Visite pastorali: il “Gazzettino” attacca l’UAAR

Desolante articolo del “Gazzettino” sulla manifestazione di protesta del circolo UAAR di Padova contro una visita pastorale del vescovo.

Riusciranno le candide letterine dei bambini di alcune classi delle elementari ad aver ragione sulla protesta degli Atei e Agnostici per la visita del vescovo? Presto a dirlo. Ma ci sono volte in cui la foga di manifestare le proprie idee e il proprio dissenso finisce inevitabilmente con il calpestare l’innocenza dei più piccoli che hanno scritto una lettera a monsignor Antonio Mattiazzo.
È quanto è accaduto a Bresseo di Teolo alla scuola elementare di via XXV Aprile, quando mercoledì scorso ad attendere il vescovo in visita pastorale c’erano una decina di rappresentanti dell’Uaar (Unione degli Atei e Agnostici Razionalisti) per manifestare contro la visita, secondo loro «in aperto contrasto con il principio di laicità dello Stato e con la Costituzione».
Peccato solo che al volantinaggio e all’acceso scambio di battute tra il vescovo e i rappresentanti dell’Uaar, erano presenti anche i ragazzini delle scuole. E così i più piccoli hanno deciso di scrivere una lettera da inviare al vescovo per spiegare la loro posizione. «Appena siamo scesi dall’autobus – raccontano i ragazzini – mercoledì scorso i manifestanti ci hanno insultati, ci hanno definiti delle pecore e ci hanno detto che era sbagliato quello che stavamo facendo».
Questo il racconto di quella giornata fatto dagli alunni delle elementari, dei quali per motivi di privacy non pubblichiamo i nomi. Non solo. Alcuni di loro hanno anche raccontato di essere rimasti turbati da quei disegni stampati nei volantini in cui si vedeva la figura del vescovo rincorrere con aria minacciosa i ragazzini delle scuole elementari. Insomma non ci vuole un pedagogista per capire che dopo mesi di attesa e di aspettativa per la visita del vescovo, trovarsi di fronte una decina di manifestanti infuriati, con volantini e striscioni, ha creato nei più piccoli un senso di disagio.
Ma l’ingenuità e la genuinità dei più piccoli spesso può più del razionalismo e della capacità di analisi dei più grandi. E proprio per questo alcuni bambini (aiutati dalle maestre e dai genitori) hanno deciso di scrivere una lettera da inviare al vescovo con la quale prendere le distanze dalla manifestazione degli atei. Tanto più che la visita pastorale poco o nulla aveva a che fare con la religione. Non erano in programma nè messe, nè preghiere, né tanto meno canti sacri. Si trattava solo di una visita informale che il vescovo compie regolarmente per conoscere più a fondo il territorio.

L’articolo (?) di Riccardo Bastianello è stato pubblicato sul sito del Gazzettino

Il circolo UAAR di Padova ha chiesto al Gazzettino la seguente rettifica a mezzo stampa, che al momento non è ancora stata pubblicata.

