Una piazza del Campidoglio finalmente laica

Radicali, Arcigay, gli atei e agnostici dell’Uaar, deputati della Rosa nel pugno, la rosa arcobaleno, socialisti del Pse, circolo Mario Mieli, bandiere che sventolano in piazza del Campidoglio dove un centinaio di persone si sono riunite per una fiaccolata a sostegno del registro delle unioni civili nel comune di Roma. Una proposta popolare che si avvale di 10mila firme raccolte dai Radicali di Roma giace, infatti, al comune in attesa di essere discussa, e domani scadono i termini previsti dallo statuto che obbligano alla discussione consiliare. “Non hanno il coraggio nè di approvarla, nè di rifiutarla, così scelgono di violare la legalità “, liquida così la questione lo storico leader radicale Marco Pannella, in prima fila sotto il colonnato del Campidoglio. […] I cartelloni scritti a mano svettano sulle teste dei particanti alla fiaccolata: “Bertone nuovo sindaco”, “Il Papa veste Prada”, “Pd = poi decideremo”, una scritta in mezzo alle altre, sta un po’ più in basso, la porta una bambina: “Roma è laica, Veltroni no”.

Da Alice Notizie

Non solo i Radicali Italiani e l’associazione Radicali Roma in piazza del Campidoglio per la fiaccolata a sostegno dell’istituzione del registro delle unioni civili nel comune capitolino. Sono in molti nel cuore di Roma dalle 18 ”per difendere la delibera sul registro delle unioni civili e per affermare la legalita’ democratica delle istituzioni comunali”. anche molte altre associazioni, tra queste l’Uaar, l’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti. ”Lo scontro che si sta creando sulle unioni civili e’ significativo del fatto che due schieramenti, il centro-destra e il centro-sinistra, non sembrano in grado di assicurare diritti di cui godono i cittadini europei”, ha
spiegato all’Asca Raffaele Carcano, segretario dell’Uaar, aggiungendo che ”noi non chiediamo ai cattolici di iscriversi al Registro delle Unioni Civili, chiediamo semplicemente rispetto nei confronti di chi non e’ cattolico e vuole uno stato di eguaglianza”. ”Questa – ha detto Giulio Cesare Vallocchia, curatore del sito internet www.nogod.it – e’ una fiaccolata importante per i cittadini
omosessuali, per far si’ che sia loro riconosciuta un’esistenza di coppia, ma e’ anche una battaglia per i diritti civili che vede insieme associazioni laiche di tutti i tipi, perche’ se non si mette insieme una resistenza laica e’ difficile che il nostro Paese riesca a liberarsi dalla teocrazia dominante. Bisogna evitare il rischio di diventare come l’Iran”.

Lancio ASCA

Alcune foto della manifestazione sul blog Nero Assenso di Rosalba Sgroia

Sei minuti di video (non commentato) da You Tube

Archiviato in: Generale, UAAR

10 commenti

rosalba sgroia

Pannella ci ha detto con soddisfazione: “L’Uaar sta diventando un movimento di massa!In Piazza Navona, al Coraggio Laico eravate davvero tanti!”
E sì, iniziamo a contare davvero e uniti civilmente con altre associazioni e con i cittadini laici possiamo fare davvero molto. “Fatti non parole” 😀

Daniela

adesso bisogna agire, i molti cattolici vogliono difendere i loro privilegi, ma qui si tratta di diritti civili violati e disattesi, qui si vede chi è veramente laico e chi non lo è.

rosalba sgroia

Riporto un commento lasciato sul mio blog. Resto sempre più perplessa di fronte a queste persone che non sanno di vivere in uno STATO LAICO come sancito dalla Costituzione!

“ma perche’ vi rode tanto con la chiesa? avete bisogno di manifestazioni plateali per gridare i vostri pensieri? fate i laici che non c’e’ nulla di male a pensarla diversamente, ma smettela di cercare di imporvi, facendo cosi’ dimostrate solo di essere uguali ad una religione.”

Riccardo

C’è da lavorare ancora…e MOLTO!

Marco.g

Solo le religioni possono “cercare di imporsi”. Per loro è normale…

Genea

Eccerto, solo i cattolici possono andare in piazza a gridare slogan omofobi e contro il progresso che scherziamo? Rosalba fossi in te quel commentatore lo ignorerei bellamente è inutile ragionare con sottosviluppati del genere.

Marcello Corongiu

Non sono d’accordo con Daniela e Genea mentre concordo con Rosalba. C’è da lavorare. Occorre lavorare su quella fetta (consistente) di popolazione che ritiene (per ignoranza) la laicità un approccio impositivo. Occorre far capire che essa è l’unico approccio in grado di garantire alle persone di agire secondo coscienza e responsabilità. A Genea e Daniela dico che la maggior parte dei cattolici è molto più laica di molti loro rappresentanti politici. E’ sui cattolici e su tutte le persone di buon senso – ma intellettualmente pigre – che bisogna lavorare, non su chi la pensa come noi. Occorre rompere lo stereotipo dei laici contro i cattolici. I cattolici possono, e dovrebbero essere, nello stesso interesse della religione, anche laici, poiché solo la laicità dello Stato garantisce la libertà della fede.

Asatan

Marcello è difficile togliere di mente a un cattolico laicità= tutti sono obbligati ad agire pubblicamente secondo la mia morale, po in privato facciano quel che vogliono basta che non si sappia.
Anche a molti atei è difficile fare capire che il riconoscimento delle coppie di fatto non riguarda solo i gay, è un diritto per TUTTE le persone che non si riconoscono in un contratto castrante e cattiva copia del rito religioso come il matrimonio civile.

Genea

Più che altro è anche difficile fargli capire che laico non è un sinonimo di ateo (e anche che non è una parolaccia) nè un contrario di cattolico o religioso. Purtroppo invece è così che le gerarchie vaticane bollano il laicismo, come una minaccia strisciante di comunismo/ateismo da combattere.

Jmaya

Quoto in pieno Marcello. Certo che è difficile, non si pretende in un cambiamento istantaneo di pensiero. Per questo bisogna lavorare, far capire. Sapete quante persone parlano erroneamente solo perché non sanno? Dobbiamo farci capire, non imporre il nostro pensiero altrimenti non siamo meglio di chi pretende di imporci il suo. Personalmente sono aperta al dialogo, l’ignoranza non si evita, bisogna farla mutare in conoscenza. Solo allora una persona sarà veramente capace di esprimere un suo pensiero consapevole, se poi non è d’accordo con me non importa, però so che ho parlato con una persona consapevole.

watchdogs

Sì ma non vedete che invece di andare avanti si va indietro? Gente che scende in piazza per far valere i diritti della maggioranza sulla minoranza e che poi si lamentano se 10.000 persone vanno in piazza “per qualcosa” e non “contro qualcosa”, è molto antidemocratico. Le persone che parlano erroneamente perché non sanno non sono facili da convincere… negano anche l’evidenza se c’è di mezzo l’irrazionale.

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