Il muro dello “sbattezzo”

Lanciata ormai otto anni fa, la campagna di “sbattezzo” promossa dall’UAAR ha raccolto migliaia di adesioni. Molti giornali ne hanno parlato, molti blog la linkano, molti navigatori ci scrivono per raccontare la loro esperienza.
Nel frattempo è nato un sito, Sbattezzati.it, che vuol fungere da contenitore di queste esperienze. In particolare, vi abbiamo pubblicato una pagina di testimonianze, sulla falsariga degli ex voto cattolici (ebbene sì, cerchiamo di essere spiritosi). Altre saranno ben accette: inviatele, se volete, a info@sbattezzati.it.
Gradiremmo invece, fin da subito, che raccontaste la vostra esperienza, lasciando un commento in calce a questa Ultimissima. Motivazioni, reazioni, aneddoti, grado di soddisfazione… tutto quello che vi sentite di scrivere. Se l’avete già descritta nel vostro blog, lasciate il link. Sappiamo che non siete pochi, non tiratevi indietro!

Archiviato in: Generale, UAAR

43 commenti

Peppe

Sbattezzato a metà di quest’anno. Ho inviato alla redazione scansione del mio certificato di sbattezzo e mi auguro che venga pubblicato presto su http://www.sbattezzati.it. Che sia di incentivo agli atei che non hanno ancora fatto outing: la laicità calpestata di questo paese grida vendetta…

shock

Io spero di sbattezzarmi al più presto, non appena raggiunta l’indipendenza famigliare.

Giorgio

Sbattezzato dopo due anni di tentativi, in quanto battezzato a S. Pietro.. Non credevo che ci sarei mai riuscito! Grazie a Raffaele e all’UAAR!

Senofane

meglio sbattezzarsi per tempo, a volte l’indipendenza familiare non la si raggiunge mai.
ci si sente meglio, meno stupidi, anche se all’inizio stai zitto perché hai paura che ti mandino al rogo o che ti lapidino. dopo un po’ capisci che la cosa non è teatrale, è un atto d’indipendenza vero e concreto che ti libera dai luoghi comuni e ti proietta verso nuovi orizzonti liberi da stronzate di quel tipo.

rosalba sgroia

Io mi sono sbattezzata all’inizio del 2002, appena iscritta all’UAAR. L’ho fatto per coerenza con i miei principi, per dire che non appartengo alla CCAR, per sgonfiare le statistiche secondo le quali il 98% degli italiani è di religione cattolica, per protesta, in quanto trovo assurdo “iscrivere” un neonato a qualsivoglia associazione, e a maggior ragione ad una religione.
Nessuna reazione negativa in famiglia. Lo dichiaro con tranquillità e l’ho anche fatto pubblicamente in un’intervista per la rivista Grazia, che pubblicò un articolo ben fatto sull’argomento.
Un invito a chi la pensa come me a sbattezzarsi. E’ facile e tanto liberatorio 😀

darik

io sto cercando altri “sbattezzandi” di firenze e provincia; vorrei tanto arrivare a concludere qualcosa entro l’anno. il tempo è poco ma la speranza è tanta!

darik

Bruno

Ma mi chiedo?
Ma conoscete il significato della parola battesimo?
Tutti voi che siete così calorosamente preoccupati nel farvi sbatezzare, poi dopo fatto questo atto, vivete meglio, cambia la vostra vita, e se si, in cosa cambia rispetto a quando eravate “battezzati inconsapevolmente” ?
O siete come i credenti, che dopo essere stati battezzati “inconsapevolmente”, in realtà sono peggio di prima?

Bruno

MARCATEO

CATTOLICI= TUTTI COLORO CHE NON HANNO DICHIARATO APERTAMENTE DI NON ESSERE CATTOLICI. QUESTA E’ LA LORO DEMOCRAZIA!
98%= TUTTI COMPRESI I DIVORZIATI, I PEDOFILI, I MAFIOSI, I PRATICANTI DI ABORTI, GLI SPACCIATORI, LE ZOCCOLE, DEVO CONTINUARE?
E CI CREDO CHE SIETE IL 98%

Roberto Grendene

Mi sono sbattezzato per coerenza, perche’ trovavo assurdo risultare inserito in un ente di cui condivido ben poco e contato come tale. Per cancellare gli effetti civili del battesimo. Per dichiarare che non avrei voluto un funerale cattolico o sentir parlare di incarico di padrino (cosa che mi e’ stata chiesta: ora rgli posso certificare che sono anche loro a non volermi). Peccato non averlo fatto quindici anni prima, avrei affrontato con maggior coerenza anche il matrimonio, che accettai nella versione religiosa per “non far piangere” mamma e altri parenti (capita di far passi falsi).