Il Gazzettino di Padova del 4 dicembre ha pubblicato un articolo molto critico sulla protesta organizzata dal circolo Uaar di Padova contro le visite pastorali del vescovo nelle scuole pubbliche di Teolo. I giornalisti presenti quella mattina hanno prodotto due articoli dal tono ben diverso. Sul sito del circolo www.uaar.it/padova è possibile leggerli, scaricare il volantino distribuito, guardare le foto e anche un video della protesta.
Ci sia permesso dare un breve resoconto dei fatti. L’Uaar non ha attaccato il vescovo ma ha chiesto il rispetto delle leggi che vietano le visite pastorali nelle scuole pubbliche in orario di lezione. I soci Uaar erano nel piazzale della scuola media di Bresseo alle 8.00, autorizzati dalla questura, presenti i carabinieri che non sono mai intervenuti. Gli studenti delle medie che arrivavano non sono stati né insultati né spaventati; nelle foto molti sono sorridenti. Alle 9.20, all’arrivo del vescovo, tutti gli studenti erano già in classe da tempo; e non hanno potuto sentire nulla del civile scambio di opinioni tra Mattiazzo e i soci Uaar, che non erano infuriati ma contenti del successo della manifestazione. Davanti alla seconda scuola visitata dal vescovo, questa volta elementare, i soci dell’Uaar sono arrivati verso le 11, quando nessuno scolaro e nessun genitore era in giardino o in strada. Di nuovo invito i lettori del Gazzettino a vedere coi loro occhi le foto e il video della protesta sul sito del circolo.
Dubitiamo che i bambini delle elementari abbiano autonomamente avuto l’idea di scrivere “letterine” al vescovo per prendere le distanze della nostra protesta, che non hanno visto. Ci chiediamo se anche questa attività si sia svolta in orario scolastico; se invece scrivere al vescovo per condannare un’associazione di atei è stata una iniziativa a titolo personale, non abbiamo obiezioni: tutti sono liberi di esprimersi, come i genitori che hanno dimostrato solidarietà all’Uaar.
L’Uaar è un’associazione aperta alla critica e al dibattito, quindi, come suggerito dal vescovo stesso, l’ex segretario nazionale Villella chiederà di fare una visita culturale nella stessa scuola media visitata dal presule. Se i ragazzi possono vedere il vescovo in visita, non li turberà un incontro con qualcuno che parla di libertà di pensiero e di espressione, di rispetto delle leggi, di laicità. Non criticherà le religioni, ma spiegherà come sia meglio per tutti che lo Stato sia laico piuttosto che clericale o integralista.
Flavio Pietrobelli, coordinatore del circolo Uaar di Padova
Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti
e-mail: padova@uaar.it

Archiviato in: Generale, UAAR

47 commenti

statolaico

Come strumentalizzare i bambini: istruzioni per l’uso (mi riferisco alle “letterine”, è ovvio).

Leo55

Non mi meraviglia più di tanto che si adoperino simili mezzi scorretti per denigrare e discriminare le giuste istanze di laicità.
Suscita orrore la meschinità di strumentalizzare dei bambini per fini propagandistici…..daltronte è la politica dell’indottrinamento catechistico cattolico nei riguardi dei più piccoli che la dice lunga sulla considerazione dei valori etici da parte di certi signori.

davide

non aggiungo altro a quello che han detto statolaico e Leo55. Uno schifo e una vergogna. D’altronde se si vuole che i bambini crescano non come cittadini, ma come adepti alla religione cattolica…

Odino

Riguardo i bambini che scrivono al vescovo, dalle mie parti c’è il proverbio
“quando i bambini parlano, gli adulti hanno già parlato”.
Significa che i bambini non hanno proprie opinioni ma prendono quelle degli adulti.

charlymingus

Quando ero piccolo non ero battezzato mia madre fiera repubblicana voleva che mi scegliessi la religione che volevo, quando sia stato in grado di scegliere, ebbene la scuola elementare che avesse dovuto essere laica ci faceva scrivere poesie sulla madonna, recitare preghiere senza chiedere se ci fregava o no, fu allora che capi con chi si aveva a che fare, e non fecero altro che aumentare la mia repulsione verso il cattolicesimo.

J.C. Denton

Più allegri, che da queste cose ne usciamo rafforzati…

Luca del Monte

“(aiutati dalle maestre e dai genitori)”

basterebbe solo questo per capire lo spirito di quele lettere…

“Tanto più che la visita pastorale poco o nulla aveva a che fare con la religione.”

certo, cosa avrà mai a che fare un vescovo con la religione…
non so se ridere o piangere…

Andrea

“i manifestanti ci hanno insultati, ci hanno definiti delle pecore”
Immagino che non sia andata affatto così. Urge rispondere, a mio avviso.

Propongo che i diretti interessati formulino una risposta nel merito e sulle questioni generali, da inviare ai maggiori quotidiani e poi postare nelle news. Se anche non venisse pubblicata, ma la speranza c’è sempre (ricordo che 2 mesi fà il gazzettino stesso pubblicò una mia risposta a un loro articolo), è essenziale che via internet si trovino le giuste info per chi vuole approfondire.

