«Mugabe via dallo Zimbabwe», e l’arcivescovo straccia il colletto in tv

Protesta a effetto contro il già contestato presidente dello Zimbabwe Robert Mugabe: davanti alle telecamere della Bbc, l’Arcivescovo di York, l’ugandese John Sentamu, ha fatto a pezzi il cclletto bianco del suo clergyman, affermando che non intende indossarne un altro fino a quando il Presidente dello Zimbabwe rimarrà alla guida del paese africano. Sentamu accusa il leader africano di aver fatto a pezzi l’identità del Paese con oppressione e fame. «La gente sta morendo di fame, molti sono traumatizzati, le loro identità distrutte – ha detto Sentamu sfilandosi il colletto – come anglicano, questo collare è quello che indosso per identificarmi come uomo di chiesa». «Sapete cosa ha fatto Mugabe? – ha proseguito, cominciando a tagliare il colletto con un paio di forbici – ha rubato l’identità alla gente e l’ha fatta letteralmente a pezzi. Per quanto mi riguarda, da questo momento non indosserò più il collare fino a quando Mugabe non avrà lasciato il suo incarico».
Mugabe, oggetto di dure critiche a Lisbona da parte del Cancelliere tedesco Angela Merkel (secondo cui il Presidente dello Zimbabwe «nuoce all’immagine della nuova Africa») nel corso del vertice Ue-Africa ha accusato il Regno Unito di essere responsabile delle polemiche che hanno accompagnato la sua partecipazione al summit: lo hanno riferito fonti del vertice. Per protestare contro la partecipazione di Mugabe al vertice, il premier britannico Gordon Brown ha deciso di non essere presente. Il regime di Mugabe, accusato di violazioni su larga scala dei diritti umani, è sottoposto a sanzioni politiche e diplomatiche Ue. Sabato Mugabe era stato difeso dal presidente del Senegal Abdulaye Wade, che aveva definito «inesatte» le informazioni di Merkel.
Nel mirino del presidente dello Zimbabwe sono finiti quattro paesi europei, definiti «arroganti», per aver criticato la situazione dei diritti umani nel suo Paese. È quanto si legge nel discorso del leader africano ottenuto dalla France presse. […]

Fonte: Corriere 

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6 commenti

Toptone

Come mai in Italia non è passato nulla di tutto questo? Sulle TV non una-parola-una.

Intanto in Zimbabwe si commettono i peggiori crimini (e in Uganda ugualmente, inutile che l’Arcivescovo di York si stracci il collare, il suo Paese sta scivolando verso una dittatura teocratica in cui anche la sua Chiesa ha le mani in pasta).

Che schifo!

davide

Nel mirino del presidente dello Zimbabwe sono finiti quattro paesi europei, definiti «arroganti», per aver criticato la situazione dei diritti umani nel suo Paese.
Non ricorda un pò un certo tedesco che abita a Roma?

Vash

Questa notizia non è passata perchè per i nostri telegiornali è più importante sapere di che colore porta le mutande la velina Thais durante la gravidanza o quanto è bello Ratzinger con gli occhiali di Prada.
Quello che succede in quel paese o anche e soprattutto in Darfur non glie ne frega niente a nessuno!

charlymingus

Mugabe è il classico Franchestain è un ex tutto, ha studiato in scuole cattolicissime, anticolonialista, marxista, notabile e decorato del Commonwealth, insomma el classico figlio schizofrenico dell’occidente.
VIA DALL’AFRICA CHE VIVEVANO BENE SENZA ARABI ED EUROPEI

chiericoperduto

Vediamo se anche B16 si straccia le vesti per protestare contro la fame in africa..

Salvatore

Peccato veramente che notizie come queste non arrivino in italia

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