Adozioni alla cattolica

Ancora “Repubblica”. Bella inchiesta di Concita De Gregorio sui falimenti adottivi. In crescita. La giornalista intervista la psicologa Marilena Piazzoni, che dirige il centro adozioni di Sant’Egidio. Scelta ovvia: la gran parte delle adozioni italiane passa attraverso istituzioni cattoliche. L’ultima domanda è significativa: “L’Italia è l’unico paese d’Europa in cui i single non possono adottare. Ci ha scritto una madre adottiva in procinto di adottare un secondo figlio: è appena rimasta vedova, ha perso insieme il marito e la possibilità di dare un fratello a suo figlio”.

Questa la risposta: “Certo è un caso tremendo. La nostra legge consente ai single di adottare solo in casi speciali, e si parla di adozioni nazionali: che chi adotta sia parente del bambino rimasto orfano, che adotti il figlio del coniuge scomparso, che il bambino sia disabile, che la persona abbia con un bambino abbandonato un legame affettivo forte e ben strutturato. Quest’ultimo caso è stato esteso in qualche occasione anche a bambini stranieri: i bimbi di Chernobyl che per molti anni hanno soggiornato d’estate da famiglie italiane. Per il resto no, i single non possono adottare. Il caso della signora è molto doloroso ma il principio è quello di dare una famiglia al bambino e non il contrario: non un bambino alla famiglia. E’ il minore ad aver diritto ai genitori non l’adulto ad avere diritto ad un figlio. Per un bimbo che ha già patito un abbandono è meglio avere sia un padre che una madre: del resto, ci sono migliaia di famiglie che aspettano”.

Anche la risposta è significativa, e ci sarebbero da dire veramente tante cose. Limitiamoci a due. 1) Non giochiamo sugli equivoci. In Italia è vietato adottare anche alle coppie non sposate, e questo per un preciso diktat che i ministri cattolici (tanto per cambiare) posero nel 2001 all’allora governo di centrosinistra guidato da Giuliano Amato. I conviventi possono svolgere il ruolo di padre e madre, ma la Chiesa non vuole lo stesso. Sant’Egidio lo sa, ma non lo dice. 2) Se il diritto di avere una madre e un padre fosse veramente tale, coerenza vuole che si sostenga anche la sottrazione dei figli ai vedovi. Nessuno arriverebbe mai a tanto, e ciò dimostra che la tesi cattolica è bellamente campata per aria. Tant’è che la sua applicazione pratica non impedisce affatto che le adozioni falliscano.

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25 commenti

steve

Anche se le motivazioni soggettive sono il desiderio di genitorialità, l’adozione è finalizzata alla tutela del minore e non al desiderio di genitorialità.

Che i genitori possano rimanere vedovi o divorziare non significa che questa situazione sia preferibile.

Infine i minori in stato di abbandoni sono, quasi sempre, molto meno delle coppie che desiderano adottare.

Per questi motivi trovo giusto limitare l’adozione alle sole coppie stabili. Non trovo giusto limitarla ai soli sposati.

Kull

Disgustato, una volta di più, di come la meschina acquiescenza ai fanatismi CRISTIANI e CATTOLICI impedisca a migliaia e migliaia di persone di godere di eguali diritti,

Kull.

Flavio

Si dovrebbe semplicemente affidare agli assistenti sociali dello stato, ben preparati (!) secondo standard moderni (!), l’affidamento di un minore a una persona o a una coppia onesta, equilibrata ecc. Nel resto del mondo libero così si è arrivati anche, per dire, all’affidamento e all’adozione a coppie gay: perché no se rispettano gli standard?
Certo se i criteri li detta la Cei… Anziani vestiti con tuniche nere, single e perpetuamente casti?!? Per non parlare dei fatti in cui il clero nei confronti dei minori non si è comportato certo correttamente…

OF

non capisco perchè venga svalutato il diritto di un adulto di avere un bambino, vi sono due bisogni complementari perfettamente compatibili. Ma evidentemente qui si prende unicamente il significato cattolico di famiglia. Per loro é troppo difficile vederla come una piccola comunità composta da 2 o più persone che si conoscono, nutrono sentimenti reciprochi e si prestano assistenza.