A mio parere queste sono cose da non far passare in silenzio, vanno chiarite, perché non si senta solo quella campana deformante. Solo così, come dice Denton, ne usciremo rafforzati!

libero

Riccardo Bastianello è lo stesso giornalista che segue il caso di don Sguotti. Intervistato da radio radicale il giovane pennivendolo vanta studi filosofici e numerose marchette su Abano Terme. Mattiazzo è persona intelligente, scaltra, sa scegliere i suoi servi.

Alieno

Rimango allibito dalla strumentalizzazione di quei bambini.Fino a che punto si può scendere cosi in basso.

cantor

per vostra conoscenza vi copio la mail inviata al Gazzettino (non c’è finzione, è pura e semplice verità). Credo sia ora di colpire anche gli interessi…

“Sono un imprenditore nel campo dell’abbigliamento (due negozi franchising Paul&Shark ad Abano Terme e la sede a Camisano Vic.)
Avevo deciso di spostare la pubblicità che usualmente appare sul Mattino di Padova nel 2008, perché dopo anni è necessario cambiare canale di comunicazione. La scelta cadeva sulla vostra testata, ma l’articolo in questione mi ha fatto cambiare idea.
Io sono socio UAAR per motivi ETICI umanisti ed anche per rispetto alle giovani menti della futura generazione che dovrebbe avere una educazione laica e scientifica…ci sarebbe troppo da dire a tal proposito. Personalmente sono stato battezzato e ho vissuto in ambiente cattolico, la cui base rispetto per i principi etici proposti, ma l’istruzione avuta (laurea in Matematica) e la relativa cultura acquisita non sono per me compatibili con credenze irrazionali…
L’etica in questo trapasso non è morta, anzi ha trovato basi più solide…e rispetto per le altrui convinzioni, a patto che il rispetto sia reciproco.
Poiché non riconosco questo rispetto nell’articolo del vostro giornalista Riccardo Bastianello, opterò per un’altra testata giornalistica che sia più in sintonia con le mie opinioni.Cordiali saluti.
Giordani Roberto (Giordani s.n.c.)

fabrizio

Grandissimo Giordani, bravo! Anche per avere due negozi Paul&Shark “nonostante” la laurea in matematica! : )

Magar

Ghhhh…. ##@#!!!!##@#@!#####@@#!

Se riuscissi a calmare l’ira funesta che la lettura di quella “cosa” mi provoca, vorrei dire che la strumentalizzazione di quei bambini, a cui zelanti genitori hanno fatto un bel lavaggio del cervello (complimenti!), è uno dei modi più squallidi per condurre una bttaglia politica, assestando un colpo basso all’avversario, grazie alla complicità di un giornaletto compiacente.

Rilancio, propongo di proibire la lettura del Gazzettino ai minori di 14 anni, per aver pubblicato oscenità come quella lì sopra! 😉

rosalba sgroia

questo articolo mi fa molto male e lo dico da insegnante e da genitore…poveri figli in mano a questi individui senza scrupoli ed etica!

