Oggi il circolo romano dell’UAAR, insieme ad altre associazioni, manifesta in piazza Santa Maria in Trastevere per ricordare l’anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo. A tale occasione Resistenza Laica ha dedicato un numero monografico. Questi gli articoli:
Articoli 1 e 2 – I cattolici sono più uguali degli altri?
di Trotzky e Antonio Amoroso
Articolo 1: Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza
Articolo 2: Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciati nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione .
Articolo 14 – Un atto di civiltà: la diplomazia contro le persecuzioni omofobiche
di Alteredo
Ogni individuo ha diritto di cercare e di godere in altri Paesi asilo dalle persecuzioni.
Articolo 16 – La famiglia è un diritto? non di tutti
di Ilaria Garosi
Uomini e donne in età adatta hanno il diritto di sposarsi e di fondare una famiglia, senza alcuna limitazione di razza, cittadinanza o religione. Essi hanno eguali diritti riguardo al matrimonio, durante il matrimonio e all’atto del suo scioglimento. 2. Il matrimonio potrà essere concluso soltanto con il libero e pieno consenso dei futuri coniugi. 3. La famiglia è il nucleo naturale e fondamentale della società e ha diritto ad essere protetta dalla società e dallo Stato.
Articolo 18 – Libertà di pensiero, di coscienza e di religione? ma meglio se è quella cattolica
di Tiziana Ficacci
Ogni individuo ha il diritto alla libertà di pensiero, coscienza e di religione; tale diritto include la libertà di cambiare religione o credo, e la libertà di manifestare, isolatamente o in comune, sia in pubblico che in privato, la propria religione o il proprio credo nell’insegnamento, nelle pratiche, nel culto e nell’osservanza dei riti.
Articolo 26 – Il diritto all’istruzione… dei cattolici di domani
di Antonio Amoroso
Ogni individuo ha diritto all’istruzione. L’istruzione deve essere gratuita almeno per quanto riguarda le classi elementari e fondamentali. L’istruzione elementare deve essere obbligatoria. L’istruzione tecnica e professionale deve essere messa alla portata di tutti e l’istruzione superiore deve essere egualmente accessibile a tutti sulla base del merito…
L’istruzione deve essere indirizzata al pieno sviluppo della personalità umana ed al rafforzamento del rispetto dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali. Essa deve promuovere la comprensione, la tolleranza, l’amicizia fra tutte le Nazioni, i gruppi razziali e religiosi, e deve favorire l’opera delle Nazioni Unite per il mantenimento della pace…
I genitori hanno diritto di priorità nella scelta di istruzione da impartire ai loro figli.
Articolo 30 – Religioni e Democrazia: convivenza impossibile
di Francesco Varrato
Dieci anni orsono così si esprimeva Karol J. Wojtyla: ?L?indipendenza e la libertà degli Stati fra loro non è sufficiente a stabilire un clima di pace nel mondo. La pace è anche pace sociale, ordine fondato sulla giustizia all?interno di Stati sovrani , ai quali spetta di garantire con giuste leggi le condizioni per una vita umana degna di questo nome per tutti i cittadini?
si può sapere di più di questo sito?
Articolo 18
“Ogni individuo ha il diritto alla libertà di pensiero, coscienza e di religione; tale diritto include la libertà di cambiare religione o credo, e la libertà di manifestare, isolatamente o in comune, sia in pubblico che in privato, la propria religione o il proprio credo nell’insegnamento, nelle pratiche, nel culto e nell’osservanza dei riti.”
Però non si fa ESPLICITO riferimento al diritto a non avere nessuna religione. Su questo punto la dichiarazione mi sembra piuttosto anodina e andrebbe migliorata.
Nell’Italia di oggi, 9 dicembre 2007, è ancora difficilissimo impedire che nelle scuole statali si celebrino atti di culto in orario curricolare, che si rispettino i diritti dei ragazzi che non si avvalgono dell’IRC e che sugli atti ufficiali vengono spesso ancora indicati come “esonerati”, ottenere che nei corridoi di qualche istituto si erigano altari. La “Dichiarazione” per noi è ancora un traguardo lontano.
per g.b.
credo che quello sia l’articolo 18, non il pensiero di resistenza laica
Confermo quanto scritto da g.88 da parte di tutta la redazione di http://www.resistenzalaica.it