Oggi Corrado Augias, sotto il titolo “Il battesimo come scelta consapevole”, ha pubblicato il messaggio di un lettore di “Repubblica” indisponibile a sbattezzarsi. Faceva seguito il commento dello stesso Augias: dopo aver reso noto di aver ricevuto alcuni messaggi da parte di “cattolici poco ‘cristiani’ che si sono ritenuti offesi”, ha citato alcuni lettori che gli avevano confermato la semplicità della pratica. A seguire, citazione del sito dell’UAAR e del suo segretario.
Sbattezzo su “Repubblica”
46 commenti
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lo sbattezzo : e’ un modo in democrazia e per di piu’ vivendo in uno stato che non e’ il vaticano. di sentirsi uomini e donne liberi da dogmi imposti quando erano neonati
incapaci di intendere e volere. avendo raggiunto un eta’ matura se decidono di sbattezzarzi
e’ un loro diritto oserei ??? sacro????
Vedo che i media parlano sempre più spesso di noi.
Bene, bene!
Il lettore stia tranquillo: noi non ci siamo mai sognati di chiedere sbattezzi per conto di gente che non ne abbia fatto personalmente esplicita richiesta.
Al contrario dei cattolici che battesimano i neonati… 🙄
Dovrete ringraziare Augias dello spot pubblicitario gratuito, si nota chiaramente: non c’è bisogno di essere del mestiere per vedere che l’articolo è tutto impostato solo per quello.
Per quanto mi riguarda se uno vuol sbattezzarsi chi oggi glielo impedisce?Mi batterei per la sua libertà!
Non illudiamoci però della netralità educativa dei genitori nei confronti dei figli che non esiste:ognuno porta se stesso.
Questo per forza.
Solo che alcuni iscrivono i propri figli alla propria fazione da neonati con “tessera” vitalizia, altri no.
Chissà chi saranno i primi e chi i secondi… 🙄
noi non dobbiamo ringraziare nessuno , certo augias e’ un uomo libero e come tale
scrive cio’ che ritiene giusto , il grazie e’ x lui che uno dei pochi giornalisti e scrittori di intelletto libero che non si fanno CONDIZIONARE da uno statarello che deve coi battesimi dimostrare come un partito i propri iscritti numeri x avere prebende ……e vivere sfaccendati x sempre,,,,,,,,,,,,,e noi paghiamo e noi paghiamo : le tasse.
Infatti io lo ringrazio.
Ma se i preti divessero ringraziare i giornalisti tutte le volte che fanno un articolo-pubblicità-gratuita alla CCAR, non rimarrebbe loro il tempo per dir Messa…
Nessuno auspica, penso, ad una neutralità educativa dei genitori.
Qui si parla di far entrare consapevolemente una persona nella comunità religiosa.
Ho letto l’articolo in questione. Ancora visibilità per l’UAAR, bene!
Ma soprattutto grande la conclusione di Augias:..dice che è vero che il battesimo vale solo per chi lo ritiene un sacramento e gli da un significato, ma allo stesso tempo è un danno la sua utilizzazione per fini non “spirituali”, vedi statistiche finalizzate a scopi concreti.
I cattolici non solo battezzano i neonati, ma come nel mio caso non rispondono alle rischieste di sbattezzo.
E’ passato quasi un mese dalla mia raccomandata. la ricevuta di ritorno l’ho avuta, ma temo che semplicemente facciano finta di ignorare la mia richiesta.
Questo fine settimana inizio a mandare qualche mail al prete, che è pure online.
Certamente se non si danno una mossa prenderò contatto con il UAAR…
Secondo me è palese che un genitore non può evitare di dare un indirizzo all’educazione dei figli: per lo meno con le proprie convinzioni e abitudini. Non ci vedo nulla di male, male è quando li si fa vivere in una bolla di stupidaggini.
Il fatto è che se non posso iscrivere mio figlio a un partito, a un sindacato, alla bocciofila o all’Uaar, perché mi è permesso iscriverlo ad un ente di culto? Perché il battesimo non può essere un rito qualunque (nessun bimbo se lo ricorda!), ma deve comparire su un registro di un ente-stato straniero, e un adulto deve fare una trafila burocratica per modificare quel dato?