Jmaya

Sono esterrefatta! Studio per diventare maestra e non posso credere a quello che leggo… strumentalizzare così i bambini, i nostri studenti… ma anche le insegnanti, non si vergognano? Sì, sì, ci credo proprio che i bambini abbiano detto “maestra scriviamo una letterina a monsignore, volgiamo dirgli che noi con quelli della UAAR non c’entriamo niente, che siamo dalla sua parte, che siamo bravi cattolici e che se vuole può tornare quando vuole a trovarci”. AHAHAHA AHH!!! Ma dai, già solo questo è incredibile, ma non lo fanno neanche a morire, a loro interessano altre cose: dragonball, le winx, l’intervallo… i regali di natale (perché al significato del natale a loro non gliene può fregare di meno!)
«Appena siamo scesi dall’autobus – raccontano i ragazzini – mercoledì scorso i manifestanti ci hanno insultati, ci hanno definiti delle pecore e ci hanno detto che era sbagliato quello che stavamo facendo». Già già, me li vedo quelli della UAAR che vanno a terrorizzare i bambini – ma poi non sono arrivati mentre i bimbi erano in classe? Come avranno fatto a terrorizzarli scesi dal pullman e poi che frase è «e ci hanno detto che era sbagliato quello che stavamo facendo» ??? 😮 Ma figuriamoci! come se fosse colpa dei bambini se monsignore gli vien voglia di far visite a scuola!!! Oh, ma sto giornale è pieno di fregnacce!
Insomma non ci vuole un pedagogista per capire che dopo mesi di attesa e di aspettativa per la visita del vescovo, trovarsi di fronte una decina di manifestanti infuriati, con volantini e striscioni, ha creato nei più piccoli un senso di disagio. Sto giornalista di pedagogia non ne capisce un c…. niente, non dovrebbe nominarla, non dovrebbe parlarne!!!
Basta con queste irregolarità impunite e, anzi, difese dai giornalisti, che la chiesa continua a fare in territorio italiano!

PlenilunioBlu

Eh già…poveri bambini…Ma quanto siamo moralisti…

Aldo

Articolo: “«Appena siamo scesi dall’autobus – raccontano i ragazzini – mercoledì scorso i manifestanti ci hanno insultati, ci hanno definiti delle pecore e ci hanno detto che era sbagliato quello che stavamo facendo».”

Osservazione #1: Non esiste più il reato di calunnia? Se la denuncia risultasse falsa, questi ragazzini (e indirettamente il giornale che riprende le loro ipotetiche parole) non sarebbero dei calunniatori?

Osservazione #2: Se invece i manifestanti avessero davvero molestato i ragazzini “insultandoli”, non bisognerebbe allora avere qualche parola negativa per l’omissione da parte delle forze dell’ordine presenti che parrebbero non essere intervenute per reprimere un reato in corso sotto i loro occhi?

Un sospiro sconsolato di fronte all’ennesimo esempio di malainformazione. Come si può dare credito a chi scrive pagine così evidentemente poco attendibili nella loro incongruenza?

Flavio Pietrobelli

Jmaya: “Insomma non ci vuole un pedagogista per capire che dopo mesi di attesa e di aspettativa per la visita del vescovo, trovarsi di fronte una decina di manifestanti infuriati, con volantini e striscioni, ha creato nei più piccoli un senso di disagio.”

Non capisco se parli per assurdo, comunque i soci non erano infuriati, e i ragazzi delle medie (gli unici che abbiamo visto) non sembravano affatto a disagio ma divertiti. Se possono vedere un vescovo in divisa, possono vedere degli atei con i cartelli, senza rimanerne traumatizzati. Ho molti dubbi sul fatto che l’attesa per la visita fosse così alta, se è vero che “Non erano in programma nè messe, nè preghiere, né tanto meno canti sacri. Si trattava solo di una visita informale”.

Jmaya

@ Flavio Pietrobelli
Non hai capito, mica l’ho scritta io quella frase! Ma scherziamo! Certo che è assurdo quello che scrive questo giornalista che parla di pedagogia, ma a ben credere forse non ne capisce molto! Ma cosa vuol dire che i bimbi hanno avuto un senso di disagio a trovarsi davanti una folla infuriata (tutto ancora da dimostrare) dopo mesi di aspettative nella speranza che arrivasse il vescovo! Ma figurati se ci pensavano al vescovo, anzi avranno sicuramente pensato “che rottura di balle!” perché chissà le maestre e i genitori quanto hanno rotto dicendo loro di essere bravi, educati, di comportarsi bene, di non far fare figuracce che veniva al vescovo… sai che latte alle ginocchia!!!

Nemorabilia

Sono agnostico, ma quel volantino mi sembra davvero di cattivo gusto!!

Flavio Pietrobelli

@ Jmaya

Ok solo un malinteso! Vorrei poterlo dire anche dell’articolo 🙂

Jmaya

E già… peccato. O non si parla di noi o se ne parla male e erronemente… l’ignoranza è il vero peccato dell’umanità!

claudio r.

