Scalfari: Il papa che rifiuta il mondo moderno

L’annuncio che la seconda enciclica del Papa, dopo quella sull’amore e sulla “caritas”, sarebbe stata dedicata alla speranza aveva suscitato in me una viva aspettazione. Il cammino di Benedetto XVI verso la pienezza del suo magistero era stato fin qui piuttosto incerto, la sua decantata teologia soggetta a mutamenti a volte repentini, la sua vocazione pastorale crescente anche se non paragonabile a quella, tanto più drammaturgica e spettacolare, del suo predecessore.

[…] Anticipo qui il mio giudizio sul documento papale: Benedetto XVI ha voltato le spalle al Concilio Vaticano II.

Lo deduco da una lettura attenta del testo che del resto è estremamente chiaro.

Per certi cattolici il pensiero di un laico non credente può forse non avere rilievo alcuno o può esser tacciato di indebita interferenza. Respingo questa seconda obiezione: i non credenti sono stati da sempre “terra di missione” per la Chiesa; sarebbe dunque molto strano che gli si voglia chiuder la bocca quando essi parlano a chi vuol parlare con loro.

Quanto alla prima obiezione, quella dell’irrilevanza, essa ha un carattere soggettivo e non può esser presa in considerazione se non si munisca di argomenti forti ed espliciti in aperto contraddittorio. Anche i non credenti infatti hanno uno spazio pubblico, almeno altrettanto legittimo di quello reclamato e utilizzato amplissimamente dalla gerarchia ecclesiastica. Spazio pubblico significa discussione pubblica, rinvio di argomenti dagli uni agli altri, confronto paritario.

[…]

Dovrei forse dire una parola sull’ennesima condanna (stavolta senza appello) che nell’Enciclica il Papa lancia contro l’Illuminismo, il relativismo, il marxismo? Contro la scienza se priva di fede? Contro il moralismo che si affida all’autonomia della coscienza individuale? Insomma contro la modernità, considerata in blocco come un abisso dal quale ritrarsi finché si è in tempo? Non credo che su questi temi valga la pena di ribattere. L’abbiamo già fatto più volte e ripetersi in questo caso non giova.

Osservo, perché risulta evidente dal testo, che gli accenti critici dedicati a Marx e al marxismo sono molto più cauti e starei per dire più riguardosi nelle parole di papa Benedetto di quelli riservati all’Illuminismo.

Dopo tutto Marx creò una sorta di chiesa economicistica, si affidò allo spirito collettivo del proletariato sofferente, anche il suo pensiero ebbe i suoi presbiteri che annunciarono un loro paradiso. Penso che quel riguardo papale nei suoi confronti sia dovuto ad una chiesa e ad un paradiso terreno, in nome del quale si consumarono indicibili orrori. Sorretti però da una fede.

Gli illuministi non avevano fede. Alcuni di loro – Voltaire per esempio – erano teisti. Direi per necessità: non si spiegavano l’esistenza del creato e per non farla troppo lunga con discussioni e ricerche che non portavano da nessuna parte, si rassegnarono all’idea che ci fosse stato un architetto dell’universo e che, una volta creatolo, l’abbia lasciato funzionare da solo con tutti gli errori connessi e si sia ritirato dalla scena.

L’impegno degli illuministi fu un altro: cercarono di far trionfare la ragione, la tolleranza, la cultura. E di sconfiggere l’ignoranza, i privilegi, i pregiudizi, la tirannia. Si trovarono di fronte l’Ancien Régime e la Chiesa. Il trono e l’altare. Insomma il potere nelle sue espressioni meno accettabili.

Questa situazione era durata a dir poco un millennio. Il temporalismo della Chiesa era durato anche di più. La tentazione verso forme temporalistiche sia pure di tipo moderno è perennemente risorgente e va energicamente respinta.

A Benedetto XVI il relativismo non piace ed è comprensibile in chi amministra la verità assoluta (la sua). Non c’è niente da dire su questo punto. Certo, anche la Chiesa cambia spesso di opinione su fatti peccati e peccatori. E’ umano. A rileggere la sua storia ci si accorge che è anch’essa immersa nel relativismo. Anche questo è umano.

Perciò “Unicuique suum”.