Ti conviene prendere contatti immediatamente con l’UAAR. Ti sapranno consigliare su come muoverti. E magari potresti avere appoggio o assistenza dal tuo circolo UAAR di zona. Se il tuo prete fa lo gnorri commette un abuso. Che potrebbe costargli molto caro. Legge alla mano, intendo.
OF, se hai qualche messaggio in moderazione sappi che qui non c’è la censura. A volte la lista si impalla… è un problema tecnico arcinoto… vedrai che – se sei fortunato – nelle prossime ore si sblocca da sè e il tuo messaggio comparirà da solo. Purtroppo è capitato a tutti, chi prima chi dopo. Porta pazienza.
sta diventando un fenomeno di un certo rilievo, questo non può che farmi piacere.
Ne sono proprio lieta, io ogni tanto mando mail collettive con il modulo di sbattezzo allegato. Vengo sempre coinvolta in catene di Sant’Antonio inutili e di dubbia utilità, almeno questa è utile. Non so se può interessare ma in un’intervistina che avevo rilasciato a D di Repubblica e che poi è uscita pure sui giornali gratis tipo Metro aveva dichiarato di essere “sbattezzata” e di essere venuta a conoscenza di questa possibilità tramite lo Uaar, anche se non erano articoli importanti nel mio piccolo ho fatto pubblicità all’iniziativa.
Io se fossi in te andrei oltre. Non sarebbe meglio ancora se dello ‘sbattezzo’ non ci fosse alcun bisogno? Se alle persone fosse lasciata la liberta’ di aderire spontaneamente alla Chiesa Cattolica o ad altra comunita’ religiosa? Non sarebbe meglio battersi per la liberta’ di battezzarsi, solo se lo si vuole?
non mi è molto chiaro il senso “di indisponibile a sbattezzarsi”. Non credo che nessuno voglia costringere credenti cattolici all’abiura, ma solo il diritto a chi non è cattolico di dissociarsi da un gruppo sociale cui non vuole appartenere.
Io sono prossimo allo sbattezzo.
Ho gia scaricato il modulo.
In casa mia c’è una certa agitazione e la mia compagna minaccia di lasciarmi ( ma lo dice col sorriso sulle labbra ).
Vi farò sapere.
A parte tutte le “testimonianze”.., mi sembra di essere in chiesa, vi ringrazio sulle riflessioni che mi sono state fornite e su cui devo pensare a fondo.
ma se il limbo se non ho compreso male è stato abolito che bisogno ci sarebbe ora del battesimo per i neonati?
agnostico
Effettivamente mi accodo a te e spero che qualcuno dia una spiegazione tecnica: da quando è uscita sta notizia dll’abolizione del limbo, vivo con questa domanda in testa che non mi si stacca più
Se il battesimo, come dicono loro, ha delle conseguenze irreversibili sull’anima, allora, come ogni contratto, dovrebbe essere riservato ai maggiorenni.
Comunque cercare di dare la disdetta dal canone RAI è ancora più difficile… Stato e chiesa per me pari sono. Stessa faccia, stessa razza (come si diceva).
@Antonio
Anche la mia ragazza dice che mi lascia se lo faccio… Sto ponderando…
Ragazze plagiate…
SBATTEZZARSI A NATALE E a pasqua ; E NON SOLO DOVEROSO MA OTTIMO;
LASCIARE LA CATTOMEDIOEVAL CHIESA E’ UN GESTO ESTREMAMENTE INTELLIGENTE E DI GRANDE LIBERTA’ , LASCIATE CHE I TONACONI NERI INSEGNINO LE LORO LEGGENDE AI CREDULONI,,, STANNO DIVENTANDO UN PO’ COME LE CARTOMANTI DELLE TV….
HA ERRAVO COME L’ESORCISTI DEI FILM DEL TERRORE……CI CREDONO SOLO
QUELLI CHE QUARDANO IL FILM …..
ZORN. MEGLIO PERDERE UNA RAGAZZA OGGI; CHE LA DIGNITA’ E LA PROPRIA INTELLIGENZA , RICORDA IL VECCHIO CICERACCHIO DONNE TANTE MOGLI PUNTE….