Tecnicamente: dopo mesi che non ricevevo risposta, telefonai alla parrocchia e parlai a quel prete che ricordavo bonaccione e alla mano. Fu di una maleducazione unica, disse che lui si occupava di battezzarne sempre piu’, di rivolgermi ai suoi superiori perche’ mi non prendeva ordini da me, sbattendo infine giu’ il telefono.
Potevo intraprendere la strada del ricorso, ma volli sentire anche i suoi superiori.
Il cancelliere dell’Arcidiocesi di Bologna fu piu’ corretto, si scuso per il comportamento del parroco e fece sbloccare la pratica.
A parte i dati anagrafici, le lettere ricevute sono come queste:
http://uaarbologna.altervista.org/files/sbattezzo_da_curia.jpg
http://uaarbologna.altervista.org/files/sbattezzo_da_parrocchia.jpg

Roberto Grendene

Apoftegmatico

@ Be 85

Certo che puoi farlo, i testimoni riguardano l’aspetto civile del matrimonio, non certo quello religioso.
Alcuni preti richiedono il certificato di battesimo o addirittura di cresima, ma non ne hanno alcun diritto.

Un mio amico si è sposato questa estate con rito cattolico e al testimone il prete non ha chiesto altro che le generalità e di apporre le firme dove serviva (e mano male perchè il testimone era/è un ateo militante e convivente in regime di coppia di fatto)

Ernesto

@ Roberto Grendene
I link che hai messo in fondo non funzionano.

@ Be 85
Perfino a Luxuria alla fine gliel’hanno fatto fare il testimone di nozze!

dv64

Ateo fin dalle scuole medie, grazie anche a catechismi e colonie estive “da paura” a base di insulti e ceffoni ricevuti da agghiaccianti suore barbute la cui vera vocazione era evidentemente diventare sergenti istruttori dei marines, sbattezzarmi è stata la naturale ufficializzazione della repulsione che ho sempre provato nei confronti delle religioni, quella cattolica ovviamente in particolare, e delle loro gerarchie.
Nessun problema particolare con parenti, amici e colleghi, in gran parte assolutamente open-minded, al massimo qualche punzecchiatura polemica da ambo le parti.
Al contrario mi fu utile quando conobbi una bella ragazza venezuelana credente al limite del misticismo; quando le dissi di essere sbattezzato quasi scappò via spaventata ma poi, per senso del dovere, mi cercò per giorni vangeli alla mano al fine di riportarmi sulla retta via spirituale… le diedi spago fingendo un crescente interesse alle sue bizzarre teorie finchè fu lei a desistere e a portare il nostro rapporto su un piano non propriamente contemplato nelle sacre scritture… 😉

Filippo

Il 21 luglio ho compiuto il mio primo anno da sbattezzato.
In genere non festeggio il mio compleannio anagrafico che cade il 15 luglio, ma se dovessi ricomciare lo sposterei di sei giorni.
Di fatto, sempre di nascita si tratta, quella di una nuova consapevolezza.

Tutto si è svolto molto rapidamente.
Per essere certo di andare a colpo sicuro l’11 luglio 2006 mi sono procurato un certificato di battesimo presso il servizio di assistenza religiosa del policlinico ove sono nato.
Il 19 ho spedito la raccomandata e il 26 ho ricevuto, sempre tramite raccomandata, la “conferma dell’avvenuta annotazione” con allegata la fotocopia della pagina del registo contenente l’annotazione.
Considerando che la data della raccomandata di risposta è quella del 22 luglio posso dire che nel mio caso lo sbattezzo è stato fulmineo…

Mi rendo conto che può sembrarere puerile, ma mi piace considerare la fotocopia che attesta il mio sbattezzo come un “certificato di ateismo” che, intimamente, considero importante quanto un tilolo di studio.
Importante perchè atei non si nasce, ma si diventa, e occorre fare un percorso il cui esito non è affatto scontato.
E forse per questo, quando mi capita l’occasione, non mi faccio scrupolo di dichiararmi “felicemente sbattezzato”.