Fonte: Repubblica.it

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26 commenti

ciceracchio 2la vendetta

DOPO UN GIORNALISTA VERO COME SCALFARI; ENORME ….
RESTERA’ SOLO IL NULLA ????? GRAZIE DI ESISTERE EUGENIO VERO DEMOCRATICO VERO LAICO VERO UOMO ; VERO DIFENSORE DEI DIRITTI UMANI .

ciceracchio 2la vendetta

TUTTO L’ARTICOLO CHE SCALFARI HA SCRITTO STAMATTINA SU REPUBBLICA ,
E’ ATTULMENTE VERO ,,,,GRAZIE ANCHE A NOME DI TUTTO CIO’ CHE LILLL’UMINISMO
RAPPRESENTA E HA FATTO ….SEI STATO L’UNICO CHE A RISPOSTO ALLA DETROLOGIA PAPALE ..

Aldo Grano

Approfitto del riassunto dell’ articolo di Scalfari, ateo sempre di eccellente pensiero e capacità di espressione, per tentare di “indurVi alla tentazione” di ragionare. 1) Il primo giorno della presentazione, avete fatto 4 post sull’ Enciclica. Non credo che una simile attenzione gliela abbia dedicata un solo organo d’ informazione cattolico. Sicuramente non la mia Parrocchia, che raramente discute delle Encicliche papali, pur facendo catechesi bibliche con teologi, sia laici che consacrati, di elevato spessore. Solo oggi, dopo la Messa, il mio parroco mi ha detto che sarebbe bene leggere insieme l’ enciclica. Ma non l’ ha letta e, pertanto, non ne ha parlato dal “pulpito”. 2) Le encicliche sono veri e propri documenti politici che la Chiesa rivolge ai suoi quadri (qui sto parlando non come cattolico, ma come appassionato di Storia e Politica). In sostanza non sono rivolti al mondo esterno alla Chiesa e neanche ai fedeli, che per la stragrande maggioranza hanno notevoli difficoltà a leggerle. Io stesso, di norma, leggo dei riassuntini, compresi quelli che fate Voi, perché il loro linguaggio è troppo da addetti ai lavori. Questa mi avete costretto Voi a decidermi a leggerla, sennò dovrei vergognarmi davanti alla Vostra competenza. La leggerò nei prossimi giorni.
3) Per capire cosa siano la maggioranza delle Encicliche, immaginate che l’ UAAR abbia 200 milioni di iscritti, in tutto il Pianeta. Almeno una volta l’ anno riunirebbe i suoi organi collegiali per fare una analisi del progresso dell’ Ateismo nel Mondo ed emanare un documento politico, da dare alle stampe, in cui analizzerebbe i progressi o gli eventuali motivi di crisi del movimento; parlerebbe in chiave negativa del Cattolicesimo e dell’ Islamismo, anche se con un tono mediamente più diplomatico di quello che di norma usano molti di Voi sui post. Parlerebbe dei rapporti storici tra l’ Ateismo, nelle sue varie espressioni, e i suoi nemici, ribadendo le proprie analisi storiche. Plaudirebbe ai progressi della Scienza, specie quelli che sembrino dimostrare che il Mondo è nato senza disegno creatore e che l’ uomo può sconfiggere la malattia, il dolore, la morte. Se invece ci fossero, in espansione, movimenti di scienziati creazionisti o obiettori di coscienza verso la libertà di ricerca, l’ eutanasia, la contraccezione, l’ aborto, lancerebbe un allarme ed esprimerebbe le sue critiche. Così, dalla parte opposta, sono la maggior parte delle Encicliche e questa, dai riassunti visti, non mi pare faccia eccezione alla regola. Scusatemi la lunghezza e grazie per l’ attenzione.

Flavio

@ Aldo

Tra le tue considerazioni non vedo motivi per non criticare approfonditamente le esternazioni del papa. Ragionandoci sopra appunto.
Riguardo al punto 1), stai scherzando? L’enciclica tiene ancora banco su tutti i quotidiani e tutte le tv. Solo che questi riportano le parole del papa senza contraddittorio, quindi all’Uaar resta umilmente l’onerosa parte del contraddittorio.

Flavio

PS. Mi correggo in parte: le tv soprattutto non presentano altre ‘campane’; solo alcuni quotidiani pubblicano ottimi commenti come quello di Scalfari.