ANDREA . FAI MANDare a codesto prete uno svegliarino dall’uaar vedrai come si spiccieranno a mandarti lo sbattezzo……… L’UAAR GRANDE W L’UAAR……
@zorn
meglio soli che male accompagnati 😆
Io mollerei la tua ragazza fossi in te zorn
@ zorn e antonio
Veramente non sono sicuro che valga la pena di lasciare la ragazza solo per essere cancellati da un polveroso registro in una squallida parrocchia.
Naturalmente dipende da quanto si tiene alla relazione.
Anche io all’inizio ho avuto qualche problema con la mia ragazza (sosteneva di credere in dio ma non nella chiesa), e ne discutevamo a volte animatamente.
Ma è una ragazza intelligente e ha capito, adesso siamo entrambi iscritti all’uaar 😉
Per alcuni è più difficile liberarsi del condizionamento ricevuto da piccoli, e può volerci molto tempo…
Ma credo che ne valga la pena, magari tra un po’ sarete in 2 a sbattezzarvi
Riporto qui il testo della lettera pubblicato da Augias su Repubblica di ieri:
“Caro Augias, sono stato battezzato (anche se non ho ricordo della cerimonia, come certo potrà immaginare); a 8 anni, in due settimane, ho fatto confessione, prima comunione e cresima. Mio fratello più giovane fu anche più veloce: il trittico sacramentale lo completò a sei anni e mezzo (78 mesi di vita), un’età in cui la maggior parte dei bambini fa ancora la pipì a letto. Entrato in quella che considero l’età della ragione, cioè circa 16 anni, smisi di essere cristiano. Ebbene, nemmeno per un momento mi è passata per la testa, allora e oggi, l’idea di “sbattezzarmi” e non lo farei neppure se bastasse alzare il dito mignolo per ottenere il risultato. Mi spiace dissentire da lei e da Rimbaud, ma, lungi dal sentirmi schiavo del battesimo e dal nutrire sentimenti di rivalsa verso i miei genitori, evito persino di intraprendere un’azione (lo “sbattezzo”) che riconoscerebe un valore, fosse anche negativo, a quella cerimonia a cui ho inconsciamente e involontariamente partecipato. Il battesimo ha un valore solo per chi crede. Certo, dal mio punto di vista, preferirei che fossero solo adulti consenzienti a decidere se aderire o no ad una religione, ma non mi pare che sia questo il punto per chi il battesimo l’ha già ricevuto da neonato e, da adulto, ha deciso di fare altre scelte.
Peppo Olivi.”
Io veramente non capisco come mai uno che è talmente disinteressato alla questione come dice di essere questo Peppo Olivi si sia preso la briga di scrivere questa lettera.
Ho la sensazione che non sia veramente tale, che invece sia un tentativo di fare sembrare che neanche gli atei siano d’accordo sullo sbattezzo.
Io non mi metto a scrivere una lettera a un giornale per dire che di una cosa non mi interessa niente. Perchè questo tizio lo fa?
Errata (mea) corrige: “riconoscerebbe”, con 2 “b”.
P.S. Devo dire che mi riconosco abbastanza nelle posizioni del lettore di Augias, con un paio di importanti precisazioni:
1) A me è “passato per la testa” di sbattezzarmi, conosco l’abuso dei dati statistici commesso dalla CCAR, ma lo sbattezzo mi pare una soluzione “sghemba”, di ripiego.
2) Chi (come me e il lettore) ha ricevuto alcuni sacramenti all’epoca in cui credeva ancora a Babbo Natale non può, a rigore, dire di aver “smesso di essere cristiano”. Semplicemente perché in realtà cristiano non è mai stato.
Senza contare che questo “Peppo Olivi” mi sembra un po’ come “Pepito Sbazzeguti” alias Giuseppe Bottazzi in uno dei film della serie di Peppone e Don Camillo.
Io sono stato cristiano, non tanto in virtù dell’innaffiatura ricevuta poco dopo la nascita, ma in virtù dell’indottrinamento infantile ricevuto sia dai nonni (e non contrastato dai genitori atei-devoti) che dalla scuola e dai media.
Ho smesso di esserlo a seguito di riflessioni personali.
Non ho chiesto un controrito che facesse da “antidoto” al battesimo, anzi affermo che io non sono mai stato battezzato: perché quella doccia rappresenti di più d’una innaffiatura è indispensabile la partecipazione consapevole dell’iniziando. Siccome io, per l’età pediatrica, non mi sono accorto di nulla, io non mi ritengo battezzato.
