Carissimo sig. Ratzinger,
premetto, ad inizio di questa lettera, di non aver letto per intero la sua enciclica, ma di averne appreso i contenuti tramite l’uso di tutti i media, cioè giornali, telegiornali e pubblicazioni in rete.
E’ più che ovvio, ci mancherebbe, che lei si schieri contro l’ateismo, dando a questo fenomeno le colpe più atroci della storia dell’umanità, vedendo in esso il mostro che ha distrutto il rapporto tra Dio e l’uomo. Tuttavia, ho alcune considerzioni in merito da proporle.
Diamo, innanzitutto, un punto di partenza all’ateismo, vediamo da dove questo possa essere scaturito. Oltre che nelle eresie, penso che si possa osservare un costante aumento della fiducia dell’uomo nei propri mezzi a partire dall’anno mille, lo stesso che la casta clericale additava per la fine del mondo. Il primo giorno dell’anno 1001, infatti, la gente si trovò esterrefatta, toccandosi, a scoprirsi ancora viva e, soprattutto, ancora sulla terra, con scontento, ovvio, dei pelandroni e della Chiesa. E’ da quel momento che prende campo quel fenomeno chiamato Umanesimo, in cui l’uomo inizia a credere nelle proprie virtù, che sfocerà nel Rinascimento, almeno per quanto riguarda il suolo italiano. E fin qui credo che di grandi mali, gli atei, non ne abbiano fatto, capolavori artistici a parte. Una seconda, grande svolta dell’ateismo si ha sicuramente con l’Illuminismo, che predicava una nuova era, in cui le caste sociali si sarebbero uguagliate e tutti avrebbero avuto stessi diritti davanti alla comunità, con gli stessi doveri di partecipazione e rispetto reciproco. Certo, Robespierre ha mozzato un po’ troppe teste, forse, ma senza sangue, credo, una rivoluzione non si fa, o almeno così si dice. Andando ancora avanti, l’ultimo forte passo dell’ateismo sono stati il socialismo e il comunismo. Si sbaglia, mi creda, quando asserisce di individuare nelle teorie marxiste il male, anche perchè, se avesse riflettuto un pochino di più, avrebbe visto come le teorie marxiste non siano mai state applicate, e non perchè Marx era buono e Stalin no, ma semplicemente perchè nessuno, nemmeno Marx sapeva come applicarle. Quando a Marx venne chiesto cosa intendesse con dittatura del proletariato, non seppe rispondere che con tre immagini differenti, e ben poco precise. Indubbiamente nel nome del comunismo sono stati commessi delitti atroci, ma davvero crede che in un processo sulla storia la Chiesa ne emerga pulita? Molto probabilmente sono state mietute più vittime in nome di Cristo che in nome di Marx.
Quando scrive che manca la speranza, devo dire, ha ragione. Il mondo individualista che si è venuto a creare è figlio del capitalismo, dell’affermazione a tutti i costi e della furia, dello stress. Il bilancio delle ripercussioni della modern way of life su ognuno di noi è desolante e deprimente.
I problemi li sappiamo tutti, almeno noi dei bassifondi, e credo di parlare a nome di tutti dicendo che portiamo un fardello troppo pesante sulle nostre spalle, in materia economica, lavorativa e soprattutto sociale. Ma come crede che ascoltare le parole di uno degli uomini con più potere economico alle spalle possa aiutare? E non credo, per rispondere ad un’altra delle sue affermazioni, che possa esserci civiltà fra gli uomini minando il progresso scientifico, mettendo in discussione addirittura, come qualche mese fa ha fatto, l’evoluzionismo (davvero, non credevo che ci fossero ancora creazionisti vivi).
E in fondo, la veda come Nietzsche. Che male c’è a sognare un uomo che si eleva al di sopra, che si comporta civilmente in ogni suo atto, che accetta i doveri e non è indifferente agli oneri dei diritti, un uomo sociale, animato da un sogno comune, da una parola che non può essere tolleranza, ma fratellanza, un uomo che si riconosce in se stesso senza il bisogno di radere al suolo territori prima sconosciuti in nome di cause ignote ed ignobili. Perchè un uomo che si comporta da uomo, non deve essere per forza cristiano, deve essere uomo.