Andrea

Io ragionerei su due livelli:
1 – la critica alla religione
2 – la critica all’opinione pubblica (comprendente i maggiori organi d’informazione)

Se al primo livello si tratta di esprimere libere e legittime critiche su fatti e parole che riguardano le religioni (nel nostro caso la Chiesa cattolica), ma coscientemente rispettosi della reciproca libertà di espressione e ragionevolemente consapevoli delle posizioni che l’organizzazione “Chiesa cattolica” ha verso determinate questioni, senz la pretesa di cambiarle i connotati.

Al secondo livello, le critiche si fanno o si dovrebbero fare più consistenti e serrate, perchè riguarda lo spazio pubblico, lo spazio della laicità, per il quale penso abbiamo sia il diritto che il dovere di batterci con la pretesa di poter cambiare le cose.

Concordando con Flavio, le mie proccupazioni e i miei sforzi riguardano l’emancipazione della cosiddetta società civile dall’influenza del potere religioso. Constatare che pressochè tutti i maggiori organi nazionali d’informazione enfatizzano oltre ogni previsione le questioni interne alla Chiesa cattolica e che nel resto d’europa o del mondo ciò avviene in modo decisamente più limitato o spesso nullo, equivale a prendere atto di una forte influenza di un’organinzzazione religiosa sulla vita pubblica del nostro paese. Impossibile da accettare ai nostri giorni. Significa che esiste un problema di laicità in merito alla questione della separazione tra Stato e Chiesa, evidentemente mal digerito dalla coscienza collettiva e mai del tutto accettato dalla Chiesa.

Zac

A parte le ridondanti tautologie molto care agli assuefatti fedeli, a me questa enciclica fa rabbrividire..
Se provassimo a trasformare le parole ateo, non-credente e ateismo in ebreo ed ebraismo all’interno dell’enciclica verrebbe fuori un documento che nemmeno i piu’ spietati gerarchi nazisti avrebbero stilato.
Non riesco a capire se questo papa sia un dilettante o uno che pensa di vivere ancora nel medioevo, dove probabilmente una enciclica di questo tipo avrebbe scatenato, tra le masse ignoranti di fedeli, rivolte contro scienziati, intellettuali o semplici non-credenti.
In questa patria di giornalisti, solo Scalfari ha denunciato il documento, direi forse troppo pacatamente.
La cosa che mi rattrista e’ che non ho sentito nessun politico commentare questo episodio. Non mi aspetto un commento dal capo del governo, che e’ perennemente genuflesso, ma almeno di quelli di RNP..

maxalber

@Aldo Grano

1) L’UAAR ha come “scopo” quello di non avere più la necessità di esistere. saremmo ben felici di non avere bisogno di parlare delle encicliche papali, come delle fatwe islamiche, ma siamo “tirati per la giacchetta” a farlo. Dobbiamo sentirci anche in colpa per questo?

2) Sei veramente convinto che le encicliche siano rivolte all’interno e non all’esterno? Vuoi farci veramente credere di essere così ingenuo? Sarebbe come cercare di farci credere che papa, cardinali e C. credono *VERAMENTE* a quel dio e quelle sacre scritture che propagandano. Solo i poveri di spirito possono essere farsi turlupinare così facilmente.

Sei fra quelli?

Andrea

La cosa migliore che potrebbero fare i giornalisti nel nostro paese è quella di non occuparsi in modo così ostinato del vaticano. Sarebbe già un grande passo avanti.

giuseppe

QUANTI TRA DI VOI HANNO VERAMENTE LETTO L’ENCICLICA? SIATE ONESTI?

Silesio

Una delle preoccupazioni principali dell’enciclica non è solo il fatto che gli uomini possano non essere “religiosi”, ma che riescano ad essere religiosi senza aver più bisogno del Vaticano o di una solida gerarchia di preti che governano tale fenomeno. Alla chiesa non interessano i sentimenti, ma solo l’obbedienza alla istituzione. Le encicliche sono costruzioni sofistiche che tendono solo a ribadire lo stesso principio. Extra ecclesia, nulla salus!