OF

non concordo sulla svalutazione che viene data al diritto degli adulti di avere dei figli. Certo che per chi utilizza la restrittiva definizione cattolica di famiglia diventa normale. fino a quando non capiranno che la famiglia é una piccola comunità composta da 2 o più persone che si conoscono, provano sentimenti e si assistono, non potremo andare lontano

Daniela

un ipocrisia bella e buona, due coniugi sposati non sono ne necessari ne sufficiente per fare una famiglia, l’amore e l’impegno fanno dii un adulto una famiglia per un bambino

Mifepristin

la gran parte delle adozioni italiane passa attraverso istituzioni cattoliche
—questo può essere una delle spiegazioni del perché il mondo cattolico ci tenga tanto a vietare aborto e contraccezione, infatti, è dai concepimenti indesiderati che derivano i neonati da avviare all’adozione e l’adozione, a sua volta, per una coppia di bigotti cattolici affetti da sterilità (i quali non possono ricorrere alla fecondazione artificiale)è l’unico mezzo per provvedersi della prole desiderata,ovviamente a spese delle donne fertili che non desiderano figli e che sono costrette a procreare contro la loro volontà per produrre figli nell’interesse altrui. —-

Chris

“Se il diritto di avere una madre e un padre fosse veramente tale, coerenza vuole che si sostenga anche la sottrazione dei figli ai vedovi”
Che esempio sciocco… da una parte c’è un bambino che non ha una famiglia e la possibilità di andare da un single o da una coppia. Dall’altra c’è un bambino che ha già una famiglia, la quale viene poi a perdere un membro per una tragedia. Sono cose molto diverse, se il commentatore non se ne rende conto problemi suoi.

Sulla possibilità delle coppie di fatto di adottare la situazione è effettivamente più complicata.
Il motivo di tale limitazione è l’argomentazione secondo cui se una coppia non vuole sposarsi significa che non ha intenzione di creare quel legame stabile e duraturo (matrimonio) che è quello più adatto a garantire i diritti del bambino e il suo sviluppo. Per cui far loro adottare un bambino significherebbe affidarlo a genitori “irresponsabili”, che non si vogliono neppure prendere la responsabilità di creare una famiglia assumendo diritti e doveri reciproci, i quali sono l’indice di tale responsabilità.

Questo in teoria è condivisibile, ma in pratica è sballatissimo. Non è infatti vero che una coppia di conviventi non si sposa per non prendersi impegni, e d’altro canto che una coppia si sposa per responsabilità. Spesso le scelte sono di ordine economico, sociale, culturale.
Poi con l’introduzione del divorzio un matrimonio non è un miglior indice di durata e stabilità di quanto non lo sia una convivenza.
Rimane il ragionamento legislativo e costituzionale, fondandosi lo Stato sulla famiglia (che è cellula fondamentale) e la famiglia sul matrimonio, questo continua ad essere il fondamento della nazione, il che giustifica ogni cosa.

watchdogs

“il principio è quello di dare una famiglia al bambino e non il contrario”

fantastico: nel 2005, in piena campagna elettorale dei referendum sulla fecondazione assistita, proprio i cattolici dissero che chi non poteva avere figli poteva sempre adottare!

PS: l’affermazione che il principio è quello di dare una famiglia al bambino lo condivido, ma non condivido la definizione di famiglia della signora Piazzoni: per me un adulto e un bambino che l’adulto alleva SONO UNA FAMIGLIA. A maggior ragione se c’è da fare un’opera buona, e togliere il bambino a degli istituti in cui spesso vive male, ANCHE per colpa dei religiosi che li gestiscono…

Aldo Grano

Ho letto l’ inchiesta e non entro nel merito delle Vostre considerazioni, perché non ho molta esperienza in adozioni. Però i fallimenti, per quanto in crescita, sono stimati sul 3%. Coi tempi che corrono, specie in rapporto ai fallimenti dei matrimoni, mi sembra un risultato eccezionale.

Giona

Per me la famiglia idea e’ composta da due neonati che adottano un vecchio decrepito, una lucertola e un babbuino. Tutti non credenti si intende, senno’ non sarebbe un modello ideale, ma una delle tante famiglie plagiate dalla chiesa.

