Un nuovo sondaggio è stato pubblicato sulla home page del sito UAAR. Questa la domanda: “Che tipo di impostazione date (avete dato/dareste) all’educazione dei vostri figli?”
Sei le possibili risposte:
– Sono credente.
– Non credo, ma voglio che i miei figli abbiano un’educazione religiosa.
– Non credo, ma voglio che i miei figli abbiano modo di conoscere le varie concezioni del mondo: non me la prenderò se faranno una consapevole scelta di fede.
– Voglio che i miei figli abbiano modo di conoscere le varie concezioni del mondo, e preferirei che siano anch’essi non credenti.
– Sono non credente, e voglio per i miei figli un’educazione non religiosa.
– Non so / altro.
Si è nel frattempo concluso il precedente sondaggio. La domanda era: “Il fatto di essere non credente ti procura (o ti ha procurato), in famiglia o nella vita di ogni giorno, più difficoltà o più soddisfazioni?”
Questi i risultati:
33% Né difficoltà né soddisfazioni.
32% Un maggior numero di soddisfazioni.
9% Più difficoltà, specialmente in famiglia.
8% Sono credente.
7% Più difficoltà, specialmente nella vita di ogni giorno.
7% Più difficoltà, in entrambe le situazioni.
3% Preventivando le difficoltà, non mi sono ancora dichiarato pubblicamente come non credente.
1% Non so / altro.
la terza, decisamente
– Voglio che i miei figli abbiano modo di conoscere le varie concezioni del mondo, e preferirei che siano anch’essi non credenti.
– Sono non credente, e voglio per i miei figli un’educazione non religiosa.
non sono la stessa cosa? se gli dai modo di conoscere le varie concezioni del mondo non vuol mica significare che li mandi a dottrina da tre religiosi in diverse confessioni, o no? e se gli fanno storia delle religioni come materia scolastica non significa che abbiano un’educazione religiosa.
a parte il fatto che abolirei i normali istituti (penitenziari) scolastici facendo studiare gli studenti con i forum, wiki, e lezioni interattive, licenziando tutti gli insegnanti a parte quelli di sostegno. oppure passerei al metodo montessori, ma solo con professori con intelligenza sopra i 110, come minimo.
Avete dimenticato una voce: “Non ho figli e non intendo averne”. Perché non provvedere ad aggiungerla?
voto la 3 senza esitazions
@senofane
penso che la prima delle due indichi che non si vuole tenere i figli all’oscuro delle religioni, ma si preferisce diventi non credente, la seconda indaica che non si vuole proprio che il figlio/la figlia riceva nozioni di religione
@ senofane
“professori con intelligenza sopra i 110” … ma ce ne sono così tanti?
la quarta senza dubbio
Esclusivamente la quinta
la terza e non penso che sarà questo il più grande problema della loro vita
La settima risposta senza ombra di dubbio.
Non sono nè “credente” nè “non credente”, perchè queste sono solo definizioni irriguardose, che non rispettano l’immensità ed il mistero della vita, sono solo “prigioni ” che seppure “dorate”, la mia amina non ama dimorare, essa è libera, come l’immensità del cielo.
Bruno
Preferirei che i miei figli (che non ho intenzione di avere) fossero non credenti, tuttavia che conoscessero a fondo vari stili di pensiero. Potrebbero avere il dono della fede, in tal caso non potrei opporre alla loro scelta alcun tipo di protesta di tipo razionale. La cosa cui terrei di più sarebbe far loro capire perchè nelle attuali condizioni si renda necessario essere, più che agnostici o atei, fortemente anticlericali.
Bè cosa avete contro i prof senofane e stefanino?
Che se la passano peggio degli arbitri di provincia (ovvero sono continuamente a rischio bullismo/denunce)…
Magari qualcuno di essi potrebbe spiegare le ingerenze vaticane, allora come la mettereste?
@ Flavia
Dono della fede? 😀
Io ho scelto la terza.
Qualunque siano le loro idee, non ne farò certo un dramma.
Al massimo spiegherò loro le ragioni e i percorsi del mio ateismo, poi giudichino da soli e facciano ciò che meglio credono.
@zorn
vorrebbe dire che non sono stupidi.
non so te, ma io di maestri-professori-docenti stupidi, ma veramente imbecilli, ne ho visti tanti.
la scuola, per com’è ora, io la vedo come una laica messa imposta da questa società umanamente sottosviluppata.
non me ne frega niente se sei un insegnante o se vuoi difenderli come classe, e come difendere uno al soldo di un’organizzazione criminale, può farlo con buone intenzioni, ma cambia qualcosa?
meglio essere privatisti, anche se economicamente non tutti possono permetterselo.
sto parlando della scuola di stato pubblica.