Fabrizio, a parte che condivido la lettera del sig. Giordani, non mi pare che la laurea in matematica sia un handicap, trattandosi, fra l’altro, di une delle lauree meno inutili fra
quelle che l’universita’ ci offre.

Rudy

Ah ah ah i ragazzini turbati che riprendono la scena col telefonino.
Esilarante.

Francesco M.Palmieri

“”Dateceli a 5 anni e saranno nostri per sempre””!!!!!!!!!!!!!!!

ciceracchio 2la vendetta

per visitare le scuole italiane un rappresentante di uno stato estero; come il vaticano dovrebbe chiedere un permesso al ministero degli esteri.come minimo o dove credono
di essere ???si sentono padroni di una nazione che nonb gli appartiene piu dall’anno 1970
.W ZAPATERO W L’ITALIA EUROPEA , W L’ILLUMINISMO PORTATORE DI IDEE E LIBERTA’
DI DIRITTI CIVILI E UMANI QUESTO SI DEVE INSEGNARE NELLE SCUOLE DELLO STATO LIBERO LAICO ……CHE I VESCOVI VADINO AD ACCHIAPPARE LORO PRETI PEDOFILI,,,,

maxalber

Nemorabilia scrive:
Sono agnostico, ma quel volantino mi sembra davvero di cattivo gusto!!
****************************
Quale volantino? Quello dell’UAAR? Se sì, a che cosa ti riferisci?

maxalber

Chi vuole telefonare al direttore del Gazzettino, per segnalare un disservizio o esporre un problema, può chiamarlo al numero 041.665535

Nemorabilia

Cosa ha di cattivo gusto? Ai bambini deve essere data consapevolezza, razionalità, non una riduttiva e sciocca demonizzazione del clero con l’immagine di un prete che rincorre i bambini.
Mi sembra un modo di attirare consensi mettendo nella loro testa un altra fede: quella che i preti sono tutti pedofili depravati. Non è questo il punto!

Genea

Che articolo di bassa lega…usare i bambini per demonizzare gli atei è veramente indegno. Poi le letterine…è proprio patetico! Ma quali letterine e disagio! Manco se ne saranno accorti! Voglio proprio vedere se pubblicano la risposta del circolo di Padova quei premi Pulitzer del Gazzettino.

watchdogs

quindi del volantino interessa solo l’immagine e non il contenuto? A parte che a me sembra simpatica, visto che ricalca il cartello stradale che indica la presenza di una scuola, e chi ci vede della malizia sono affari suoi…

Magar

@Nemorabilia
Veramente potrebbe anche solo inseguirli per fargli il lavaggio catechistico del cervello, ad esempio con subdole visite del vescovo in classe. Che lì si faccia riferimento alla pedofilia è una supposizione tua.

maxalber

Nemorabilia scrive:
Cosa ha di cattivo gusto? Ai bambini deve essere data consapevolezza, razionalità, non una riduttiva e sciocca demonizzazione del clero con l’immagine di un prete che rincorre i bambini.
Mi sembra un modo di attirare consensi mettendo nella loro testa un altra fede: quella che i preti sono tutti pedofili depravati. Non è questo il punto!
*****************************
A parte il tuo OT: qui si parla delle menzogne del Gazzettino e tu parli del volantino UAAR; perchè questo intervento non lo hai fatto nell’ultimissima giusta?
Per risponderti nel merito, il volantino non era rivolto ai bambini, ma ai genitori.
Noi cerchiamo di evitare di comportarci come i chierici che puntano tutto sugli indifesi e i minori.
Infine, il clero non ha bisogno che lo demonizzi l’UAAR. Ci pensa già da solo.

Flavio Pietrobelli

Mi sa che chi vede un pedofilo nella vignetta del volantino ha la coda di paglia: a me non ha fatto venire in mente un assalto sessuale ma il voler irretire (ideologicamente) gli studenti!

E’ tratto da un adesivo della chiesa valdese contro l’irc, o almeno così dice qui: http://www.apostata.it/vigant.html

Io ricordo dei manifesti che dicevano “Chi sostiene i referendum [sulla fecondazione assistita] è nazista”. Firmato: il ministro Giovanardi.