Non ho pertanto chiesto una sorta di “antidoto” al battesimo.
Nella mia domanda di apostasia formale non ho nemmeno utilizzato la parola battesimo. Ho sostituito, nel modulo standard, la frase “sono stato sottoposto a battesimo” con “il mio nome è stato inserito in un elenco denominato Registro dei Battezzati”.
Ho chiesto l’annotazione a margine della mia volontà di non essere considerato mebreo della CCAR per evitare che la presenza del mio nome in tale riegistro possa indurre qualcuno a ritenere -erroneamente- che io mi consideri cattolico.
E ho concluso che, siccome è anche interesse della CCAR disporre di dati il più possibile attendibili, confidavo che il Parroco sarebbe stato ben lieto 😉 di esaudire questa mia richiesta.
—
Insomma, a me del “sacramento” non importa nulla: se riconoscessi una qualunque “potenza trascendente” al battesimo, non sarei certo atreo.
Ma io sono ateo, quindi:
1) il battesimo, per quel che mi riguarda, è come Dio: non esiste
2) il registro dei battezzati, per quel che mi riguarda, è come la CCAR: esiste e io non voglio farne parte.
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Per tali motivi non ho chiesto di essere “sbattezzato”, ma solo di prendere nota scritta della mia abiura della dottrina cattolica.
E questo il Parroco, senza difficiltà alcuna, ha fatto.
Sto Peppo Olivi mi puzza, è dannatamente ovvio che tutti gli atei ritengono il battesimo un vuoto rito sociale e non gli danno alcun valore. Altresì è ovvio che esiste un registro dei battezzati che viene utilizzato per secondi fini e far finta di niente denota una certa incoerenza nell’essere ateo di quest’individuo, non si tratta di un controrito e dovrebbe saperlo nè di una rivalsa contro chicchesia.
Lo “sbattezzo” sarebbe utile se fosse condotta una campagna nazionale, allora ci si sbattezzerebbe in 2 o 3 milioni e la cosa avrebbe un bell’impatto!
Ratzinger Z emanerebbe la nuova enciclica ” Spe Si Salvi Chi Può” e il cardinal Bertone diventerebbe tronista a “Buona Domenica” e andrebbe a cena con la Gregoraci invece che con Prodi e D’Alema.
Fino a quando invece queste lodevolissime iniziative rimarranno iniziative isolate, gli sbattezzi servono giusto per litigare con la ragazza e la famiglia, mi dispiace dirlo.
Qui servirebbero almeno 1.000.000 euro per far condurre all’UAAR una campagna nazionale anche a suon di spot televisivi, pagine di giornale, ecc. ecc…. a qualcuno per caso avanzano? 🙂
Certo che se potessimo avere anche noi l’8 per mille, magari ci riusciremmo!!
Cari scriventi e “credenti in questo gruppo”,
ma vi siete mai chiesti il significato nascosto, perduto se vogliamo, o esoterico del “battesimo” ?
Il fatto sconcertante, non è che un “ateo” voglia sbattezzarsi, questo è comprensibile visto che non conosce il suo significato “originale”, ma è il fatto che i “credenti” non sappiano il significato esoterico del battesimo, avendolo svilito a puro rituale esteriore senz’anima, a un fatto puramente meccanico, ad una immersione nell’acqua fatta senza la propria partecipazione consapevole ( quale è quella di un neonato) e quindi privandolo del suo significato “esoterico” e profondo, che men che meno gli “atei” si son dati la pena di conoscere.
Bruno
Personalmente quoto Daniele Gallesio. Lo sbattezzo non serve per darti una specie di attestato di ateismo doc, ma solo per effettuare una bonifica statistica.
Pertanto piu’ persone lo faranno piu’ i corvacci tremeranno.
@Genea
Beh, però sbattezzandosi uno involontariamente avalla l’idea falsa (diffusa ad arte dai nostri amici vaticani) che il registro dei battezzati possa essere considerato il registro degli appartenenti alla CCAR, dei seguaci della religione cristiana cattolica. Idea falsa, perché un rito subìto in fasce non ha nessuna influenza sulle successive convinzioni da adulto, ovviamente. Sarebbe meglio che si facesse capire chiaramente che il numero dei battezzati è totalmente inifluente ai fini statistici, ovvero che conta quanto il numero di abbonati alla Telecom.
