell’organizzazione della Giornata, ma deve continuamente svilupparsi in un’organica pastorale familiare favorendo anche la collaborazione fra Catechisti e Insegnanti di Religione nel territorio. A riguardo, riceverai prossimamente da parte dell’Ufficio gli elenchi aggiornati dei Docenti di Religione che insegnano nel tuo Vicariato.
Unito nella preghiera, ti ringrazio di cuore per la preziosa collaborazione.
Parroci, sensibilizzate all’ora di religione!
17 commenti
Commenti chiusi.
Beh si parla di messe, parrocchie, catechismo. Così è anche corretto. Il problema è che non si riesce ad attivare lezioni alternative belle per chi non si avvale, che i dirigenti quasi costringono i bambini a fare IRC, che comunque si fanno visite pastorali durante le altre lezioni ecc…
…”campagne di falsa e distorta informazione”?
Nessun problema: andiamo dentro le classi durante l’ora di religione e vediamo cosa succede davvero… ah, già, dimenticavo, Fioroni l’ha vietato, si rischiano fino a 30.000 euro di multa.
“l’insegnamento di religione come la cattedra privilegiata per l’educazione della persona”
Ma sì portiamo le ore di religione da una a 18 e licenziamo qualche migliaio di insegnanti di scienze, materia altamente diseducativa….
Pazzesco. Che dire di più?
più che pazzesco mi sembra insensato. è molta più la gente che frequenta l’ora di religione che quella che va a messa. per loro sarebbe molto più utile l’appello contrario: durante l’ora di religione sensibilizzare gli studenti a partecipare alla messa.
Un simile appello è la prova che cominciano a temere la “diserzione” di massa, comunque, con questi appelli non attirano nessuno, quindi lasciamoli fare. Meno male che alla faccia di questi pretacci il giovane medio continua a pensare al sesso e ai fattacci suoi in questa vita anziché a come guadagnarsi il Regno di Dio. Quando ero in 3a Liceo Classico meno di metà classe stava in aula durante l’ora di religione (e non solo nella mia sezione), e per alcuni era una permanenza coatta. 10 o forse solo 5 anni fa era impensabile.
…e sensibilizzano a dicembre?!?!…dovrebbero pensarci, chessóio..a marzo, quando si fanno le preiscrizioni.. o ad agosto…ah, ma forse ad agosto il richiamo del mare e del cazzeggio é piú forte di quello della Fede…..
“reiterate e strumentali campagne di falsa e distorta informazione rischiano di creare confusione anche in area cattolica”
¿Por qué no te callas? 🙂
Ma lo sa questo cosa succede veramente durante l’ora di religione (cioè un ora di niente per fare i compiti delle altre materie)… sto pensando poi una cosa, prima gli insegnanti delle elementari erano tutti formati per insegnare l’ora di religione (ai miei tempi ad esempio nessuno faceva religione perché il nostro maestro non la faceva mai quindi non dovevi nemmeno chiedere l’esonero), da un po’ di tempo a questa parte anche nelle elementari sono stati assunti parecchi insegnanti di religione.
E’vero che se le “giornate di sensibilizzazione all’I.R.C.” funzionano come le “giornate del seminario” si può stare abbastanza tranquilli. Quello che preoccupa me è che se i vescovi vedono che non riescono a “sensibilizzare” studenti e genitori cercheranno di “sensibilizzare” Fioroni perché gli trovi un sistema per evitare che le classi si svuotino.
fuo0ri dalle scuole di stato i tonaconi del vaticano che vadino nelle loro oscure spelonche a incsegnare la piu’ grande bufala mai costruita x assoggettare i popoli..
ISTITUZIONI LIBERE W L’IATILIA ABBASSO IL VATICANO E L’OPUS DEI ……
Ben venga l’ora di religione a scuola, dalla mia esperienza ha prodotto più atei che preti.
Sì, ma a che prezzo?…
L’ora di religione non produce nulla perché è un’ora di niente è solo uno spreco di risorse è una forma di clientelismo della chiesa cattolica. Insomma una farsa. Non credo che gli atei vengano prodotti dall’ora di religione, forse dalle scuole cattoliche ma
@AnderA.ntichrist
Il momento è proprio questo: le iscrizioni si devono fare entro gennaio.
la collega di religione della scuola media dove insegno ha consigliato ai ragazzi di terza di optare per l’ora di religione alle superiori per non perdere crediti. Capito che correttezza?!
Io ho replicato che forse è più importante impegnarsi in matematica per non accumulare debiti.Attendo scomunica..
Religione non dà crediti alle superiori, in primo luogo perché il biennio della scuola superiore non dà crediti a prescindere. In secondo luogo perché è un’ora curricolare: teoricamente ci sarebbe la materia alternativa; il fatto che per mancanza di fondi si possa andar per farfalle è colpa della scuola, e non sarebbe certo giusto svantaggiare coloro che non si avvolgono per un deficit della scuola. Quando al 3° anno un’insegnante beghina propose di assoggettare l’attribuzione di un credito arbitrario alle frequentazioni dell’ora di IRC, noi studenti e i gli altri colleghi insorgemmo. Del resto religione non fa neanche media… dillo ai tuoi ragazzi, Lucy.
@J.C.Denton
So bene che l’ora di religione non dà crediti nel biennio, non fa media e che il voto dell’insegnante non è determinante nello scrutinio finale; per questo sostengo che la mia collega è stata scorretta: ha fornito notizie non solo tendenziose ma false!
Per quanto riguarda i crediti per la maturità la situazione è meno rosea: Fioroni ha ottenuto dal consiglio di stato l’annullamento della sentenza del TAR che prevedeva la non attribuzione di crediti a chi frequenta religione o alternativa a discapito di chi sceglie di uscire da scuola. (E’ contorto, consiglio di inserire “crediti ora religione” nel motore di ricerca dell’UAAR per avere un quadro più chiaro)
Salve a tutti! Sono un prof. di Religione giovanissimo: ho 24 anni. Sono laureato in Storia e quest’anno prenderò il Diloma in Scienze Religiose. Io faccio benissimo lezione in classe, seguendo tra l’altro i programmi regolarmente (se qualcuno desidera vederli glieli posso inviare). E’ vero che molti ragazzi non si avvalgono della mia materia ma la verità è questa: una buona parte di loro chiede comunque di rimanere in classe ad ascoltare la lezione. Lo chiede saltuariamente, a seconda dell’argomento del giorno. C’è dunque qualcosa che non funziona nei nostri ragazzi: poca serietà nel loro comportamento. Tra i miei studenti ho diversi ragazzi che si professano atei: sono i più interessati. Nonostante la distanza di vedute sono coloro con cui ho stretto un più forte legame docente-alunno. Un rispetto reciproco. E sono i più interessati ad apprendere nozioni di stampo culturale sul cattolicesimo. Non facciamo catechismo a scuola, ovvio. Diamo gli strumenti per leggere un’opera d’arte cristiana, una basilica paleocristiana, un determinato periodo storico del nostro paese in cui Stato e Chiesa erano fra loro intersecati, una presa di posizione del Vaticano, il pensiero di quel particolare filosofo cristiano, l’opera di Dante… ecco dunque i collegamenti che la mia materia ha con quasi tutte le altre. Anche con le materie scientifiche! TRattando di Evoluzionismo e Creazionismo il compito di noi Insegnanti di Religione è quello di presentare il dato culturale non di convincere la platea! Ricordatelo sempre! Mi piacerebbe aprire un confronto! Grazie!