Filippo D’Ambrogi

Stefano

Sono sbattezzato da circa un anno, da subito ho provato una bella sensazione di libertà.
Sono molto orgogliosi di avere almeno 5 “sfigliocci”, non perdo mai occasione di informare amici e conoscenti che è possibile vivere liberi!
e la missione continua….
ciao a tutti

Roberto

Ciao, mi sento fortunato, molto fortunato, mi chiamo Roberto ed ho 30 anni, sono nato e cresciuto a Milano… e non sono battezzato, non lo sono mai stato!
Mi ritengo fortunato perche’ i miei genitori hanno lasciato a me e a mio fratello la scelta, da grandi, se battezzarsi o meno.
Mio fratello, intorno ai 17 anni, ha sentito questa necessita’, per me liberissimo di farlo, io no…
Volevo raccontarvi la mie esperienza di 30 anni (e oltre, diciamolo…) senza chiesa, senza battesimo, comunione e tutto il resto, fin dalla piu’ tenera eta’, non e’ proprio semplice.
Vedere gli amici -da piccolo- andare in chiesa per fare la comunione e non poter neanche entrare a vedere cosa stesse succedendo perche’ se mi beccava il parroco erano guai, manco piangesse sangue la Madonna dagli occhi al mio ingresso, forse sarebbero esplose le teste degli angeli, non so…
Devo dire che adesso, con questa ‘guerra’ in atto fra cattolici e laici, gli sguardi e le parole di questi bravi e buoni cattolici con il cuore grande grande mi fanno quasi paura…
Ho paura di questo estremismo -perche’ di estremismo si tratta- la gente con cui ho a che fare non capisce, non tollera che uno non possa credere.
Ti guardano come se fossi un alieno e ti trattano pure peggio, se entri in una stanza smettono di parlare e tante altre cosine…
Fin da piccolo non capivo, non sono un mostro, mi sono sempre comportato bene e aiutavo la nonna a buttare la spazzatura, ora pago le tasse regolarmente… ma no!!! “Non sei battezzato!?!?!?!?”, scandalo! e via che non potevo giocare con i miei compagni di scuola, forse avevo la rabbia??? oppure mia nonna (fervente cattolica praticante, sisi quella a cui buttavo la spazzatura…) che quando ero ammalato (ricordo il periodo, da piccolo intorno agli 8-9 anni) mi diceva che se avevo male al pancino era dio che mi puniva perche’ non ero battezzato……… tze’, da denuncia se ci penso adesso, pura e semplice violenza psicologica……..
Vabbeh non continuo che mi vengono alla mente solo ricordo spiacevoli, pensando ‘alla religione’… ma volevo ringraziarvi perche’ a leggere i vostri commenti non mi sento piu’ solo, quando andavo in giro e, parlando, usciva che non ero battezzato erano ca.zi amari (scusate il temine), la gente smetteva di parlare con te, guardava da un’altra parte, non ti rispondeva. Grottesco.
Ora sono grande e queste cose non mi toccano piu’ ma devo dire che da piccolo mi sono sentito emarginato, solo. Avevo comunque i miei genitori che capivano ma il resto del mondo no, cosa dire quando alle superiori ero l’unico della scuola a non fare l’ora di religione? “passa l’ateo… attenti!”.

Comunque ora, da grande, ringrazio i miei genitori per la scelta coraggiosa che hanno fatto all’epoca, una scelta difficile e che faro’ anche io con i miei figli…

Vabbeh mi sono dilungato troppo ma volevo dire la mia. ^_^
Ciao
Roberto

Daniele Gallesio

Bruno:

Secondo il CCC:

1213 Il santo Battesimo è il fondamento di tutta la vita cristiana, il vestibolo d’ingresso alla vita nello Spirito (“vitae spiritualis ianua”), e la porta che apre l’accesso agli altri sacramenti. Mediante il Battesimo siamo liberati dal peccato e rigenerati come figli di Dio, diventiamo membra di Cristo; siamo incorporati alla Chiesa e resi partecipi della sua missione: [Cf Concilio di Firenze: Denz. -Schönm., 1314; ⇒ Codice di Diritto Canonico, 204, 1; ⇒ 849; Corpus Canonum Ecclesiarum Orientalium, 675, 1] “Baptismus est sacramentum regenerationis per aquam in verbo – Il Battesimo può definirsi il sacramento della rigenerazione cristiana mediante l’acqua e la Parola” [Catechismo Romano, 2, 2, 5].