Ci pensi, per un attimo, e si chieda se davvero un ateo come Gino Strada abbia fatto del male o meno, poi, se proprio non può farne a meno, mi risponda.
Pubblicato da Riccardo sul blog Riciard’s
La lettera è bella, ma è uno spreco. Non si possono far ragionare coloro che della ragione utilizzano solo il necessario per i loro scopi, e rifiutano il resto. Una lettera andrebbe scritta a questo governo sordo e bue, in nome dei diritti civili e del pluralismo troppo di frequente strumentalizzato a fini di audience. In verità, finché la mafia governerà questo paese, non dobbiamo stupirci se, oltre dio, tace anche il governo.
Il Papa ha detto che gli atei sono disperati? Adesso non mi ricordo se è stato proprio il Papa o se è stato un giornale ad usare questa parola. Comunque se il disperati si riferisce al fatto di non sperare nell’esistenza del Paradiso dopo la morte mi sembra che, francamente, l’aggettivo non sia poi così fuori posto. Io non lo so se l’aldilà esiste o no, ma mi sembra ovvio che chi crede di finire in Paradiso dopo la morte sia meno disperato di chi non ci crede. Mettiamo per finta che qualcuno vi dimostrasse che il Paradiso esiste, non ditemi che vi dispiacerebbe!
E poi tenete presente che anche se a voi sembra di non comportarvi in modo moralmente peggiore pur non credendo nell’Inferno, perchè pensate comunque di seguire un vostro personale ideale di coerenza e dignità morale, esisteranno sicuramente anche quegli atei, che voi li conosciate o meno, che penseranno”L’aldilà e l’Inferno non esistono, quindi per me tutto è permesso, posso fare nella vita quello che mi pare o quello che più mi fa comodo.” Se tutti temessero l’esistenza dell’Inferno nessuno potrebbe fare il ragionamento quà sopra.
Concordo. E’ inutile parlare con certa gente. La cosa che mi dà fastidio è che però non si dia nessuno spazio agli atei sui media per esporre le proprie ragioni e contestare civilmente tali grossolanità.
ma ti prego, camomil…
certi cattolici fanno esattamente lo stesso, con la garanzia del pentimento in punto di morte.
quindi sostanzialmente dell’inferno non frega niente a nessuno, soprattutto a chi ci crede.
i migliori bestemmiatori che conosco sono anche i cattolici più devoti.
@Camomil
Quando tutti avevano paura dell’Inferno era il Medioevo, dove era moralmente legittimo, quando non doveroso, odiare, perseguitare e uccidere ebrei, infedeli, nemici, omosessuali, handicappati, malati mentali, peccatori generici e quant’altro, e commettere altri atroci delitti per spirito d’obbedienza al religioso o al potente di turno. Purtroppo anche in quell’epoca d’oro si aggiravano crudeli atei, ma per fortuna finivano con l’essere scovati e arsi sul rogo. Anche io, come te, ho tanta nostalgia di quei bei tempi…
Caro Camomil, se il tuo ragionamento sugli atei che non credendo al paradiso o all’inferno pensano che a loro sia tutto permesso e che della vita possano fare quello che gli pare e quello che più gli fa comodo avesse un fondamento, allora questi atei sono proprio quei signori che rappresentano la chiesa, cioè preti, vescovi, cardinali fino al Papa perché nessuno più di loro hanno queste convinzioni, e cioè che durante la loro vita possono fare e disfare a loro piacimento perché sono consapevoli che a loro tutto e permesso e che nessuno mai ne politici ne giornali ne la TV si sogneranno non solo di criticarli ma neanche di dissentire sul loro comportamento e sui loro abusi
Per Camomil.
Senti, dalle mie parti – e specie nei paesini più piccoli – sono tutti casa chiesa e lupara.
Abbiamo – da sempre, dalla notte dei tempi – un tasso di OMICIDI elevatissimo, più alto (in rapporto alla popolazione) di New York. Però vanno tutti in estasi per la statua del santo.