Stefano P.

Un amico è stato adottao parecchi anni fa (dopo molte peripezie da parte dei genitori che già conoscevo).
Ora i suoi genitori adottivi sono separti… se il mio amico non fosse diventato nel frattempo maggiorenne sarebbo dovuto andare con un’altra famiglia? Oppure in un istituto?

P.S. Ovviamente nessun assistente sociale aveva previsto il fallimento del matrimonio dei genitori adottivi (però avevano una casa bella grande ed erano cattolici praticanti).

Gianni B.

Nel mondo ci sono milioni di bambini sofferenti, analfabeti, poveri, malati, orfani, vittime di guerre, persecuzioni, sfruttamento minorile, prostituzione e persino traffico di organi, senza amore e senza alcuna prospettiva se non quella di morire di fame e di stenti.
Di fronte a questa situazione tremenda, i cattolici stanno a sottilizzare che la famiglia sposata in chiesa è DEGNA di adottare un bambino, perchè sarebbe più stabile (…ma se divorziano come tutti gli altri!), mentre la coppia di conviventi, o la coppia di omosessuali, o il single, NO!!!!
Io davvero credo che la follia umana non abbia limiti, e i cattolici stanno davvero passando ogni limite con queste argomentazioni, al limite del ridicolo e della decenza.

Genea

Ma brutti atei insensibili, come potete voler levare questi pargoli alle cure (e alle smanie) di tanti bravi preti sparsi in ogni istituto fatiscente del terzo mondo…non ce l’avete un cuore per questi poveri prelati?

Daniela

per chris,
non è un ragionamento sciocco quello di carcano, lui ha voluto risaltare l’assurdità della frase ad un bambino serve un padre e una madre, come se fosse una cosa obbligatoria, come se fosse per forza così, in realtà non loè perchè ci sono migliaia di bambini che hanno un solo genitore, così non si capisce perchè impedire ai single di non adottare.

Mifepristin

Ma, poiché sono la chiesa cattolica e i movimenti di cristiani pro life che danno il principale contributo alla produzione del bambinume da dare in adozione, non mi sembra poi così strano che le agenzie suddette, dopo tanto impegno per aumentare il numero degli abbandonati e degli orfani su questa terra, rivendichino anche il monopolio cristiano nella gestione della loro collocazione. Probabilmente se non ci fossero i movimenti e le politiche pro-life, i bambini da dare in adozione sarebbero una rarità o comunque il loro numero sarebbe dimezzato. In ogni caso io mi chiedo perché un single si deve funestare la vita adottando un bambino, esiste anche la possibilità di adottare persone maggiorenni, le cui capacità e virtù sono già provate, che danno meno fastidio e sono più utili alla famiglia e offrono sicuramente una migliore compagnia di un bebè…Fosse per me i bambini senza genitori resterebbero tutti negli orfanotrofi, forse solo così otterremo la pillola abortiva venduta liberamente in farmacia, senza neppure ricetta medica 😀
Comunque la mia famiglia ideale è composta da una donna + un leopardo adulto sterile, più 3 micoropanterine(cuccioli di pantera geneticamente modificati per non diventare adulti), 1 trachemys scripta elegans e un microgatto.

Mifepristin

Ma, poiché sono la chiesa cattolica e i movimenti di cristiani pro life che danno il principale contributo alla produzione del bambinume da dare in adozione, non mi sembra poi così strano che le agenzie suddette, dopo tanto impegno per aumentare il numero degli abbandonati e degli orfani su questa terra, rivendichino anche il monopolio cristiano nella gestione della loro collocazione.