Ora i Sacramenti servono a Dio o all’uomo?
Sarebbe una bestemmia dire che i sacramenti “servono” a Dio: se Dio è onnipotente può arruolarci nella Sua Chiesa, mondarci dal peccato originale e bla bla, con un semplice atto della Sua volontà: senza doversi avvalere dell’ausilio di nessun celebrante umano.

Su questo credo (spero) che siamo tutti d’accordo.
Ora, se i Sacramenti servono all’uomo, è chiaro che l’uomo che li riceve deve esserne consapevole per potervi partecipare intellettualmente (spiritualmente?).
Quindi, sono d’accordo con te che il Battesimo degli infanti non è un Battesimo, non è un Sacramento.

Ed è proprio per questo che io, pur essendo il mio nome inserito nel “Registro dei Battezzati”, non sono mai stato battezzato. Infatti non ho partecipato nello spirito a quel rito che quindi è rimasto svuotato di ogni significato trascendente.

Siccome però la CCAR non la pensa come me, e considera “battezzati” anche i neonati che sono stati oggetto passivo e inconsapevole di una mera annaffiatura, ho chiesto al Parroco di annotare a margine del mio nome su tale registro che IO non mi considero membro della Chiesa Cattolica.

Se la CCAR vuole considerarmi lo stesso suo membro, sono fatti suoi. Ma con tale annotazione, quantomeno è chiaro che lo fa contro la mia volontà.

Genea

Io mi sono sbattezzata un anno fa ed è stata una cosa piuttosto rapida. Ho mandato la raccomandata con ricevuta di ritorno alla parrocchia ed entro una settimana mi è arrivata una comunicazione in cui il prete (non era neanche quello che mi aveva battezzata, anzi quello lo allontanarono da Roma) mi diceva che aveva annotato la mia volontà sul registro dei battesimi e qualcosa del tipo “il Padre continua ad amare i suoi figli”. Purtroppo non ho ricevuto nessuna missiva contenente le conseguenze a cui andavo incontro (che sanno molto di minaccia) e un po’ sono invidiosa.
Mio padre non ha battuto ciglio, anche perchè dopo il battesimo non è che i miei si siano mai premurati di indottrinarmi, non mi hanno neanche costretto a fare comunione e cresima e alle medie già non frequentavo l’ora di religione. Mia madre invece ha avuto una reazione più stizzita, come se avessi fatto una cosa ridicola che andava contro le convenzioni sociali. In realtà temo che il suo fosse più un problema di conformismo che fede, visto che non ne ha. Comunque adesso sembra aver capito, credo di averla indottrinata!
Il resto dei parenti non so come la pensi sinceramente, so solo che mia nonna si è tappata le orecchie ed è scappata via e ho detto tutto.
Ero libera dai condizionamenti religiosi anche prima ma dopo lo sbattezzo mi sento più coerente con le mie convizioni, quindi consiglio a tutti quelli che non si sentono parte della Chiesa e non credono di seguire questa strada.

Capitan Spaulding

@Filippo

“atei non si nasce ma si diventa”

Eh no caro amico si nasce proprio atei!

Sono poi le influenze esterne a far divenire credenti, lasciati a se stessi al massimo si può sviluppare un blando animismo.

Scusa se sono pignolo 😉

faidate

Credo che, in via del tutto ipotetica e astratta, uno potrebbe citare i propri genitori per danni (morali!) per averlo battezzato senza il suo consenso. Il battesimo non equivale alla vaccinazione, di cui i genitori si devono far carico, con i rischi che può comportare, in vista dei previsti vantaggi per la vita del minore. Col battesimo invece uno potrebbe trovarsi in un paese straniero dove l’essere cattolico comporta rischi, che la persona non ha scelto spontaneamente; questa appartenenza gli è stata imposta dai genitori, senza alcun vantaggio (non c’è nemmeno più il limbo).

