Solo una donna italiana su due effettua visite regolari dal ginecologo e appena quattro su dieci eseguono il pap test. Di vaccino contro il tumore della cervice uterina ne è a conoscenza solo una su tre eppure le donne, se informate, si dichiarano aperte alla vaccinazione, soprattutto quando pensano alle figlie adolescenti. Siamo al 71 per cento di si, contro il 66 per cento della media europea. Sono alcuni risultati dell’indagine dell’Istituto di ricerca Tomorrow SWG per conto di GSK, illustrato oggi in occasione dell’arrivo in Italia del vaccino contro il papillomavirus (HPV), alla base del tumore della cervice uterina.
La trasmissione del virus avviene principalmente attraverso i rapporti sessuali. “Oggi la lotta contro il cancro deve avere per protagonisti i medici e la popolazione, quindi non si può prescindere dall’informazione e dall’educazione – afferma Umberto Veronesi, Direttore Scientifico dell’Istituto Europeo di Oncologia – Ci troviamo davanti infatti alla prima forma di vaccinazione, che speriamo sia di massa e quindi siamo ad una svolta storica. Fondamentale sarà convincere il mondo femminile, soprattutto le giovani. Non si può con loro agitare lo spauracchio della morte, perché non serve a molto. Piuttosto sottolineare che il vaccino mantiene la capacità di aver figli e quindi conserva la loro ‘identità’ di donna nella totalità. Di certo il successo finale sui tumori sarà a livello preventivo”. Il vaccino, sviluppato per la prevenzione di questa forma tumorale, che provoca la morte di cinque persone al giorno in Italia, contiene l’adiuvante AS04, in grado di favorire una migliore risposta del sistema immunitario mantenendola elevata nel tempo.
Questo parametro è di estrema importanza, se si considera che la vaccinazione deve prevenire un tumore che potrebbe svilupparsi, anche in 10-20 anni, a seguito di un’infezione persistente da HPV oncogeno. […]
Il vaccino protegge nei confronti dei ceppi 16 e 18, responsabili del 74 per cento dei tumori in Europa.
Arriva il vaccino contro il tumore all’utero
12 commenti
Commenti chiusi.
Finalmente un’azione LAICA scevra da moralismi e ideologie.
Domani nevicherà nel Sahara …
Se ricordo bene ci si può far vaccinare già dall’età di 8-9 anni.
Un’esortazione alle mamme del Sud Italia ( visto che sono le meno attente ) .
Portate le vostre figlie dal ginecologo.
@ Lamb of God
La Chiesa cattolica è contraria alla vaccinazione perchè si rende conto le giovani possono vivere un pò più tranquillamente il sesso senza lo spauracchio di malattie sessualmente trasmesse.
è una bella notizia,anche se io sono troppo “grande” per questo vaccino, ma adesso sarebbe l’ora di sintetizzare un vaccino antispermatozoi o in grado di impedire l’impianto dell’ovulo fecondato…
Beh scusa Mifepristin, non basta mettersi la spirale per quello? Sicuramente per le donne che non vogliono avere figli è un po’ difficile la via della sterilizzazione lo so (è ancora un tabù da queste parti) però un po’ di contraccettivi ce li abbiamo dai.
Per tornare a noi, spero che questa notizia si diffonda e si faccia informazione e educazione, prevenire un tumore del genere penso sia una cosa importantissima e va al di là della morale religiosa, veramente non so che obiezioni si potrebbero fare e inventare contro questo vaccino.
la spirale purtroppo è un metodo fortemente soggetto all’obiezione di coscienza, perché non è possibile inserirlo da sole,è necessario l’intervento del medico…io ho dovuto aspettare di avere 29 anni per trovare un medico disposto ad inserirmela, tutti infatti dicevano che per motivi di precauzione non la inserivano nelle nullipare…magari un vaccino è più facile da procurarsi…
vorrei linkarvi quest’articolo del corriere online
http://www.corriere.it/salute/07_dicembre_06/vaccino_papillomavirus_f3d180d8-a3cd-11dc-b343-0003ba99c53b.shtml
dove viene riportato un commento del comitato di bioetica dell’universita cattolica di roma
”E dice che il vaccino rischia di comportare «ulteriori cadute di valori, il rafforzamento di una comune accettazione da parte dell’opinione pubblica dei comportamenti sessuali promiscui».”
In effetti anche a me sembra assurdo che il mondo degli integralisti cattolici abbia già espresso qualche riserva sul vaccino anti-hpv, in quanto secondo loro la protezione ideale per le giovani è l’assoluta astinenza dai rapporti sessuali prima del matrimonio e poi l’assoluta monoandria dopo le nozze…sono certa che quando finalmente verrà trovato un vaccino contro l’ HIV(si spera presto), gli integralisti religiosi avranno da ridire anche su questo, perché il venire meno del terrore di contagiarsi l’HIV favorirà il ritorno al libertinaggio più assoluto…
in effetti, prima che sorgesse il virus dell’Aids, il sesso era vissuto in maniera più serena e divertente, quando ascolto i racconti di come si divertivano coloro che sono stati giovani prima dell’arrivo dell’Aids mi sembra che abbiano vissuto in un altro pianeta, secondo me in effetti questa malattia ha dato una mano agli avversari della libertà sessuale…
cosa volete, la religione stessa è una forma di cancro…
Vedere la terza notizia correlata…
Davvero Mifepristin hai dovuto aspettare i 29 anni per farti inserire la spirale? Sono esterrefatta! Ma cos’è il medioevo che una non può decidere per sè?
E’ vero sono un’ingenua…nonostante credessi che nessuno poteva dire nulla di male contro un vaccino che potrebbe salvare vite e salute, questi trovano sempre il modo di sbugiardarmi.
Alleeegriaa!