Mifepristin

Probabilmente se non ci fossero i movimenti e le politiche pro-life, i bambini da dare in adozione sarebbero una rarità o comunque il loro numero sarebbe dimezzato. In ogni caso io mi chiedo perché un single(ma anche una coppia che ha la fortuna di non poter avere figli)si debba funestare la vita adottando un bambino, esiste anche la possibilità di adottare persone maggiorenni, le cui capacità e virtù sono già provate, che danno meno fastidio e sono più utili alla famiglia e offrono sicuramente una migliore compagnia di un bebè…Fosse per me i bambini senza genitori resterebbero tutti negli orfanotrofi, forse solo così otterremo la pillola abortiva venduta liberamente in farmacia, senza neppure ricetta medica 😀

Mifepristin

la mia famiglia ideale è composta da una donna + un leopardo adulto sterile, più 3 micoropanterine(cuccioli di pantera geneticamente modificati per non diventare adulti), 1 trachemys scripta elegans e un microgatto.

Asatan

Il “ci sono più famiglie che bambini” è abbastanza una favola, visto chei bambini ci passano anni nelle case famiglie.

La questione è diversa i vari istituti ricevono un “rimborso spese” dallo stato per ogni bambino, dare in adozione questi bambini significa perdere soldi.
Sarà per questo che anche tante, tante famiglie regolarmente sposate e senza problemi psicologici e\o economici non riescono ad adottare in Italia e si rivolgono all’estero?

Gianni B.

@mifepristin In ogni caso io mi chiedo perché un single (ma anche una coppia che ha la fortuna di non poter avere figli) si debba funestare la vita adottando un bambino.

Ciao, non ho il piacere di conoscerti ma credo che avere un bambino, o adottarne uno, non sia nè una sfortuna nè una cosa funesta!

Maria

Caro Mifepristin,
che le adozioni italiane passino per istituzioni cattoliche lo apprendo leggendo qui.
A mio marito ed io che abbiamo adottato una bambina e siamo stati sottoposti a tutte le indagini dei servizi sociali e del tribunale, non è mai stato chiesto una volta se siamo cattolici, mormoni quakkeri o altro.
Abbiamo visto coppie con precedenti divorzi adottare, e le coppie che possono dimostrare la convivenza questa viene regolarmente riconosciuta.
Prima di sentenziare occorre documentarsi senza pre-giudizi di sorta che rischiano solo di farti fare brutte figure…

Un saluto

Mifepristin

Io ho solo detto che se ci sono tanti bambini senza genitori o con genitori inadeguati e che quindi hanno bisogno di essere adottati, la colpa è anche dell’etica pro-life propugnata da cattolici e cristiani, che spinge donne povere o inadeguate(ad es. perché tossicopidenti, con problemi psichici o gravi disagi sociali) a far nascere figli di cui poi non si possono prendere cura e la cosa è sicura quasi al 100% già al momento del concepimento. Se persone che non hanno la disponibilità psicologica ed economica per allevare figli avessero non solo maggiore libertà di abortire, ma fossero anche consigliati dai servizi sociali nel senso che l’aborto in questi casi è la scelta migliore, di bambini bisognosi di essere adottati ce ne sarebbero decisamente molto di meno. Inoltre, coloro che si sentono tanto buoni perché hanno adottato un povero bambino, dovrebbero però pensare anche al fatto che molto spesso anche se non sempre, il loro giocattolino deriva dal fatto che ad una donna è stato proibito o reso particolarmente difficile l’accesso all’aborto o alla contraccezione.

Toptone

Mifepristin,

mi dispiace ma non sono daccordo con te. Cosa vuol dire “il loro giocattolino”? Non credi che chi adotta un bambino lo faccia per amore e non per “avere un nuovo giocattolo”?

Credi che se fosse solo per questo, lo psicologo che analizza la coppia (o il singolo) non se ne accorgerebbe e negherebbe l’adozione a quei pazzi incoscienti che vogliono il “giocattolo”?

Il punto qui è che la Chiesa pretende di dettare regole a tutti, convintissima che la sua dottrina sia esatta e a prova di bomba. Le esperienze all’estero dimostrano che non è così.

L’adozione dovrebbe essere decisa caso per caso, senza discriminazioni aprioristiche per nessuno. Chi è adatto passa, chi non è psicologicamente o affettivamente o finanziariamente adatto non passa.

Lo stesso concetto di single incapaci di educare perchè “monchi” del partner è smentito alla radice dal fatto che mia nonna ebbe 8 (otto!) figli, rimase vedova molto presto e li educò da sola! Neanche uno è criminale, e neanche “disadattato”.

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