Anticlericale

Ottima idea un sito dedicato allo sbattezzo.

Lo sbattezzo è una ottima arma per colpire la chiesa e va usata!

ciceracchio 2la vendetta

CHE IL MIO NOME SIA IN TESTA X CICERACCHIO E’ IMMENSO ONORE FAR SAPERE
A TUTTI CHE NON E’ CATTOLICO APOSTOLICO ROMANO; MA E’ SENZA QUEGLI STUPIDI SACRAMENTI,,,,ADDOSSO.

augusto

Sbattezzato a Marzo di quest’anno. Il parroco mi ha risposto in due settimane. L’unica nota di colore della risposta era ” … ricordandole che lei è stato battezzato solo per volontà dei suoi genitori…”
Ringrazio l’ UAAR per avermi informato della possibilità e semplicità dell’atto. Penso di poter dire di essere stato sempre ateo anche se i miei genitori mi hanno fatto fare in tenera età il giro completo della giostra (cresima compresa).
Ricordo abbastanza bene l’ultima messa alla quale ho partecipato (quella immediatamente successiva alla cresima), per la prima volta ho “ascoltato” le parole che venivano dette cercando di dare un ordine ed un senso quello che fino a quel momento era stato solamente rumore di fondo… ebbene, ho avuto PAURA. Sono uscito dalla chiesa e tornando a respirare mi sono reso conto di essere ateo.
Lo sbattezzo non ha cambiato molto nella mia quotidianità. Continuo a non partecipare a qualsiasi forma di culto. Mi capita qualche volta di usarlo a fini provocatori, ma senza troppa soddisfazione, dal momento che non ho molti esponenti cattolici-praticanti nella sfera delle affettività. Esclusa la mamma (fervente devota) sulla quale però non infierisco.
… e questo è quanto.

Ivano

Dopo una lunga e sofferta battaglia con la Chiesa, anch’io sono riuscito ad ottenere un anno fa la cancellazione dai registri dei battezzati. Ho dovuto fare ricorso al Garante per la privacy ma, alla fine, ce l’ho fatta grazie anche al prezioso supporto di Raffaele Carcano che ha seguito passo passo il complesso iter della vicenda. Ora, però, posso essere orgoglioso di aver ricevuto lo sbattezzo addirittura dal noto Mons. Bruno Forte, e scusate se è poco…
Buono sbattezzo a tutti coloro che non l’hanno ancora fatto.

faidate

Suggerisco di utilizzare vino (bianco) invece che acqua benedetta e di versarlo in bocca invece che sulla testa. Si possono invitare padrini e madrine (sbattezzati o sbattezzandi).

ciceracchio 2la vendetta

faidATE IO LO DICO DA TANTO ???? NOI CICERACCHI I BAMBINI LI BATTEZIAMO
COL BRUNELLO….LASCIAMO CADERE SULLA FRONTE DEL NEONATO UN GRONDO DI VINO ….IO INVECE MI BATTEZZO TRACANNANDONE ALMENO DU BOTTIGLIE…
MAREMMA BUCAIOLA QUESTI SI CHE SONO BATTESIMI….

Gianni B.

@dv64
Sei un grande 🙂

@Roberto
Indubbiamente da piccoli se si è “diversi” si soffre un po’, ma poi si cresce più belli più sani e più intelligenti dal resto della massa di pecoroni che ci circonda!
Io purtroppo sono battezzato ma almeno non ho fatto comunione e cresima, da piccolo e anche da ragazzo ero fierissimo della mia “diversità”, ho sempre combattuto per difendere i miei diritti fuori e dentro la scuola, e adesso sono un adulto forte e consapevole!