Bruno:
Secondo il CCC:
Ora i Sacramenti servono a Dio o all’uomo?
Sarebbe una bestemmia dire che i sacramenti “servono” a Dio: se Dio è onnipotente può arruolarci nella Sua Chiesa, mondarci dal peccato originale e bla bla, con un semplice atto della Sua volontà: senza doversi avvalere dell’ausilio di nessun celebrante umano.
Su questo credo (spero) che siamo tutti d’accordo.
Ora, se i Sacramenti servono all’uomo, è chiaro che l’uomo che li riceve deve esserne consapevole per potervi partecipare intellettualmente (spiritualmente?).
Quindi, sono d’accordo con te che il Battesimo degli infanti non è un Battesimo, non è un Sacramento.
Ed è proprio per questo che io, pur essendo il mio nome inserito nel “Registro dei Battezzati”, non sono mai stato battezzato. Infatti non ho partecipato nello spirito a quel rito che quindi è rimasto svuotato di ogni significato trascendente.
—
Siccome però la CCAR non la pensa come me, e considera “battezzati” anche i neonati che sono stati oggetto passivo e inconsapevole di una mera annaffiatura, ho chiesto al Parroco di annotare a margine del mio nome su tale registro che IO non mi considero membro della Chiesa Cattolica.
Se la CCAR vuole considerarmi lo stesso suo membro, sono fatti suoi. Ma con tale annotazione, quantomeno è chiaro che lo fa contro la mia volontà.
Magar:
Io la mia apostasia l’ho registrata innanzitutto per coerenza verso me stesso.
Perché nessuno possa essere indotto, in buona fede, a credere che io mi professi cattolico.
Per chi è in mala fede, c’è poco da fare: continuerà a considerarmi cattolico qualsiasi cosa io faccia o non faccia.
Ma cosa fa finta di pensare chi è in mala fede, a me non interessa.
A me interessa che la mia posizione sia chiara e non ambigua.
Gianni B:
Pensa un po’ che duemila anni fa litigavano con papà e fidanzata e venivano presi in giro dalla società quelli che si battezzavano senza la “s” davanti.
Poi sono diventati la norma.
Se si vogliono cambiare le cose, i pionieri ci vogliono.
Poi le pecore li seguiranno.
Se non si ha il coraggio di andare contro corrente e pagare il prezzo necessario per cambiare i costumi, poi però non ci si può lamentare che tali costumi non ci piacciono.
Tiriamo fuori gli attributi: chettefrega di stare con una fidanzata che non rispetta le tue idee? 😯
@Daniele Gallesio
Bravo!
@Bruno
Caro Bruno: no, non ci siamo mai chiesti il significato esoterico del battesimo, perchè essendo atei non crediamo nei vostri Sacramenti (pur rispettando chi ci crede, ovviamente): in altre parole, non ce ne frega niente!!!!
Potrai ancora rivolgermi la parola o pensi di andare all’Inferno se parli con me? Occhio eh che Dio ti guarda!
@Daniele Gallesio
Scusa ma non ero io quello che rischiava di essere mollato dalla fidanzata, ti sei confuso con Antonio e poi Zorn 🙂
Gianni B.
Ah, scusa, avevo visto la tua frase sui litigi in famiglia e con la fidanzata e non avevo colto che era un riferimento a commenti precedenti! 🙂
@Daniele Gallesio
OK, come atto di apostasia formale lo capisco, anche se non mi sento personalmente coinvolto perché, pur avendo fatto battesimo, confessione e prima comunione (a 9 anni – e allora davvero credevo ancora a Babbo Natale!!! :p), non sono mai stato cristiano (e meno che mai cattolico). Tutto dipende secondo me dalla percezione personale di quanta dottrina cattolica sia stata ricevuta da piccoli. Per mia fortuna ne ho ricevuto poca, e “all’acqua di rose”.
Ah, se uno invece pensasse che aver subìto quell’annaffiatura da neonato mi rendesse cattolico, quella persona sarebbe in malafede.
@Daniele Gallesio
Ci mancherebbe… 🙂