Flavio

@ giuseppe

A meno che tra una frase e l’altra abbia scritto “no dai, sto scherzando!”… mi bastano le frasi riportate dalla stampa.

giuseppe

E’ proprio sicuro il signor Scalfari che tutti gli illuministi non avessero fede?
Qualcuno di voi ha veramente letto l’enciclica?
“Ebbene è proprio la perseveranza che accomuna credenti e non credenti anche se con diversa motivazione. Quel che, infatti, bisogna fare è mettere mano all’opera, instaurare nel mondo quell’ ‘ordo amoris’ che lo può rendere migliore. E’ nella fedeltà al presente che si prepara(insieme)il futuro” (Salvatore Natoli)

Aldo Grano

@ MAXALBER…Sarebbe come cercare di farci credere che papa, cardinali e C. credono *VERAMENTE* a quel dio e quelle sacre scritture che propagandano. Solo i poveri di spirito possono essere farsi turlupinare così facilmente.
Sei fra quelli? …Si, Max. Così come so che fra Voi ci sono persone che hanno una fede tale nella non esistenza di Dio da credere che la Chiesa sia composta da capi che non credono e da gonzi a loro sottoposti che credono.

Daniela

l’enciclica di questo papa è stata banale e povera di contenuti, intelettualmente è stata davvero poca cosa. Per il resto l’analisi di scalfari è stata impeccabile. La chiesa cattolica e le religioni non hanno gli strumenti intelettuali per affrontare i problemi del mondo e migliorare e approfondire la conoscenza del mondo e degli esseri umani.
Le religioni sono un mucchio di superstizioni che ormai da molto tempo non hanno più nula da dire.

ciceracchio 2la vendetta

e questi la rigirano nel manico , x questi intendo i cattodevotissimi al soglio papale .
INSISTERE e perseverare nel malafedismo ,,e diabolico tanto quanto il grullaio di un
fanatico religioso ,,labbiamo letta labbiamo letta e peggio insulto all’intelligenza umana non poteva essere ,x intelligenza intendo quella che spazia nella storia e e’ al corrente degli avvenimenti accaduti; quindi AVETE VOGLIA voi bacia pile adoratori di statue
ritual cannibali a dire che forse ha un fondo di verita’ e che tra gli illìuministi poteva esserci un credente??? e che vuole dire???che sarebbero daccordo con le ferneticazioni di un uomo x di piu’ vecchio e fallibilissimo ???ma basta tenetevi i vs deliri religosi che noi ci teniamo le ns convinsioni …
lill’uminismo che che ne dica il pastore tedesco e’ stato ila salvezza del geere umano .
Esso a donato agli uomino e alle donne del del settecento e im poi la verita’ dei diritti
dell’ugaglianza e della giustizia sociale facendo capire che il sapere e solo quello e’ larma della liberta’ ,insomma cosa ha fatto la catto religione x l’umanita’ ???se non dirgli di pregare e fare penitenze e soffrire ???x chi e x che’ ..se non avete argomenti ma solo ill’usioni e speranze vane tacete e mai piu’ ill’udete le masse con favole inutili che nulla fanno x elevare le genti dalla fame e dai bisogni ….queti faraoni stanno sui troni doro vestiti
con corone e diamnati e pietre preziose ma non si sognano certo di dare tutte le loro ricchezze ai bisognosi….. siete voi i religiosi coi suoi seguaci che rovinate la bellezza di questo pianeta ,,,,,,,AMEN

ciceracchio 2la vendetta

ci credono ??si ci credono a cosa mahh>??? forse alle ricchezze al potere che gli viene dato dai creduloni ,,,,,2007 anni di potere di impero l’arroganza di dire questo paese lo abbiamo in pugno ,,a questo ci credono ….bene ha fatto il segretario dell’onu a rispondere al pastore tedesco …cosa sono le nazioni unite………cosi tanto x risciquargli la mente ……….
visto che solo dio un dio che mai si e’ presentato agli uomini , e specie a quellgli uomini donne e bambini che venivano deportati come accade anche oggi ..a strerminati a milioni ..
sbaglio ho erano il popolo di dio di quel dio della bibbia ?????? 6.000.000 milioni di ebrei :::e lòa chiesa CHE FACEVA ????PRIMA DURANTE E DOPO??? LA STRAGE????
E CHI A ADDITATO GLI EBREI COME ASSASSINI DI DIO ???????FACENDOLI ODIARE ????
MA FATECI IL PIACERE ,,,,TACETE A BASTA….

ciceracchio 2la vendetta

AMICI ATEI SOLO A VOI CHIEDO SCUSA X GLI ERRORI COMPRENDERETE CHE A QUESTA ORA IL BRUNELLO MI ANNEBBIA UN POCHINO,,,,, PERDONATEMI GLI ERRORI ..MA TANTO IL SENSO SI COMPRENDE BENISSIMO…SPERO……MAREMMA BUCAIOLA