@faidate
Non credo che si possano chiedere i danni ai genitori per il semplice motivo che i danni vanno dimostrati e quantificati… che danno sarebbe questo? Un conto è essere buttati giù dalle scale e rimetterci il femore, quindi oltre al danno biologico (= inabilità, invalidità) c’è anche il danno morale (= “pretium doloris”, il “prezzo” del mero dolore fisico), un conto è avere ricevuto un sacramento religioso che di fatto non comporta perdita di diritti o di chances nè dolore fisico e quindi il danno morale in questo caso semplicemente non esiste.
Il danno esistenziale è ancora più contorto e come dice la Cassazione si riferisce alla perdita di diritti “costituzionalmente garantiti”, e il battesimo non ti fa perdere diritti.
Per finire, anche se fosse, ogni reato (salvo i casi di genocidio ecc.) ha sempre il termine di prescrizione, che al massimo è 10 anni.
Lasciamo stare i genitori, poveretti, anche loro sono vittime della Chiesa e del sistema!!!

Daniele Gallesio

Jean Meslier:

Grazie, spero che non abbia controbattuto perché sono riuscito a convincerlo… ma forse non ha risposto solo perché sono stato troppo prolisso! 🙂

MARCATEO

CARO ROBERTO, I TUOI GENITORI NON HANNO FATTO LA SCELTA, NON SE NE SONO PERMESSI. SONO I GENITORI DEGLI ALTRI CHE L’HANNO FATTA (SULLA PELLE DI UN NEONATO).

MARCATEO

CARO CAPITAN SPAULDING, ANCH’IO SONO PIGNOLO: NON PENSI CHE LA PAROLA CREDENTI POSSA ESSERE SOSTITUITA DALLA PAROLA “AUTOMI”?

darik

scrive filippo:
Importante perchè atei non si nasce, ma si diventa, …..

no, ragazzo! si nasce felicemente atei; per questo si preoccupano subito di inquadrarti col battesimo e in seguito indottrinarti riempendoti il capo di incredibili fandonie, spcciandole come verità rivelata. è da qui ke devi rinascere da ateo….

maxalber

Come si può dire che “atei si diventa”?
Significa forse che “religiosi si nasce”?
E’ un’affermazione perlomeno curiosa da parte di uno che si è sbattezzato.
E’ stato un lapsus, vero?

Filippo

Uno che nasce in un paese cattolico, da una famiglia cattolica, che segue il catechismo, fa la comunione e la cresima dopo essere stato battezzato, non puo’ dirsi cattolico, o religioso, di nascita, così come si definisce italiano di nascita?
E se poi, atttraverso un percorso critico, prende le distanze e rifiuta la religione nativa è improprio affermare che, stante queste premesse, atei si diventa ?
Se poi vogliamo precisare che questa affermazione non vale per i cinesi, sono d’accordo.

augusto

@Filippo

Non sono d’accordo. Pur proveniendo da famaglia cattolca, battezzato, comunizzato e cresimato rivendico il diritto di considerarmi ateo dalla nascita. Il fatto che solo a 12 anni ho trovato gli strumenti necessari per intraprendere “un percorso critico” non significa che io prima sia stato religioso o peggio abbia rifiutato una religione nativa! Spero possa essere perdonata l’incoerenza di un bambino che preferisce non mettere in discussione le scelte dei suoi genitori aspettando di poter agire autonomamente…
Per dovere di cronaca aggiungo che una volta fatto outing la mia famiglia non ha voluto più imporsi sulle mie decisioni (e stiamo parlando di un ragazzino delle medie che si rifiuta di andare a messa perchè dice in giro che non crede in dio).
Quindi nel mio caso, e penso in tantissimi altri, è improprio parlare di religione nativa o religione di nascita.

Francesco Paoletti

Mi sono sbattezzato nel 2004. Una strana combinazione di eventi ha fatto sì che la data di registrazione del mio sbattezzo fosse il 20 settembre ! … quando mi è arrivata la comunicazione l’ho incorniciata insieme alla domanda (è ancora lì).