Nemorabilia

@watchdogs: interessa solo l’immagine? perchè l’immagine è slegata dal contenuto?
@flavio pietrobelli: coda di paglia? cosa intendi??
@Rudi: diffida da chi usa il termine cattivo gusto?
Auuu mi state demonizzando quasi!
a me ha fatto venire in mente l’immagine di un prete pedofilo! è una mia impressione!e quindi? ho capito male? può darsi! magari bisogna chiedere all’autore che messaggio voleva lanciare!
Si concordo col fatto che può risulatare addirittura divertente o buffo per noi. Ma io mi chiedevo qual’ è il messaggio che passa. Si può dire che alludeva ai preti pedofili come anche alla visita del vescovo che andava a rincorrere nuove pecore da aggregare al gregge. C’è pure la possibilità che un immagine del genere abbia una valenza simbolica: cioè chiesa=qualcosa. Magari capisco male, ma mi vengono dubbi.Mi dite che era indirizzata ai genitori. Ok! Io dico che era indirizzata a tutti quello che l’hanno visto. I bambini quasi sicuramente non ci hanno capito una mazza di quello che stava succedendo e forse avranno chiesto spiegazione ai loro genitori o agli insegnanti. Continuo a pensare che spiegare semplicemente l’inopportunità della visita del vescovo e magari fargli fare una figuraccia bastava. Mi piacciono le spiegazioni chiare anche se forse non riesco a essere altrettanto chiaro.
Se ho fatto l’intervento in questa ultimissima è stato per puro caso. Ora ci vuole un processo per ogni cosa che dice uno che la pensa un po’ diversamente o perchè gli scappa un OT?
Cmq questo articolo del gazzettino è davvero un indecenza e le risate snob del vescovo mi hanno dato davvero fastidio (evviva la modestia cattolica!).

Flavio Pietrobelli

Intendo che è significativo che basti una banalissima vignetta a far venire in mente gli abusi su minori fatti da preti. Nessuno va a pensare che il prete li rincorra per giocare a nascondino.

Nemorabilia

@ flavio pietrobelli. Si è significativo! Anche chiedendo ad alcuni miei amici, a tutti loro venivano in mente le vicende dei preti pedofili. Per questo pensavo che il messaggio che arrivava non mi convinceva del tutto. Certo la chiesa se ne meriterebbe di colpi bassi da parte nostra, ma dall’uaar mi aspetto sempre che vinca su di loro con i mezzi della ragione e non vorrei mai che, tanto per fare un esempio, convinca la gente ad andare contro la chiesa semplicemente convincendoli che i preti sono pedofili e ipocriti(cosa che so di certo non è nelle sue intenzioni di base, ma che può capitare quando ci si lascia trasportare dall’impeto della battaglia). Mi sembrerebbe una cosa simile a quella che fa il Papa quando ci demonizza parlando di noi genericamente e paragonandoci a chi ha messo in ginocchio la Russia con le mostruosità del comunismo. Questi colpi bassi e le risatine di sfottò voglio lasciarli solo agli uomini di chiesa!

ciceracchio 2la vendetta

IL GAZZETTINO IL GIORNALE DI UNO STATO ESTERO , COME SI PERMETTE DI IMPORRE AL POPOLO DI UNO STATO LIBERO LE SUE STUPIDE IDEE.

Flavio Pietrobelli

@ Nemorabilia

Con la differenza che i preti cattolici abusatori sono alle ‘dipendenze’ del papa, mentre noi atei non abbiamo nessun rapporto con chi — per quanto ateo — commette crimini, no?

Nemorabilia

@ Flavio Pietrobelli

Si! come darti torto? Volevo spostare l’attenzione sul fatto che ognuno dei credenti venga consapevolizzato su tutti i danni che porta la religione e non che si allontani dai rappresentanti del proprio credo solo a causa di uno stereotipo che rischia di diffondersi. (come quello del prete = pedofilo).

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