Daniela

la fede tale nella non esistenza di dio? Un pò come la fede tale nella non esistenza di babbo natale, bah, se questi sono gli argomenti contro gli atei….. E poi mica sono gli atei a chiemare i cattolici pecorelle e gregge, sono i parroci, il papa e i vescovi. Se i cattolici son pecorelle da guidare ed ammaestrare è normale associarli ai gonzi che credono a tutto.

giuseppe

Scusatemi, non volevo offendere nessuno, mi siete sempre più simpatici, nella mia vita son sempre vissuto tra gli atei e gli voglio bene.

strangerinworld

grazie Scalfari, uno dei pochi giornalisti senzienti e liberi in Italia oggi: Biagi è morto, Scalfari e Bocca sono vecchi, dopo di loro quasi il nulla

quanto a Giuseppe, ti ringrazio a nome di tutti della tua sincera pietà. e comunque l’enciclica io l’ho letta , è penosa , sono trite e ritrite considerazioni di scarsissimo valore, anche teologico, di un vecchio inutile alla fine di una vita dannosa

adesso, caro giuseppe, torna donde venisti: al presepe, e attento alle corna!

Massimo

Il Signor Grano, fra le sue molte certezze di fede, dispone (e ne è certo) cosa farebbe l’UAAR al posto della Chiesa cattolica se fosse più numericamente diffusa.
Intanto una fede religiosa in senso laico è una condizione sensibile per ciascuno e non un dato numerico: perciò né violabile né imponibile ad altri con alcun mezzo (né subdolo né palese).
Dopodiché questo di “cosa farebbero gli altri al posto di…” è anch’essa una costante, basata solo su una convinzione spirituale contrapposta ad una condizione materiale: ma questa volta di natura negativa, perchè antepone “chi farebbe” a chi ha veramente fatto.
Inoltre (e non è cosa di poco conto) coloro ai quali si riferisce in modo negativo accettano pienamente la relatività delle loro posizioni. La dove invece la Chiesa cattolica pretende di porre le proprie posizioni come ineccepibili, perché “in nome dell’Assoluto”.
Mentre nel suo stesso disquisire l’autore si infortunia scrivendo (riferito alla Chiesa cattolica):”Così, dalla parte opposta…
Dunque, “tutto” o parte?
Perché in quanto parte non valgono regole “assolute”, bensì quelle della laicità e “La laicità è un patto senza monarchi fra individui giuridicamente uguali.”

Aldo Grano

@massimo: ho cercato di far capire, con un esempio, cosa è una Enciclica. Le costanti, gli assoluti, i processi alle intenzioni non erano certo nel mio tentativo di riportare le reazioni di tanti di Voi su un piano razionale, come ad esempio, anche se non le condivido, sono le reazioni di Scalfari. Prova a valutare se, per caso, sei Tu che quando hai tra le mani uno scritto di un qualunque cattolico, dal Papa ad Aldo Grano, lo esamini con razionalità, cerchi di capire, poi studi i punti deboli per contestarli, o se parti per la tangente considerandolo, a priori, un insulto, un’ aggressione, una sciocchezza. Scalfari usa la razionalità, cerca di capire, poi, al momento di scrivere, colpisce dove è più efficace per i suoi lettori. In questo caso attribuendo all’ avversario il rifiuto del mondo moderno. Anche lui ha, indubbiamente, dei pregiudizi, ma cerca di non farsene condizionare.

Carlo

Ma scusa Aldo, riamanendo nel tuo esempio: se l’uaar fosse potente come dici e pubblicasse ogni anno o giu’ di li’ un documento in cui attaccasse i cattolici definendoli dei sempliciotti, degli ignoranti, dei bigotti e cosi’ via, secondo te la chiesa porgerebbe tranquillamente l’altra guancia?

Ti ricordo che per molto meno si e’ gridato al complotto anti-cattolico.

Saluti.

ciceracchio 2la vendetta

FRATELLI LASCIATE CHE PRIMA IL GRANO SI MONDI DALLA CRUSCA E FORSE POI
APRIRA’ GLI OCHHI :::::::.FINTANTO CHE CREDERA’ AI MIRACOLI E CASINI VARI .. E IL SUO GRULLAIO SARA’ DEVOTO AD UN UOMO VECCHIO E RANCOROSO ….NIET,, DA FAIRE….

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