bel_principe_azzurro

Io mi sono sbattezzato anni fa, non ricordo la data, nemmeno ricordo dove sia il certificato, non perchè non sia cosciente dell’importanza di aver messo su carta la mia assoluta riluttanza a far parte di un’associazione a delinquere di stampo clericale, ma semplicemente perchè non do peso alle ricorrenze ed ai dettagli. Quel che mi allieta, per contro, è che il parroco del paese le date le ricorda bene, dato che poi ho informato un amico sul come uscire dalle percentuali gonfiate delle statistiche chiesastiche sul numero dei credenti Italici e lui tosto ha spedito la raccomandata, credo che sia sbiancato avendo due sbattezzi in breve tempo. Ancora oggi mi dicono ben informati frequentatori della casa di dio (lo scrivo senza maiuscola per rispetto alla ragione), vi siano prediche infuocate nelle quali scomodando lucifero parla di: “pensate bene due, ben due che irretiti dal maligno hanno preso la strada delle tenebre sbattezzandosi”. La cosa mi riempie di gioia perchè i credenti si guardano l’un l’altro chiedendosi sbigottiti chi possano essere questi due reietti, questi posseduti, questi “diversi”. Quel che mi fa ridere di più è che per loro chi non crede in dio è di certo un indemoniato, un traviato dal maligno. Fanno una confusione bestia perdendo di vista chi nei secoli ha torturato ucciso peseguitato ecc… Non è facile far capire che non siamo noi atei a credere in satana ma loro: proprio perchè credono in dio e nella chiesa. Volevo mettervi a parte del piacere che si prova nel sentirsi in odor di scomunica e nel seminar scompiglio tra gli sbigottiti bigotti proclamandosi atei, anticlericali, sbattezzati. Una chicca finale è la frase che mi s’è scritta nella lettera del parroco: “ricordandole che non è possibile cancellare il battesimo, abbiamo apposto accanto al suo nome, sul registro dei battezzati la dicitura secondo la quale ella non vuol più far parte della chiesa cattolica romana. con ciò non potrà più far da padrino a battesimi o testimone a matrimoni ecc…” Che ne dite? Sono sempre riconoscibili nella loro intolleranza e meschinità? Buon Sbattezzo (l’ho scritto con la maiuscola per rispetto alla ragione) a tutti.

Marco C.

Ciao a tutti,
anche io, come voi, mi sono felicemente sbattezzato. Mi ero veramente rotto di essere etichettato come un cattolico, quando cattolico non sono. La chiesa non mi piace e tutte le altre confessioni religiose pure. Siamo ormai nel 2008, è la scienza che parla, la ricerca, la tecnologia, non i continui “filosofeggiamenti”, per altro banali e scontati, di chi crede in questa o in quella divinità, senza avere neanche bisogno di prove. Che ognuno faccia ciò che vuole, cavoli loro! Ma secondo il mio modo di vedere il mondo, un cattolico, un cristiano, un testimone di Geova (che poi sempre cristiano è) e qualuqnue altro credulone, per me, ha qualche neurone ingolfato, ammesso e concesso che la materia grigia sia ancora presente.
Beh, ora posso dire di essere felice, libero, senza dogmi e senza preconcetti. Posso fnalmente cantare ai quattro venti di essere ateo, anticlericale e razionalista. Si, razionalista! Visto che un cervello ce l’ho e, al contrario di certa gente, lo faccio funzionare.
Il parroco della “mia” chiesa, fortuna per lui, non ha creato nessun problema burocratico e questa è una cosa buona. Tuttavia, nel rispondermi, non ha perso tempo per farmi la morale. Cito testualmente alcuni passi:

“caro Marco, ho effettuato quanto mi hai chiesto. Permettimi, però, di confidarti che la tua richiesta mi è dispiaciuta dato che, certamente, quando eri piccolo abbiamo avuto modo di conoscerci e qualche ora di dottrina cristiana penso di avertela insegnata anche io…”

A parte il fatto che questo “piacere” (il piacere di conoscerlo) non l’ho mai avuto. Ai miei tempi c’era un altra persona al posto suo. Poi mi chiedo a cosa possa servire questa stupida “lezione di vita”, della quale, ovviamente, non ho affatto bisogno. Ho trent’ anni, sulla carta di identità la mia data di nascita era ben leggibile, e penso di essere più che maturo per dicidere cosa fare o non fare della mia vita. Anche se fossi credente lascerei comunque la chiesa cattolica, perché non amo frequentare gente che predica bene e razzola male, molto male. Basti pensare ai miliardi di euro che questa istituzione guadagna (ingiustamente!) ogni anno, senza pagare né ICI né tasse, cosa che invece un poveraccio che lavora, deve fare puntualmente.
Ti saluto chiesa, ti saluto per sempre.

Marco

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