Se i Papi e i loro servi avessero avuto DAVVERO paura dell’Inferno, non ci sarebbero stati decine e decine di Papi abbietti, criminali, assassini, fornicatori, stragisti, corrotti, corruttori, bugiardi, eretici (si!) e pedofili. Di Bonifacio VIII è piena la storia della Chiesa.
Il loro contegno è la prova che tutto il pompone Paradiso/Inferno serve a mantenere l’ordine del GREGGE, e non altro. Mentre lorsignori ballano pappano trincano e fottono.
NON CREDO CHE UNO COL GRULLAIO COME QUESTO PAPA CAPISCA
QUESTO SCRITTO ,QUESTI NULLAFACENTI FANNULLONI VESTITI DI VESTI SONTUOSE E RICOPERTI DI GEMME ,,,CHE X ABITARE PALAZZI PRINCIPESCHI HANNO BISOGNO
DI UNO SYTATO SUCCUBE CHE GLI ELARGISCE PREBENDE E FAVORI ADDIRITTURA
LEGGI …BEHH NON CAPIRA’ NE ACCETTERA MAI LAA GRANDEZZA DELL’ILLUMINISMO
E DI TUTTE QUELLE GRANDI MENTI CHE NE HANNO FATTO LA STORIA..
camomil, non rispondi?
uff, il dialogo… questo sconosciuto.
beh, allora uno potrebbe dire che i cristiani fanno le peggio nefandezze, sapenso che alla fine arriva il perdono, se ci credono…
@watchdogs
difatti lo fanno…
eh lo so!
x Camomil
L’unico vero disperato in questione è il tuo papa che teme di perdere il suo potere economico. Non è immaginabile ,salvo un’estrema arroganza, che un individuo seduto su quello scranno (o su quel cantro, va bene anche destro), possa permettersi una mancanza di diplomazia così abissale, (non dovrebbe essere un pescatore di anime?) da permettersi di screditare l’unica organizzazione mondiale, l’ONU, che ha fatto ciò che mai la chiesa ha fatto per costruire la pace. Quando sai che non hai nulla dopo questa vita, approfitti per viverla nel modo migliore, e posso assicurarti che ciò non si realizza accumulando ricchezze di cui non saprai a breve che fartene. La gioia il piacere puoi ottenerli senza sopprafazioni nè dolori per chi ti stà vicino e soppratutto senza quei rimorsi che la chiesa vigliaccamente ha inculcato a coloro che doverosamente possono e devono godere di ciò di cui la natura li ha dotati.
@kaworu
ma mia cara….come fai a “pretendere” il dialogo con persone che vedono TUTTO unilateralmente.
Loro hanno la verità, cosa credi che interessi loro uil confonto.
L’unica soluzioe e’ ignorarli.
Non c’e’ peggior cosa dell’indifferenza, credimi.
Camomill: A me invece dispiacerebbe assai, l’esistenza del paradiso. Non ci siamo già stufati abbastanza in vita, da romperci le scatole anche dopo? Io me l’immagino come le sale d’attesa dal dentista. Tutto bianco, musica classica in sordina (ovviamente pezzi sacri, dunque a parte qualche eccezione, i peggiori) niente di interessante da leggere. Quanto al discorso che ci siano atei che traendo profitto (!) dall’inesistenza di dio si danno al bel tempo, mi sembra davvero che tu dica sciocchezze. In genere sono proprio i cattolici a far questo, tanto poi si confessano e tutto va a posto. Gli atei, non fanno ipoteche per il loro agire sulla terra. A meno che non siano idioti o delinquenti, ma quella è altra storia.
X CAMOMIL : E INVECE QUELLI CHE CREDONO ?? PRENDI ESEMPIO I PRETI PEDOFILI;
LORO CREDONO ALL’INFERNO ?? SI SE NO’ COME MAI SAREBBERO PRETI E CARDINALI E VESCOVI ???E ALL’ORA???CHE NE PENSI UN FANNO COME LI PARE I SUINI ANZI I SUDICIONI PERVERTITI….???SU DICCI CARO DICCI.