@Rosalba Sgroia
ehehehehhe lo so, lo so… è da sbellicarsi. Tuttavia, dal momento che, a mio moedesto parere, la fede è un’alterazione del cervello e non può essere giustificata dai credenti in alcun modo se non definendola un “dono” (di chi?)… mi preparo ad affrontare i figliuoli che mi pugnaleranno alle spalle!! ehehehehehhehe
“Avete dimenticato una voce: “Non ho figli e non intendo averne”. Perché non provvedere ad aggiungerla?”
Naturalmente in questo caso (che é anche il mio) si intende “Se AVESTE dei figli”, a prescindere dal fatto che uno li voglia o meno. Per me se li volessi, e se avessi la possibilità di averne, sceglierei la terza. Mi sembra sia quella che mi rispecchia di più.
@ Aldo
Beh, non è mica obbligatorio partecipare al sondaggio: se l’argomento non interessa, ci si può tranquillamente esimere dal rispondere.
Decisamente la terza.
@Senofane
Meglio la scuola privata? Spero che tu stia scherzando. Tolto il fatto che la scuola Italiana fa schifo per mancanza di fondi e non per problemi strutturali, che le scuole private sottopagano ancora di più gli insegnanti che quindi non sono mai entusiasti, che la preparazione della scuola privata statisticamente è circa la metà della scuola pubblica (nonostante la condizione pietoso della scuola pubblica), dimentichi che la stragrande maggioranza delle scuole private sono cattoliche. Definire i programmi ministeriali attuali una messa laica è un grosso fraintendimento. Oltre a ciò, prova a far crescere tuo figlio senza il contatto dello zoo scolastico, e vediamo se ne viene fuori un disadattato o una persona correttamente formata…
Scusate, ho sbagliato, volevo dire la QUARTA!
Anche quest’anno assisteremo ai santi preparativi per la festa più ipocrita della cristianità.
AFFERMO A PIU’ CHIARE LETTERE: IL NATALE E’ LA FESTA PIU’
IPOCRITA DELLA CRISTIANITA’.
E’ già cominciata la solita solfa, invito al regalo, a sostenere l’economia del Paese, ad iutare i poveri commercianti che hanno dichiarato un calo negli acquisti di regali e abbigliamento, e già si vedono ridotti alla miseria e con grande dolore si apprestano nella scelta dell’angolo di strada per chiedere l’elemosina. Ma la cosa che mi fa infuriare di più è quella pretesa del “è natale, siate più buoni” , questo è il tempo del tendere la mano al bisognoso, di scambiare strette di mano e baci in quantità industriali, questo è il tempo delle promesse false e ipocrite del buonismo bigotto e clericale, dell’accoglienza col sorriso sulle labbra nei giorni che precederanno il 25 di dicembre ed a seguire, il giorno dopo, un sospiro di liberazione e si può ridare vigore al menefreghismo generalizzato dimostrato con il massimo impegno, tanto, per meglio farlo intendere al nostro prossimo.
Sarebbe interessante che i non credenti osservassero un periodo di sobrietà nel fare regali e pensierini vari per le prossime festività, meglio sarebbe la totale indifferenza anche se mi rendo conto che sarà difficile riuscirci.
Almeno proviamoci.
@Senofane
Per “organizzazione criminale” al più intendi le scuole private italiane, vero? (Se proprio devi dare del criminale a qualcuno…). Personalmente sarei tentato di abolirle tutte, visto che in gran parte si tratta di diplomifici e scuole confessionali, in cui i genitori scelgono (come sul bancone del supermercato) l’ideologia da inculcare ai figli fin dalla più tenera età.
Hai visto parecchi prof. imbecilli? Beh, ti comunico che esistono parecchi esseri umani imbecilli, dunque la scuola pubblica rientra nella media. Solo che tutti hanno due mestieri: il proprio, e quello di esperto di organizzazione scolastica…
P.S. Spero che non ti nominino mai ministro della pubblica istruzione, perché l’idea di “intubare” i ragazzini ad internet, sostituendo le lezioni frontali con forum e wiki, fa davvero rabbrividire: piccoli sociopatici crescono?
Fate figli e fateli atei, loro saranno soddisfatti.
Non dimenticate il precedente sondaggio, “essere non credente ti procura più difficoltà o più soddisfazioni?”
32% Un maggior numero di soddisfazioni.
7% Più difficoltà, in entrambe le situazioni.
Vedi Senofane hai semplicemente qualcosa di personale contro i docenti (e ti assicuro che io sono stato maltrattato da alcuni di essi).
Su quanto è migliore la scuola privata ti hanno risposto ampiamente.
Infine, sappi che i ragazzi a quella età su internet vanno guidati altrimenti non apprendono un bel niente anzi…